Attualità
CONFIAP apre la sede ad Avellino, Manfredi D’Amato sarà il presidente
Nasce ad Avellino, con sede nella Galleria di via Mancini, 2, la CONFIAP, Confederazione delle Imprese, delle Attività Professionali e Lavoro Autonomo, con la presidenza di Manfredi D’Amato, insieme ai vice, Giovanni Nazzaro e Andrea Pezzella, e gli storici amici che partecipano al consiglio di amministrazione: Mariarosaria Luciano, Vincenzo Mugnano, amministratore, Tommaso Remondelli, Pasquale Penza, tutti da sempre impegnati nell’associazionismo.
“Si avverte un bisogno di rappresentanza franca e leale nell’esclusivo interesse delle imprese che, oggi come non mai, soffrono e rischiano di bruciare in pochi giorni anni di impegno e sacrificio” così esordisce il Presidente della CONFIAP, Dino D’Amato, nata a suo dire “per colmare un vuoto di rappresentanza sindacale”. “Le associazioni di categoria – continua D’Amato – devono riprendere il ruolo di interprete delle istanze degli associati, assisterle e consigliarle. Le difficoltà che si stanno affrontando, dalla pandemia alla drammaticità della guerra che indirettamente coinvolge anche la nostra Nazione, hanno evidenziato con forza questo vuoto. Le ambizioni personali e la gestione familistica delle organizzazioni hanno rimarcato l’assenza di idee e di prospettive comuni, facendo rimpiangere le passate gestioni che, per quanto criticabili per alcuni versi, rappresentavano delle autentiche ed efficienti leadership che, con intelligenza e strategia, Lucio Fierro e Costantino Capone su tutti, riuscivano a imporre la piccola Irpinia in un panorama regionale e nazionale con autorevolezza e rigore, fino ad esprimere con Capone i vertici nazionali di Unioncamere. Purtroppo, oggi, come accade molto spesso in politica, con qualche colpo di mano e pratiche non convenzionali, le comparse si sono impadronite della scena con il conseguente scadimento della qualità della rappresentanza, che – aggiunge il Presidente D’Amato – in alcuni casi addirittura è scomparsa dal territorio. La CONFIAP ha l’obiettivo di proporsi come rappresentanza territoriale degli operatori economici con uno sguardo rivolto alle nuove generazioni, e fungere da volano per avviare l’associazione in modo che giovani imprenditori potranno, tra qualche anno, seguire e far crescere la rappresentanza nel solco di quanto ci auguriamo di realizzare”.
“Uno dei principi fondanti dell’iniziativa – afferma il vicepresidente Nazzaro – è il coinvolgimento e la partecipazione delle imprese per formare una solida base convergente sui temi legati alle attività produttive. Sulla manifestazione tenutasi recentemente in città per lo smisurato aumento delle bollette, pur volendo apprezzare lo sforzo, c’è ben poco da dire. Gli operatori sanno che, al di là della passerella sui giornali locali, non sortisce alcun effetto. Poi la scarsa partecipazione ha sottolineato il rifiuto degli operatori avellinesi alle strumentalizzazioni, sancendo di fatto che per essere leader c’è bisogno di autorevolezza. Quindi, l’evento si può derubricare a sfilata per un passaggio mediatico, per stare un po’ più vicino alla politica che, invitata, non poteva declinare”.
La prima iniziativa che la CONFIAP intraprenderà – osserva D’Amato – sarà quella “di proporre ad ogni comune irpino l’adozione di una delibera di consiglio nella quale si sancisce che l’energia è un bene pubblico come l’acqua, chiedendo: 1) di sottomettere a precise regole pubbliche tutti gli elementi naturali utili per la generazione di energia, 2) di garantire un prezzo equo per la distribuzione dell’energia in quanto bene primario, 3) di sburocratizzare e finanziare l’installazione di impianti di energia rinnovabile sia per singole iniziative sia per la costituzione di comunità energetiche, 4) al Prefetto di vigilare affinché le società eroganti il servizio di energia non speculino sui consumi e che, in caso di rateizzazione, dimostrino sensibilità nei confronti delle imprese. Le delibere affidate saranno poi inviate alle istituzioni centrali che avranno il dovere di prendere atto della sensibilità del nostro territorio e magari diventeranno uno stimolo per un’azione più incisiva. Solo così gli operatori economici potranno apprezzare l’impegno degli amministratori, perché questo è l’unico sforzo possibile e concreto, poco spettacolare ma molto efficace, della nostra rappresentanza politica”, chiude il Presidente.
Attualità
Provincia – Obbligo di catene per neve a bordo o pneumatici invernali sulle strade provinciali e regionali dell’Irpinia
La Provincia di Avellino ha disposto, con ordinanza del dirigente del settore Viabilità, l’obbligo di catene per neve a bordo o pneumatici invernali (da neve) o altri mezzi antisdrucciolevoli omologati ed idonei ad essere prontamente utilizzati, ove necessario, durante il periodo compreso tra la data odierna e il 15 Aprile 2025, per tutti i veicoli a motore, esclusi i ciclomotori a due ruote, i motocicli e i velocipedi, in transito lungo i tratti delle strade provinciali e regionali ricadenti nel territorio della provincia di Avellino.
Attualità
Avanti tutta con il referendum abrogativo
Salvini e Zaia, forse affetti da analfabetismo di ritorno, vogliono portare avanti il loro disegno di spaccare l’Italia, ignorano sia Consulta che ha demolito la legge Calderoli, sia la Cassazione che rende ammissibile il referendum abrogativo, non possono impunemente sbeffeggiare le istituzioni reputando uno scherzo di carnevale le decisioni assunte dalle supreme corti. Qualcuno dovrebbe fermare il duo Salvini-Zaia, è in gioco la credibilità della Meloni e del governo che hanno prestato giuramento sulla Costituzione. La legge Calderoli è un orrore Costituzionale, viola il principio di uguaglianza e di solidarietà, declassa la Questione Meridionale ad affare locale che dovranno risolvere gli amministratori meridionali, ritenuti la causa e l’effetto del problema. I fatti, le relazioni del Parlamento, l’Ufficio dei Conti Pubblici territoriali hanno smentito la narrazione della Lega, infatti l’applicazione del criterio della spesa storica ha consentito al Nord di ottenere un maggior gettito dallo Stato Centrale di oltre 60 miliardi, fatto che ha consentito di finanziare il tempo prolungato nella scuola dell’obbligo, di costruire gli asili nido, di offrire l’alta velocità, diffusa in tutta l’Italia settentrionale, servizi quasi completamente negati ai meridionali. Si celebri il referendum contro la legge Calderoli e, senza perder tempo, si inizi la battaglia per riunificare il paese affinché tutti i cittadini, inclusi i meridionali, si sentano fratelli e non fratellastri d’Italia.
Attualità
Provincia – Nuova tariffa per lo smaltimento dei rifiuti, ai Comuni rimborso per un milione di euro
Il presidente Buonopane: “Risparmi anche per i cittadini”
“Oltre un milione di euro di risparmio per i Comuni sullo smaltimento dei rifiuti, che si traduce in una riduzione della Tari per i cittadini”. Il presidente della Provincia, Rizieri Buonopane, comunica che l’Ato ha validato la nuova tariffa proposta dalla società provinciale IrpiniAmbiente Spa.
La tariffa regolata produce uno sconto di circa il 9% sul precedente importo. Si passa da 220 euro a tonnellata a 200,70 euro per quanto riguarda la frazione indifferenziata trattata allo Stir di Pianodardine, con applicazione retroattiva al primo gennaio 2024, comportando così una ricaduta di risparmio in tariffa Tari per i cittadini irpini.
La somma complessiva che verrà restituita ai Comuni supera il milione di euro. Questo importo sarà distribuito in misura proporzionale con note di credito per le amministrazioni in regola con i pagamenti a IrpiniAmbiente. Per gli enti morosi si adotterà una compensazione debiti-crediti.
“Non si può non evidenziare lo straordinario lavoro che sta portando avanti il management di IrpiniAmbiente, con l’amministratore unico Claudio Crivaro – dichiara il presidente Buonopane -. La nuova tariffa, la cui proposta è stata inviata all’Ato lo scorso ottobre e ora finalmente è stata validata, è frutto di una virtuosa gestione della società. Come si ricorderà, è stato già dimezzato il costo per lo smaltimento della frazione umida (che è sceso da poco più di 200 euro a circa cento euro), mentre per il vetro IrpiniAmbiente ottiene da qualche mese un rimborso. E ciò a differenza di quanto accadeva in passato, quando la società sborsava risorse importanti a favore delle aziende che si occupano del recupero e riciclo. Tutto questo, unito al know how e alla forza lavoro, fa di IrpiniAmbiente un esempio di società pubblica che funziona. Ovviamente, si può sempre migliorare. In tal senso, sono in campo altre azioni promosse dal dottore Crivaro e dal suo staff. A lui e a tutti i lavoratori il nostro ringraziamento”.
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