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Attualità

Cooperazione irpina a lutto. Il cordoglio dei dirigenti Unci per la scomparsa del presidente nazionale, Pasquale Amico

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Il presidente nazionale dell’Unci, Pasquale Amico, non è più. L’Unione Nazionale Cooperative Italiane, oggi è orfana di un vero “padre di famiglia”, quella famiglia del mutualismo, a cui Pasquale si è sempre dedicato.

Docente di matematica e informatica in pensione, Cavaliere al Merito della Repubblica, Pasquale Amico, nato a Caltanissetta, fin dagli anni 80 è stato nel direttivo nazionale del Consiglio U.N.C.I. e successivamente presidente della Federazione regionale della Sicilia. Componente del Consiglio di amministrazione del Fondo di gestione Promocoop spa, con la funzione di legale rappresentante e presidente. 

E’ stato membro del CREL – Comitato regionale dell’economia e del lavoro dal 1992 al 1995 e componente la commissione regionale Cooperazione siciliana dal 1995.

Ha ricoperto, poi, il ruolo di presidente nazionale dell’associazione di categoria UNCI Pesca, dal 2002 al 2007, creando i presupposti di una crescita del settore agroalimentare e ittico.

Dal 2012 ha assunto la guida dell’UNCI nazionale ed è stato riconfermato alla presidenza dell’organizzazione durante il IX congresso, celebrato il 17 febbraio 2022. 

Pasquale Amico, uomo di grande generosità e fede, sempre pronto all’ascolto, si è  molto speso, con azioni concrete, nell’ambito del sociale. Il suo motto era “nessun cassetto chiuso e porte sempre aperte”, convinto e coerente assertore della trasparenza e della legalità.

Persona di poche, ma pesate parole, ha tenuto duro contro i tanti vili attacchi ricevuti dai nemici dell’UNCI, sapendo gestire le alterne e difficili fasi, che negli ultimi anni avevano caratterizzato la vita dell’associazione, come un faro nella nebbia, che conduce al giusto approdo la sua nave. 

Nella vita privata, è sempre stato vicino ai suoi cari. Marito premuroso, legatissimo alla signora Maria, guida dei suoi due figli, Davide e Andrea, professionisti affermati, e nonno affettuoso.

In questo triste momento ad unirci è il dolore, insieme al ricordo di Pasquale.

Oggi non possiamo che rimpiangerlo, però tenendo bene a mente la sua sollecitazione: “Andiamo avanti più forti e sereni”.

L’UNCI andrà avanti con lo spirito di sempre, con lavoro ed umiltà, valorizzando la lezione di chi ne ha retto le sorti in questi anni, con senso di orgoglio ed appartenenza.  

Così nel ricordo del Consiglio Nazionale UNCI, del Presidente nazionale e del  consiglio UNCI AGROALIMENTARE e della PROMOCOOP SPA

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Provincia – Obbligo di catene per neve a bordo o pneumatici invernali sulle strade provinciali e regionali dell’Irpinia

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La Provincia di Avellino ha disposto, con ordinanza del dirigente del settore Viabilità, l’obbligo di catene per neve a bordo o pneumatici invernali (da neve) o altri mezzi antisdrucciolevoli omologati ed idonei ad essere prontamente utilizzati, ove necessario, durante il periodo compreso tra la data odierna e il 15 Aprile 2025, per tutti i veicoli a motore, esclusi i ciclomotori a due ruote, i motocicli e i velocipedi, in transito lungo i tratti delle strade provinciali e regionali ricadenti nel territorio della provincia di Avellino.

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Attualità

Avanti tutta con il referendum abrogativo

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Salvini e Zaia, forse affetti da analfabetismo di ritorno, vogliono portare avanti il loro disegno di spaccare l’Italia, ignorano sia Consulta che ha demolito la legge Calderoli, sia la Cassazione che rende ammissibile il referendum abrogativo, non possono impunemente sbeffeggiare le istituzioni reputando uno scherzo di carnevale le decisioni assunte dalle supreme corti. Qualcuno dovrebbe fermare il duo Salvini-Zaia, è in gioco la credibilità della Meloni e del governo che hanno prestato giuramento sulla Costituzione. La legge Calderoli è un orrore Costituzionale, viola il principio di uguaglianza e di solidarietà, declassa la Questione Meridionale ad affare locale che dovranno risolvere gli amministratori meridionali, ritenuti la causa e l’effetto del problema. I fatti, le relazioni del Parlamento, l’Ufficio dei Conti Pubblici territoriali hanno smentito la narrazione della Lega, infatti l’applicazione del criterio della spesa storica ha consentito al Nord di ottenere un maggior gettito dallo Stato Centrale di oltre 60 miliardi, fatto che ha consentito di finanziare il tempo prolungato nella scuola dell’obbligo, di costruire gli asili nido, di offrire l’alta velocità, diffusa in tutta l’Italia settentrionale, servizi quasi completamente negati ai meridionali. Si celebri il referendum contro la legge Calderoli e, senza perder tempo, si inizi la battaglia per riunificare il paese affinché tutti i cittadini, inclusi i meridionali, si sentano fratelli e non fratellastri d’Italia.

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Attualità

Provincia – Nuova tariffa per lo smaltimento dei rifiuti, ai Comuni rimborso per un milione di euro

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Il presidente Buonopane: “Risparmi anche per i cittadini”

“Oltre un milione di euro di risparmio per i Comuni sullo smaltimento dei rifiuti, che si traduce in una riduzione della Tari per i cittadini”. Il presidente della Provincia, Rizieri Buonopane, comunica che l’Ato ha validato la nuova tariffa proposta dalla società provinciale IrpiniAmbiente Spa.

La tariffa regolata produce uno sconto di circa il 9% sul precedente importo. Si passa da 220 euro a tonnellata a 200,70 euro per quanto riguarda la frazione indifferenziata trattata allo Stir di Pianodardine, con applicazione retroattiva al primo gennaio 2024, comportando così una ricaduta di risparmio in tariffa Tari per i cittadini irpini.

La somma complessiva che verrà restituita ai Comuni supera il milione di euro. Questo importo sarà distribuito in misura proporzionale con note di credito per le amministrazioni in regola con i pagamenti a IrpiniAmbiente. Per gli enti morosi si adotterà una compensazione debiti-crediti.

“Non si può non evidenziare lo straordinario lavoro che sta portando avanti il management di IrpiniAmbiente, con l’amministratore unico Claudio Crivaro – dichiara il presidente Buonopane -. La nuova tariffa, la cui proposta è stata inviata all’Ato lo scorso ottobre e ora finalmente è stata validata, è frutto di una virtuosa gestione della società. Come si ricorderà, è stato già dimezzato il costo per lo smaltimento della frazione umida (che è sceso da poco più di 200 euro a circa cento euro), mentre per il vetro IrpiniAmbiente ottiene da qualche mese un rimborso. E ciò a differenza di quanto accadeva in passato, quando la società sborsava risorse importanti a favore delle aziende che si occupano del recupero e riciclo. Tutto questo, unito al know how e alla forza lavoro, fa di IrpiniAmbiente un esempio di società pubblica che funziona. Ovviamente, si può sempre migliorare. In tal senso, sono in campo altre azioni promosse dal dottore Crivaro e dal suo staff. A lui e a tutti i lavoratori il nostro ringraziamento”.

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