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Attualità

Corteo storico di Scurcola Marsicana – Presente anche l’associazione Sante Spine di Ariano

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Un gemellaggio tra rievocazioni storiche, una nuova occasione per promuovere fuori dai confini provinciali e regionali una delle più belle manifestazioni dell’estate di Ariano Irpino.

L’associazione ‘Sante’ Spine e gli Araldi della Corona – sbandieratori e musici di Ariano Irpino hanno partecipato a Scurcola Marsicana (AQ), lo scorso 21 agosto, alla XVIII edizione del Corteo Storico ‘Contrade e Borghi’, svoltosi quest’anno nel 750° anniversario della Battaglia di Tagliacozzo.

Quali i fatti oggetto di rievocazione a Scurcola Marsicana? Si ricorda l’arrivo del messo angioino attraverso il quale il re Carlo I D’Angiò chiese aiuto agli abitanti per la battaglia di Tagliacozzo ormai alle porte. Gli abitanti di Scurcola si riunirono in piazza Mercato e decisero e giurarono di essere fedeli al re angioino. La Battaglia di Tagliacozzo, combattuta il 23.08.1268, vide protagonisti Corrado IV di Hohenstaufen (Corradino) e Carlo d’Angiò, i quali, al di là dei rispettivi interessi dinastici e dei loro ideali cavallereschi, si fecero paladini delle fazioni storicamente rivali: i guelfi e i ghibellini.Lo scontro culminò con la vittoria degli Angioini.

Il corteo storico di Ariano Irpino è stato applaudito e apprezzato per gli splendidi costumi della stilista Adriana Monaco, per la meticolosa cura dei dettagli, frutto di un lavoro di approfondimento storico svolto da un comitato scientifico, per l’eleganza del portamento dei figuranti.

“Il nostro obiettivo è quello di rendere la Rievocazione Storica del Dono delle Sacre Spine un evento in grado di attrarre turisti da ogni parte di Italia. I nostri sforzi sono finalizzati a far crescere sempre più la manifestazione.Ringraziamo il presidente del Centro Studi Culturali Carlo I D’Angiò, dottore Lorenzo Fallocco, per averci ospitato a Scurcola Marsicana nella ricorrenza del 750esimo anniversario della battaglia di Tagliacozzo”, le parole del presidente dell’associazione Sante Spine Giancarlo Sicuranza.

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Provincia – Obbligo di catene per neve a bordo o pneumatici invernali sulle strade provinciali e regionali dell’Irpinia

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La Provincia di Avellino ha disposto, con ordinanza del dirigente del settore Viabilità, l’obbligo di catene per neve a bordo o pneumatici invernali (da neve) o altri mezzi antisdrucciolevoli omologati ed idonei ad essere prontamente utilizzati, ove necessario, durante il periodo compreso tra la data odierna e il 15 Aprile 2025, per tutti i veicoli a motore, esclusi i ciclomotori a due ruote, i motocicli e i velocipedi, in transito lungo i tratti delle strade provinciali e regionali ricadenti nel territorio della provincia di Avellino.

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Avanti tutta con il referendum abrogativo

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Salvini e Zaia, forse affetti da analfabetismo di ritorno, vogliono portare avanti il loro disegno di spaccare l’Italia, ignorano sia Consulta che ha demolito la legge Calderoli, sia la Cassazione che rende ammissibile il referendum abrogativo, non possono impunemente sbeffeggiare le istituzioni reputando uno scherzo di carnevale le decisioni assunte dalle supreme corti. Qualcuno dovrebbe fermare il duo Salvini-Zaia, è in gioco la credibilità della Meloni e del governo che hanno prestato giuramento sulla Costituzione. La legge Calderoli è un orrore Costituzionale, viola il principio di uguaglianza e di solidarietà, declassa la Questione Meridionale ad affare locale che dovranno risolvere gli amministratori meridionali, ritenuti la causa e l’effetto del problema. I fatti, le relazioni del Parlamento, l’Ufficio dei Conti Pubblici territoriali hanno smentito la narrazione della Lega, infatti l’applicazione del criterio della spesa storica ha consentito al Nord di ottenere un maggior gettito dallo Stato Centrale di oltre 60 miliardi, fatto che ha consentito di finanziare il tempo prolungato nella scuola dell’obbligo, di costruire gli asili nido, di offrire l’alta velocità, diffusa in tutta l’Italia settentrionale, servizi quasi completamente negati ai meridionali. Si celebri il referendum contro la legge Calderoli e, senza perder tempo, si inizi la battaglia per riunificare il paese affinché tutti i cittadini, inclusi i meridionali, si sentano fratelli e non fratellastri d’Italia.

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Provincia – Nuova tariffa per lo smaltimento dei rifiuti, ai Comuni rimborso per un milione di euro

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Il presidente Buonopane: “Risparmi anche per i cittadini”

“Oltre un milione di euro di risparmio per i Comuni sullo smaltimento dei rifiuti, che si traduce in una riduzione della Tari per i cittadini”. Il presidente della Provincia, Rizieri Buonopane, comunica che l’Ato ha validato la nuova tariffa proposta dalla società provinciale IrpiniAmbiente Spa.

La tariffa regolata produce uno sconto di circa il 9% sul precedente importo. Si passa da 220 euro a tonnellata a 200,70 euro per quanto riguarda la frazione indifferenziata trattata allo Stir di Pianodardine, con applicazione retroattiva al primo gennaio 2024, comportando così una ricaduta di risparmio in tariffa Tari per i cittadini irpini.

La somma complessiva che verrà restituita ai Comuni supera il milione di euro. Questo importo sarà distribuito in misura proporzionale con note di credito per le amministrazioni in regola con i pagamenti a IrpiniAmbiente. Per gli enti morosi si adotterà una compensazione debiti-crediti.

“Non si può non evidenziare lo straordinario lavoro che sta portando avanti il management di IrpiniAmbiente, con l’amministratore unico Claudio Crivaro – dichiara il presidente Buonopane -. La nuova tariffa, la cui proposta è stata inviata all’Ato lo scorso ottobre e ora finalmente è stata validata, è frutto di una virtuosa gestione della società. Come si ricorderà, è stato già dimezzato il costo per lo smaltimento della frazione umida (che è sceso da poco più di 200 euro a circa cento euro), mentre per il vetro IrpiniAmbiente ottiene da qualche mese un rimborso. E ciò a differenza di quanto accadeva in passato, quando la società sborsava risorse importanti a favore delle aziende che si occupano del recupero e riciclo. Tutto questo, unito al know how e alla forza lavoro, fa di IrpiniAmbiente un esempio di società pubblica che funziona. Ovviamente, si può sempre migliorare. In tal senso, sono in campo altre azioni promosse dal dottore Crivaro e dal suo staff. A lui e a tutti i lavoratori il nostro ringraziamento”.

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