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Attualità

Covid e Scuola – Tuteliamo i nostri figli

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TUTELIAMO I NOSTRI FIGLI – SCUOLE CHIUSE IN CAMPANIA” – 29.000 Membri al 19 gennaio 2021

Chi sono i Membri?

Genitori. Prima di ogni altra cosa esplicano il fondamentale nucleo della Società civile: curano i propri figli, preparandoli, sul piano relazionale ed evolutivo, al futuro. Preservando la loro integrità morale e fisica.

‘’Tuteliamo i nostri figli – sostengono- chiedendo, pretendendo le scuole chiuse e la DAD, (didattica a distanza). Registrando la condivisione di buona parte dei Docenti, dalle Primarie alle Superiori’’

I genitori e gli Amministratori dei gruppi locali ‘’Tuteliamo i nostri figli’’ esternano, utilizzando i social, la loro preoccupazione, anche e soprattutto a seguito della diretta dell’Assessore Regionale Fortini.

Riaprire le scuole in questo momento evidenzia una pericolosa imprudenza, i casi di contagio nelle scuole assumono contorni preoccupanti. Quotidiane le segnalazioni di contagi nelle scuole di ogni classe e ordine, cresce il numero di bambini ‘’positivi’’ al coronavirus.

Il bollettino delle ultime ore segnala un’impennata nella cittadina del Tricolle, già martoriata nel boom di inizio anno 2020.

I dati attuali non si discostano molto da quelli di ottobre, mese in cui fu decisa la chiusura totale in Campania.

‘’La riapertura per le classi quarte e quinte – aggiungono i coordinatori – significa riportare a regime i plessi con conseguenti assembramenti dei genitori e degli alunni stessi, davanti e all’interno degli edifici scolastici. Noi genitori riteniamo sia più prudente attendere questa settimana e valutare i numeri di quella che rischia di essere una triste conta di innocenti colpiti dal virus’’.

L’imposizione a riportare i figli a scuola, ‘’minacciando’’ l’obbligo scolastico, e la mancata prosecuzione della DAD attesta un recondito obiettivo che, se confermato, è preoccupante: raggiungere gradualmente l’agognata immunità di gregge.

Finalità che la politica e la scienza si prefiggono di ottenere vaccinando una parte consistente della popolazione.

La decisione di riaprire le scuole apre e rimarca problematiche che sfuggono a chi parteggia per il rientro in presenza: trasporti, organizzazione di prevenzione nelle aule, davanti ai plessi scolastici, all’interno, alla profilassi nei servizi igienici, nell’utilizzo dei dispositivi di protezione individuali.

Contestualmente si registra l’aumento delle richieste di istruzione parentale alle scuole, scelta disperata di molti genitori a tutela dei propri figli.

‘’Noi, Gruppo TUTELIAMO I NOSTRI FIGLI – SCUOLE CHIUSE IN CAMPANIA, non condanniamo a prescindere l’operato della Regione; tuttavia, la crescita numerica di casi positivi con conseguenti quarantene di intere sezioni e plessi, nonché di aperture e chiusure intermittenti, rappresentano un danno psicologico e materiale, colpendo studenti e genitori. La dad avrebbe continuato a tenere lontani gli alunni da un clima di tensione psicologica e da un rischio che non giova a nessuno, neanche a chi vuole le scuole aperte ad ogni costo’’.

A riprova della diffusa condivisione dei timori per la riapertura, gli Amministratori dei gruppi ‘’TUTELIAMO I NOSTRI FIGLI CAMPANI’’ Yvonne Colamarco di Avellino, Ileana Gengaro di Atripalda, Emiddio De Falco di Ottaviano, Alessia Marini di Casalnuovo, Sabrina Ranucci di Massalubrense, Anna Imparato Agnese Vitola di Castellammare di Stabia, Emanuele Vuoso di Ischia, Rachele Sepe di Afragola, Titta Magri di Napoli, Marilina Ariano di Giugliano in Campania, Aurelia D’Aponte di Sant’Antimo, Salvatore De Masi di Mercogliano, Amelia Garofalo di S.M.Capua Vetere, Viviana Falanga di Casapulla, Arturo Gelormini, Giusy Bilotto, Maria Valentina Patanè di Ariano Irpino, Marylia Martinelli di Villa Literno, Severino Visidore di Pompei, a voce univoca si aggiungono alle 184.000 firme finalizzate a non ritornare in presenza a scuola. A proseguire con la Didattica a distanza.

Il gruppo affiliato di Ariano Irpino auspica la presa d’atto del Primo cittadino Enrico Franza e disponga ogni azione finalizzata a prevenire timori, disagi e sofferenze.

Chissà che nei vari ambiti decisionali ci siano orecchie che vogliano sentire..

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Provincia – Obbligo di catene per neve a bordo o pneumatici invernali sulle strade provinciali e regionali dell’Irpinia

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La Provincia di Avellino ha disposto, con ordinanza del dirigente del settore Viabilità, l’obbligo di catene per neve a bordo o pneumatici invernali (da neve) o altri mezzi antisdrucciolevoli omologati ed idonei ad essere prontamente utilizzati, ove necessario, durante il periodo compreso tra la data odierna e il 15 Aprile 2025, per tutti i veicoli a motore, esclusi i ciclomotori a due ruote, i motocicli e i velocipedi, in transito lungo i tratti delle strade provinciali e regionali ricadenti nel territorio della provincia di Avellino.

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Avanti tutta con il referendum abrogativo

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Salvini e Zaia, forse affetti da analfabetismo di ritorno, vogliono portare avanti il loro disegno di spaccare l’Italia, ignorano sia Consulta che ha demolito la legge Calderoli, sia la Cassazione che rende ammissibile il referendum abrogativo, non possono impunemente sbeffeggiare le istituzioni reputando uno scherzo di carnevale le decisioni assunte dalle supreme corti. Qualcuno dovrebbe fermare il duo Salvini-Zaia, è in gioco la credibilità della Meloni e del governo che hanno prestato giuramento sulla Costituzione. La legge Calderoli è un orrore Costituzionale, viola il principio di uguaglianza e di solidarietà, declassa la Questione Meridionale ad affare locale che dovranno risolvere gli amministratori meridionali, ritenuti la causa e l’effetto del problema. I fatti, le relazioni del Parlamento, l’Ufficio dei Conti Pubblici territoriali hanno smentito la narrazione della Lega, infatti l’applicazione del criterio della spesa storica ha consentito al Nord di ottenere un maggior gettito dallo Stato Centrale di oltre 60 miliardi, fatto che ha consentito di finanziare il tempo prolungato nella scuola dell’obbligo, di costruire gli asili nido, di offrire l’alta velocità, diffusa in tutta l’Italia settentrionale, servizi quasi completamente negati ai meridionali. Si celebri il referendum contro la legge Calderoli e, senza perder tempo, si inizi la battaglia per riunificare il paese affinché tutti i cittadini, inclusi i meridionali, si sentano fratelli e non fratellastri d’Italia.

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Provincia – Nuova tariffa per lo smaltimento dei rifiuti, ai Comuni rimborso per un milione di euro

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Il presidente Buonopane: “Risparmi anche per i cittadini”

“Oltre un milione di euro di risparmio per i Comuni sullo smaltimento dei rifiuti, che si traduce in una riduzione della Tari per i cittadini”. Il presidente della Provincia, Rizieri Buonopane, comunica che l’Ato ha validato la nuova tariffa proposta dalla società provinciale IrpiniAmbiente Spa.

La tariffa regolata produce uno sconto di circa il 9% sul precedente importo. Si passa da 220 euro a tonnellata a 200,70 euro per quanto riguarda la frazione indifferenziata trattata allo Stir di Pianodardine, con applicazione retroattiva al primo gennaio 2024, comportando così una ricaduta di risparmio in tariffa Tari per i cittadini irpini.

La somma complessiva che verrà restituita ai Comuni supera il milione di euro. Questo importo sarà distribuito in misura proporzionale con note di credito per le amministrazioni in regola con i pagamenti a IrpiniAmbiente. Per gli enti morosi si adotterà una compensazione debiti-crediti.

“Non si può non evidenziare lo straordinario lavoro che sta portando avanti il management di IrpiniAmbiente, con l’amministratore unico Claudio Crivaro – dichiara il presidente Buonopane -. La nuova tariffa, la cui proposta è stata inviata all’Ato lo scorso ottobre e ora finalmente è stata validata, è frutto di una virtuosa gestione della società. Come si ricorderà, è stato già dimezzato il costo per lo smaltimento della frazione umida (che è sceso da poco più di 200 euro a circa cento euro), mentre per il vetro IrpiniAmbiente ottiene da qualche mese un rimborso. E ciò a differenza di quanto accadeva in passato, quando la società sborsava risorse importanti a favore delle aziende che si occupano del recupero e riciclo. Tutto questo, unito al know how e alla forza lavoro, fa di IrpiniAmbiente un esempio di società pubblica che funziona. Ovviamente, si può sempre migliorare. In tal senso, sono in campo altre azioni promosse dal dottore Crivaro e dal suo staff. A lui e a tutti i lavoratori il nostro ringraziamento”.

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