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COVID, GUARENTE E CERRATO: “ASL SI APRA A CONFRONTO CON ISTITUZIONI E ISTITUISCA TAVOLO PERMANENTE PER ASSICURARE L’EFFICACIA DEL PIANO DI VACCINAZIONE DI MASSA”

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I due Consulenti medici della V Commissione permanente sanità e sicurezza sociale del Consiglio regionale: “Necessario un atteggiamento costruttivo con tutti gli interlocutori istituzionali, partendo dalle Direzioni sanitarie fino a coinvolgere le Case di cura private.”

Avellino, 5 gen – “Sarebbe opportuno se tutti i livelli istituzionali approfittassero di questa fase in cui la vaccinazione anti covid è riservata solo al personale sanitario e delle RSA per creare un sistema efficace rodato da adottare e sfruttare nella successiva fase della ”vaccinazione di massa’. Questa esige verosimilmente un’organizzazione formidabile che, a sua volta, necessita della massima collaborazione tra tutti i soggetti a vario titolo coinvolti. Pertanto l’ASL si apra ad un confronto costruttivo, attraverso la creazione di un tavolo tecnico permanente, non rinunciando ad esercitare un ruolo pivotale di coordinamento che è fondamentale per la buona riuscita della prossima campagna vaccinale.” Così in una nota i dottori Nicola Guarente e Antonello Cerrato, consulenti medici della V Commissione permanente Sanità e sicurezza sociale del Consiglio regionale della Campania.

“Coordinamento e tavolo permanente – spiegano Guarente e Cerrato – devono vedere il coinvolgendo in primis dei Distretti Sanitari, sfruttando l’importante professionalità dei Direttori degli stessi sotto l’autorevole guida della Direzione Sanitaria Aziendale, e poi delle Case di Cura private convenzionate, delle Farmacie, dei Medici di Famiglia e Specialisti Ambulatoriali, delle guardie mediche e dell’intera medicina territoriale, fino ad arrivare all’Esercito.”

“L’invito che ci sentiamo di rivolgere all’Asl – proseguono – è anche quello di predisporre nell’immediato futuro la istituzione di centri spoke in numero sufficiente, afferenti ai centri Hub, così da agevolare ed efficientare la fase di somministrazione del vaccino al personale previsto dalla fase I e dalle fasi successive, coinvolgendo, semmai fosse necessario, anche soggetti privati, così come già accade per la erogazione degli altri servizi sanitari essenziali.”

“In riferimento, poi, al comunicato con il quale l’Asl di Avellino ha indicato nel sorteggio il criterio da adottare per la scelta del personale da vaccinare, facciamo osservare che i DL n. 172 del 18/12/2020, n. 158 del 2/12/2020 e n. 34 del 2020 hanno specificato che i primi ad essere vaccinati debbano essere i soggetti ‘fragili’. Singolare, dunque, che la somministrazione dei vaccini non avvenga rispettando tale criterio così chiaramente indicato dalle autorità legislative e di Governo.”

“Auspichiamo, dunque, che i vertici dell’Asl si mostrino sensibili a queste indicazioni, in linea con l’ottimo lavoro fin qui svolto dall’Unità di crisi che ha provveduto ad istituire nei tempi e nei modi giusti il Piano regionale di vaccinazione anti Sars cov 2. Ciascuna Azienda Sanitaria locale – chiudono Guarente e Cerrato – è tenuta ad adottare tale piano e a renderlo esecutivo in tempi rapidi.”

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Provincia – Obbligo di catene per neve a bordo o pneumatici invernali sulle strade provinciali e regionali dell’Irpinia

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La Provincia di Avellino ha disposto, con ordinanza del dirigente del settore Viabilità, l’obbligo di catene per neve a bordo o pneumatici invernali (da neve) o altri mezzi antisdrucciolevoli omologati ed idonei ad essere prontamente utilizzati, ove necessario, durante il periodo compreso tra la data odierna e il 15 Aprile 2025, per tutti i veicoli a motore, esclusi i ciclomotori a due ruote, i motocicli e i velocipedi, in transito lungo i tratti delle strade provinciali e regionali ricadenti nel territorio della provincia di Avellino.

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Avanti tutta con il referendum abrogativo

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Salvini e Zaia, forse affetti da analfabetismo di ritorno, vogliono portare avanti il loro disegno di spaccare l’Italia, ignorano sia Consulta che ha demolito la legge Calderoli, sia la Cassazione che rende ammissibile il referendum abrogativo, non possono impunemente sbeffeggiare le istituzioni reputando uno scherzo di carnevale le decisioni assunte dalle supreme corti. Qualcuno dovrebbe fermare il duo Salvini-Zaia, è in gioco la credibilità della Meloni e del governo che hanno prestato giuramento sulla Costituzione. La legge Calderoli è un orrore Costituzionale, viola il principio di uguaglianza e di solidarietà, declassa la Questione Meridionale ad affare locale che dovranno risolvere gli amministratori meridionali, ritenuti la causa e l’effetto del problema. I fatti, le relazioni del Parlamento, l’Ufficio dei Conti Pubblici territoriali hanno smentito la narrazione della Lega, infatti l’applicazione del criterio della spesa storica ha consentito al Nord di ottenere un maggior gettito dallo Stato Centrale di oltre 60 miliardi, fatto che ha consentito di finanziare il tempo prolungato nella scuola dell’obbligo, di costruire gli asili nido, di offrire l’alta velocità, diffusa in tutta l’Italia settentrionale, servizi quasi completamente negati ai meridionali. Si celebri il referendum contro la legge Calderoli e, senza perder tempo, si inizi la battaglia per riunificare il paese affinché tutti i cittadini, inclusi i meridionali, si sentano fratelli e non fratellastri d’Italia.

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Provincia – Nuova tariffa per lo smaltimento dei rifiuti, ai Comuni rimborso per un milione di euro

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Il presidente Buonopane: “Risparmi anche per i cittadini”

“Oltre un milione di euro di risparmio per i Comuni sullo smaltimento dei rifiuti, che si traduce in una riduzione della Tari per i cittadini”. Il presidente della Provincia, Rizieri Buonopane, comunica che l’Ato ha validato la nuova tariffa proposta dalla società provinciale IrpiniAmbiente Spa.

La tariffa regolata produce uno sconto di circa il 9% sul precedente importo. Si passa da 220 euro a tonnellata a 200,70 euro per quanto riguarda la frazione indifferenziata trattata allo Stir di Pianodardine, con applicazione retroattiva al primo gennaio 2024, comportando così una ricaduta di risparmio in tariffa Tari per i cittadini irpini.

La somma complessiva che verrà restituita ai Comuni supera il milione di euro. Questo importo sarà distribuito in misura proporzionale con note di credito per le amministrazioni in regola con i pagamenti a IrpiniAmbiente. Per gli enti morosi si adotterà una compensazione debiti-crediti.

“Non si può non evidenziare lo straordinario lavoro che sta portando avanti il management di IrpiniAmbiente, con l’amministratore unico Claudio Crivaro – dichiara il presidente Buonopane -. La nuova tariffa, la cui proposta è stata inviata all’Ato lo scorso ottobre e ora finalmente è stata validata, è frutto di una virtuosa gestione della società. Come si ricorderà, è stato già dimezzato il costo per lo smaltimento della frazione umida (che è sceso da poco più di 200 euro a circa cento euro), mentre per il vetro IrpiniAmbiente ottiene da qualche mese un rimborso. E ciò a differenza di quanto accadeva in passato, quando la società sborsava risorse importanti a favore delle aziende che si occupano del recupero e riciclo. Tutto questo, unito al know how e alla forza lavoro, fa di IrpiniAmbiente un esempio di società pubblica che funziona. Ovviamente, si può sempre migliorare. In tal senso, sono in campo altre azioni promosse dal dottore Crivaro e dal suo staff. A lui e a tutti i lavoratori il nostro ringraziamento”.

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