Attualità
COVID: UECOOP, 2 SCUOLE SU 3 SENZA ACCESSI PER ALUNNI DISABILI
Per il rientro dei ragazzi con handicap il problema in più delle barriere architettoniche
Più di 2 scuole su 3 (68%) in Italia non hanno accessi adatti per i 300mila studenti con disabilità che frequentano gli istituti della penisola. E’ quanto emerge da una analisi dell’Unione europea delle cooperative (Uecoop) su dati Istat il riferimento al ritorno in classe di circa 8 milioni di ragazze e ragazzi con il Paese quasi tutto in zona gialla. La ripartenza delle lezioni in presenza – sottolinea Uecoop – è ancora più importante per i ragazzi disabili che in questi mesi a casa con la didattica a distanza (DAD) hanno faticato a seguire i programmi di apprendimento e inclusione. Per questa delicata fascia di popolazione scolastica – evidenzia Uecoop – il rientro fisico nelle classi non ha solo un valore didattico ma anche sociale e relazionale.
Il problema però – continua Uecoop – è che sono ancora troppe le barriere fisiche presenti nelle scuole italiane fra le quali solo 1/3 risulta a norma con un pesante divario lungo la penisola. Nel Nord dell’Italia le scuole a norma sono il 36%, valore sopra la media nazionale, mentre a Sud – evidenzia Uecoop – la situazione peggiora con appena il 27%. Fra gli ostacoli più diffusi c’è l’assenza di un ascensore o la presenza di uno non adatto al trasporto dei disabili (44%), ma si riscontra anche la mancanza di bagni a norma (26%) o di servoscala automatici (25%).
Le regole di distanziamento e le precauzioni per limitare il diffondersi del contagio hanno comportato – sottolinea Uecoop – un ripensamento globale della scuola fra turni di ingresso, rimodulazione degli spazi e delle lezioni che risulta più problematico per chi convive ogni giorno anche con qualche handicap fisico o psichico.
In questo scenario – precisa Uecoop – si inserisce il lavoro quotidiano delle oltre 9.700 cooperative sociali e di assistenza che operano sul territorio nazionale e che si occupano anche di seguire a scuola e a casa, dal punto di vista didattico e socio sanitario, migliaia di famiglie che hanno ragazzi con disabilità fisiche o psichiche. Il diritto all’istruzione oltre a essere costituzionalmente tutelato è anche il presupposto per la costruzione del futuro delle nuove generazioni – conclude Uecoop – e soprattutto in un momento delicato come quello attuale vanno impegnate tutte le energie perché nessuno venga lasciato indietro, a partire dalla scuola.
Attualità
Provincia – Obbligo di catene per neve a bordo o pneumatici invernali sulle strade provinciali e regionali dell’Irpinia
La Provincia di Avellino ha disposto, con ordinanza del dirigente del settore Viabilità, l’obbligo di catene per neve a bordo o pneumatici invernali (da neve) o altri mezzi antisdrucciolevoli omologati ed idonei ad essere prontamente utilizzati, ove necessario, durante il periodo compreso tra la data odierna e il 15 Aprile 2025, per tutti i veicoli a motore, esclusi i ciclomotori a due ruote, i motocicli e i velocipedi, in transito lungo i tratti delle strade provinciali e regionali ricadenti nel territorio della provincia di Avellino.
Attualità
Avanti tutta con il referendum abrogativo
Salvini e Zaia, forse affetti da analfabetismo di ritorno, vogliono portare avanti il loro disegno di spaccare l’Italia, ignorano sia Consulta che ha demolito la legge Calderoli, sia la Cassazione che rende ammissibile il referendum abrogativo, non possono impunemente sbeffeggiare le istituzioni reputando uno scherzo di carnevale le decisioni assunte dalle supreme corti. Qualcuno dovrebbe fermare il duo Salvini-Zaia, è in gioco la credibilità della Meloni e del governo che hanno prestato giuramento sulla Costituzione. La legge Calderoli è un orrore Costituzionale, viola il principio di uguaglianza e di solidarietà, declassa la Questione Meridionale ad affare locale che dovranno risolvere gli amministratori meridionali, ritenuti la causa e l’effetto del problema. I fatti, le relazioni del Parlamento, l’Ufficio dei Conti Pubblici territoriali hanno smentito la narrazione della Lega, infatti l’applicazione del criterio della spesa storica ha consentito al Nord di ottenere un maggior gettito dallo Stato Centrale di oltre 60 miliardi, fatto che ha consentito di finanziare il tempo prolungato nella scuola dell’obbligo, di costruire gli asili nido, di offrire l’alta velocità, diffusa in tutta l’Italia settentrionale, servizi quasi completamente negati ai meridionali. Si celebri il referendum contro la legge Calderoli e, senza perder tempo, si inizi la battaglia per riunificare il paese affinché tutti i cittadini, inclusi i meridionali, si sentano fratelli e non fratellastri d’Italia.
Attualità
Provincia – Nuova tariffa per lo smaltimento dei rifiuti, ai Comuni rimborso per un milione di euro
Il presidente Buonopane: “Risparmi anche per i cittadini”
“Oltre un milione di euro di risparmio per i Comuni sullo smaltimento dei rifiuti, che si traduce in una riduzione della Tari per i cittadini”. Il presidente della Provincia, Rizieri Buonopane, comunica che l’Ato ha validato la nuova tariffa proposta dalla società provinciale IrpiniAmbiente Spa.
La tariffa regolata produce uno sconto di circa il 9% sul precedente importo. Si passa da 220 euro a tonnellata a 200,70 euro per quanto riguarda la frazione indifferenziata trattata allo Stir di Pianodardine, con applicazione retroattiva al primo gennaio 2024, comportando così una ricaduta di risparmio in tariffa Tari per i cittadini irpini.
La somma complessiva che verrà restituita ai Comuni supera il milione di euro. Questo importo sarà distribuito in misura proporzionale con note di credito per le amministrazioni in regola con i pagamenti a IrpiniAmbiente. Per gli enti morosi si adotterà una compensazione debiti-crediti.
“Non si può non evidenziare lo straordinario lavoro che sta portando avanti il management di IrpiniAmbiente, con l’amministratore unico Claudio Crivaro – dichiara il presidente Buonopane -. La nuova tariffa, la cui proposta è stata inviata all’Ato lo scorso ottobre e ora finalmente è stata validata, è frutto di una virtuosa gestione della società. Come si ricorderà, è stato già dimezzato il costo per lo smaltimento della frazione umida (che è sceso da poco più di 200 euro a circa cento euro), mentre per il vetro IrpiniAmbiente ottiene da qualche mese un rimborso. E ciò a differenza di quanto accadeva in passato, quando la società sborsava risorse importanti a favore delle aziende che si occupano del recupero e riciclo. Tutto questo, unito al know how e alla forza lavoro, fa di IrpiniAmbiente un esempio di società pubblica che funziona. Ovviamente, si può sempre migliorare. In tal senso, sono in campo altre azioni promosse dal dottore Crivaro e dal suo staff. A lui e a tutti i lavoratori il nostro ringraziamento”.
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