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Da gennaio 2013 arriva Tares, la nuova Tassa sui rifiuti.

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Gennaio 2013: questa è la data fissata per l’avvio della nuova tassa sui rifiuti chiamata Tares.

Che cos’è la Tares?

Questo tributo, previsto già un anno fa dal Decreto Salva-Italia, andrà a sostituire l’ormai obsoleta Tarsu o la Tia e (con un apposito incremento studiato ad hoc, pari a 30 centesimi per metro quadrato) servirà anche per finanziare i cosiddetti “Servizi indivisibili” prestati dagli Enti Locali, vale a dire quei servizi comunali di cui beneficia l’intera collettività ma per i quali non è possibile effettuare una suddivisione in base all’effettiva percentuale di utilizzo individuale.

Un esempio di servizio indivisibile è rappresentato dall’illuminazione pubblica o dalla manutenzione delle strade pubbliche. Servizi di cui indubbiamente beneficiamo tutti, ma per i quali non si può quantificare il maggiore o minore beneficio tra un cittadino ed un altro.

Chi è tenuto al pagamento della Tares?

Non è necessario essere proprietari di una casa per essere annoverati tra i soggetti obbligati al versamento del nuovo tributo.

La nuova Tares, infatti, colpirà tutti i soggetti che, a qualsiasi titolo, utilizzeranno un bene immobile.

Quali sono i termini di versamento?

Per l’anno 2013, l’importo totale sarà suddiviso in 4 rate con scadenze prefissate nei mesi di:

-gennaio;

-aprile;

-giugno;

-dicembre.

In riferimento ai termini di scadenza, non sembra essere contemplata alcuna possibilità di variazione da parte degli Enti Locali, ma dal 2014 sarà possibile effettuare il versamento totale in un’unica soluzione con scadenza a giugno.

Si ma… quanto ci costa?

Vista la novità del tributo, vale la pena soffermarsi un istante per chiarire in che modo la nuova Tares graverà sul bilancio familiare di ogni singolo cittadino.

In prima battuta, è d’obbligo chiarire subito che sarà sicuramente più onerosa della vecchia Tarsu e della Tia, poiché dovrà assolvere ad una triplice funzione.

Infatti, oltre a coprire l’importo delle attuali tasse per i rifiuti, la Tares dovrà:

-garantire la totale copertura dell’onere sostenuto per l’annesso servizio;

-assicurare un introito aggiuntivo pari a 30 centesimi a metro quadrato per finanziare i servizi indivisibili.

Per quest’ultimo aspetto, si deve precisare che l’incremento dei 30 centesimi potrà essere innalzato dai comuni fino a 10 centesimi in più.

In buona sostanza, le prime tre rate del 2013 (gennaio, aprile e giugno) saranno calcolate considerando l’incremento di 30 centesimi a metro quadrato.

Sulla rata di dicembre infine, ci sarà la resa dei conti con rispettivi conguagli, laddove i vari comuni decidessero di applicare l’aumento unitario di 10 centesimi per ogni metro quadrato.

Un meccanismo semplice dunque e, a guardar bene, nemmeno così sconosciuto.

Analizzandolo attentamente, infatti, ci si rende conto che quest’ultimo ricorda molto il procedimento operativo attuato per l’Imu e, come vedremo prossimamente non è l’unico punto in comune che la Tares condivide con l’ormai ben nota imposta.

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Attualità

Coppa Italia TPRA (Federazione Italiana Tennis-Padel) al Club La Tartaruga

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Il settore Tpra della FITP (Federazione Italiana Tennis e Padel) presenta la “Coppa Italia TPRA Tennis 2025”

L’obiettivo è quello di coinvolgere nell’attività, NUOVI giocatori amatoriali, quindi anche nuovi tesserati, coinvolgendoli tramite i circoli, i maestri etc.

Come sappiamo, il fattore squadra, spesso rappresenta una forte motivazione alla partecipazione.

La formula è molto coinvolgente:

– 1^ FASE REGIONALE. 

FASE PROVINCIALE. Le prime 2 squadre di ogni girone accederanno al tabellone ORO, le altre al tabellone ARGENTO.

MASTER PROVINCIALE. Si giocherà con tabellone ad eliminazione diretta in entrambe le categorie ORO e ARGENTO. Le squadre finaliste dei tabelloni accederanno al Master Regionale.

MASTER REGIONALE. Si giocherà con tabelloni ad eliminazione diretta in entrambe le categorie ORO e ARGENTO. Le squadre vincitrici accederanno al Master Nazionale.

– 2^ FASE NAZIONALE

Si giocherà con tabelloni ad eliminazione diretta in entrambe le categorie ORO e ARGENTO.

Il Club La Tartaruga, Presieduto da Lucia Scrima, partecipa alla Coppa Italia categoria femminile competizione che prevede la disputo 2 singolari e un doppio al meglio di tre set ai 6 games con “vantaggio Tpra” e tie-break a 7 punti sul punteggio di 5 giochi pari, in sostituzione dell’eventuale terzo set si disputa un match tie-break a 7 punti.

Domani domenica 23 febbraio 2025 alle ore 10:00 si disputa la prima giornata sui campi in sintetico di Contrada Carpiniello le ragazze del Club La Tartaruga affrontano il TC Cesinali.

Il Club La Tartaruga Ariano Irpino schiera Manuela Leo (capitano) – Graziella Barrasso – Federica Capobianco – Veronica Di Maggio  – Greta Fino – Giuseppina Florenzano – Roberta Morelli e Raffaella Zecchino. 

Il Panathlon Club Ariano Irpino, Associazione Internazionale Benemerita del Coni che promuove l’etica e la lealtà nello Sport,attribuirà il premio “Fair Play” al termine delle varie fasi della Coppa Italia.

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Forza Italia Ariano incontra il Ministero della Giustizia : passi avanti per la riapertura di un secondo Tribunale in provincia di Avellino

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Roma, 17.02.2025– Una delegazione di Forza Italia di Ariano Irpino, guidata dal Segretario cittadino Avv. Giancarlo Giarnese e composta dagli Avv. Giancarlo Di Gregorio, Avv. Crescenzo Perrina e Arch. Alessandro Moschillo, è stata ricevuta questa mattina al Ministero della Giustizia dal Capo di Gabinetto del Ministro Nordio, Dott.ssa Bertolozzi. Al centro dell’incontro, la possibilità di riaprire un secondo tribunale in Provincia di Avellino.

Durante la riunione, la delegazione irpina ha presentato una relazione dettagliata sul progetto, accompagnata dal deliberato dei Sindaci dell’Area Vasta adottato il 13 febbraio scorso. Un documento che testimonia il forte sostegno istituzionale e territoriale all’iniziativa.

Dal confronto è emersa una notizia di grande rilievo: il Governo sta lavorando a un Progetto di Legge che, oltre a stabilizzare i tribunali abruzzesi, prevederà la riapertura di quattro tribunali soppressi nel 2012 e conferirà una delega all’Esecutivo per individuare i criteri utili alla riattivazione di altre sedi giudiziarie, con particolare attenzione alle aree interne.

La volontà dell’Esecutivo di superare la riforma della geografia giudiziaria del 2012 rappresenta un segnale positivo per il territorio irpino. Il Capo di Gabinetto ha già fissato un nuovo incontro dopo l’estate per discutere più concretamente della proposta di un secondo tribunale in provincia di Avellino.

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Attualità

Attività Libero Professionale Intramoenia (ALPI), il grimaldello per privatizzare la Sanità

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Le liste di attesa sono la fotografia del Sistema Sanitario italiano, finanziato con prelievi fiscali sui redditi dei pensionati, lavoratori e liberi professionisti, eroga prestazioni sanitarie in tempi biblici, anche otto /nove mesi, che compromettono le condizioni di salute della persona ammalata. Tant’è, che, il cittadino, per ottenere prestazioni sanitarie in tempi ragionevoli, si rivolge all’Attività Libero Professionale Intramoenia (ALPI) che, in regime ambulatoriale, eroga prestazioni specialistiche e/o attività diagnostico strumentale, interventi chirurgici in regime di ricovero ordinario o di Day Hospital/Surgery, prestate dal personale della dirigenza medica e sanitaria in regime di esclusività. Per incanto nello stesso ospedale, reparto, ambulatorio e l’identico medico la prestazione sanitaria viene erogata in poche settimane, imponendo al cittadino di pagare tra le 100/120 euro che in regime ordinario, se fosse esente dal pagare il ticket sanitario, sarebbe stata totalmente a carico del SSN. Forse la mancata riduzione dei tempi di attesa per le visite specialistiche va trovata nella volontà di introdurre, in modo silente, non certo in punta di piedi, la privatizzazione del SSN? Giulio Andreotti, affermava: “a pensare male degli altri si fa peccato, ma spesso si indovina”. Le liste di attesa sono il tema irrisolto sul quale si è cimentato in estate il governo Meloni, ben sapendo che il personale sanitario è sotto organico, sono insufficienti le risorse finanziarie per gli straordinari, è inadeguata la protezione dalle aggressioni degli operati sanitari nei reparti del pronto soccorso. Nel frattempo milioni di cittadino, pur esenti da ticket sanitario, sono sottoposti ad ulteriori esborsi di denari che il rapporto della Fondazione Gimbe/2024 e l’ISTAT/2023, hanno quantificato nella percentuale del 26%, con spese dirette o intermediate, quest’ultime erogate dalle assicurazioni sanitarie. Il piano del governo è chiaro: ridurre la presenza dello Stato a tutto vantaggio della sanità privata e delle assicurazioni sanitarie. Non possiamo rimanere con le mani in tasca, bisogna impedire la lenta agonia del SSN.

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