Cultura Eventi e Spettacolo
Dal palco di Bravo Bravissimo all’olimpo del jazz di New York: l’ascesa di Pasquale Grasso.

Pasquale Grasso, 27 anni, originario di Ariano Irpino, in provincia di Avellino, ha vinto all’unanimità il premio internazionale Wes Montgomery Competition.
É il primo concorso internazionale dedicato a John Leslie Montgomery, la leggenda del jazz americano degli anni 50. Alla fine, Pasquale, l’ha spuntata in mezzo ad altri quattro concorrenti, tra cui un ungherese, un francese, un canadese e un americano. La giuria l’ha premiato alla Merkin Concert Hall di New York dicendo che” è una voce unica del jazz moderno, che ha sviluppato un modo unico di suonare che nessuno mai ha cercato nel jazz”. D’altronde lo aveva confermato il grande Pat Metheny anni fa: “Pasquale Grasso? E’ il futuro del jazz”. “È il premio più importante che ho ricevuto finora, è stato bellissimo” risponde via facebook.
E’ soprattutto l’originalità dell’interpretazione che ha stregato i giudici. Ma non immaginatevi uno show televisivo: solo addetti ai lavori, orecchi che non si fanno incantare da virtuosismi o tecniche ad effetto, è gente che chiude gli occhi e fin dalle prime note battezzano il tocco del musicista. Pasquale, il palco, lo calca da sempre: da quando era piccolo, poi da adolescente a Roma, a Bologna con Gianni Cazzola, da Umbria jazz fino alle continue serate e jam nei club di New York dove la ritmica e i cocktail diluiscono l’acustica delle performance dal vivo. Ma l’altra sera, raccontano, è stato come tornare a eseguire Villalobos in conservatorio, in un silenzio religioso.
Montgomery aveva trovato una nuova tecnica per la chitarra, suonava solo con il pollice della mano destra. Anche Pasquale ha scovato un modo tutto suo di intendere la chitarra, e la suona come fosse un pianoforte. “C’è tutto Bud Powell” dice chi lo ha ascoltato ripetutamente. Da qui il suono, morbidissimo, ovattato. Uno stile molto personale, una combinazione tra la tecnica classica dove si suona anche con le dita della mano destra, e la tecnica jazz dove si suona con il plettro. Ecco perché è uno dei pupilli di Barry Harris, mitico pianista jazz che ha fatto la storia del be bop al fianco di gente come Charlie Parker e Dexter Gordon.
Su facebook corre l’orgoglio italiano: “Un campano che vince un premio così, grande Pasquale!”, “Pazzesco!”, “Italians do it better. Grande”. “Questa volta in America, ha trionfato un italiano, applausi!”. Un avellinese che sbaraglia una giuria di pesi massimi tra cui il chitarrista Pat Martino, giornalisti, produttori discografici, direttori radiofonici e anche il figlio di Wes Montgomery, Robert. “Siamo convinti che qui ci sia il best of the best” ha affermato il giudice George Klabin, fondatore dell’etichetta Rising Jazz Stars/Resonance Records. Pasquale ha suonato tre pezzi: Just one of those things di Cole Porter, It could happen to you di Jimme Van Heusen e Hot house di Tadd Dameron.
Tre pezzi che riassumono i suoi ultimi tre anni a New York dove si è trasferito per suonare. Cos’hai pensato lassù sul palco Pasquale? “Ho guardato dritto davanti a me, fra il pubblico c’era Luigi, mio fratello, la mia ragazza Mary e quando è arrivato il mio turno mi sono detto: questa è la mia occasione”.
Alla fine ha vinto il primo posto, 5000 dollari e una chitarra Benedetto con la firma di Pat Martino.
Dire che si è sentito un po’ come quando Flavia Pennetta è scoppiata in lacrime agli Us Open non è esagerato. A New York, nell’olimpo del jazz, ascoltare le fatidiche parole “and the winner is Pasquale Grasso” è stato “molto emozionante – dice – ho pensato ai miei genitori che mi hanno spinto ad arrivare fin qui. A quando io e mio fratello ci allenavamo tutti i giorni sei ore al giorno insieme. La musica è quello che sei come persona, dicono sempre i miei”.
Anna e Rocco, i genitori di Pasquale che non hanno mai toccato uno strumento, ma si sono accorti da subito di quella passione incontenibile per la musica.
Pasquale nel 1998, quando studiava con Agostino Di Giorgio era arrivato finalista nel primo talent per ragazzi, “Bravo Bravissimo”, condotto da Mike Bongiorno. L’anno prima, suo fratello Luigi, sassofonista, a 5 anni era arrivato al primo posto, e ora vive a Parigi dove suona e insegna sax al Conservatorio. Non c’era il televoto, non c’era facebook, non c’erano i ripescaggi o le esterne che sbirciavano nel privato dell’artista per renderlo più telegenico. Eppure già, il piccolo schermo, a Cologno Monzese, offriva una ribalta unica. Fuori dalla tv Pasquale ha continuato a studiare e a suonare. Sempre chitarra jazz, solo a 17 anni ha intrapreso lo studio della chitarra classica. Poi è andato all’estero, fino a prendere la residenza a New York. Bravo? No. Bravissimo.
Fonte “Il Mesaggero” Articolo di Stefania Piras
Attualità
Ariano alla BIT Milano 2025 con la Rievocazione Storica del Dono delle Sante Spine

Dal 9 all’11 febbraio 2025, Ariano Irpino è stato tra i protagonisti della BIT Milano, la prestigiosa Borsa Internazionale del Turismo, grazie alla partecipazione dell’Associazione Rievocazione Storica del Dono delle Sacre Spine e dell’amministrazione comunale arianese. L’evento, svoltosi presso la Fiera Milano Rho, ha visto il comune irpino presente all’interno del panel “Medieval Italy: un modello di promozione e valorizzazione dei luoghi medievali e delle rievocazioni storiche eccellenti”. L’adesione di Ariano Irpino alla rete Medieval Italy, che riunisce le migliori destinazioni medievali italiane, ha rappresentato un’importante occasione per valorizzare la città nel contesto del turismo culturale. Il Dono delle Sante Spine, una delle rievocazioni storiche più significative del territorio, si è inserito perfettamente in questo programma di promozione, in un anno giubilare particolarmente ricco di iniziative legate alla spiritualità e alla tradizione.
La BIT Milano si è confermata un punto di riferimento per la promozione turistica, offrendo agli operatori del settore un’occasione di confronto e di costruzione di reti strategiche. Il panel dedicato a Medieval Italy ha visto la partecipazione di esperti del settore, tra cui:
• Maria Elena Rossi direttore Marketing e promozione ENIT SPA
• Renato Chiti, Destination Manager (Medieval Italy)
• Roberta Benini, Presidente del Comitato regionale delle rievocazioni storiche della Toscana
• Leandro Ventura, Direttore dell’Istituto Centrale per il Patrimonio Immateriale. Inoltre, si sono tenuti interventi istituzionali, come quelli di Chiara Frontini, Sindaca di Viterbo, e Paolo Calcinaro, Sindaco di Fermo, a testimonianza dell’importanza del network per le amministrazioni locali.
Ariano Irpino è uno dei 36 comuni appartenenti alla Rete delle Città Medievali, che coinvolge 11 regioni italiane con l’obiettivo di promuovere il turismo legato al patrimonio medievale. Come evidenziato dal programma del panel, la rete ha lavorato su diversi asset strategici:
• Definizione delle linee programmatiche 2025 e nuovi accordi di partnership
• Strutturazione del nuovo modello organizzativo ETS e cronoprogramma di formalizzazione
• Mappatura delle rievocazioni storiche e dei luoghi medievali eccellenti
• Passaggio di testimone tra le città capofila della rete. Si continua a sottolineare il grande lavoro dell’Associazione Rievocazione Storica del Dono delle Sacre Spine che lavora senza sosta tutto l’anno per offrire una rievocazione che sia all’altezza della storia che racconta e dell’importanza di tramandare questa antica tradizione. La partecipazione alla BIT Milano ha rappresentato un’opportunità preziosa per dare ulteriore visibilità alla città, creare nuove occasioni di sviluppo turistico e consolidare Ariano Irpino come una delle destinazioni d’eccellenza nel panorama medievale italiano.
Attualità
Nord e Sud, quanto costa rimanere uniti

A Cercola, in provincia di Napoli, nella sede di Città Futura, domenica 2 febbraio 2024 si è svolto l’incontro sul: “GAP NORD – SUD E REGIONALISMO DIFFERENZIATO”. Il dibattito è stato introdotto dalla moderatrice Valentina Mometti, volontaria e attivista di Città Futura, organizzazione aperta al territorio con uno sportello di cittadinanza attiva vocata a recepire i bisogni della comunità. Si sofferma sul focus dell’incontro nonché sul confronto parlamentare della legge Calderoli. Presenta il primo ospite, il Direttore Responsabile di Meridione/Meridiani, Prof. Salvatore Lucchese, studioso di Gaetano Salvemini, fondatore della Rivista insieme a Valentino Romano e Antonio Bianco. Lucchese, delinea alcuni punti del GAP socio-economico tra le due aree del paese dovuto alle minori risorse finanziarie, di almeno 60 miliardi annui, destinate dallo Stato Centrale al Sud e dirottate verso il Centro-Nord. Minori risorse che determinano la mancanza o scarsità di servizi pubblici offerti ai Meridione, quali: asili nido (14% al Sud, 48% al Nord), tempo prolungato nella scuola dell’infanzia (9% al Sud, 55% al Nord), emigrazione di 100 mila giovani in cerca di lavoro e di circa 500 mila persone ammalate verso il Nord. Dati desunti dai Conti Pubblici territoriali (CTP), dallo Svimez e da studiosi e ricercatori quali: Massimo Villone, Pietro Busetta, Marco Esposito ed altri. Lucchese conclude con una domanda: “chi deve fare cosa e per chi” al fine di rendere l’Italia perequata, unita e coesa.
La parola passa Marco Picardi, Consigliere di opposizione del Comune di Cercola, che pone l’accento sulle ridotte risorse finanziarie a disposizione del Comune fatto che preclude la presa in carico di tutte le persone in condizioni di fragilità e disabilità. Picardi cita l’anno 2019 quale momento dal quale il tema della Questione Meridionale diventa uno dei punti focali del programma politico della sezione di Sinistra Italiana di Cercola, tema sviluppato con iniziative pubbliche tese alla conoscenza delle connessioni politiche che hanno creato le disuguaglianze tra il Nord ed il Sud.
Prende la parola Natale Cuccurese, Presidente del Partito del Sud, preliminarmente ringrazia per la sua candidatura alle Europee, come indipendente, nelle liste di AVS. Incentra il suo intervento sulla riduzione della popolazione al Sud e l’astensione al voto dei Meridionali emigrati verso il Nord, i quali non ritornando nei comuni di residenza ingrossano il numero dei non votanti. Inoltre, precisa, che il 25% dei candidati del Nord (c.d. paracadutati) nei collegi elettorali del Sud, in sinergia, con la ridotta partecipazione al voto, riduce la presenza e la rappresentanza dei meridionali in parlamento. Unitamente al fatto che, ad esempio, che la valle D’Aosta, in proporzione agli abitanti, ha un numero di parlamentari superiore alla Sicilia e alla Sardegna. Conclude, che, il Partito del Sud, con le forze progressiste, deve proseguire la lotta con le denunce, la mobilitazione ed il consolidamento del pensiero meridionalista.
Seguono i ringraziamenti della moderatrice Valentina Mometti rivolti interviene al Presidente dell’ANPI di Napoli orientale ed al Segretario del PD di San Sebastiano al Vesuvio, presenti al dibattito, infine cede la parola al Senatore Peppe De Cristofaro. Il Capogruppo al Senato di Sinistra Italiana (SI), condivide la ricostruzione di Lucchese e cita i dati che determinano le disuguaglianze e sperequazioni tra Nord e Sud. Pone al centro del suo discorso la disoccupazione, oggi vissuta non più come migrazione con la valigia legata con lo spago ma come momento di crescita e di promozione sociale dei giovani. Afferma che la riforma del 2001 del titolo V della Costituzione ha consentito alla Lega di avere campo libero per incamminarsi sulla strada della secessione del Nord, contrastata timidamente dai partiti di sinistra senza che vi sia stata una ferma e contrapposta azione di sbarramento. Auspica maggior collaborazione con PD e M5S e spera che se il centro sinistra dovesse vincere le future elezioni politiche dovrà mettere una parola definitiva e risolutiva sul controverso art 116, commi 2 e 3, congegno ad orologeria che rischia di far implodere l’assetto unitario della Repubblica. Nel frattempo, ricorda che la Lega vuole proseguire nell’esame delle materie non LEP da decentrate alle regioni richiedenti. Ribadisce che la legge di Calderoli, seppur resa inapplicabile, non è stata integralmente abrogata e dovrà essere discussa in parlamento e, in questa fase, dovranno essere tenuti accessi i riflettori per evitare colpi di mano. Inoltre ricorda che la maggioranza di governo ha respinto la sua mozione di moratoria delle interlocuzioni dello Stato Centrale con le regioni richiedenti sulle materie LEP, sin tanto che non fossero state individuate le risorse finanziarie necessarie per renderli operativi, in ugual misura, su tutto il territorio nazionale. Conclude che la battaglia è complessa ma può essere vinta nell’interessa di tutti i cittadini italiani. La moderatrice invita il numeroso pubblico a porre delle domande, l’invito è acconto e le domande si incentrano sulle vertenze sindacali delle aree in crisi in provincia di Napoli nonché sul tema del dibattito.
Attualità
Apertura Bando di Concorso per la Tredicesima Edizione dell’Ariano International Film Festival

L’Ariano International Film Festival (AIFF)
apre il bando di concorso per la sua tredicesima edizione, che si svolgerà dal 28 luglio al 3 agosto 2025.
A partire dal 14 dicembre 2024 fino al 29 marzo 2025, registi, produttori e creativi di tutto il mondo potranno presentare le proprie opere attraverso la piattaforma FilmFreeway.
Le sezioni in concorso includono:
AIFF World: aperta a lungometraggi, cortometraggi, animazioni, corti scuola e documentari a tematica libera.
AIFF Green: dedicata ai documentari che affrontano tematiche ambientali, per promuovere una maggiore consapevolezza verso le sfide globali legate alla sostenibilità.
Made in Campania: riservata ai cortometraggi realizzati, in parte o totalmente, nella regione Campania, per valorizzare le eccellenze e i talenti locali.
Il festival offre, inoltre, l’occasione di:
Mostrare il proprio lavoro a una platea internazionale composta da appassionati di cinema, esperti del settore, critici, produttori e distributori.
Accedere a networking esclusivi con professionisti del settore durante le proiezioni, i workshop e gli eventi paralleli.
Competere per il prestigioso Hirpus D’Oro, un simbolo di eccellenza artistica, e un premio in denaro che potrà contribuire a supportare nuovi progetti.
Alla chiusura del bando, una giuria di preselezione avvierà il lavoro di valutazione per selezionare le opere che accederanno alla fase finale. Successivamente, una giuria tecnica composta da figure di spicco del panorama cinematografico, tra cui produttori, registi e distributori, decreterà i vincitori di ogni sezione.
Per ulteriori dettagli sulle modalità di partecipazione e per iscriversi al concorso, visitare il sito ufficiale: www.arianofilmfestival.it
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