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Attualità

Disagi sul tratto Baiano-Lacedonia dell’A16 – La Provincia chiede un incontro ad Autostrade

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Dopo il nostro articolo a firma di Floriana Mastandrea, la quale chiedeva al Presidente della Regione De Luca un interessamento con i vertici di Autostrade per l’Italia per ridurre o addirittura eliminare il pagamento del pedaggio per alcuni tratti dell’autostrada che attraversano il territorio irpino, la Provincia attraverso il presidente Biancardi e il consigliere provinciale Franco Di Cecilia hanno inviato una nota alla direzione “VI Tronco Cassino” per chiedere un incontro a Palazzo Caracciolo il prossimo 23 gennaio, finalizzato a un confronto sulle problematiche che si registrano sul tratto Baiano-Lacedonia dell’A16 Napoli-Canosa. 

La percorribilità del tratto – spiegano nella nota -, interamente ricadente sul territorio irpino, è da molto tempo messa a dura prova da lavori frequenti ed interminabili, da verifiche tecniche sui viadotti che si protraggono all’infinito, nonché da provvedimenti giudiziari volti a tutelare la sicurezza dei viaggiatori. Tutto questo provoca notevoli rischi per l’incolumità e sensibili ritardi nei tempi di percorrenza, soprattutto nei periodi di maggior traffico.

Si chiede, pertanto, un incontro urgente al fine di verificare la possibilità di risolvere l’insostenibile situazione oppure, in subordine ed in via temporanea, di applicare esenzioni e/o tariffe agevolate, al fine di un parziale ristoro per un servizio francamente scadente e per i disagi oggettivi che i fruitori sopportano da molto tempo. Con spirito costruttivo, allo scopo di avviare a soluzione la suddetta problematica, si invitano i rappresentanti di codesta società a partecipare alla riunione fissata presso la sede di questo ente per il giorno giovedì 23 gennaio, ore 11.00”.

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SERIE D – GRANDE SPETTACOLO PALLAVOLISTICO AL PALAZZETTO DI ARIANO

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Volley Serie D – Vittoria in casa del GSA Pallavolo Ariano

GSA PALLAVOLO ARIANO ASD – PASTENA VOLLEY 3-0

Il GSA esce vittorioso dal temuto confronto con il PASTENA grazie ad una  saggia ed equilibrata conduzione di gara.

 I parziali  31-29; 25-21;25-23 testimoniano l’equilibrio che c’è stato in campo e l’intensità che ha caratterizzato il match.

Tre set giocati a ritmo altissimo in 90 minuti di una sfida leale, ricca di emozioni e dall’esito incerto. Le due  compagini  sul parquet dI Via Cardito sono state protagoniste di bellissime azioni degne di categoria superiore.

Partita ben preparata dai coach Giulio Filomena e Nico Medici che  nei tre set hanno tenuto in campo :    Molinario in regia e Caso opposto, Ninfadoro e Iandoli centrali, Santosuosso e Guardabascio schiacciatori, Schiavo libero .Un solo cambio nella fase finale dell’ ultimo parziale con l’ingresso di Chiaradonna che ha sostituito  Iandoli .

I  tecnici  arianesi hanno contato sulla forza e la coesione del gruppo per conquistare i tre punti , ogni giocatore ha dato il meglio nei ruoli di competenza con la giusta lettura tattica e con la positiva espressione della tecnica..

La qualità della ricezione  con  un cambio palla  efficiente  ha sempre tenuto in partita il GSA che grazie ad un valido contrattacco  nelle fasi finali dei set è riuscito ad aggiudicarsi  l’intera posta in palio.

Per i pallavolisti del TRICOLLE la partita  è stata veramente una  prova collettiva di qualità,  i giocatori biancorossi   hanno mostrato grande  impegno  e sacrificio soprattutto in difesa, con la  realizzazione di  interventi spettacolari che hanno esaltato  i numerosi sportivi presenti sugli spalti del PALACARDITO.

Anche gli ospiti hanno offerta una positiva prova ,  i salernitani si sono affidati in attacco  agli esperti  Pagano e Senatore   continui punti di riferimento  del proprio attacco.                                                                       

La vittoria di sabato assegna tre punti importanti  al GSA  che già prepara il prossimo delicato confronto con il VOLLEY SA OFFICIAL  in programma il 16 p.v. al PALA SENATORE di SALERNO

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Confesercenti, Marinelli: per i piccoli negozi irpini è ormai crisi strutturale

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“Per i negozi di vicinato è ormai crisi strutturale, con una perdita costante di quote di mercato, che in assenza di interventi rischia di provocare nuove chiusure, con ricadute economiche e sociali negative per l’intero territorio”. E’ l’allarme lanciato da Giuseppe Marinelli, presidente provinciale di Confesercenti Avellino.

“Ancora una volta – prosegue il dirigente dell’associazione di categoria – siamo costretti a registrare una situazione sempre più critica per il commercio al dettaglio in Irpinia, in linea comunque con l’andamento generale del Paese, anche se con un carico di fragilità aggiuntive. A confermare la tendenza negativa sono gli ultimi dati dell’Istat, che pur in presenza di un lieve miglioramento complessivo per il comparto nel mese di settembre, in termini di volume di vendite e di valore, rispetto al mese precedente, le piccole attività non sono investite da tale risultato, ma restano ferme al palo. A beneficiare di un risicato aumento delle vendite è soltanto la grande distribuzione.

Analizzando le statistiche infatti emerge che il dato di settembre, ma soprattutto quello relativo ai primi nove mesi dell’anno, ci consegnano un quadro negativo: rispetto allo scorso anno, le piccole superfici registrano una perdita in valore di oltre il 2% (alimentari -3%), mentre le grandi strutture rilevano un 2% in più. Ma il dato più preoccupante è appunto la variazione acquisita nell’arco dei primi nove mesi dell’anno, negativa per tutto il comparto in media (-0,7% in volume su base nazionale), ma che raggiunge un livello critico per i piccoli esercizi, pari a – 1,7% secondo nostre stime, con performance ancora più critiche nella nostra provincia.

Ci troviamo insomma di fronte ad una condizione di crisi costante degli esercizi di vicinato che si manifesta con grande evidenza in tutte le realtà territoriali, dai piccoli comuni ai quartieri delle grandi città, ma pesa soprattutto nelle realtà meno sviluppate economicamente e senza attrattori turistici, che parzialmente compensano la perdita di quote di mercato”

“E’ sempre più evidente – conclude Marinelli – che occorrono misure strategiche di rilancio del piccolo commercio, che costituisce un servizio per le comunità locali. Altrimenti, la chiusura forzata delle attività e la sensibile riduzione di nuove aperture inevitabilmente porterà ad una diffusa desertificazione”.

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Fondazione GIMBE: il Servizio Sanitario Nazionale è in caduta libera

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Il rapporto annuale della Fondazione Gimbe delinea un quadro per niente rassicurante, il SSN è in caduta libera. Le lunghe le liste di attesa penalizzano le persone più fragili in particolar modo quelle residenti nel Sud, la promessa del governo di maggiori risorse finanziarie per l’assunzione di personale sanitario sono state solo dichiarazioni estive. Dal rapporto della Fondazione Gimbe estrapolato dai dati dell’ISTAT, la spesa sanitaria nel 2023 è stata di 176,153 milioni di euro così suddivisa: 130.291 milioni di euro spesa pubblica, 45.862 milioni di euro di spesa privata, di cui 40.641 milioni di euro sostenuta direttamente dalle famiglie (out-of-pocket) e 5.221 milioni di euro erogati da assicurazioni sanitarie o istituzioni senza scopo di lucro, definita spesa intermediata (vedi ISTAT). Nel 2023 il 74% è stato finanziato dalla spesa pubblica, il 23% è stato pagato di tasca propria, il 3% ha inciso sulla spesa intermediata. Senza dimenticare che: 4,5 milioni di persone non si curano, la spesa per prevenzione diminuisce del 18,3%, aumenta del 10,3% la spesa sanitaria per le famiglie (out-of-pocket), aumenta dell’11,8% quella intermediata. In questo quadro così fosco, il già ampio divario tra le due aree del paese si amplierà a dismisura con l’entrata in vigore della legge Calderoli (lo Spacca Italia) che assesterà il colpo mortale al Meridionale, inclusi i SSR. Siamo un paese con numero di infermieri sotto dimensionato, con ospedali chiusi o accorpati, con medici di medicina generale insufficienti, con le facoltà di medicina a numero chiuso che garantiscono poteri illimitati ai baroni universitari. Un paese con diritti a geometria variabile affogato nell’egoismo senza prospettive per il futuro non solo per il Sud ma per l’intera nazione

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