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Attualità

Disservizi Alto Calore, il sindaco Franza scrive al presidente dell’Ente Ciarcia

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I continui disservizi creati dall’Alto Calore e sopratutto la mancanza di un adeguato preavviso dell’interruzione di un servizio pubblico, ha mandato su tutte le furie il sindaco del comune di Ariano, Enrico Franza, che ha deciso di scrivere direttamente al presidente dell’Alto Calore Michelangelo Ciarcia. Di seguito la nota integrale del primo cittadino:Ci è dato di constatare che è decisamente grave che il servizio pubblico di erogazione idrica venga improvvisamente interrotto senza fornire giustificazioni e soprattutto senza un adeguato preavviso. Ancor più grave è se tale disservizio si ripete nei mesi caldi della stagione estiva provocando una grave impatto sulla popolazione per le difficoltà ad attendere all’igiene personale e della casa, per l’impossibilità di usare acqua calda e più in generale per l’impossibilità di soddisfare le esigenze di vita primarie e basilari di quelle categorie più sensibili e bisognose come bambini, anziani e disabili. Così si sta registrando che sistematicamente tutte le sere il servizio idrico viene interrotto dalle ore 21.00 alle ore 6.00 del mattino in determinati quartieri.

 

L’acqua è un bene pubblico e vitale e secondo l’ONU un “diritto umano universale e fondamentale” per tutti i cittadini e la sua interruzione improvvisa quanto ingiustificata configura gli estremi del reato di cui all’art. 340 del Codice Penale.

Allo stato risulta un elevato disagio sociale e ancor più gravi inadempienze da parte di chi avrebbe dovuto dare attuazione del servizio o quanto meno fornire una minima comunicazione e giustificazione sulle eventuali ragioni di tale disservizio. Di conseguenza ne deriva solo la libertà di fare come si vuole.

Pertanto si chiede un incontro urgente anche alla presenza di un delegato del Comitato civico all’uopo costituito per concordare soluzioni tese ad attenuare disagi per la popolazione.

Ariano Irpino, 10 Agosto 2021

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Provincia – Obbligo di catene per neve a bordo o pneumatici invernali sulle strade provinciali e regionali dell’Irpinia

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La Provincia di Avellino ha disposto, con ordinanza del dirigente del settore Viabilità, l’obbligo di catene per neve a bordo o pneumatici invernali (da neve) o altri mezzi antisdrucciolevoli omologati ed idonei ad essere prontamente utilizzati, ove necessario, durante il periodo compreso tra la data odierna e il 15 Aprile 2025, per tutti i veicoli a motore, esclusi i ciclomotori a due ruote, i motocicli e i velocipedi, in transito lungo i tratti delle strade provinciali e regionali ricadenti nel territorio della provincia di Avellino.

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Attualità

Avanti tutta con il referendum abrogativo

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Salvini e Zaia, forse affetti da analfabetismo di ritorno, vogliono portare avanti il loro disegno di spaccare l’Italia, ignorano sia Consulta che ha demolito la legge Calderoli, sia la Cassazione che rende ammissibile il referendum abrogativo, non possono impunemente sbeffeggiare le istituzioni reputando uno scherzo di carnevale le decisioni assunte dalle supreme corti. Qualcuno dovrebbe fermare il duo Salvini-Zaia, è in gioco la credibilità della Meloni e del governo che hanno prestato giuramento sulla Costituzione. La legge Calderoli è un orrore Costituzionale, viola il principio di uguaglianza e di solidarietà, declassa la Questione Meridionale ad affare locale che dovranno risolvere gli amministratori meridionali, ritenuti la causa e l’effetto del problema. I fatti, le relazioni del Parlamento, l’Ufficio dei Conti Pubblici territoriali hanno smentito la narrazione della Lega, infatti l’applicazione del criterio della spesa storica ha consentito al Nord di ottenere un maggior gettito dallo Stato Centrale di oltre 60 miliardi, fatto che ha consentito di finanziare il tempo prolungato nella scuola dell’obbligo, di costruire gli asili nido, di offrire l’alta velocità, diffusa in tutta l’Italia settentrionale, servizi quasi completamente negati ai meridionali. Si celebri il referendum contro la legge Calderoli e, senza perder tempo, si inizi la battaglia per riunificare il paese affinché tutti i cittadini, inclusi i meridionali, si sentano fratelli e non fratellastri d’Italia.

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Attualità

Provincia – Nuova tariffa per lo smaltimento dei rifiuti, ai Comuni rimborso per un milione di euro

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Il presidente Buonopane: “Risparmi anche per i cittadini”

“Oltre un milione di euro di risparmio per i Comuni sullo smaltimento dei rifiuti, che si traduce in una riduzione della Tari per i cittadini”. Il presidente della Provincia, Rizieri Buonopane, comunica che l’Ato ha validato la nuova tariffa proposta dalla società provinciale IrpiniAmbiente Spa.

La tariffa regolata produce uno sconto di circa il 9% sul precedente importo. Si passa da 220 euro a tonnellata a 200,70 euro per quanto riguarda la frazione indifferenziata trattata allo Stir di Pianodardine, con applicazione retroattiva al primo gennaio 2024, comportando così una ricaduta di risparmio in tariffa Tari per i cittadini irpini.

La somma complessiva che verrà restituita ai Comuni supera il milione di euro. Questo importo sarà distribuito in misura proporzionale con note di credito per le amministrazioni in regola con i pagamenti a IrpiniAmbiente. Per gli enti morosi si adotterà una compensazione debiti-crediti.

“Non si può non evidenziare lo straordinario lavoro che sta portando avanti il management di IrpiniAmbiente, con l’amministratore unico Claudio Crivaro – dichiara il presidente Buonopane -. La nuova tariffa, la cui proposta è stata inviata all’Ato lo scorso ottobre e ora finalmente è stata validata, è frutto di una virtuosa gestione della società. Come si ricorderà, è stato già dimezzato il costo per lo smaltimento della frazione umida (che è sceso da poco più di 200 euro a circa cento euro), mentre per il vetro IrpiniAmbiente ottiene da qualche mese un rimborso. E ciò a differenza di quanto accadeva in passato, quando la società sborsava risorse importanti a favore delle aziende che si occupano del recupero e riciclo. Tutto questo, unito al know how e alla forza lavoro, fa di IrpiniAmbiente un esempio di società pubblica che funziona. Ovviamente, si può sempre migliorare. In tal senso, sono in campo altre azioni promosse dal dottore Crivaro e dal suo staff. A lui e a tutti i lavoratori il nostro ringraziamento”.

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