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Donne vittime di violenza, la svolta: arriva la prima casa rifugio in Irpinia

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Accoglierà – fornendo loro tutta l’assistenza necessaria, con servizi di prim’ordine – donne maltrattate dagli uomini, donne vittime di abusi, fisici e non solo. E lo farà onorando ogni giorno la memoria di Antonella Russo, giovane ragazza di Solofra che ha perso la vita nel meglio della sua gioventù, uccisa perché ha lottato e denunciato e si è battuta per la libertà, affinché non fosse la paura ad avere la meglio, affinché non avesse la meglio l’aguzzino di sua madre. E’ ormai tutto pronto ad Ospedaletto d’Alpinolo, in provincia di Avellino, per l’apertura ufficiale della casa per donne maltrattate, la casa rifugio “Antonella Russo” che nasce da un’idea progettuale del Centro di solidarietà La Casa sulla Roccia di Avellino e grazie alla Demetra Società Cooperativa Sociale in qualità di soggetto attuatore. “Purtroppo molto spesso non è sufficiente il solo ascolto. Purtroppo molto spesso la tutela dei diritti delle donne, primo fra tutti quello alla libertà e alla sicurezza personale, necessita di essere tradotta in uno spazio che accolga e contenga, che protegga e che offra un punto dove fermarsi per ritrovare quel sé perso in anni di violenza e annullamento per poi ricominciare”, dicono gli operatori di Casa sulla Roccia. La casa rifugio potrà ospitare fino a sei donne, con eventuali figli. Sono previste, al suo interno, varie figure specializzate, tutte donne, tutte rigorosamente volontarie e appositamente formate: avvocato, psicologa, assistente sociale. Ovviamente, ci saranno anche tante altre volontarie, anche perché sarà data assistenza per tutto il giorno, anche di notte. Ulteriori dettagli saranno forniti nel corso di una conferenza stampa – che anticipa l’apertura della Casa prevista per il 14 settembre – in programma venerdì 9 settembre, alle 10.15, in via Casale n. 2, Ospedaletto D’Alpinolo (nei pressi della Misericordia), cui prenderà parte, oltre ai rappresentanti del centro e dell’amministrazione comunale di Ospedaletto, anche la mamma di Antonella Russo.

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Provincia – Obbligo di catene per neve a bordo o pneumatici invernali sulle strade provinciali e regionali dell’Irpinia

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La Provincia di Avellino ha disposto, con ordinanza del dirigente del settore Viabilità, l’obbligo di catene per neve a bordo o pneumatici invernali (da neve) o altri mezzi antisdrucciolevoli omologati ed idonei ad essere prontamente utilizzati, ove necessario, durante il periodo compreso tra la data odierna e il 15 Aprile 2025, per tutti i veicoli a motore, esclusi i ciclomotori a due ruote, i motocicli e i velocipedi, in transito lungo i tratti delle strade provinciali e regionali ricadenti nel territorio della provincia di Avellino.

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Attualità

Avanti tutta con il referendum abrogativo

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Salvini e Zaia, forse affetti da analfabetismo di ritorno, vogliono portare avanti il loro disegno di spaccare l’Italia, ignorano sia Consulta che ha demolito la legge Calderoli, sia la Cassazione che rende ammissibile il referendum abrogativo, non possono impunemente sbeffeggiare le istituzioni reputando uno scherzo di carnevale le decisioni assunte dalle supreme corti. Qualcuno dovrebbe fermare il duo Salvini-Zaia, è in gioco la credibilità della Meloni e del governo che hanno prestato giuramento sulla Costituzione. La legge Calderoli è un orrore Costituzionale, viola il principio di uguaglianza e di solidarietà, declassa la Questione Meridionale ad affare locale che dovranno risolvere gli amministratori meridionali, ritenuti la causa e l’effetto del problema. I fatti, le relazioni del Parlamento, l’Ufficio dei Conti Pubblici territoriali hanno smentito la narrazione della Lega, infatti l’applicazione del criterio della spesa storica ha consentito al Nord di ottenere un maggior gettito dallo Stato Centrale di oltre 60 miliardi, fatto che ha consentito di finanziare il tempo prolungato nella scuola dell’obbligo, di costruire gli asili nido, di offrire l’alta velocità, diffusa in tutta l’Italia settentrionale, servizi quasi completamente negati ai meridionali. Si celebri il referendum contro la legge Calderoli e, senza perder tempo, si inizi la battaglia per riunificare il paese affinché tutti i cittadini, inclusi i meridionali, si sentano fratelli e non fratellastri d’Italia.

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Attualità

Provincia – Nuova tariffa per lo smaltimento dei rifiuti, ai Comuni rimborso per un milione di euro

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Il presidente Buonopane: “Risparmi anche per i cittadini”

“Oltre un milione di euro di risparmio per i Comuni sullo smaltimento dei rifiuti, che si traduce in una riduzione della Tari per i cittadini”. Il presidente della Provincia, Rizieri Buonopane, comunica che l’Ato ha validato la nuova tariffa proposta dalla società provinciale IrpiniAmbiente Spa.

La tariffa regolata produce uno sconto di circa il 9% sul precedente importo. Si passa da 220 euro a tonnellata a 200,70 euro per quanto riguarda la frazione indifferenziata trattata allo Stir di Pianodardine, con applicazione retroattiva al primo gennaio 2024, comportando così una ricaduta di risparmio in tariffa Tari per i cittadini irpini.

La somma complessiva che verrà restituita ai Comuni supera il milione di euro. Questo importo sarà distribuito in misura proporzionale con note di credito per le amministrazioni in regola con i pagamenti a IrpiniAmbiente. Per gli enti morosi si adotterà una compensazione debiti-crediti.

“Non si può non evidenziare lo straordinario lavoro che sta portando avanti il management di IrpiniAmbiente, con l’amministratore unico Claudio Crivaro – dichiara il presidente Buonopane -. La nuova tariffa, la cui proposta è stata inviata all’Ato lo scorso ottobre e ora finalmente è stata validata, è frutto di una virtuosa gestione della società. Come si ricorderà, è stato già dimezzato il costo per lo smaltimento della frazione umida (che è sceso da poco più di 200 euro a circa cento euro), mentre per il vetro IrpiniAmbiente ottiene da qualche mese un rimborso. E ciò a differenza di quanto accadeva in passato, quando la società sborsava risorse importanti a favore delle aziende che si occupano del recupero e riciclo. Tutto questo, unito al know how e alla forza lavoro, fa di IrpiniAmbiente un esempio di società pubblica che funziona. Ovviamente, si può sempre migliorare. In tal senso, sono in campo altre azioni promosse dal dottore Crivaro e dal suo staff. A lui e a tutti i lavoratori il nostro ringraziamento”.

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