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Attualità

Draghi e Bonomi: prosegue la macelleria messicana contro i lavoratori

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Il governo Draghi sblocca i licenziamenti dal 1 luglio e proroga la cassa integrazione per il settore tessile, abbigliamento e calzaturificio, lasciando senza paracadute gli altri lavoratori, inclusi quelli della Whirpool di Napoli. Grande è la preoccupazione dei sindacati i quali denunciano che senza un adeguato welfare si rischia la catastrofe sociale che porterà migliaia di lavoratori e lavoratrice alla disperazione, non essendo in grado di pagare il mutuo della casa o gli studi dei figli. La Confindustria ed il suo capo Bonomi, con il concorso del governo di Unità Nazionale, riducono in silenzio i lavoratori, i quali saranno costretti ad accettare lavori pericolosi ed insalubri senza alcuna protezione, comprimendo, ancor di più, i diritti riconosciuti dalla Costituzione diventata lo scendiletto dei poteri forti.

Eppure il centro studi della Confindustria aveva previsto un incremento della domanda nei prossimi due trimestri di quest’anno con una possibile espansione della produzione e del numero di occupati. È chiaro il programma: sottomettere i lavoratori, impedendo loro qualsiasi protesta sotto la minaccia di un sicuro licenziamento. Tutto si deciderà entro domani in consiglio dei ministri, il Ministro del lavoro e delle politiche sociali Andrea Orlando propone di allargare le maglie della cassa integrazione alle imprese che nel 2020 avevano richiesto un maggior numero di ore di cassa integrazione, proposta osteggiata dal ministro della lega Giorgetti, da Italia Viva, da Draghi e dal Ministro dell’Economia Franco, quest’ultimi chiusi a riccio sull’allargare le maglie della cassa integrazione ad altri settori produttivi.

Gli scenari sono imprevedibili, dietro l’angolo potrebbe montare la rivolta sociale alimentata non solo dalla mancanza di lavoro ma di adeguate tutele per i lavoratori. Prosegue la macelleria messicana contro i cittadini di un Paese che usa la mano forte solo con i deboli.

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Provincia – Obbligo di catene per neve a bordo o pneumatici invernali sulle strade provinciali e regionali dell’Irpinia

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La Provincia di Avellino ha disposto, con ordinanza del dirigente del settore Viabilità, l’obbligo di catene per neve a bordo o pneumatici invernali (da neve) o altri mezzi antisdrucciolevoli omologati ed idonei ad essere prontamente utilizzati, ove necessario, durante il periodo compreso tra la data odierna e il 15 Aprile 2025, per tutti i veicoli a motore, esclusi i ciclomotori a due ruote, i motocicli e i velocipedi, in transito lungo i tratti delle strade provinciali e regionali ricadenti nel territorio della provincia di Avellino.

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Attualità

Avanti tutta con il referendum abrogativo

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Salvini e Zaia, forse affetti da analfabetismo di ritorno, vogliono portare avanti il loro disegno di spaccare l’Italia, ignorano sia Consulta che ha demolito la legge Calderoli, sia la Cassazione che rende ammissibile il referendum abrogativo, non possono impunemente sbeffeggiare le istituzioni reputando uno scherzo di carnevale le decisioni assunte dalle supreme corti. Qualcuno dovrebbe fermare il duo Salvini-Zaia, è in gioco la credibilità della Meloni e del governo che hanno prestato giuramento sulla Costituzione. La legge Calderoli è un orrore Costituzionale, viola il principio di uguaglianza e di solidarietà, declassa la Questione Meridionale ad affare locale che dovranno risolvere gli amministratori meridionali, ritenuti la causa e l’effetto del problema. I fatti, le relazioni del Parlamento, l’Ufficio dei Conti Pubblici territoriali hanno smentito la narrazione della Lega, infatti l’applicazione del criterio della spesa storica ha consentito al Nord di ottenere un maggior gettito dallo Stato Centrale di oltre 60 miliardi, fatto che ha consentito di finanziare il tempo prolungato nella scuola dell’obbligo, di costruire gli asili nido, di offrire l’alta velocità, diffusa in tutta l’Italia settentrionale, servizi quasi completamente negati ai meridionali. Si celebri il referendum contro la legge Calderoli e, senza perder tempo, si inizi la battaglia per riunificare il paese affinché tutti i cittadini, inclusi i meridionali, si sentano fratelli e non fratellastri d’Italia.

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Attualità

Provincia – Nuova tariffa per lo smaltimento dei rifiuti, ai Comuni rimborso per un milione di euro

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Il presidente Buonopane: “Risparmi anche per i cittadini”

“Oltre un milione di euro di risparmio per i Comuni sullo smaltimento dei rifiuti, che si traduce in una riduzione della Tari per i cittadini”. Il presidente della Provincia, Rizieri Buonopane, comunica che l’Ato ha validato la nuova tariffa proposta dalla società provinciale IrpiniAmbiente Spa.

La tariffa regolata produce uno sconto di circa il 9% sul precedente importo. Si passa da 220 euro a tonnellata a 200,70 euro per quanto riguarda la frazione indifferenziata trattata allo Stir di Pianodardine, con applicazione retroattiva al primo gennaio 2024, comportando così una ricaduta di risparmio in tariffa Tari per i cittadini irpini.

La somma complessiva che verrà restituita ai Comuni supera il milione di euro. Questo importo sarà distribuito in misura proporzionale con note di credito per le amministrazioni in regola con i pagamenti a IrpiniAmbiente. Per gli enti morosi si adotterà una compensazione debiti-crediti.

“Non si può non evidenziare lo straordinario lavoro che sta portando avanti il management di IrpiniAmbiente, con l’amministratore unico Claudio Crivaro – dichiara il presidente Buonopane -. La nuova tariffa, la cui proposta è stata inviata all’Ato lo scorso ottobre e ora finalmente è stata validata, è frutto di una virtuosa gestione della società. Come si ricorderà, è stato già dimezzato il costo per lo smaltimento della frazione umida (che è sceso da poco più di 200 euro a circa cento euro), mentre per il vetro IrpiniAmbiente ottiene da qualche mese un rimborso. E ciò a differenza di quanto accadeva in passato, quando la società sborsava risorse importanti a favore delle aziende che si occupano del recupero e riciclo. Tutto questo, unito al know how e alla forza lavoro, fa di IrpiniAmbiente un esempio di società pubblica che funziona. Ovviamente, si può sempre migliorare. In tal senso, sono in campo altre azioni promosse dal dottore Crivaro e dal suo staff. A lui e a tutti i lavoratori il nostro ringraziamento”.

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