Connect with us

Attualità

Due donne al di là della legge: dall’Irpinia al premio del WorldFest di Houston

Published

on

È la paura che ci ha fatto inventare i limiti e i confini: i limiti e i confini non esistono né nei pensieri, né nei sentimenti. In questa frase ben si riassume il senso dell’ultimo film sceneggiato, diretto, recitato e prodotto da Raffaele Schettino (Groucho Cinema), regista originario di Frigento (AV), romano d’adozione. “Mi ha solleticato la storia di una famiglia realmente esistita,- ci racconta – in un paesino del Sud degli Anni venti del Novecento e così, dopo aver rintracciato e intervistato l’ultimo figlio vivente, ottantanovenne, mi ci sono liberamente ispirato e(nonostante i due anni di restrizioni da pandemia) nell’arco di 5 anni è diventato un film compiuto, che il 14 maggio sarà presentato in anteprima nazionale al Movieplex di Mercogliano (Avellino), in Irpinia, mia terra natia”. È la storia di due donne innamorate dello stesso uomo che, in una sorta di antesignana famiglia allargata, decidono di convivere tutti insieme. Tra tutti i conviventi, figli compresi, ci sarà sempre armonia, amore e rispetto e le due madri avranno un ruolo propulsore all’interno e all’esterno della famiglia”.                                                                                                                           Negli scenari seguiti alla Grande Guerra, con le lotte contadine per l’occupazione delle terre e gli scioperi degli operai, si apre quell’era del cambiamento sociale, in cui si snoda la vicenda di Donato (interpretato da Raffaele Schettino), marito di Anna (Mara Calcagni), da cui non ha avuto figli e amante di Marisa (Sonja Birgit Berg), di origine còrsa, proveniente dalla Sardegna, che attenderà, invece, un figlio da lui. 

Due donne per un solo uomo: non è una sorta di poligamia trasferita in Italia?No, – ci risponde deciso l’autore – perché sono le due donne a decidere di convivere e, soprattutto, a comandare. Sono loro le protagoniste di scelte rivoluzionarie scevre da pregiudizi, che esercitando un matriarcato tipico della realtà contadina,sovvertono le regole del gioco, compresa quella che vorrebbe la famiglia monogama per tutta la vita. Inizialmente le due litigano, tutto viene messo in discussione, compreso il concetto patriarcale di società, finché decidono di formare un’unica famiglia. Anche il paese, seppur lentamente, in nome dell’amore e della fratellanza, accetta la situazione. Durante il nostro incontro, il figlio superstite mi ha confidato che fratelli e sorelle sapevano chi era la propria madre biologica, ma non facevano distinzione tra le due donne: vivevano tutti nella fattoria serenamente e in pace. Se gli uomini vivessero di più nell’amore, probabilmente avremmo meno guerre o forse, la stessa popolazione si ribellerebbe attivamente”.
A proposito: cosa possono fare le arti audiovisive, in particolare il cinema, per scongiurare le guerre o quantomeno tentare di promuovere la pace? “Il ruolo principale è nella formazione dello spirito critico. Gli strumenti culturali non devono necessariamente affrontare gli argomenti della guerra o della pace, anche con la commedia si forma la coscienza, ma stimolare quello spirito critico che ti fa porre delle domande e prendere una posizione:Truffaut, Scola, non ne parlavano direttamente, ma incidevano nel formare uno spirito critico. Un film deve lasciare traccia, farti provare il desiderio di rivederlo più volte: è uno scrigno che si schiude solamente all’ascolto e allo sguardo dello spettatore. Per esperienza diretta posso dire che molte cose sul mio primo film, mi sono state svelate dagli spettatori, io non le avevo viste perché quando crei in realtà, ti separi dall’oggetto della tua creazione: una volta venuto fuori, si discosta dall’autore”.                                                                                                                                                            

                        Il film è stato girato tra Fondi (ha partecipato anche la Latina Film Commission), Ortona de’ Marsi e l’Irpinia, in particolare interni ed esterni ad Ariano Irpino (Difesa Grande)con scene su musica di Daniele Sepe. “Nell’interno di Taurasi -continua -, ci ha aiutato il produttore vinicolo Luigi Tecce, siamo passati poi per Frigento e ci siano spostati nella confinante Rocca San Felice, luogo della suggestiva Mefite, protettrice della fertilità, dove Anna (coprotagonista) intona un canto tramandato nei secoli, proveniente dall’Albania, legato alla liturgia arcaica calabrese, che ci ha fatto conoscere Giovanna Marini (nota cantautrice e folklorista)”. Un omaggio alla sua terra d’origine? “Le location sono suggestive, la popolazione splendida: direi al contrario, che è la terra d’Irpinia che ha omaggiato me!”
Il comprovato cast di respiro internazionale, è affiancato, ci tiene a sottolinearlo, “dalla partecipazione di grandi attori comprimari come Luisa De Santis (figlia di quel Giuseppe di Riso amaro, tra i precursori del Neorealismo), Jean-Paul Denizon (30 anni di lavoro con Peter Brook sia come attore che assistente alla regia) e Clara Galante: tutti grandi Maestri partiti come si faceva un tempo, dal teatro e approdati al cinema, con cui ho avuto l’onore di lavorare”. 

Nella colonna sonora, che reinterpreta canti e musiche dell’epoca accostate a musiche classiche, convivono classici per pianoforte, composizioni originali per organo Hammond, che rimandando alle conquiste di libertà, e musiche popolari tradizionali.
Alla 55a edizione del World Fest di Houston, terzo festival cinematografico e video indipendente internazionale per importanza e longevità negli USA (ci sono passati Steven Spielberg, Oliver Stone, David Lynch), il film ha ricevuto il prestigioso Gold Remi Award, miglior regia. È notizia di queste ore che l’opera, qualificata come film d’essai presso il Ministero Italiano della Cultura (MIC), è stata selezionata anche al New York Moody Awards. Uscirà nelle sale italiane il 19 maggio.

Attualità

Provincia – Obbligo di catene per neve a bordo o pneumatici invernali sulle strade provinciali e regionali dell’Irpinia

Published

on

La Provincia di Avellino ha disposto, con ordinanza del dirigente del settore Viabilità, l’obbligo di catene per neve a bordo o pneumatici invernali (da neve) o altri mezzi antisdrucciolevoli omologati ed idonei ad essere prontamente utilizzati, ove necessario, durante il periodo compreso tra la data odierna e il 15 Aprile 2025, per tutti i veicoli a motore, esclusi i ciclomotori a due ruote, i motocicli e i velocipedi, in transito lungo i tratti delle strade provinciali e regionali ricadenti nel territorio della provincia di Avellino.

Continue Reading

Attualità

Avanti tutta con il referendum abrogativo

Published

on

Salvini e Zaia, forse affetti da analfabetismo di ritorno, vogliono portare avanti il loro disegno di spaccare l’Italia, ignorano sia Consulta che ha demolito la legge Calderoli, sia la Cassazione che rende ammissibile il referendum abrogativo, non possono impunemente sbeffeggiare le istituzioni reputando uno scherzo di carnevale le decisioni assunte dalle supreme corti. Qualcuno dovrebbe fermare il duo Salvini-Zaia, è in gioco la credibilità della Meloni e del governo che hanno prestato giuramento sulla Costituzione. La legge Calderoli è un orrore Costituzionale, viola il principio di uguaglianza e di solidarietà, declassa la Questione Meridionale ad affare locale che dovranno risolvere gli amministratori meridionali, ritenuti la causa e l’effetto del problema. I fatti, le relazioni del Parlamento, l’Ufficio dei Conti Pubblici territoriali hanno smentito la narrazione della Lega, infatti l’applicazione del criterio della spesa storica ha consentito al Nord di ottenere un maggior gettito dallo Stato Centrale di oltre 60 miliardi, fatto che ha consentito di finanziare il tempo prolungato nella scuola dell’obbligo, di costruire gli asili nido, di offrire l’alta velocità, diffusa in tutta l’Italia settentrionale, servizi quasi completamente negati ai meridionali. Si celebri il referendum contro la legge Calderoli e, senza perder tempo, si inizi la battaglia per riunificare il paese affinché tutti i cittadini, inclusi i meridionali, si sentano fratelli e non fratellastri d’Italia.

Continue Reading

Attualità

Provincia – Nuova tariffa per lo smaltimento dei rifiuti, ai Comuni rimborso per un milione di euro

Published

on

Il presidente Buonopane: “Risparmi anche per i cittadini”

“Oltre un milione di euro di risparmio per i Comuni sullo smaltimento dei rifiuti, che si traduce in una riduzione della Tari per i cittadini”. Il presidente della Provincia, Rizieri Buonopane, comunica che l’Ato ha validato la nuova tariffa proposta dalla società provinciale IrpiniAmbiente Spa.

La tariffa regolata produce uno sconto di circa il 9% sul precedente importo. Si passa da 220 euro a tonnellata a 200,70 euro per quanto riguarda la frazione indifferenziata trattata allo Stir di Pianodardine, con applicazione retroattiva al primo gennaio 2024, comportando così una ricaduta di risparmio in tariffa Tari per i cittadini irpini.

La somma complessiva che verrà restituita ai Comuni supera il milione di euro. Questo importo sarà distribuito in misura proporzionale con note di credito per le amministrazioni in regola con i pagamenti a IrpiniAmbiente. Per gli enti morosi si adotterà una compensazione debiti-crediti.

“Non si può non evidenziare lo straordinario lavoro che sta portando avanti il management di IrpiniAmbiente, con l’amministratore unico Claudio Crivaro – dichiara il presidente Buonopane -. La nuova tariffa, la cui proposta è stata inviata all’Ato lo scorso ottobre e ora finalmente è stata validata, è frutto di una virtuosa gestione della società. Come si ricorderà, è stato già dimezzato il costo per lo smaltimento della frazione umida (che è sceso da poco più di 200 euro a circa cento euro), mentre per il vetro IrpiniAmbiente ottiene da qualche mese un rimborso. E ciò a differenza di quanto accadeva in passato, quando la società sborsava risorse importanti a favore delle aziende che si occupano del recupero e riciclo. Tutto questo, unito al know how e alla forza lavoro, fa di IrpiniAmbiente un esempio di società pubblica che funziona. Ovviamente, si può sempre migliorare. In tal senso, sono in campo altre azioni promosse dal dottore Crivaro e dal suo staff. A lui e a tutti i lavoratori il nostro ringraziamento”.

Continue Reading
Advertisement

Più letti