Attualità
Duro attacco dell’associazione OhissaAriano al Presidente del Forum della Gioventu’:”Orsogna e Albanese si sbarazzano dell’opposizione destituendola con un imbroglio”.
Sabato 15 marzo si è consumata l’ultima vergognosa farsa politica del Forum della Gioventù di Ariano. Il presidente abusivo, Luca Orsogna è stato messo alle strette sulle sue responsabilità dal gruppo di opposizione Oh IssaAriano. Orsogna per uscirne fuori destituisce e liquida, con un ridicolo imbroglio regolamentario, tutti e quattro i consiglieri dell’opposizione. Basta leggere l’ultimo verbale e quelli precedenti per notare le evidenti contraddizioni per cui le destituzioni, dal sapore sovietico, non sono assolutamente valide e legittime. Del resto Orsogna non aveva altre strade visto il vicolo cieco in cui si era cacciato. L’unica consigliera di Oh IssAriano che non è più in carica è Marisol Rivero. Forse il presidente non ha notato che la Rivero con un comunicato pubblico ha annunciato le sue spontanee dimissioni circa dieci giorni fa in quanto partiva per l’Uruguay.
Il 2 agosto 2013 sette consiglieri su undici (Pietrolà, Rivero, Borriello, Grasso, Albanese, Feriero e Monaco) hanno votato per aprire il procedimento di sfiducia contro il presidente Orsogna. La sfiducia per statuto sarebbe dovuta essere votata nell’immediata riunione successiva. Il presidente abusivo in questi sette mesi, con una mozione di sfiducia in atto ha continuato a presiedere regolarmente il Forum. Non ha mai convocato il consiglio per evitare di farsi sfiduciare. Ha continuato fino a trovare un accordo-inciucio con il gruppo zecchiniano. L’accordo sembra sostanziarsi in un patto fra l’estrema (sedicente) sinistra e i consiglieri di Europa Popolare. Un accordo sottobanco in piena regola. I consiglieri zecchiniani hanno taciuto e fatto marcia indietro sulla sfiducia che loro stessi avevano depositato e votato ad agosto. Infatti nell’ordine del giorno di sabato la sfiducia non è nemmeno contemplata, come invece impone lo statuto e come Pietrolà ha chiesto ad inizio della seduta. La risposta è stata: “Pietrolà sei destituita”. La sfiducia non è stata nemmeno posta in discussione ed è stata fatta decadere senza votazione. Come contro parte della marcia indietro sulla sfiducia il presidente Orsogna lascia campo libero al suo vice Albanese (di Europa Popolare) su alcuni progetti regionali. Il nostro pensiero è volato automaticamente al consigliere regionale Ettore Zecchino e ad alcuni possibili e probabili progettini ad hoc (sotto campagna elettorale imminente) da far passare attraverso il Forum direttamente ai suoi adepti. Orsogna che per sette mesi non ha convocato nemmeno una riunione, perché forse troppo impegnato con gli affari suoi a Roma, ha avuto anche il coraggio di accusare i consiglieri di Oh IssAriano di “assenteismo”. La verità è che Orsogna è un perfetto cucciolo di casta, cresciuto alla scuola dell’odio politico di Giovanni Maraia, pronto ad utilizzare qualunque squallido espediente o abuso pur di stare a galla. Le convocazioni strategiche in orari studiati per dare disagio ai consiglieri dell’opposizione ne sono una prova evidente. Noi di Oh IssAriano in settimana faremo presente il tutto al commissario prefettizio Nuzzolo e al dirigente delle politiche giovanili e presenteremo le nostre dimissioni in segno di protesta. Del Forum della Gioventù ad Ariano non c’è più traccia. Orsogna lo ha fatto diventare il suo piccolo giardinetto privato ed esclusivo. Uno spazio privato dedicato alla sua piccola combriccola e ai progetti regionali dei consiglieri di Europa Popolare. Noi di Oh IssAriano nel rispetto delle 303 preferenze ricevute continueremo a lottare dall’esterno per evitare che queste combriccole distruggano un’istituzione così importante come il Forum. Al posto nostro entreranno altri giovani come Sicuranza, Paone e altri. A loro auguriamo tanta fortuna e consigliamo di avere tanto “fegato”. Un’ultima riflessione. A chi immagina che queste siano piccole beghe di ragazzini, facciamo notare che da circa dieci anni il Forum della Gioventù di Ariano è la palestra politica da dove escono le classi dirigenti politiche di questa città. Pensiamo ad Alessandro Ciasullo, candidato sindaco attuale per Zecchino, lo stesso Orsogna che forse si candiderà nella nella probabile coalizione insieme con il PD e con Cusano, pensiamo Roberto Pierro, da sempre attivista nell’area del centro destra Arianese, pensiamo a Marco Scarpellino, che poi ha ricoperto la carica di segretario del PSI, e in ultimo a Fabrizio Procopio, poi dirigente provinciale del PD e attuale portavoce di Harambee, il movimento ideatore della coalizione ABC che vede come sindaco Giovanni La Vita. Pertanto ci sentiamo di affermare che il forum sta alla politica come la scuola sta alla cultura, e noi continueremo a difenderlo.
Attualità
Educare alla parità di genere – tra pari”, domani la presentazione del progetto presso la Sala Conferenze del Palazzo degli Uffici
L’Amministrazione Comunale di Ariano Irpino venerdì 22 novembre 2024 alle ore 10,30 presso la sala Conferenze del Palazzo degli Uffici presenta un progetto che si rivolge agli studenti della scuola secondaria di II grado per Educare alla parità attraverso l’ innovazione didattica, dal titolo “Educare alla parità di genere – tra pari”.
Il progetto didattico “Educare alla parità di genere – tra pari” presentato dalla dott.ssa Rossella Schiavo, responsabile del Centro Antiviolenza ANANKE dell’Ambito Territoriale A1 con sede ad Ariano, ha lo scopo di prevenire atti di violenza contro le donne attraverso percorsi educativi e formativi destinati alle studentesse e gli studenti delle scuole secondarie di II grado di Ariano in via sperimentale e nella forma di ricerca – azione.
Il progetto prevede di coinvolgere un numero di studenti delle classi terze e dopo la formazione essi stessi opereranno nei gruppi di studenti del proprio istituto secondo il modello didattico “pear to pear”.
L’iniziativa nasce dall’intesa tra gli Assessorati all’istruzione e alle Politiche Sociali, l’Azienda Speciale consortile per le politiche sociali dell’Ambito Territoriale A1 e le scuole superiori di Ariano. Dopo la sperimentazione il progetto sarà esteso alle altre scuole del territorio.
Dopo i saluti di:
Enrico Franza
Sindaco di Ariano Irpino
Laura Cervinaro
Consigliera Provinciale
Augusto Morella
Presidente Azienda speciale consortile per la gestione delle politiche sociali Provincia di Avellino n. A1
Pasqualino Molinario
Assessore alle Politiche Sociali del Comune di Ariano Irpino
Grazia Vallone
Assessore all’Istruzione e alle Politiche Giovanili del Comune di Ariano Irpino
Interverranno:
Rossella Schiavo
Psicologa – Azienda speciale consortile Avellino A1 – Sportello “Ananke”
Tiziana Aragiusto
Dirigente Scolastica, reggente ISS “De Gruttola”
Massimiliano Bosco
Dirigente Scolastico, ISS “Ruggero II”
Giovanni Mingione
Dirigente Scolastico, reggente Liceo “P. P. Parzanese”
Interventi degli studenti
Attualità
Rsu Ispettorato del Lavoro: solidarietà alle colleghe aggredite a Sirignano, necessario garantire sicurezza dei dipendenti
La Rappresentanza sindacale unitaria dell’Ispettorato territoriale del Lavoro di Avellino, composta da Mario D’Andrea, Carminantonio Vacchiano e
Maria Luisa Candela, nell’esprimere piena solidarietà alle due colleghe aggredite nei giorni scorsi in un’attività commerciale di Sirignano, mentre svolgevano il proprio lavoro, approfittando della presenza in città di alti dirigenti dell’ente, giunti appositamente presso la sede dell’ufficio per manifestare la vicinanza dell’amministrazione per quanto successo e approfondire la vicenda, ha avuto un confronto con il direttore centrale Vigilanza e Sicurezza del Lavoro dell’Ispettorato nazionale, dott. Aniello Pisanti, con il direttore interregionale Inl, dott. Giuseppe Patania, e con il direttore dell’Ispettorato territoriale di Avellino, dott. Francesco Damiani, che nella mattinata di ieri si sono incontrati, a Palazzo di governo, con il Prefetto, Rossana Riflesso.
L’intento della Rsu è individuare soluzioni idonee a gestire una situazione che ormai sta diventando insostenibile per gli ispettori che quotidianamente, nello svolgere le proprie mansioni, si imbattono in situazioni rischiose, diventando nei fatti lo sfogatoio di tensioni sociali, ma anche i destinatari di atteggiamenti e comportamenti incivili e aggressivi, da parte di alcuni degli utenti sottoposti a controlli.
Per quanto ci riguarda, abbiamo quindi chiesto maggiore attenzione e tutela anche per il personale adibito al front office, che costantemente deve rapportarsi con il malcontento dell’utenza, che non di rado degenera in invettive e minacce all’indirizzo degli addetti.
Da parte dei tre dirigenti abbiamo registrato ampia disponibilità a recepire le nostre osservazioni e ad intrattenere un confronto costante, in un’ottica di collaborazione costruttiva, nell’interesse esclusivo dei dipendenti degli uffici, in modo che possano svolgere le proprie funzioni istituzionali nella massima tranquillità.
Venendo al grave espisodio occorso alle colleghe, l’altro giorno, quando le due ispettrici del lavoro si sono presentate e qualificate all’atto dell’accesso ispettivo, il titolare della ditta ha reagito con violenza contro una di loro, strattonandola con forza mentre stava procedendo all’identificazione di una lavoratrice, impedendole di raccoglierne le dichiarazioni, in modo da agevolarne l’allontanamento, anche su energico invito della madre di quest’ultimo, presente nel negozio. Nonostante le ispettrici abbiano immediatamente chiesto l’intervento dei Carabinieri della stazione di Baiano, tramite il 112, che sono sopraggiunti in loco, il titolare della ditta e i suoi congiunti hanno ripetutamente oltraggiato e aggredito verbalmente le ispettrici del lavoro, rovesciando persino il tavolo sul quale stavano redigendo il verbale, colpendo così ad una mano una delle colleghe, procurandole una frattura ad un dito. Si è pertanto reso necessario l’intervento dei sanitari, anche a causa di un malore accusato dall’ispettrice colpita, a seguito della situazione, e il trasporto presso il Pronto Soccorso dell’azienda ospedaliera Moscati di Avellino, dove i medici hanno riscontrato la frattura alla mano e un innalzamento della pressione arteriosa, con una prognosi di 25 giorni.
A seguito di quanto è successo, ci è stato riferito che sarà convocato, in tempi brevi, il Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica, con l’obiettivo di garantire un maggiore supporto all’attività ispettiva, in termini di forze dell’ordine.
Attualità
La lega marcia, mentre l’opposizione tace sulla Questione Meridionale e sul referendum
La Corte Costituzionale ha assestato un duro colpo alla legge 86/2024 targata Calderoli, ha cassato sette commi e indicato cinque prescrizioni a cui attenersi per riscrivere il testo. La casa è abbattuta ma non polverizzata, e Calderoli è ben determinato a modificare la legge in parlamento. I rilievi della Consulta sono chiari: non si possono trasferire intere materie ma solo specifiche funzioni, la richiesta va motivata e sempre che lo Stato Centrale non sia in grado di svolgere questa funzione nel rispetto del principio di sussidiarietà; la delega al governo per la definizione dei Livelli Essenziali delle Prestazioni (LEP) non può essere generica; i LEP non possono essere definiti e rivisti con DPCM (Decreto Presidente Consiglio dei Ministri); deve essere eliminato il criterio della spesa storica e le regioni sono obbligate a rispettare il patto di stabilità al fine di prevenire inefficienze di sistema e la crescita della spesa pubblica; il parlamento non può solo ratificare le intese, fra il governo e le regioni, ma deve approvarle e rinviarle per un nuovo esame. Le opposizioni esultano, manca, però, un’azione volta a rimettere al centro dell’agenda politica la Questione meridionale, causa ed effetto delle disuguaglianze tra le due aree del paese. Né l’opposizione ha riaffermato la necessità che il referendum, richiesto da oltre 1,2 milioni di cittadini, sia celebrato, in tal modo, si impedisce ai cittadini di partecipare al dibattito pubblico sul regionalismo differenziato, sin ad ora, svolto solo nelle sedi istituzionali oppure nelle segrete stanze. In tal modo il silenzio dell’opposizione rafforza la proposta del governo Meloni di ritenere oramai inutile il referendum e non pongono in campo l’offensiva per spazzare via lo Spacca Italia.
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