Attualità
È primavera, ma una cappa ci annebbia: cronaca di giornate surreali
Persefone trascorreva l’inverno nel regno dei morti, accanto al compagno Ade. Risaliva sulla terra e portava con sé
luce, colori, calore, risvegliando i viventi. Fu chiamata dea della primavera. Quanto stiamo vivendo oggi, origina in noi una cappa, una sorta di smog intellettivo, che obnubila razionalità e consapevolezza. Vengono inoculate nei nostri occhi e nelle nostre menti, immagini, dati, numeri. Profezie, analisi, valutazioni. Parlano gli esperti: virologi, infettivologi, esperti di marketing e di pianificazione industriale. Ma il dato che colpisce e viene ripetuto perché crei dipendenza, è quello sui decessi: uno tsunami. Una tempesta, un terremoto che sta scuotendo da quasi due mesi il mondo, originando dubbi, certezze, fiumi di parole, link, post e commenti sui social. Mille e mille “verità’’: ognuno di noi si è improvvisato esperto. Stanno emergendo moltissime storie individuali, sfaldando la tenuta delle Comunità. Le piccole Comunità dei paesini, che potrebbero offrire baluardo all’estensione del contagio del Covid-19, sono sopraffatte dal vuoto lungo le vie in cui la vita pare scomparsa, e dal silenzio, lacerato solo da altoparlanti, dai quali voci conosciute, invitano e diffidano a stare in casa. A volte, per la sanificazione delle strade, spesso, per convincere gli idioti sedicenti esperti virologi, che non temono il contagio! Intanto medici ed ex educatori o universitari, tornano da gite o rientrano nel rifugio naturale (la famiglia, l’ambiente in cui si è vissuti); come tanti “appestati”, perché così siamo indotti a “vederli’’, e per questo evitano di autosegnalarsi alle forze dell’ordine o alle autorità comunali. La maggioranza silenziosa, invece, si è adattata alle modifiche esistenziali: distanza, lavaggio accurato delle mani, mascherine e disinfettante, o per il fai date, visto che certa merce è ormai rara. Non a caso in televisione, il Nord lamenta la mancanza di mascherine e intanto, un’azienda bresciana, che attraverso l’ufficio legale comunica che “ci sono mascherine a sufficienza per coprire il fabbisogno’’, vende centinaia di migliaia di mascherine all’estero! L’Irpinia Nei paesi irpini limitrofi al mio, la fotografia è clonata: vuote le strade, file ridotte dinanzi ai minimarket, Sali e tabacchi, farmacia. La primavera sta esplodendo, con i suoi colori, i profumi, e l’aria pulita. Le pale eoliche dei parchi, danno il senso del movimento. Riaccendiamo il televisore, perché è quasi ora del comunicato della Protezione Civile, per video ascoltare il Governatore della Regione Campania e la campagna pseudo elettorale che molti stanno portando avanti. Si inseguono le notizie sulla sperimentazione del farmaco Tocilizumab, unica probabile arma per ridurre le morti. Ma i media rientrano in gioco con i titoloni choc/accattivanti: “a Settimo Torinese la polizia municipale ha scoperto oltre trenta persone che si trovavano in un magazzino merci a pregare: Cattolici”. Si è indotti a chiedersi: “e gli Islamici?”. Più dei media, on line o cartacei, il passaparola informa e deforma la razionalità di chi osserva le norme imposte. L’Italia è diventata rossa in assenza del voto. Ma c’è un rosso più rosso: Arano Irpino e il presidio ospedaliero “Frangipane’’. Fonte di contagio, oppure porto, in cui si è depositato il contagio che ha costretto all’isolamento una cittadina di circa 22.000 abitanti? S’impennano le domande, i dubbi sulla o sulle verità: dimissioni da Direttore Sanitario del Dr. Gennaro Bellizzi, che resta primario di Cardiologia. Perché si è dimesso? Perché il personale ha affrontato e affronta l’emergenza, perché tale è, con scarsi strumenti di mascherine FFP2, FFP3, guanti, disinfettanti per ambulanze? In queste espressioni di tragica realtà, l’Italia è Comunità. Le fughe agevolate dal nord: volute dal nord In realtà occorre oltrepassare le Alpi: Francia e Germania hanno “spinto’’. Altre Nazioni trattengono: la Turchia non fa partire il carico di centinaia di migliaia di mascherine verso l’Italia, nonostante un contratto. C’è un rischio che serpeggia: mollare l’attenzione, per rivalsa, per rabbia. Si diventa spie, probabilmente per salvarsi, denunciando il vicino, il conoscente. Senza sapere per quale risultato finale. Ho riletto il Decamerone, con piacevolezza scolastica, lo confesso, i Promessi Sposi con il dovuto rispetto ovviamente, e i resoconti dell’infezione da colera del 1910, della ‘’spagnola’’, della peste suina. Quella di oggi, è una guerra che smantella del tutto le Comunità, le Regioni, le Nazioni, l’Europa. È una splendida occasione per raccogliere denaro. L’economia si “adegua” all’emergenza: i prezzi alle stelle di ciò che manca, è operazione ragionata. Il calmiere non esiste più!
Attualità
Provincia – Obbligo di catene per neve a bordo o pneumatici invernali sulle strade provinciali e regionali dell’Irpinia
La Provincia di Avellino ha disposto, con ordinanza del dirigente del settore Viabilità, l’obbligo di catene per neve a bordo o pneumatici invernali (da neve) o altri mezzi antisdrucciolevoli omologati ed idonei ad essere prontamente utilizzati, ove necessario, durante il periodo compreso tra la data odierna e il 15 Aprile 2025, per tutti i veicoli a motore, esclusi i ciclomotori a due ruote, i motocicli e i velocipedi, in transito lungo i tratti delle strade provinciali e regionali ricadenti nel territorio della provincia di Avellino.
Attualità
Avanti tutta con il referendum abrogativo
Salvini e Zaia, forse affetti da analfabetismo di ritorno, vogliono portare avanti il loro disegno di spaccare l’Italia, ignorano sia Consulta che ha demolito la legge Calderoli, sia la Cassazione che rende ammissibile il referendum abrogativo, non possono impunemente sbeffeggiare le istituzioni reputando uno scherzo di carnevale le decisioni assunte dalle supreme corti. Qualcuno dovrebbe fermare il duo Salvini-Zaia, è in gioco la credibilità della Meloni e del governo che hanno prestato giuramento sulla Costituzione. La legge Calderoli è un orrore Costituzionale, viola il principio di uguaglianza e di solidarietà, declassa la Questione Meridionale ad affare locale che dovranno risolvere gli amministratori meridionali, ritenuti la causa e l’effetto del problema. I fatti, le relazioni del Parlamento, l’Ufficio dei Conti Pubblici territoriali hanno smentito la narrazione della Lega, infatti l’applicazione del criterio della spesa storica ha consentito al Nord di ottenere un maggior gettito dallo Stato Centrale di oltre 60 miliardi, fatto che ha consentito di finanziare il tempo prolungato nella scuola dell’obbligo, di costruire gli asili nido, di offrire l’alta velocità, diffusa in tutta l’Italia settentrionale, servizi quasi completamente negati ai meridionali. Si celebri il referendum contro la legge Calderoli e, senza perder tempo, si inizi la battaglia per riunificare il paese affinché tutti i cittadini, inclusi i meridionali, si sentano fratelli e non fratellastri d’Italia.
Attualità
Provincia – Nuova tariffa per lo smaltimento dei rifiuti, ai Comuni rimborso per un milione di euro
Il presidente Buonopane: “Risparmi anche per i cittadini”
“Oltre un milione di euro di risparmio per i Comuni sullo smaltimento dei rifiuti, che si traduce in una riduzione della Tari per i cittadini”. Il presidente della Provincia, Rizieri Buonopane, comunica che l’Ato ha validato la nuova tariffa proposta dalla società provinciale IrpiniAmbiente Spa.
La tariffa regolata produce uno sconto di circa il 9% sul precedente importo. Si passa da 220 euro a tonnellata a 200,70 euro per quanto riguarda la frazione indifferenziata trattata allo Stir di Pianodardine, con applicazione retroattiva al primo gennaio 2024, comportando così una ricaduta di risparmio in tariffa Tari per i cittadini irpini.
La somma complessiva che verrà restituita ai Comuni supera il milione di euro. Questo importo sarà distribuito in misura proporzionale con note di credito per le amministrazioni in regola con i pagamenti a IrpiniAmbiente. Per gli enti morosi si adotterà una compensazione debiti-crediti.
“Non si può non evidenziare lo straordinario lavoro che sta portando avanti il management di IrpiniAmbiente, con l’amministratore unico Claudio Crivaro – dichiara il presidente Buonopane -. La nuova tariffa, la cui proposta è stata inviata all’Ato lo scorso ottobre e ora finalmente è stata validata, è frutto di una virtuosa gestione della società. Come si ricorderà, è stato già dimezzato il costo per lo smaltimento della frazione umida (che è sceso da poco più di 200 euro a circa cento euro), mentre per il vetro IrpiniAmbiente ottiene da qualche mese un rimborso. E ciò a differenza di quanto accadeva in passato, quando la società sborsava risorse importanti a favore delle aziende che si occupano del recupero e riciclo. Tutto questo, unito al know how e alla forza lavoro, fa di IrpiniAmbiente un esempio di società pubblica che funziona. Ovviamente, si può sempre migliorare. In tal senso, sono in campo altre azioni promosse dal dottore Crivaro e dal suo staff. A lui e a tutti i lavoratori il nostro ringraziamento”.
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