Attualità
Elezioni Segretario PD-Bonaccini: quando la coerenza non è una virtù
Cambia il tempo, cambiano le condizioni e Bonaccini,
presidente dell’Emilia Romagna, muta di pensiero.
Ieri, in compagnia del Veneto e della Lombardia,
riteneva indispensabile l’immediata messa in atto
dell’autonomia regionale differenziata, oggi, che
studia da segretario del PD, storce il naso e si
contrappone alla proposta del ministro leghista
Calderoli. Forse la resipiscenza di Bonaccini è una
mossa fatta ad arte? Vuole accaparrarsi i consensi
della sinistra del partito al fine di essere eletto
segretario del PD? Sino a ieri concordava, in modo
completo, con Calderoli e Salvini ed affermava che
l’Emilia Romagna ha servizi efficienti in quanto ha
saputo investire in modo proficuo le risorse finanziarie
fornite dallo Stato Centrale. Non si è sentita la sua
voce sul tema della spesa storica che, ancor oggi,
consente al Nord di drenare cospicue risorse
economiche a discapito del meridione.
Né sul fatto che fosse indispensabile consentire a 20
milioni di persone di essere trattati alla pari dei
cittadini del Centro-Nord. Ancor oggi, come ieri, i
meridionali sono obbligati ad emigrare per farsi curare
oppure per lavorare. Né sulla proposta leghista di
realizzare l’autonomia regionale differenziata senza
che prima fossero definiti i Livelli Essenziali di
Prestazioni (LEP), indispensabili a rendere uniformi i
diritti di cittadinanza su tutto il territorio nazionale. Né
ha fatto sentire il suo dissenso sulla mancata ed
integrale erogazione del 40% delle risorse finanziarie
della spesa pubblica allargata, previste per legge, al
Meridione, indispensabile a dotarlo di infrastrutture
moderne per metterlo al passo con il resto del paese.
Né si è sentito la sua voce sull’integrale erogazione
dell’80% dei Fondi di Sviluppo e Coesione (FSC),
assegnati dalla UE al Meridione e dirottati verso il
Nord, bulimico e sprecone. La coerenza non è una
virtù, per un posto al sole si fa il triplo salto mortale.
Così fan tutti e si manda al macero l’Unità e la
coesione territoriale del paese.
Attualità
Provincia – Obbligo di catene per neve a bordo o pneumatici invernali sulle strade provinciali e regionali dell’Irpinia
La Provincia di Avellino ha disposto, con ordinanza del dirigente del settore Viabilità, l’obbligo di catene per neve a bordo o pneumatici invernali (da neve) o altri mezzi antisdrucciolevoli omologati ed idonei ad essere prontamente utilizzati, ove necessario, durante il periodo compreso tra la data odierna e il 15 Aprile 2025, per tutti i veicoli a motore, esclusi i ciclomotori a due ruote, i motocicli e i velocipedi, in transito lungo i tratti delle strade provinciali e regionali ricadenti nel territorio della provincia di Avellino.
Attualità
Avanti tutta con il referendum abrogativo
Salvini e Zaia, forse affetti da analfabetismo di ritorno, vogliono portare avanti il loro disegno di spaccare l’Italia, ignorano sia Consulta che ha demolito la legge Calderoli, sia la Cassazione che rende ammissibile il referendum abrogativo, non possono impunemente sbeffeggiare le istituzioni reputando uno scherzo di carnevale le decisioni assunte dalle supreme corti. Qualcuno dovrebbe fermare il duo Salvini-Zaia, è in gioco la credibilità della Meloni e del governo che hanno prestato giuramento sulla Costituzione. La legge Calderoli è un orrore Costituzionale, viola il principio di uguaglianza e di solidarietà, declassa la Questione Meridionale ad affare locale che dovranno risolvere gli amministratori meridionali, ritenuti la causa e l’effetto del problema. I fatti, le relazioni del Parlamento, l’Ufficio dei Conti Pubblici territoriali hanno smentito la narrazione della Lega, infatti l’applicazione del criterio della spesa storica ha consentito al Nord di ottenere un maggior gettito dallo Stato Centrale di oltre 60 miliardi, fatto che ha consentito di finanziare il tempo prolungato nella scuola dell’obbligo, di costruire gli asili nido, di offrire l’alta velocità, diffusa in tutta l’Italia settentrionale, servizi quasi completamente negati ai meridionali. Si celebri il referendum contro la legge Calderoli e, senza perder tempo, si inizi la battaglia per riunificare il paese affinché tutti i cittadini, inclusi i meridionali, si sentano fratelli e non fratellastri d’Italia.
Attualità
Provincia – Nuova tariffa per lo smaltimento dei rifiuti, ai Comuni rimborso per un milione di euro
Il presidente Buonopane: “Risparmi anche per i cittadini”
“Oltre un milione di euro di risparmio per i Comuni sullo smaltimento dei rifiuti, che si traduce in una riduzione della Tari per i cittadini”. Il presidente della Provincia, Rizieri Buonopane, comunica che l’Ato ha validato la nuova tariffa proposta dalla società provinciale IrpiniAmbiente Spa.
La tariffa regolata produce uno sconto di circa il 9% sul precedente importo. Si passa da 220 euro a tonnellata a 200,70 euro per quanto riguarda la frazione indifferenziata trattata allo Stir di Pianodardine, con applicazione retroattiva al primo gennaio 2024, comportando così una ricaduta di risparmio in tariffa Tari per i cittadini irpini.
La somma complessiva che verrà restituita ai Comuni supera il milione di euro. Questo importo sarà distribuito in misura proporzionale con note di credito per le amministrazioni in regola con i pagamenti a IrpiniAmbiente. Per gli enti morosi si adotterà una compensazione debiti-crediti.
“Non si può non evidenziare lo straordinario lavoro che sta portando avanti il management di IrpiniAmbiente, con l’amministratore unico Claudio Crivaro – dichiara il presidente Buonopane -. La nuova tariffa, la cui proposta è stata inviata all’Ato lo scorso ottobre e ora finalmente è stata validata, è frutto di una virtuosa gestione della società. Come si ricorderà, è stato già dimezzato il costo per lo smaltimento della frazione umida (che è sceso da poco più di 200 euro a circa cento euro), mentre per il vetro IrpiniAmbiente ottiene da qualche mese un rimborso. E ciò a differenza di quanto accadeva in passato, quando la società sborsava risorse importanti a favore delle aziende che si occupano del recupero e riciclo. Tutto questo, unito al know how e alla forza lavoro, fa di IrpiniAmbiente un esempio di società pubblica che funziona. Ovviamente, si può sempre migliorare. In tal senso, sono in campo altre azioni promosse dal dottore Crivaro e dal suo staff. A lui e a tutti i lavoratori il nostro ringraziamento”.
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