Attualità
Emergenza Covid-19 Il PD arianese scrive a De Luca:”Giusto allargare gli screening a tutta la popolazione arianese”
Il PD arianese, in una nota inviata al governatore De Luca, evidenzia lo stato di angoscia della comunità del tricolle per l’aumento dei casi di positività al Covid-19 emersi negli ultimi giorni a seguito delle indagini di massa, effettuate nella settimana scorsa. In riferimento a questo gli iscritti al locale circolo del PD, hanno scritto al presidente De Luca, la seguente nota:
Caro Presidente,
gli iscritti del circolo PD di Ariano Irpino si onorano di formulare, per il tramite del sottoscritto segretario,
alcune proposte per contribuire a risolvere in via definitiva il problema della diffusione del contagio da
Covid 19 nella nostra comunità. Come le è noto, la città di Ariano Irpino è commissariata da gennaio 2020
con l’ovvia conseguenza che in questa delicata e drammatica fase che stiamo vivendo, non ci è stato
consentito di essere incisivi e protagonisti nel raccordo con le superiori istituzioni pubbliche, pur avendo
diretta conoscenza e percezione del contesto socio- economico in cui è stato chiamato ad operare il
Commissario Prefettizio.L’ adozione delle misure restrittive per la prevenzione e la gestione del contagio epidemiologico che hanno interessato in special modo questo comune dichiarato zona rossa sono state osservate dai cittadini in maniera rigorosa e puntuale; ad esse, come è noto, non ha fatto seguito da parte dell’ ASL l’ ampliamento ed il rafforzamento degli screening sanitari che lei stesso prefigurava con l’ ordinanza n. 26 del 31.03.2020, da estendersi sotto stretta sorveglianza sanitaria all’ intero territorio arianese. Questa iniziativa è stata avviata con colpevole ritardo solo in data 28.04.2020 per poi essere nuovamente sospesa dopo solo una
settimana dall’ Istituto Zooprofilattico di Portici, espressamente incaricato dalla Regione per lo svolgimento di detto screening in collegamento con il centro di ricerca Biogem, delegato all’ esame dei tamponi.I risultati di queste prime indagini hanno fatto emergere un consistente numero di asintomatici, in parte di natura secondaria, che sicuramente hanno avuto contatti in grado di poter diffondere potenzialmente il contagio sul territorio. Tale aspetto, non affatto trascurabile, avvalora la richiesta di estensione dello screening all’ intera popolazione arianese che dovrà essere eseguito, questa volta senza soluzione di continuità e con estrema sollecitudine sino al suo completamento, per consentire di governare in termini capillari il fenomeno epidemiologico al vaglio. Ritardare ulteriormente questa necessaria attività di esaurimento della mappatura, senza peraltro costituire un’unità organizzativa di sorveglianza sanitaria affiancata anche dalla presenza indispensabile delle associazione territoriali socio-sanitarie, come in un primo momento si era detto, ci porterà inevitabilmente ad avere un dato parziale e non sufficiente con il rischio di dover far ricorso all’emanazione di nuove misure restrittive, a questo punto inaccettabili e ingiuste per la popolazione arianese, oramai esposta e terrorizzata dalle troppe voci allarmistiche, evocative di tragedie ulteriori.Siamo certi, Presidente De Luca, che vorrà tenere in considerazione questa sollecitazione, che appare suffragata anche dagli intendimenti scientifici dell’unità di crisi regionale di cui lei si avvale, dando immediato avvio alla fase di completamento dello screening sull’intero territorio arianese con le modalità già testate nella precedente fase. Sarà il caso di avvalersi, altresì, delle associazioni maggiormente
rappresentative che potranno affiancare l’unità organizzativa nell’attività di sorveglianza sanitaria onde
poter raggiungere in tempi rapidi l’ intera fascia territoriale non ancora investigata. Ci conforta il fatto che il
trend in diminuzione dei ricoveri faccia ritenere che, pure ad Ariano, la carica virulenta nel contagio sia
parimenti in flessione ma questo aspetto deve riguardare gli approfondimenti della comunità scientifica e
non i commentatori politici. A noi spetta, invece, il contributo necessario di chi conosce il territorio per
affermare, senza tema di smentita, che non saremo in grado di sopportare nuove restrizioni che non
troverebbero fondamento se non in termini di pregiudizio irreparabile per il nostro substrato socioeconomico, tenendosi ben presente che il distanziamento sociale e i dispositivi di protezione già in uso,
insieme all’indagine epidemiologica e all’indagine capillare con tamponi e test sierologici, saranno in grado
di reggere la prova di questa seconda fase dell’emergenza sanitaria.
In conclusione, auspichiamo che l’attenzione da lei riservata alla nostra collettività in questa delicata fase di emergenza sanitaria, possa concretizzarsi in un risolutivo intervento nel senso richiesto.
Attualità
Provincia – Obbligo di catene per neve a bordo o pneumatici invernali sulle strade provinciali e regionali dell’Irpinia
La Provincia di Avellino ha disposto, con ordinanza del dirigente del settore Viabilità, l’obbligo di catene per neve a bordo o pneumatici invernali (da neve) o altri mezzi antisdrucciolevoli omologati ed idonei ad essere prontamente utilizzati, ove necessario, durante il periodo compreso tra la data odierna e il 15 Aprile 2025, per tutti i veicoli a motore, esclusi i ciclomotori a due ruote, i motocicli e i velocipedi, in transito lungo i tratti delle strade provinciali e regionali ricadenti nel territorio della provincia di Avellino.
Attualità
Avanti tutta con il referendum abrogativo
Salvini e Zaia, forse affetti da analfabetismo di ritorno, vogliono portare avanti il loro disegno di spaccare l’Italia, ignorano sia Consulta che ha demolito la legge Calderoli, sia la Cassazione che rende ammissibile il referendum abrogativo, non possono impunemente sbeffeggiare le istituzioni reputando uno scherzo di carnevale le decisioni assunte dalle supreme corti. Qualcuno dovrebbe fermare il duo Salvini-Zaia, è in gioco la credibilità della Meloni e del governo che hanno prestato giuramento sulla Costituzione. La legge Calderoli è un orrore Costituzionale, viola il principio di uguaglianza e di solidarietà, declassa la Questione Meridionale ad affare locale che dovranno risolvere gli amministratori meridionali, ritenuti la causa e l’effetto del problema. I fatti, le relazioni del Parlamento, l’Ufficio dei Conti Pubblici territoriali hanno smentito la narrazione della Lega, infatti l’applicazione del criterio della spesa storica ha consentito al Nord di ottenere un maggior gettito dallo Stato Centrale di oltre 60 miliardi, fatto che ha consentito di finanziare il tempo prolungato nella scuola dell’obbligo, di costruire gli asili nido, di offrire l’alta velocità, diffusa in tutta l’Italia settentrionale, servizi quasi completamente negati ai meridionali. Si celebri il referendum contro la legge Calderoli e, senza perder tempo, si inizi la battaglia per riunificare il paese affinché tutti i cittadini, inclusi i meridionali, si sentano fratelli e non fratellastri d’Italia.
Attualità
Provincia – Nuova tariffa per lo smaltimento dei rifiuti, ai Comuni rimborso per un milione di euro
Il presidente Buonopane: “Risparmi anche per i cittadini”
“Oltre un milione di euro di risparmio per i Comuni sullo smaltimento dei rifiuti, che si traduce in una riduzione della Tari per i cittadini”. Il presidente della Provincia, Rizieri Buonopane, comunica che l’Ato ha validato la nuova tariffa proposta dalla società provinciale IrpiniAmbiente Spa.
La tariffa regolata produce uno sconto di circa il 9% sul precedente importo. Si passa da 220 euro a tonnellata a 200,70 euro per quanto riguarda la frazione indifferenziata trattata allo Stir di Pianodardine, con applicazione retroattiva al primo gennaio 2024, comportando così una ricaduta di risparmio in tariffa Tari per i cittadini irpini.
La somma complessiva che verrà restituita ai Comuni supera il milione di euro. Questo importo sarà distribuito in misura proporzionale con note di credito per le amministrazioni in regola con i pagamenti a IrpiniAmbiente. Per gli enti morosi si adotterà una compensazione debiti-crediti.
“Non si può non evidenziare lo straordinario lavoro che sta portando avanti il management di IrpiniAmbiente, con l’amministratore unico Claudio Crivaro – dichiara il presidente Buonopane -. La nuova tariffa, la cui proposta è stata inviata all’Ato lo scorso ottobre e ora finalmente è stata validata, è frutto di una virtuosa gestione della società. Come si ricorderà, è stato già dimezzato il costo per lo smaltimento della frazione umida (che è sceso da poco più di 200 euro a circa cento euro), mentre per il vetro IrpiniAmbiente ottiene da qualche mese un rimborso. E ciò a differenza di quanto accadeva in passato, quando la società sborsava risorse importanti a favore delle aziende che si occupano del recupero e riciclo. Tutto questo, unito al know how e alla forza lavoro, fa di IrpiniAmbiente un esempio di società pubblica che funziona. Ovviamente, si può sempre migliorare. In tal senso, sono in campo altre azioni promosse dal dottore Crivaro e dal suo staff. A lui e a tutti i lavoratori il nostro ringraziamento”.
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