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Emergenza Covid-19 L’associazione “L’Eretico” scrive al Presidente Mattarella per evidenziare le mancanze del Ministero della Salute

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L’Europa degli Stati, uniti formalmente ma distanti dalle esigenze della popolazione, era incapace di rispondere alle disperate richieste di aiuto. In particolare a quelle inviate dall’Italia durante le fasi più critiche della diffusione del Coronavirus. Al 26 febbraio, il numero dei contagi triplicava ogni 48 ore e il presidente Giuseppe Conte vanamente chiedeva collaborazione alla Ue. Chi non ricorda la mancanza di mascherine, guanti e persino i grembiuli negli ospedali? Mancava il necessario per consentire ai medici di agire in sicurezza per aiutare coloro che intasavano i Pronto Soccorso? I Medici di medicina generale evitavano di curare in casa, da subito, i contagiati. Emergenza sanitaria di vaste proporzioni, si diceva. I sanitari costretti a scegliere chi salvare con l’ausilio dei poco numerosi ventilatori polmonari a disposizione e chi a malincuore abbandonare al proprio destino. Non è la trama di un film: gestione del contagio e coordinamento delle forze, modalità di cure. Oggi la storia dei due mesi infernali è radiografata, raccontata, mistificata. Tanto è stato scritto, filmato, narrato. Alcune verità sono state apprese perché sfuggite al controllo.

Il commissario europeo, responsabile della gestione delle crisi, Janez Lenarčič: “Nessuno stato membro ha risposto alla richiesta dell’Italia e alla richiesta di aiuto della Commissione. Non soltanto l’Italia era impreparata. Nessuno era preparato’’.

La comunicazione è stata ed è gestita nascondendo molte verità. Il numero reale dei contagi, il numero vero delle morti causate direttamente dal SARS-COV2 (nome del virus). La Covid-19 (nome dato all’epidemia) ha messo a nudo incapacità, incompetenza, improvvisazione, coraggio, terrore, paura. Opportunismo di politicanti in perenne campagna elettorale. Crisi economica globale che ha accompagnato il dilagare del contagio. Le organizzazioni non solo mondiali hanno mostrato i giochi di potere nell’aver eletto vertici accondiscendenti.

Prima del 17 gennaio 2020 l’epicentro di Wuhan era noto; il 17 gennaio fu indetta una riunione (da parte della Commissione europea per la sicurezza sanitaria) per decidere come affrontare i rischi connessi al ritorno in Europa dei numerosi cinesi dal capodanno. A questo meeting l’Italia non partecipò. Secondo il giornale ‘’The Guardian’’ i responsabili italiani preposti non si resero conto della mail di convocazione.

A molti sembra passato un secolo. Si è invocata solidarietà politica dimenticando che essere solidali è un obbligo morale, sì da divenire solidarietà di fatto. Ursula von der Leyen, Presidente della Commissione Europea: ‘’ l’Italia in molti momenti ha sorpreso il mondo, oggi l’Europa ha bisogno di una Italia più forte”. In questa affermazione forse il seme che ha portato, dopo estenuanti trattative, all’intesa sull’aiuto economico agli Stati Europei, in particolare all’Italia, per riprendersi dalla crisi e per attrezzarsi ad affrontare il futuro

35.073 MORTI, AL 20 LUGLIO 2020. Come una guerra.

Ci sono stati medici che hanno deciso di capire, sul campo, la forza del nemico, la sua divisa, le armi con le quali colpiva, feriva, sconvolgeva il quotidiano. Il Dottore Pasquale Mario Bacco e il suo team hanno affrontato, utilizzando test adeguati, la dimensione del contagio. Il risultato del loro lavoro, svolto in piena ‘’pandemia’’, è stato ed è accessibile e fruibile a tutti. In forza del risultato, che sottolinea le disposizioni impartite da Ministero della Salute, Istituto Superiore Sanità, Protezione Civile in termini di tamponi e azioni di medicina territoriale, si chiede l’immunità giudiziaria a medici e personale sanitario. Coloro cioè, che sono stati mandati ‘’al fronte’’, allo sbaraglio.

‘’Non hanno disposto le autopsie per verificare cosa accadeva nell’organismo delle persone colpite dal virus. Avrebbero capito da subito che il protocollo terapeutico utilizzato nella fase iniziale del contagio era assolutamente sbagliato’’. Questa dura dichiarazione del Dr. Pasquale Mario Bacco ha visto la condivisione del Prof. Giulio Tarro e del Giudice Angelo Giorgianni, uno dei tre presidenti dell’Organismo Indipendente di Valutazione che valuta i dirigenti del Ministero della Giustizia, ex senatore della Repubblica ed ex sottosegretario agli Interni.

Giuseppe De Donno in audizione al Senato il 14 maggio 2020 : ‘’..dopo l’esito delle autopsie, in molti casi si è compreso di aver fatto più danni che altro. Guardando le terapie intensive piene, il caos totale, a Mantova abbiamo cercato una soluzione e abbiamo pensato al plasma iperimmune. Scoprendo che a Pavia Baldanti e Perotti stavano facendo la stessa cosa.’’ Sul sito Donatorih24 è possibile seguire l’intera audizione.

Bacco, Tarro e Giorgianni hanno creato l’Associazione L’Eretico, presente sui social, aperta a Medici, Professionisti, Cittadini. Permette, a oggi, di contare su una rete di sostenitori e di collaboratori preziosi, conquistando credibilità e autorevolezza. Un’Associazione indipendente da movimenti e partiti, la cui attività non contrasta con altre iniziative nella stessa direzione. L’Eretico non rivendica alcun monopolio ideologico. Ben venga la Commissione Parlamentare d’inchiesta. Angelo Giorgianni: ‘’Ciò che vogliamo evidenziare e che mi sta molto a cuore come Presidente dell’Associazione L’Eretico e garante del rispetto dello Statuto, è che l’Associazione si pone come movimento di opinione apartitico, privo cioè di qualsiasi referente politico che possa a qualsiasi titolo limitare o orientare la sua attività. Daremo la nostra partecipazione a qualsiasi iniziativa non politicamente identificata; denunciamo e denunceremo i responsabili delle gravi inadempienze da noi segnalate sin dall’inizio dell’emergenza.’’

Nella lettera che L’Eretico ha inviato al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, ai Presidenti e Capigruppo di Camera dei Deputati e Senato, si rileva che le disposizioni del Ministero della Salute in merito alle autopsie hanno impedito di verificare che la causa primaria della morte di migliaia di persone era dovuta alle tromboembolie,  e non alle polmoniti interstiziali. Solo grazie alla disobbedienza di alcuni medici coraggiosi si è giunti a verificare, post esame autoptico, la realtà di quanto avveniva. Si rileva inoltre che a monte ci sono state le contraddittorie indicazione dell’OMS (Organizzazione Mondiale Sanità). In ultimo, si chiede al Presidente Mattarella ‘’lo scioglimento della Federazione Nazionale Ordini Medici Chirurghi e Odontoiatri’’ per aver disatteso al proprio ruolo, per aver deferito i medici che hanno avuto il coraggio di denunciare e per aver rispettato il giuramento di Ippocrate.

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Coppa Italia TPRA (Federazione Italiana Tennis-Padel) al Club La Tartaruga

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Il settore Tpra della FITP (Federazione Italiana Tennis e Padel) presenta la “Coppa Italia TPRA Tennis 2025”

L’obiettivo è quello di coinvolgere nell’attività, NUOVI giocatori amatoriali, quindi anche nuovi tesserati, coinvolgendoli tramite i circoli, i maestri etc.

Come sappiamo, il fattore squadra, spesso rappresenta una forte motivazione alla partecipazione.

La formula è molto coinvolgente:

– 1^ FASE REGIONALE. 

FASE PROVINCIALE. Le prime 2 squadre di ogni girone accederanno al tabellone ORO, le altre al tabellone ARGENTO.

MASTER PROVINCIALE. Si giocherà con tabellone ad eliminazione diretta in entrambe le categorie ORO e ARGENTO. Le squadre finaliste dei tabelloni accederanno al Master Regionale.

MASTER REGIONALE. Si giocherà con tabelloni ad eliminazione diretta in entrambe le categorie ORO e ARGENTO. Le squadre vincitrici accederanno al Master Nazionale.

– 2^ FASE NAZIONALE

Si giocherà con tabelloni ad eliminazione diretta in entrambe le categorie ORO e ARGENTO.

Il Club La Tartaruga, Presieduto da Lucia Scrima, partecipa alla Coppa Italia categoria femminile competizione che prevede la disputo 2 singolari e un doppio al meglio di tre set ai 6 games con “vantaggio Tpra” e tie-break a 7 punti sul punteggio di 5 giochi pari, in sostituzione dell’eventuale terzo set si disputa un match tie-break a 7 punti.

Domani domenica 23 febbraio 2025 alle ore 10:00 si disputa la prima giornata sui campi in sintetico di Contrada Carpiniello le ragazze del Club La Tartaruga affrontano il TC Cesinali.

Il Club La Tartaruga Ariano Irpino schiera Manuela Leo (capitano) – Graziella Barrasso – Federica Capobianco – Veronica Di Maggio  – Greta Fino – Giuseppina Florenzano – Roberta Morelli e Raffaella Zecchino. 

Il Panathlon Club Ariano Irpino, Associazione Internazionale Benemerita del Coni che promuove l’etica e la lealtà nello Sport,attribuirà il premio “Fair Play” al termine delle varie fasi della Coppa Italia.

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Forza Italia Ariano incontra il Ministero della Giustizia : passi avanti per la riapertura di un secondo Tribunale in provincia di Avellino

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Roma, 17.02.2025– Una delegazione di Forza Italia di Ariano Irpino, guidata dal Segretario cittadino Avv. Giancarlo Giarnese e composta dagli Avv. Giancarlo Di Gregorio, Avv. Crescenzo Perrina e Arch. Alessandro Moschillo, è stata ricevuta questa mattina al Ministero della Giustizia dal Capo di Gabinetto del Ministro Nordio, Dott.ssa Bertolozzi. Al centro dell’incontro, la possibilità di riaprire un secondo tribunale in Provincia di Avellino.

Durante la riunione, la delegazione irpina ha presentato una relazione dettagliata sul progetto, accompagnata dal deliberato dei Sindaci dell’Area Vasta adottato il 13 febbraio scorso. Un documento che testimonia il forte sostegno istituzionale e territoriale all’iniziativa.

Dal confronto è emersa una notizia di grande rilievo: il Governo sta lavorando a un Progetto di Legge che, oltre a stabilizzare i tribunali abruzzesi, prevederà la riapertura di quattro tribunali soppressi nel 2012 e conferirà una delega all’Esecutivo per individuare i criteri utili alla riattivazione di altre sedi giudiziarie, con particolare attenzione alle aree interne.

La volontà dell’Esecutivo di superare la riforma della geografia giudiziaria del 2012 rappresenta un segnale positivo per il territorio irpino. Il Capo di Gabinetto ha già fissato un nuovo incontro dopo l’estate per discutere più concretamente della proposta di un secondo tribunale in provincia di Avellino.

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Attività Libero Professionale Intramoenia (ALPI), il grimaldello per privatizzare la Sanità

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Le liste di attesa sono la fotografia del Sistema Sanitario italiano, finanziato con prelievi fiscali sui redditi dei pensionati, lavoratori e liberi professionisti, eroga prestazioni sanitarie in tempi biblici, anche otto /nove mesi, che compromettono le condizioni di salute della persona ammalata. Tant’è, che, il cittadino, per ottenere prestazioni sanitarie in tempi ragionevoli, si rivolge all’Attività Libero Professionale Intramoenia (ALPI) che, in regime ambulatoriale, eroga prestazioni specialistiche e/o attività diagnostico strumentale, interventi chirurgici in regime di ricovero ordinario o di Day Hospital/Surgery, prestate dal personale della dirigenza medica e sanitaria in regime di esclusività. Per incanto nello stesso ospedale, reparto, ambulatorio e l’identico medico la prestazione sanitaria viene erogata in poche settimane, imponendo al cittadino di pagare tra le 100/120 euro che in regime ordinario, se fosse esente dal pagare il ticket sanitario, sarebbe stata totalmente a carico del SSN. Forse la mancata riduzione dei tempi di attesa per le visite specialistiche va trovata nella volontà di introdurre, in modo silente, non certo in punta di piedi, la privatizzazione del SSN? Giulio Andreotti, affermava: “a pensare male degli altri si fa peccato, ma spesso si indovina”. Le liste di attesa sono il tema irrisolto sul quale si è cimentato in estate il governo Meloni, ben sapendo che il personale sanitario è sotto organico, sono insufficienti le risorse finanziarie per gli straordinari, è inadeguata la protezione dalle aggressioni degli operati sanitari nei reparti del pronto soccorso. Nel frattempo milioni di cittadino, pur esenti da ticket sanitario, sono sottoposti ad ulteriori esborsi di denari che il rapporto della Fondazione Gimbe/2024 e l’ISTAT/2023, hanno quantificato nella percentuale del 26%, con spese dirette o intermediate, quest’ultime erogate dalle assicurazioni sanitarie. Il piano del governo è chiaro: ridurre la presenza dello Stato a tutto vantaggio della sanità privata e delle assicurazioni sanitarie. Non possiamo rimanere con le mani in tasca, bisogna impedire la lenta agonia del SSN.

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