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Attualità

Emergenza Covid-19 – Le Rouge et le Noir : Ariano, da Zona rossa a Zona nera?

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Si fa un gran parlare di una sorta di irresponsabile ritrovata libertà degli Arianesi, tanto che sono aumentate a dismisura pattuglie di Carabinieri, Polizia, Guardia di finanza e relative multe: sembra quasi di essere in stato d’assedio. È vero, da stamane le macchine hanno ripreso a circolare un po’ di più, gli uffici dell’INPS e dell’Agenzia delle entrate hanno riaperto, mentre dall’inizio della settimana, anche le Poste centrali funzionano. Da oggi sono riprese anche altre attività, come quella dell’assistenza domiciliare agli anziani: insomma, qualche persona in giro c’è, ma soprattutto per necessità lavorative, per la spesa e simili. Ieri, in un paio di occasioni, ultima a tarda sera, persino un elicottero ha sorvolato Ariano per controllare: evviva, l’attenzione è davvero alta perché non ci si distragga e non ci si ritenga in libera uscita! Un’attenzione che ci sembra persino maggiore rispetto a quando eravamo considerati Zona rossa: si pensa forse che gli Arianesi siano incoscienti, incuranti del pericolo, male informati, ignoranti? Noi non lo crediamo, anzi, e la prova è stata data nella lunga quarantena che si è sopportata e si sa di dover ancora osservare almeno fino al 4 maggio, allorquando non vorrà dire in ogni modo, fine del pericolo. Si sa che il virus non sarà sconfitto presto e che pertanto bisognerà essere prudenti e attenersi a un nuovo modo di vivere, che non potrà prescindere dal distanziamento sociale, dall’uso di mascherina e guanti, disinfettanti per le mani, etc.. La Commissaria prefettizia, dr.ssa D’Agostino, si dice stupita per il comportamento degli Arianesi. Anche noi lo siamo del suo: perché non risponde alle nostre domande, perché “gestisce” da remoto il Comune, salvo rarissime occasioni, perché non provvede a ripulire i vicoli dalla spazzatura, così come le viene segnalato? Lo sa la Commissaria, che come sostituto del primo cittadino, è responsabile della nostra salute? Non può dirsi tale soltanto per criticarci, dimostri di avere a cuore realmente la nostra cittadina, interessandosi alla indispensabile quotidianità. Non vorremmo che, parafrasando il dramma di Stendhal, Le Rouge et le Noir (Il rosso e il nero) dal rosso si passasse al nero anche per Ariano. Quel dramma sappiamo com’è finito: il protagonista (Julien Sorel), pur non avendo colpa, per le ingiuste accuse della ex amante, fu decapitato!

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Provincia – Obbligo di catene per neve a bordo o pneumatici invernali sulle strade provinciali e regionali dell’Irpinia

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La Provincia di Avellino ha disposto, con ordinanza del dirigente del settore Viabilità, l’obbligo di catene per neve a bordo o pneumatici invernali (da neve) o altri mezzi antisdrucciolevoli omologati ed idonei ad essere prontamente utilizzati, ove necessario, durante il periodo compreso tra la data odierna e il 15 Aprile 2025, per tutti i veicoli a motore, esclusi i ciclomotori a due ruote, i motocicli e i velocipedi, in transito lungo i tratti delle strade provinciali e regionali ricadenti nel territorio della provincia di Avellino.

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Avanti tutta con il referendum abrogativo

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Salvini e Zaia, forse affetti da analfabetismo di ritorno, vogliono portare avanti il loro disegno di spaccare l’Italia, ignorano sia Consulta che ha demolito la legge Calderoli, sia la Cassazione che rende ammissibile il referendum abrogativo, non possono impunemente sbeffeggiare le istituzioni reputando uno scherzo di carnevale le decisioni assunte dalle supreme corti. Qualcuno dovrebbe fermare il duo Salvini-Zaia, è in gioco la credibilità della Meloni e del governo che hanno prestato giuramento sulla Costituzione. La legge Calderoli è un orrore Costituzionale, viola il principio di uguaglianza e di solidarietà, declassa la Questione Meridionale ad affare locale che dovranno risolvere gli amministratori meridionali, ritenuti la causa e l’effetto del problema. I fatti, le relazioni del Parlamento, l’Ufficio dei Conti Pubblici territoriali hanno smentito la narrazione della Lega, infatti l’applicazione del criterio della spesa storica ha consentito al Nord di ottenere un maggior gettito dallo Stato Centrale di oltre 60 miliardi, fatto che ha consentito di finanziare il tempo prolungato nella scuola dell’obbligo, di costruire gli asili nido, di offrire l’alta velocità, diffusa in tutta l’Italia settentrionale, servizi quasi completamente negati ai meridionali. Si celebri il referendum contro la legge Calderoli e, senza perder tempo, si inizi la battaglia per riunificare il paese affinché tutti i cittadini, inclusi i meridionali, si sentano fratelli e non fratellastri d’Italia.

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Provincia – Nuova tariffa per lo smaltimento dei rifiuti, ai Comuni rimborso per un milione di euro

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Il presidente Buonopane: “Risparmi anche per i cittadini”

“Oltre un milione di euro di risparmio per i Comuni sullo smaltimento dei rifiuti, che si traduce in una riduzione della Tari per i cittadini”. Il presidente della Provincia, Rizieri Buonopane, comunica che l’Ato ha validato la nuova tariffa proposta dalla società provinciale IrpiniAmbiente Spa.

La tariffa regolata produce uno sconto di circa il 9% sul precedente importo. Si passa da 220 euro a tonnellata a 200,70 euro per quanto riguarda la frazione indifferenziata trattata allo Stir di Pianodardine, con applicazione retroattiva al primo gennaio 2024, comportando così una ricaduta di risparmio in tariffa Tari per i cittadini irpini.

La somma complessiva che verrà restituita ai Comuni supera il milione di euro. Questo importo sarà distribuito in misura proporzionale con note di credito per le amministrazioni in regola con i pagamenti a IrpiniAmbiente. Per gli enti morosi si adotterà una compensazione debiti-crediti.

“Non si può non evidenziare lo straordinario lavoro che sta portando avanti il management di IrpiniAmbiente, con l’amministratore unico Claudio Crivaro – dichiara il presidente Buonopane -. La nuova tariffa, la cui proposta è stata inviata all’Ato lo scorso ottobre e ora finalmente è stata validata, è frutto di una virtuosa gestione della società. Come si ricorderà, è stato già dimezzato il costo per lo smaltimento della frazione umida (che è sceso da poco più di 200 euro a circa cento euro), mentre per il vetro IrpiniAmbiente ottiene da qualche mese un rimborso. E ciò a differenza di quanto accadeva in passato, quando la società sborsava risorse importanti a favore delle aziende che si occupano del recupero e riciclo. Tutto questo, unito al know how e alla forza lavoro, fa di IrpiniAmbiente un esempio di società pubblica che funziona. Ovviamente, si può sempre migliorare. In tal senso, sono in campo altre azioni promosse dal dottore Crivaro e dal suo staff. A lui e a tutti i lavoratori il nostro ringraziamento”.

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