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Emergenza Covid-19 Licia Morsa: se la celerità dei comunicati stampa della Asl, che segue le note, fosse applicata operativamente, ne avremmo fatta di strada finora!

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Neanche il tempo di inviare la nota all’Unità di Crisi Regionale, che già la Asl ha risposto con un comunicato stampa,

ci dice Licia Morsa Segreteria Generale della Funzione Pubblica CGIL da noi interpellata dopo aver notato tanta celerità -. L’Unità di Crisi ormai gira le mie note alla Asl chiedendo di verificare. Già una ventina di giorni fa, il Provveditore della Regione Campania dell’amministrazione penitenziaria, aveva sottoscritto un protocollo con le Asl di tutte le province, affinché provvedessero allo screening del personale, anzi anche di tutti i detenuti, seppur si trattasse di una questione onerosa e complessa. Per quanto riguarda Ariano, avevo già richiesto lo screening per il personale, considerando che si trova in Zona rossa. Ho fatto lo stesso per l’istituto penitenziario di Lauro, dove è ancora concesso l’ingresso ai volontari. Si tratta di un istituto a tutela attenuata: è aperto poiché ci sono le mamme detenute con bambini fino a 10 anni, anche se la maggior parte di questi ultimi, in realtà è in età prescolare. A Lauro non è stato sospeso l’ingresso ai volontari, nonostante rientri anche nella Zona rossa: la Asl non se ne è preoccupata. Si preoccupa degli istituti penitenziari, solo allorquando io la sollecito a farlo.

La Asl, secondo un comunicato di 2 giorni fa, ha effettuato 80 test rapidi al personale sanitario

Sono gli operatori sanitari, divisi tra medici, infermieri e Oss di tutti e 4 gli istituti carcerari irpini. Ogni istituto ha del personale sanitario a partita Iva, peraltro nemmeno a carico del bilancio dell’Asl che avrebbe potuto assumerlo, visto che è a carico del Ministero della Giustizia. Per quanto riguarda il protocollo sottoscritto, non hanno ancora effettuato nessuno screening. Ho sollecitato il Direttore responsabile per la Medicina penitenziaria della Asl, che mi ha risposto con una certa fantasia, che i test erano fermi alla frontiera!… Rispetto alla riapertura della città di Ariano, la situazione è quantomeno paradossale, visto che parliamo di una comunità di oltre 300 detenuti e oltre 200 agenti penitenziari, più il personale amministrativo. Presso il carcere peraltro, hanno accesso gli avvocati, mentre le visite dei parenti dei detenuti sono state solo ridotte. Consideriamo altresì, che la Protezione civile aveva montato una tenda per il pre-triage, ma non è stata utilizzata, per mancanza di personale della Asl. Non si sa, allo stato attuale, se ci siano persone asintomatiche: se ci si fosse salvati dal virus, sarebbe solo per pura fortuna, non certo per scrupolo o merito della Asl. Insomma, il tempo di scrivere e inviare la nota, che neanche un’ora dopo, su Facebook, è girata la notizia che la Asl era pronta con i 500 test, ma sono molti di più gli agenti e il personale amministrativo! E domani Ariano riapre!… Questa la nota inviata in tardo pomeriggio da Licia Morsa, alla quale la Asl ha immediatamente risposto con un comunicato stampa: se avesse messo la stessa celerità nell’azione sul territorio, oggi davvero di strada ne avremmo fatta parecchia.

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Coppa Italia TPRA (Federazione Italiana Tennis-Padel) al Club La Tartaruga

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Il settore Tpra della FITP (Federazione Italiana Tennis e Padel) presenta la “Coppa Italia TPRA Tennis 2025”

L’obiettivo è quello di coinvolgere nell’attività, NUOVI giocatori amatoriali, quindi anche nuovi tesserati, coinvolgendoli tramite i circoli, i maestri etc.

Come sappiamo, il fattore squadra, spesso rappresenta una forte motivazione alla partecipazione.

La formula è molto coinvolgente:

– 1^ FASE REGIONALE. 

FASE PROVINCIALE. Le prime 2 squadre di ogni girone accederanno al tabellone ORO, le altre al tabellone ARGENTO.

MASTER PROVINCIALE. Si giocherà con tabellone ad eliminazione diretta in entrambe le categorie ORO e ARGENTO. Le squadre finaliste dei tabelloni accederanno al Master Regionale.

MASTER REGIONALE. Si giocherà con tabelloni ad eliminazione diretta in entrambe le categorie ORO e ARGENTO. Le squadre vincitrici accederanno al Master Nazionale.

– 2^ FASE NAZIONALE

Si giocherà con tabelloni ad eliminazione diretta in entrambe le categorie ORO e ARGENTO.

Il Club La Tartaruga, Presieduto da Lucia Scrima, partecipa alla Coppa Italia categoria femminile competizione che prevede la disputo 2 singolari e un doppio al meglio di tre set ai 6 games con “vantaggio Tpra” e tie-break a 7 punti sul punteggio di 5 giochi pari, in sostituzione dell’eventuale terzo set si disputa un match tie-break a 7 punti.

Domani domenica 23 febbraio 2025 alle ore 10:00 si disputa la prima giornata sui campi in sintetico di Contrada Carpiniello le ragazze del Club La Tartaruga affrontano il TC Cesinali.

Il Club La Tartaruga Ariano Irpino schiera Manuela Leo (capitano) – Graziella Barrasso – Federica Capobianco – Veronica Di Maggio  – Greta Fino – Giuseppina Florenzano – Roberta Morelli e Raffaella Zecchino. 

Il Panathlon Club Ariano Irpino, Associazione Internazionale Benemerita del Coni che promuove l’etica e la lealtà nello Sport,attribuirà il premio “Fair Play” al termine delle varie fasi della Coppa Italia.

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Forza Italia Ariano incontra il Ministero della Giustizia : passi avanti per la riapertura di un secondo Tribunale in provincia di Avellino

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Roma, 17.02.2025– Una delegazione di Forza Italia di Ariano Irpino, guidata dal Segretario cittadino Avv. Giancarlo Giarnese e composta dagli Avv. Giancarlo Di Gregorio, Avv. Crescenzo Perrina e Arch. Alessandro Moschillo, è stata ricevuta questa mattina al Ministero della Giustizia dal Capo di Gabinetto del Ministro Nordio, Dott.ssa Bertolozzi. Al centro dell’incontro, la possibilità di riaprire un secondo tribunale in Provincia di Avellino.

Durante la riunione, la delegazione irpina ha presentato una relazione dettagliata sul progetto, accompagnata dal deliberato dei Sindaci dell’Area Vasta adottato il 13 febbraio scorso. Un documento che testimonia il forte sostegno istituzionale e territoriale all’iniziativa.

Dal confronto è emersa una notizia di grande rilievo: il Governo sta lavorando a un Progetto di Legge che, oltre a stabilizzare i tribunali abruzzesi, prevederà la riapertura di quattro tribunali soppressi nel 2012 e conferirà una delega all’Esecutivo per individuare i criteri utili alla riattivazione di altre sedi giudiziarie, con particolare attenzione alle aree interne.

La volontà dell’Esecutivo di superare la riforma della geografia giudiziaria del 2012 rappresenta un segnale positivo per il territorio irpino. Il Capo di Gabinetto ha già fissato un nuovo incontro dopo l’estate per discutere più concretamente della proposta di un secondo tribunale in provincia di Avellino.

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Attività Libero Professionale Intramoenia (ALPI), il grimaldello per privatizzare la Sanità

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Le liste di attesa sono la fotografia del Sistema Sanitario italiano, finanziato con prelievi fiscali sui redditi dei pensionati, lavoratori e liberi professionisti, eroga prestazioni sanitarie in tempi biblici, anche otto /nove mesi, che compromettono le condizioni di salute della persona ammalata. Tant’è, che, il cittadino, per ottenere prestazioni sanitarie in tempi ragionevoli, si rivolge all’Attività Libero Professionale Intramoenia (ALPI) che, in regime ambulatoriale, eroga prestazioni specialistiche e/o attività diagnostico strumentale, interventi chirurgici in regime di ricovero ordinario o di Day Hospital/Surgery, prestate dal personale della dirigenza medica e sanitaria in regime di esclusività. Per incanto nello stesso ospedale, reparto, ambulatorio e l’identico medico la prestazione sanitaria viene erogata in poche settimane, imponendo al cittadino di pagare tra le 100/120 euro che in regime ordinario, se fosse esente dal pagare il ticket sanitario, sarebbe stata totalmente a carico del SSN. Forse la mancata riduzione dei tempi di attesa per le visite specialistiche va trovata nella volontà di introdurre, in modo silente, non certo in punta di piedi, la privatizzazione del SSN? Giulio Andreotti, affermava: “a pensare male degli altri si fa peccato, ma spesso si indovina”. Le liste di attesa sono il tema irrisolto sul quale si è cimentato in estate il governo Meloni, ben sapendo che il personale sanitario è sotto organico, sono insufficienti le risorse finanziarie per gli straordinari, è inadeguata la protezione dalle aggressioni degli operati sanitari nei reparti del pronto soccorso. Nel frattempo milioni di cittadino, pur esenti da ticket sanitario, sono sottoposti ad ulteriori esborsi di denari che il rapporto della Fondazione Gimbe/2024 e l’ISTAT/2023, hanno quantificato nella percentuale del 26%, con spese dirette o intermediate, quest’ultime erogate dalle assicurazioni sanitarie. Il piano del governo è chiaro: ridurre la presenza dello Stato a tutto vantaggio della sanità privata e delle assicurazioni sanitarie. Non possiamo rimanere con le mani in tasca, bisogna impedire la lenta agonia del SSN.

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