Attualità
Emergenza Covid-19 Tra guerra e pace: intanto siamo in trincea
In questi giorni scanditi da veri e propri bollettini “di guerra’’ siamo stati guidati a rimpinzarci di dati, numeri, immagini, notizie. La parola guerra è ripetuta anche nei messaggi subliminali. Negli incalzanti decreti governativi cerchiamo un numero, una data: quando finirà questa guerra? Pochi leggono e sono in grado di comprendere il contenuto velato nei decreti. Vi sono elencati codici di attività ritenute essenziali in questi momenti e, di riflesso, figurano attività relative alla fabbricazione di armi e accessori. Un pensiero serpentino mi viene: negli Stati Uniti d’America sono avanti rispetto a tutti vista la corsa all’approvvigionamento di armi: dovremmo tutti chiedere autorizzazione al porto d’armi? Ci difenderemmo con un colpo di pistola dal contagio? Intanto in tutta la penisola si moltiplicano gli inviti-suggerimenti a contribuire ad acquistare ventilatori, mascherine, DPI per il personale sanitario, che espongono il proprio corpo quale primo baluardo alla ferocia del Covid-19. Un fiorire di codici IBAN, banche subito pronte alla raccolta di denaro fresco del cittadino. Una storia ben conosciuta, per i vari terremoti, le ricerche scientifiche. Ovviamente buona parte, serve a finanziare la Protezione civile. Ma qualcosa non torna. Non torna la spesa militare rispetto alla spesa necessaria per la salute del cittadino, che poi è tassato dai ticket. Non torna il fabbisogno di reparti di terapia intensiva, di personale sanitario, di giochetti politici di equilibro spostando persone, anche senza particolare competenza e coscienza, a dirigere, organizzare. Non torna proprio! Questo “strano essere” dal nome impegnativo, COVID-19, sta mettendo a nudo i limiti della democrazia, della tenuta sociale, delle capacità decisionali, della condivisione di esperienze e competenze. Qualcosa di più ‘’grosso’’ non torna in Campania. Il Governatore De Luca esplicita in una lettera indirizzata al Governo nazionale, la mancata valutazione del Sud nell’affrontare l’emergenza. Forniture essenziali per gli ospedali pari a zero, reparti se non intere strutture organizzate in funzione anti – Covid 19 e manca il necessario per metterle in funzione. Solo dimenticanza? Sarebbe grave. Sottovalutazione? Sarebbe scelta incosciente. Qualcosa non torna se nei tg, negli speciali, a ripetizione vediamo immagini della Lombardia, ascoltiamo il Governatore Zaia, la incerta positività del Capo Protezione Civile, Borrelli. Del Sud si parla in maniera complessiva, sintetica: perché? Non torna qualcosa, appunto. Una sorta di guerra economica tra chi ora spende di più per farsi trovare: “cosa fatta capo ha?”. Il Nord alleggerito di migliaia di meridionali che contribuivano, con il lavoro, al miracolo economico del Nord, non ha detto la verità. In Campania attendiamo i comunicati del Governatore e i numeri variano. I media provinciali inseguono lo scoop del positivo nel paesino di turno. La paura prende le viscere, la razionalità va in stand by. Credo negli esseri umani: conservare il dubbio aiuta a non sorprendersi.
Attualità
Forza Italia Ariano Irpino: Strade, infrastrutture e sanità abbandonate dalla Regione Campania
I fondi per le strade di Ariano Irpino non ci sono. Lo ha confermato il Presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, nell’intervista rilasciata ieri a margine della sua visita a Sant’Angelo dei Lombardi. Una dichiarazione che certifica l’abbandono del nostro territorio da parte della Regione, ormai concentrata su clientelismo e interessi di parte, come dimostra il caso di Salerno, dove il Presidente della Provincia, esponente deluchiano di ferro, è da mesi agli arresti domiciliari.
Gli arianesi, se vorranno raggiungere la nascente stazione Hirpinia o se sperano in una strada alternativa a Cardito, farebbero meglio a rivolgersi direttamente a Trump o a Elon Musk, perché dalla Regione Campania non riceveranno nulla. I soldi sono stati destinati altrove, mentre il nostro territorio viene lasciato in balia di traffico insostenibile, infrastrutture fatiscenti e servizi pubblici al collasso.
Anche il sindaco Enrico Franza dovrà finalmente assumersi le sue responsabilità. La Contursi-Grottaminarda-Camporeale, opera strategica per il nostro territorio, è stata archiviata nonostante i milioni di euro già spesi in progettazioni e persino espropri. Ma il peggio è che neanche la “bretella” alternativa a Cardito, promessa come soluzione per alleggerire il traffico, vedrà mai la luce.
La verità è semplice e amara: la Regione Campania ha abbandonato Ariano Irpino. Mentre si concentrano risorse e attenzioni sulle zone costiere, il nostro territorio deve sopportare un traffico insostenibile, un sistema sanitario al collasso e trasporti pubblici talmente inadeguati che, dopo le 7:30 del mattino, per raggiungere Napoli ci vogliono tre ore di viaggio.
Il Presidente De Luca, con il suo consueto sarcasmo, ci invita a “stampare soldi” per realizzare le opere di cui abbiamo bisogno. Ma in realtà, ciò che emerge è la totale incapacità di questa classe politica di garantire i diritti fondamentali ai cittadini. Un’amministrazione che trasforma i bisogni in favori e che ha condannato il nostro territorio a uno stato di abbandono e rassegnazione.
Eppure, Ariano Irpino ha potenzialità straordinarie: la futura stazione Hirpinia e il suo polo logistico rappresentano un’occasione unica di sviluppo per l’intera area. Per coglierla, però, dobbiamo liberarci di una classe dirigente che in questi anni ha dimostrato solo di vivere alla giornata, senza una visione di crescita e sviluppo per il nostro territorio.
Forza Italia Ariano Irpino continuerà a denunciare l’abbandono del nostro territorio e a lavorare per costruire un’alternativa politica che metta finalmente al centro le esigenze dei cittadini.
Forza Italia Ariano Irpino
Attualità
Antonio Bianco : Non illudiamo i Meridionali con l’Alta Velocità
L’Italia è spezzata in due, i collegamenti ferroviari tra il Sud ed il Nord sono interrotti tra Paola ed Amantea, in provincia di Cosenza, a causa della caduta di un container sui binari la cui rimozione è resa difficile per le forti raffiche di vento. Rai Calabria, da Paola, effettua un servizio con le interviste e le pacate rimostranze dei passeggeri che denunciano l’interruzione della linea ferroviaria appena il mal tempo imperversa. Tra il 21° e 23° secondo del filmato del 14 gennaio 2025, il cronista cita l’Alta Velocità (il servizio è di Iacopo Catarsi e riproduco le testuali parole: “le cancellazioni per l’Alta Velocità sono continue…”), fatto non rispondente al vero in quanto l’Alta Velocità si ferma a Napoli e non prosegue verso il Meridione, lasciando inalterato il gap infrastrutturale dei collegamenti ferroviari tra le due aree del Paese. I tempi di percorrenza ferroviari della tratta tirrenica da Reggio Calabria a Napoli, paragonati a quelli tra Napoli e Milano, per la stessa distanza, sono circa il doppio. Tant’è che si vorrebbe progettare un nuovo tracciato dell’Alta Velocità, tra le due citate città, tutt’ora rimasto nel seno degli Dei. L’Italia va riunificata partendo dalla realtà dei fatti, in mancanza dei quali diventa difficile rimette insieme i cocci di un Paese arlecchino. Vengono riconosciuti i diritti di cittadinanza e civili a geometria variabile, legati al luogo di residenza. I meridionali emigrano in cerca di lavoro o per curarsi, hanno pochissimi esili nido pubblici, una sanità mal ridotta, un welfare inesistente e muoiono, in media, tre o quattro anni prima che nel resto del Paese. Almeno non li illudiamo con l’inesistente alta velocità ferroviaria tra Napoli e Reggio Calabria.
Attualità
Pallavolo Campionato Serie D maschile – Torna a giocare in casa il GSA ARIANO
Sabato 18 gennaio 2025 alle ore 18.00 al Palasport il team arianese scende in campo con i salernitani del PESSY per una gara valida a determinare le prime due posizioni del girone.
Dopo l’inattesa sconfitta rimediata a Battipaglia , la compagine del Tricolle ha perso il primo posto a vantaggio proprio dei prossimi avversari che conducono al vertice con due punti di distacco. La prossima gara rivestirà grande importanza sia per la conquista della vittoria che per la classifica , giocatori e staff tecnico del GSA ne sono consapevoli e preparano al meglio l’appuntamento.
Gli allenatori Giulio Filomena e Nico Medici chiedono alla squadra di lasciare da parte l’ultimo risultato e continuare a credere nelle proprie possibilità per seguire l’obiettivo promozione.
Sarà un impegno delicato per capitan Santosuosso e compagni che attendono l’occasione per riscattarsi
con un successo e riprendere il comando della graduatoria.
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