Attualità
Emergenza Covid – Ad Ariano contagi in doppia cifra
Siamo in ‘rosso’ e tutto è come ieri, arancione. Fosse giallo, nulla cambierebbe. Forse meno auto circolanti (indicatore di gente che girava per spirito di ‘libertà’?).
Abbiamo più volte parlato della medicina territoriale chiamando in causa la gestionesanitaria dei nostri territori; medicina territoriale, in molti casi, ferma alla ‘’ricetta se proprio necessaria’’; la stampa che conta ci riporta l’imminenza della vaccinazione anticovid da eseguire in loco mediante l’impegno dei medici di medicina generale (i cari ‘medici di famiglia’).
Il Sindaco di Ariano Irpino ha sollecitato il Direttore Generale dell’ASL Avellino a dare risposte, richieste da mesi, in merito alle performances che la Sanità territoriale ha il dovere di realizzare. Compreso il Plesso Ospedaliero di Ariano Irpino.
Prendiamo doverosamente atto dell’azione. Avremmo gradito sottolineare un tono più deciso, trattandosi di questioni che riguardano un bacino di utenza che travalica la cittadina del Tricolle.
Ariano Irpino, nella ricorrenza che dal 1917 propone riflessioni sulla Donna e la sua valenza nella società, conta 23 casi positivi. Non siamo adusi all’allarmismo, abbiamo più volte rimarcato i dubbi sui numeri, sui metodi di analisi dei tamponi, sulle cure domiciliari della sintomatologia da coronavirus.
Il Frangipane, DEA di I livello è un ospedale che possiamo definire ormai di frontiera, i ritardi evidenti nella dotazione strumentistica, non ultima la carenza di personale, è la cartina di tornasole della gestione non-sanitaria. La struttura non ha pre-triage (non è così pericoloso questo virus?), ospita un punto vaccinale presso cui hanno dovuto recarsi operatori sanitari e personale scolastico anche dal Capoluogo; alcuni reparti sono vuoti, altri sono stati ‘creati’ per l’obiettivo del II livello.
Gli isolotti di potere nella struttura gerarchica della Sanità (Regionale) sono appannaggio di personaggi noti ma verso i quali pare necessario mostrare sudditanza.
Le U.S.C.A. (unità speciali continuità assistenziali ) e le A.F.T. (aggregazioni funzionali territoriali) sono frutto dell’emergenza pandemia dello scorso e non dimenticato 2020.
Legge 77 del 7 luglio 2020.
Avellino (da intendere l’intera Provincia) dovrebbe individuare ben 12 A.F.T. come da D.C.A. N. 16 del 21 gennaio 2020. 13 mesi (e mezzo..) fa.
Il recapito delle U.S.C.A è 0825 291111. Cioè il centralino dell’ASL.
Ricordiamo lo strombazzamento ai primi di aprile 2020 della istituzione delle unità speciali. Soltanto 16 figure sanitarie accettarono l’incarico. Durata trimestrale. Le figure? Medici di continuità assistenziale, medici in possesso del corso di formazione specifica in medicina generale, laureati in medicina e chirurgia iscritti all’ordine dei medici, e ‘’altri’’.
Le U.S.C.A. a tutt’oggi?
Siamo stati indottrinati a dare colpe, augurando loro il contagio, a chi senza mascherina e senza parametrato distanziamento allegramente ‘’tornava a vivere’’. Abbiamo, sotto ipnosi mediatica, convinto la nostra razionalità a desiderare il vaccino.
Forse chi gestisce la Sanità ha le sue responsabilità.
Le notizie che giungono da Israele riportano una estesa vaccinazione equivalente a una lucrosa sperimentazione del vaccino contro il virus (Sars-CoV19) che muta per sua natura.
Temiamo per le ‘scoperte’ della variante inglese del virus (nel Regno Unito hanno iniziato la sperimentazione prima che altrove), per quella brasiliana, quella sudafricana.
Il mondo intero ha velocemente (frettolosamente?) dato mandato alle aziende farmaceutiche a produrre miliardi di dosi di vaccino. Contro il virus che muta.
Leggiamo di medici, anche nel nostro circondario, contagiati dopo l’inoculazione del vaccino; di infermieri, medici e volontari felici nei selfie che lI ritraggono nei punti vaccinali.
Intanto sistematico prosegue il terrore senza ago sulla mortalità di questo virus!
L’isola felice, l’Irpinia, è assediata, minacciata, occupata dalle varianti del virus. Dobbiamo avere paura? Le ulteriori restrizioni del tipo ‘coprifuoco non più alle 22 ma qualche ora prima’, la chiusura di attività piccolo-artigianali, piccolo-commerciali?
E’ tutta verità?
Attualità
Forza Italia Ariano Irpino: Strade, infrastrutture e sanità abbandonate dalla Regione Campania
I fondi per le strade di Ariano Irpino non ci sono. Lo ha confermato il Presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, nell’intervista rilasciata ieri a margine della sua visita a Sant’Angelo dei Lombardi. Una dichiarazione che certifica l’abbandono del nostro territorio da parte della Regione, ormai concentrata su clientelismo e interessi di parte, come dimostra il caso di Salerno, dove il Presidente della Provincia, esponente deluchiano di ferro, è da mesi agli arresti domiciliari.
Gli arianesi, se vorranno raggiungere la nascente stazione Hirpinia o se sperano in una strada alternativa a Cardito, farebbero meglio a rivolgersi direttamente a Trump o a Elon Musk, perché dalla Regione Campania non riceveranno nulla. I soldi sono stati destinati altrove, mentre il nostro territorio viene lasciato in balia di traffico insostenibile, infrastrutture fatiscenti e servizi pubblici al collasso.
Anche il sindaco Enrico Franza dovrà finalmente assumersi le sue responsabilità. La Contursi-Grottaminarda-Camporeale, opera strategica per il nostro territorio, è stata archiviata nonostante i milioni di euro già spesi in progettazioni e persino espropri. Ma il peggio è che neanche la “bretella” alternativa a Cardito, promessa come soluzione per alleggerire il traffico, vedrà mai la luce.
La verità è semplice e amara: la Regione Campania ha abbandonato Ariano Irpino. Mentre si concentrano risorse e attenzioni sulle zone costiere, il nostro territorio deve sopportare un traffico insostenibile, un sistema sanitario al collasso e trasporti pubblici talmente inadeguati che, dopo le 7:30 del mattino, per raggiungere Napoli ci vogliono tre ore di viaggio.
Il Presidente De Luca, con il suo consueto sarcasmo, ci invita a “stampare soldi” per realizzare le opere di cui abbiamo bisogno. Ma in realtà, ciò che emerge è la totale incapacità di questa classe politica di garantire i diritti fondamentali ai cittadini. Un’amministrazione che trasforma i bisogni in favori e che ha condannato il nostro territorio a uno stato di abbandono e rassegnazione.
Eppure, Ariano Irpino ha potenzialità straordinarie: la futura stazione Hirpinia e il suo polo logistico rappresentano un’occasione unica di sviluppo per l’intera area. Per coglierla, però, dobbiamo liberarci di una classe dirigente che in questi anni ha dimostrato solo di vivere alla giornata, senza una visione di crescita e sviluppo per il nostro territorio.
Forza Italia Ariano Irpino continuerà a denunciare l’abbandono del nostro territorio e a lavorare per costruire un’alternativa politica che metta finalmente al centro le esigenze dei cittadini.
Forza Italia Ariano Irpino
Attualità
Antonio Bianco : Non illudiamo i Meridionali con l’Alta Velocità
L’Italia è spezzata in due, i collegamenti ferroviari tra il Sud ed il Nord sono interrotti tra Paola ed Amantea, in provincia di Cosenza, a causa della caduta di un container sui binari la cui rimozione è resa difficile per le forti raffiche di vento. Rai Calabria, da Paola, effettua un servizio con le interviste e le pacate rimostranze dei passeggeri che denunciano l’interruzione della linea ferroviaria appena il mal tempo imperversa. Tra il 21° e 23° secondo del filmato del 14 gennaio 2025, il cronista cita l’Alta Velocità (il servizio è di Iacopo Catarsi e riproduco le testuali parole: “le cancellazioni per l’Alta Velocità sono continue…”), fatto non rispondente al vero in quanto l’Alta Velocità si ferma a Napoli e non prosegue verso il Meridione, lasciando inalterato il gap infrastrutturale dei collegamenti ferroviari tra le due aree del Paese. I tempi di percorrenza ferroviari della tratta tirrenica da Reggio Calabria a Napoli, paragonati a quelli tra Napoli e Milano, per la stessa distanza, sono circa il doppio. Tant’è che si vorrebbe progettare un nuovo tracciato dell’Alta Velocità, tra le due citate città, tutt’ora rimasto nel seno degli Dei. L’Italia va riunificata partendo dalla realtà dei fatti, in mancanza dei quali diventa difficile rimette insieme i cocci di un Paese arlecchino. Vengono riconosciuti i diritti di cittadinanza e civili a geometria variabile, legati al luogo di residenza. I meridionali emigrano in cerca di lavoro o per curarsi, hanno pochissimi esili nido pubblici, una sanità mal ridotta, un welfare inesistente e muoiono, in media, tre o quattro anni prima che nel resto del Paese. Almeno non li illudiamo con l’inesistente alta velocità ferroviaria tra Napoli e Reggio Calabria.
Attualità
Pallavolo Campionato Serie D maschile – Torna a giocare in casa il GSA ARIANO
Sabato 18 gennaio 2025 alle ore 18.00 al Palasport il team arianese scende in campo con i salernitani del PESSY per una gara valida a determinare le prime due posizioni del girone.
Dopo l’inattesa sconfitta rimediata a Battipaglia , la compagine del Tricolle ha perso il primo posto a vantaggio proprio dei prossimi avversari che conducono al vertice con due punti di distacco. La prossima gara rivestirà grande importanza sia per la conquista della vittoria che per la classifica , giocatori e staff tecnico del GSA ne sono consapevoli e preparano al meglio l’appuntamento.
Gli allenatori Giulio Filomena e Nico Medici chiedono alla squadra di lasciare da parte l’ultimo risultato e continuare a credere nelle proprie possibilità per seguire l’obiettivo promozione.
Sarà un impegno delicato per capitan Santosuosso e compagni che attendono l’occasione per riscattarsi
con un successo e riprendere il comando della graduatoria.
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