Mettiti in comunicazione con noi

Attualità

Emergenza Covid – Al Frangipane si cambia e perché?

Pubblicato

-

La trasparenza nella Pubblica Amministrazione, si traduce nell’informare i cittadini delle scelte che anticipano azioni i cui effetti avranno, hanno, ricaduta sugli stessi cittadini. Sulla loro esistenza. Sulla loro salute psico-fisica.

Vabbè, direste, è ‘’normale’’.

Vero.

Allora seguiamo i pensieri, le riflessioni che nella mente si formano:

– che sta succedendo nell’Ospedale di Ariano Irpino?

– che sta per accadere nell’Ospedale di Ariano Irpino?

L’intero territorio, non soltanto l’ufitano, è in apprensione a causa delle manovre indicate nelle disposizioni dell’Unità Regionale di Crisi per il contenimento del contagio da Sars-Cov2: chiudere reparti del ‘’Frangipane’’ per fare spazio a posti letto Covid.

Ogni cittadino Irpino conosceva la struttura di Viale Italia, nel capoluogo, che ospitava l’Ospedale ‘’Moscati’’. Ogni cittadino ha avuto dubbi sul mancato utilizzo magari ai fini della Covid.

Lo stravolgimento dell’Ospedale di Ariano Irpino, a quanto si intuisce dai silenzi (soprattutto) a quesiti dettagliati, provocherebbe disfunzioni più vaste di quanto già in essere.

Eliminare interi reparti o porzioni di essi, per i fini di cui alle ordinanze regionali, deve tradursi nello spostamento di pazienti ricoverati nel plesso del Tricolle a quali strutture?

Il cittadino Tizio o Tizia, malato, bisognoso di ricovero e di cura, che abbia a recarsi al Pronto Soccorso e/o ai reparti di Medicina, resterà in ambulanza o in auto (se soccorso da familiari, parenti o ‘’buonsamaritani’’)?

A quanto risulta, la catena di comando nella Sanità Campana è stata attivata: dalla Sede Regionale l’ordine è stato impartito sino ad arrivare alla Direzione Generale provinciale. L’ultimo anello della filiera ha già formalizzato l’ordine ai reparti di smobilitare?

Quindi al malato/a di cui sopra chi provvederà e in che modo?

Forse l’altra struttura ‘’politicizzata’’ (il 118) caricherà il cittadino e girerà la provincia alla ricerca di un posto in un Pronto Soccorso o reparto no-covid?

Con quale animo, c’è da chiedersi.

Al Sindaco Enrico Franza chiediamo un suo concreto atto d’autorità, in nome e per conto della Comunità intera. Ha già dato mostra di intervento sollecitando le Direzione Asl a effettuare screening appropriati al personale del Frangipane. Faccia sentire, interlocutore principe, la voce di Ariano Irpino.

Che non abbia a ripetersi lo svuotamento di competenza e lo scaricabarile vissuto nel pieno della rossa pandemia.

Attualità

Coppa Italia TPRA (Federazione Italiana Tennis-Padel) al Club La Tartaruga

Pubblicato

-

Il settore Tpra della FITP (Federazione Italiana Tennis e Padel) presenta la “Coppa Italia TPRA Tennis 2025”

L’obiettivo è quello di coinvolgere nell’attività, NUOVI giocatori amatoriali, quindi anche nuovi tesserati, coinvolgendoli tramite i circoli, i maestri etc.

Come sappiamo, il fattore squadra, spesso rappresenta una forte motivazione alla partecipazione.

La formula è molto coinvolgente:

– 1^ FASE REGIONALE. 

FASE PROVINCIALE. Le prime 2 squadre di ogni girone accederanno al tabellone ORO, le altre al tabellone ARGENTO.

MASTER PROVINCIALE. Si giocherà con tabellone ad eliminazione diretta in entrambe le categorie ORO e ARGENTO. Le squadre finaliste dei tabelloni accederanno al Master Regionale.

MASTER REGIONALE. Si giocherà con tabelloni ad eliminazione diretta in entrambe le categorie ORO e ARGENTO. Le squadre vincitrici accederanno al Master Nazionale.

– 2^ FASE NAZIONALE

Si giocherà con tabelloni ad eliminazione diretta in entrambe le categorie ORO e ARGENTO.

Il Club La Tartaruga, Presieduto da Lucia Scrima, partecipa alla Coppa Italia categoria femminile competizione che prevede la disputo 2 singolari e un doppio al meglio di tre set ai 6 games con “vantaggio Tpra” e tie-break a 7 punti sul punteggio di 5 giochi pari, in sostituzione dell’eventuale terzo set si disputa un match tie-break a 7 punti.

Domani domenica 23 febbraio 2025 alle ore 10:00 si disputa la prima giornata sui campi in sintetico di Contrada Carpiniello le ragazze del Club La Tartaruga affrontano il TC Cesinali.

Il Club La Tartaruga Ariano Irpino schiera Manuela Leo (capitano) – Graziella Barrasso – Federica Capobianco – Veronica Di Maggio  – Greta Fino – Giuseppina Florenzano – Roberta Morelli e Raffaella Zecchino. 

Il Panathlon Club Ariano Irpino, Associazione Internazionale Benemerita del Coni che promuove l’etica e la lealtà nello Sport,attribuirà il premio “Fair Play” al termine delle varie fasi della Coppa Italia.

Continua a leggere

Attualità

Forza Italia Ariano incontra il Ministero della Giustizia : passi avanti per la riapertura di un secondo Tribunale in provincia di Avellino

Pubblicato

-

Roma, 17.02.2025– Una delegazione di Forza Italia di Ariano Irpino, guidata dal Segretario cittadino Avv. Giancarlo Giarnese e composta dagli Avv. Giancarlo Di Gregorio, Avv. Crescenzo Perrina e Arch. Alessandro Moschillo, è stata ricevuta questa mattina al Ministero della Giustizia dal Capo di Gabinetto del Ministro Nordio, Dott.ssa Bertolozzi. Al centro dell’incontro, la possibilità di riaprire un secondo tribunale in Provincia di Avellino.

Durante la riunione, la delegazione irpina ha presentato una relazione dettagliata sul progetto, accompagnata dal deliberato dei Sindaci dell’Area Vasta adottato il 13 febbraio scorso. Un documento che testimonia il forte sostegno istituzionale e territoriale all’iniziativa.

Dal confronto è emersa una notizia di grande rilievo: il Governo sta lavorando a un Progetto di Legge che, oltre a stabilizzare i tribunali abruzzesi, prevederà la riapertura di quattro tribunali soppressi nel 2012 e conferirà una delega all’Esecutivo per individuare i criteri utili alla riattivazione di altre sedi giudiziarie, con particolare attenzione alle aree interne.

La volontà dell’Esecutivo di superare la riforma della geografia giudiziaria del 2012 rappresenta un segnale positivo per il territorio irpino. Il Capo di Gabinetto ha già fissato un nuovo incontro dopo l’estate per discutere più concretamente della proposta di un secondo tribunale in provincia di Avellino.

Continua a leggere

Attualità

Attività Libero Professionale Intramoenia (ALPI), il grimaldello per privatizzare la Sanità

Pubblicato

-

Le liste di attesa sono la fotografia del Sistema Sanitario italiano, finanziato con prelievi fiscali sui redditi dei pensionati, lavoratori e liberi professionisti, eroga prestazioni sanitarie in tempi biblici, anche otto /nove mesi, che compromettono le condizioni di salute della persona ammalata. Tant’è, che, il cittadino, per ottenere prestazioni sanitarie in tempi ragionevoli, si rivolge all’Attività Libero Professionale Intramoenia (ALPI) che, in regime ambulatoriale, eroga prestazioni specialistiche e/o attività diagnostico strumentale, interventi chirurgici in regime di ricovero ordinario o di Day Hospital/Surgery, prestate dal personale della dirigenza medica e sanitaria in regime di esclusività. Per incanto nello stesso ospedale, reparto, ambulatorio e l’identico medico la prestazione sanitaria viene erogata in poche settimane, imponendo al cittadino di pagare tra le 100/120 euro che in regime ordinario, se fosse esente dal pagare il ticket sanitario, sarebbe stata totalmente a carico del SSN. Forse la mancata riduzione dei tempi di attesa per le visite specialistiche va trovata nella volontà di introdurre, in modo silente, non certo in punta di piedi, la privatizzazione del SSN? Giulio Andreotti, affermava: “a pensare male degli altri si fa peccato, ma spesso si indovina”. Le liste di attesa sono il tema irrisolto sul quale si è cimentato in estate il governo Meloni, ben sapendo che il personale sanitario è sotto organico, sono insufficienti le risorse finanziarie per gli straordinari, è inadeguata la protezione dalle aggressioni degli operati sanitari nei reparti del pronto soccorso. Nel frattempo milioni di cittadino, pur esenti da ticket sanitario, sono sottoposti ad ulteriori esborsi di denari che il rapporto della Fondazione Gimbe/2024 e l’ISTAT/2023, hanno quantificato nella percentuale del 26%, con spese dirette o intermediate, quest’ultime erogate dalle assicurazioni sanitarie. Il piano del governo è chiaro: ridurre la presenza dello Stato a tutto vantaggio della sanità privata e delle assicurazioni sanitarie. Non possiamo rimanere con le mani in tasca, bisogna impedire la lenta agonia del SSN.

Continua a leggere
Advertisement

Più letti