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EMERGENZA COVID – EMERGENZA TUMORI

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Sono cambiate le strategie di contenimento del contagio perché è cambiata la percezione collettiva della pericolosità del contagio.

Perché molti hanno imparato che il termine ‘contagio’ è ora inappropriato sebbene abbiarappresentato il ‘pilumcon il quale le istituzioni hanno convinto i cittadini ad aver paura.

La politica è stata investita dalle affermazioni contrastanti di scienziati, opinionisti, soppiantando in parte se non ignorando le esperienze (competenze) di scienziati esperti.

Sono stati autorizzati vaccini pur sapendo che tale ritrovato necessita di anni di sperimentazioni.

Abbiamo inalato la paura del vaccino, meglio, degli effetti avversi. Quello prodotto da AstraZeneca è stato definito in vari modi. La stampa (davvero indipendente?) ha amplificato il tam tam negativo, qualcuno ha rimarcato il calcolo costi/benefici.

Ebbene, per il vaccino Pfizer sono state effettuate oltre 100.000 (102.100 al 17 marzo) segnalazioni di effetti avversi. Quasi il doppio di quelle riscontrate con la somministrazione di Astrazeneca (54.571). Pfizer (in collaborazione con la tedesca Biontech) è stato il primo vaccino anti-covid autorizzato dall’Ue a dicembre 2020. E’ pure il più somministrato. Il vaccino Moderna, invece, ha registrato 5.995 segnalazioni di reazioni avverse.

Ogni vaccino comporta effetti collaterali, in genere di breve durata; problematiche cardiache, vascolari, trombosi, emorragie coagulopatie.

Al 20 marzo l’Agenzia europea del farmaco ha dichiarato utilizzabile il vaccino AstraZeneca.

Nel frattempo un altro Cincinnati è stato investito del titolo di Dictator al posto del tiranno Conte. Il cambiamento (?) consiste nell’ammucchiata tra chi sedeva al tavolo gestionale del Recovery Fund.

Il cittadino non sofferma la sua attenzione sulle questioni giudiziarie, legate alla Sanità, ferme nelle stanze dei Tribunali, sul timore di rivolgersi alla struttura ospedaliera per diagnosi, cura e degenza di malati non Covid.

Abbiamo partecipato il 16 marzo alla video conferenza stampa, organizzata dalla FISMAD (Federazione Italiana Società Malattie Apparato Digerente). I lavori, coordinati dalla Presidente Elisabetta Buscarini, hanno visto la partecipazione del Dr. Antonio Benedetti, Presidente SIGE (Società Italiana di Gastroenterologia/Endoscopia), Il Dr. Luigi Pasquale, Presidente DIED (Società Italiana di Endoscopia Digestiva), il Dr. Fabio Monica, Presidente AIGO (Associazione Italiana Gastroenterologi ed endoscopisti digestivi Ospedalieri.

E’ stata fatta la disamina della situazione precedente la pandemia e quella attuale.

Drammatica.

Il tumore al colon retto rappresenta la seconda causa di morte neoplastica; si registrano 50 mila casi ogni anno, nell’uomo il 14%, nella donna il 12%.

Fondamentale è la diagnosi precoce, come per tutte le patologie in verità. La prevenzione riduce la mortalità e non è difficile attuarla.

Basta effettuare ripetuti screening. Ma al riguardo emerge la differenza tra le varie zone della Penisola; dai dati 2018-2019, quindi pre-Covid:

-nel Nord si tocca il 94% di inviti all’adesione allo screening con il 50% di adesione;

-nel Centro 93% e 36% di adesioni;

-nel Sud 43%, purtroppo e 31% di adesione.

Viene da chiedersi le motivazioni di queste differenze, sempre e soltanto a causa della Covid?

La storia di questo anno segnato dalla pandemia registra 1.168 tumori non diagnosticati, il ritardo delle analisi, da 4 a 7 mesi di tempo, comporta l’individuazione del +3% di tumori avanzati e +12% di mortalità.

Al 3 aprile 2020 sono stati effettuati quasi un milione di test in meno.

Va considerata la mobilità passiva che vede la corsa della speranza, specie dal Sud verso il Nord, come ha esposto il Dr. Pasquale, che costa alle casse regionali campane oltre 300 milioni di euro.

In fondo il test è semplice, gratuito e non invasivo, lo si effettua a casa e si consegna in farmacia. A partire dai 50 anni di età.

Perché è stata sospesa la prevenzione? In Italia come in Irpinia. La Covid è una coperta non lunga; vero è che ha premuto sul Sistema Sanitario Nazionale, vero è che il sistema sanitario è regionale e ha mostrato tutti i limiti conseguenti. Ma non può giustificare le morti da tumore gastrico, colo-rettale, pancreatico inserite indebitamente nel novero dei decessi da Covid.

L’allarme lanciato da FISMAD, SIED, SIGE e AIGO ha visto partecipe l’Eurodeputato Massimiliano Salini che ha recepito il messaggio e chiarito che l’Unione Europea non ha potere normativa nei vari Stati membri.

Il welfare è demandato alla sensibilità dei politici nazionali, più corretto dire politici regionali. Abbiamo chiesto ai conferenzieri quali azioni pratiche possono essere attuate ai fini della prevenzione, specie nel nostro territorio.

‘’la salute è una responsabilità individuale e istituzionale – ha dichiarato l’On. Salini – ogni Stato deve indirizzare economie per affrontare le emergenze sanitarie specifiche. L’U.E. ha azionato gli strumenti per reperire economie in favore dei singoli Paesi colpiti dalla Covid. Occorre cambiare la cultura della gestione: non esiste soltanto l’emergenza Covid perché la Sanità non è solo Covid. Occorrono riforme che diventino strutturali e non limitate ai Pronto Soccorso perché il cittadino guarda non l’intero Ospedale ma soltanto il punto principale di accesso emergenziale, il P.S. appunto.’’

La Dottoressa Fuscarini ha concluso sollecitando campagne di sensibilizzazione nazionale per la prevenzione colon rettale. Per tutte le patologie non Covid.

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Forza Italia Ariano Irpino: Strade, infrastrutture e sanità abbandonate dalla Regione Campania

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I fondi per le strade di Ariano Irpino non ci sono. Lo ha confermato il Presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, nell’intervista rilasciata ieri a margine della sua visita a Sant’Angelo dei Lombardi. Una dichiarazione che certifica l’abbandono del nostro territorio da parte della Regione, ormai concentrata su clientelismo e interessi di parte, come dimostra il caso di Salerno, dove il Presidente della Provincia, esponente deluchiano di ferro, è da mesi agli arresti domiciliari.

Gli arianesi, se vorranno raggiungere la nascente stazione Hirpinia o se sperano in una strada alternativa a Cardito, farebbero meglio a rivolgersi direttamente a Trump o a Elon Musk, perché dalla Regione Campania non riceveranno nulla. I soldi sono stati destinati altrove, mentre il nostro territorio viene lasciato in balia di traffico insostenibile, infrastrutture fatiscenti e servizi pubblici al collasso.

Anche il sindaco Enrico Franza dovrà finalmente assumersi le sue responsabilità. La Contursi-Grottaminarda-Camporeale, opera strategica per il nostro territorio, è stata archiviata nonostante i milioni di euro già spesi in progettazioni e persino espropri. Ma il peggio è che neanche la “bretella” alternativa a Cardito, promessa come soluzione per alleggerire il traffico, vedrà mai la luce.

La verità è semplice e amara: la Regione Campania ha abbandonato Ariano Irpino. Mentre si concentrano risorse e attenzioni sulle zone costiere, il nostro territorio deve sopportare un traffico insostenibile, un sistema sanitario al collasso e trasporti pubblici talmente inadeguati che, dopo le 7:30 del mattino, per raggiungere Napoli ci vogliono tre ore di viaggio.

Il Presidente De Luca, con il suo consueto sarcasmo, ci invita a “stampare soldi” per realizzare le opere di cui abbiamo bisogno. Ma in realtà, ciò che emerge è la totale incapacità di questa classe politica di garantire i diritti fondamentali ai cittadini. Un’amministrazione che trasforma i bisogni in favori e che ha condannato il nostro territorio a uno stato di abbandono e rassegnazione.

Eppure, Ariano Irpino ha potenzialità straordinarie: la futura stazione Hirpinia e il suo polo logistico rappresentano un’occasione unica di sviluppo per l’intera area. Per coglierla, però, dobbiamo liberarci di una classe dirigente che in questi anni ha dimostrato solo di vivere alla giornata, senza una visione di crescita e sviluppo per il nostro territorio.

Forza Italia Ariano Irpino continuerà a denunciare l’abbandono del nostro territorio e a lavorare per costruire un’alternativa politica che metta finalmente al centro le esigenze dei cittadini.

Forza Italia Ariano Irpino

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Antonio Bianco : Non illudiamo i Meridionali con l’Alta Velocità

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L’Italia è spezzata in due, i collegamenti ferroviari tra il Sud ed il Nord sono interrotti tra Paola ed Amantea, in provincia di Cosenza, a causa della caduta di un container sui binari la cui rimozione è resa difficile per le forti raffiche di vento. Rai Calabria, da Paola, effettua un servizio con le interviste e le pacate rimostranze dei passeggeri che denunciano l’interruzione della linea ferroviaria appena il mal tempo imperversa. Tra il 21° e 23° secondo del filmato del 14 gennaio 2025, il cronista cita l’Alta Velocità (il servizio è di Iacopo Catarsi e riproduco le testuali parole: “le cancellazioni per l’Alta Velocità sono continue…”), fatto non rispondente al vero in quanto l’Alta Velocità si ferma a Napoli e non prosegue verso il Meridione, lasciando inalterato il gap infrastrutturale dei collegamenti ferroviari tra le due aree del Paese. I tempi di percorrenza ferroviari della tratta tirrenica da Reggio Calabria a Napoli, paragonati a quelli tra Napoli e Milano, per la stessa distanza, sono circa il doppio. Tant’è che si vorrebbe progettare un nuovo tracciato dell’Alta Velocità, tra le due citate città, tutt’ora rimasto nel seno degli Dei. L’Italia va riunificata partendo dalla realtà dei fatti, in mancanza dei quali diventa difficile rimette insieme i cocci di un Paese arlecchino. Vengono riconosciuti i diritti di cittadinanza e civili a geometria variabile, legati al luogo di residenza. I meridionali emigrano in cerca di lavoro o per curarsi, hanno pochissimi esili nido pubblici, una sanità mal ridotta, un welfare inesistente e muoiono, in media, tre o quattro anni prima che nel resto del Paese. Almeno non li illudiamo con l’inesistente alta velocità ferroviaria tra Napoli e Reggio Calabria.

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Pallavolo Campionato Serie D maschile – Torna a giocare in casa il GSA ARIANO

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 Sabato 18 gennaio 2025 alle ore 18.00 al Palasport il team arianese scende in campo con i  salernitani   del PESSY per una gara valida a  determinare le prime due posizioni  del girone.

Dopo l’inattesa sconfitta rimediata  a Battipaglia , la compagine del Tricolle ha perso il primo posto a vantaggio proprio dei prossimi avversari  che conducono al vertice  con due punti di distacco. La prossima gara rivestirà  grande importanza sia  per la conquista della  vittoria che per la classifica , giocatori e staff tecnico del GSA ne sono consapevoli e preparano al meglio l’appuntamento.

Gli allenatori Giulio Filomena e Nico Medici  chiedono alla  squadra di lasciare da parte l’ultimo risultato e continuare a credere nelle proprie possibilità per seguire l’obiettivo promozione.

Sarà un impegno delicato per capitan Santosuosso e compagni che attendono l’occasione per riscattarsi

con un successo e riprendere  il comando della graduatoria.

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