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Attualità

Emergenza Covid Frangipane – Vaccini e caos

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I selfie in ambiente ospedaliero da qualche settimana si susseguono, si rincorrono. Ci vengono propinate a ogni scatto sospinto..
Non i selfie salveranno gli ultra 80enni, i 70enni e giù fino ai fatidici 16 anni.
Il sindaco di Calitri lamenta la mancata individuazione del suo Comune quale punto vaccinale.
Ariano Irpino, invece..
Il P.O. “O.Frangipane” trasformato quasi del tutto in ospedale Covid. Nell’immaginario collettivo lo è da tempo.
Pur di aumentarne la frequentazione da parte dei cittadini , si sono ingegnati l’esclusiva di centro focale per la vaccinazione.
La confusione, il caos, presenza contemporanea di decine e decine di persone, personale insufficiente e disorganizzato.
A questo si aggiunge la guerra dei vaccini (da noi anticipata da tempo), la comunicazione da parte della filiera gestionale sanitaria.
La più che mai colpevole mancanza di un direttore sanitario aziendale (senza distinguo di genere), presente a compenso, non fisicamente, scarica sulle gentili spalle del Direttore Generale. Forse la meno colpevole. Forse. In quanto esecutrice di indicazioni politiche da Napoli e Irpinia ha le sue responsabilità.
Lavoratori della sanità, da Avellino, sono stati e vengono indirizzati al Frangipane!
La struttura ospedaliera che fungeva da succursale, il Criscuoli, oggi ‘clinica accorpata’ alla Don Gnocchi ha visto il flusso della vaccinazione al personale interno senza intoppi. Si dirà: “pochi soggetti da vaccinare”. Sarà, l’organizzazione però ha funzionato.
Rammentiamo che il Criscuoli fu destinatario di ‘doni in dispositivi di protezione ‘, di soldini. Di un ridotto reparto di T. Intensiva e sub. Si sbandiero’ il miracolo. Nessuno ne parla più. Invece, tanti selfie che ritraggono infermiere e medici che vengono vaccinati. Il Criscuoli riceve in P.S. persone, senza pre-triage esterno, alle quali si somministra tampone per la verifica Covid.
Tutto bello?
Si. Personale sanitario gentile, senza protezione che ha cura di queste persone. Le ricovera in stanze in compagnia si altri ricoverati. Tutto bello, ben fatto. Encomiabile. Se l’esito del tampone non fosse giunto dopo 5/6 ore. Ha un nome tutto questo?
Le decine di persone che ancora oggi 17 febbraio stazionano da ore e per ore dinanzi al “punto vaccinale anti-covid19” rappresentano purtroppo la confusione in cui versa la Sanità Irpina.
Ma tant’è!

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Provincia – Obbligo di catene per neve a bordo o pneumatici invernali sulle strade provinciali e regionali dell’Irpinia

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La Provincia di Avellino ha disposto, con ordinanza del dirigente del settore Viabilità, l’obbligo di catene per neve a bordo o pneumatici invernali (da neve) o altri mezzi antisdrucciolevoli omologati ed idonei ad essere prontamente utilizzati, ove necessario, durante il periodo compreso tra la data odierna e il 15 Aprile 2025, per tutti i veicoli a motore, esclusi i ciclomotori a due ruote, i motocicli e i velocipedi, in transito lungo i tratti delle strade provinciali e regionali ricadenti nel territorio della provincia di Avellino.

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Attualità

Avanti tutta con il referendum abrogativo

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Salvini e Zaia, forse affetti da analfabetismo di ritorno, vogliono portare avanti il loro disegno di spaccare l’Italia, ignorano sia Consulta che ha demolito la legge Calderoli, sia la Cassazione che rende ammissibile il referendum abrogativo, non possono impunemente sbeffeggiare le istituzioni reputando uno scherzo di carnevale le decisioni assunte dalle supreme corti. Qualcuno dovrebbe fermare il duo Salvini-Zaia, è in gioco la credibilità della Meloni e del governo che hanno prestato giuramento sulla Costituzione. La legge Calderoli è un orrore Costituzionale, viola il principio di uguaglianza e di solidarietà, declassa la Questione Meridionale ad affare locale che dovranno risolvere gli amministratori meridionali, ritenuti la causa e l’effetto del problema. I fatti, le relazioni del Parlamento, l’Ufficio dei Conti Pubblici territoriali hanno smentito la narrazione della Lega, infatti l’applicazione del criterio della spesa storica ha consentito al Nord di ottenere un maggior gettito dallo Stato Centrale di oltre 60 miliardi, fatto che ha consentito di finanziare il tempo prolungato nella scuola dell’obbligo, di costruire gli asili nido, di offrire l’alta velocità, diffusa in tutta l’Italia settentrionale, servizi quasi completamente negati ai meridionali. Si celebri il referendum contro la legge Calderoli e, senza perder tempo, si inizi la battaglia per riunificare il paese affinché tutti i cittadini, inclusi i meridionali, si sentano fratelli e non fratellastri d’Italia.

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Attualità

Provincia – Nuova tariffa per lo smaltimento dei rifiuti, ai Comuni rimborso per un milione di euro

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Il presidente Buonopane: “Risparmi anche per i cittadini”

“Oltre un milione di euro di risparmio per i Comuni sullo smaltimento dei rifiuti, che si traduce in una riduzione della Tari per i cittadini”. Il presidente della Provincia, Rizieri Buonopane, comunica che l’Ato ha validato la nuova tariffa proposta dalla società provinciale IrpiniAmbiente Spa.

La tariffa regolata produce uno sconto di circa il 9% sul precedente importo. Si passa da 220 euro a tonnellata a 200,70 euro per quanto riguarda la frazione indifferenziata trattata allo Stir di Pianodardine, con applicazione retroattiva al primo gennaio 2024, comportando così una ricaduta di risparmio in tariffa Tari per i cittadini irpini.

La somma complessiva che verrà restituita ai Comuni supera il milione di euro. Questo importo sarà distribuito in misura proporzionale con note di credito per le amministrazioni in regola con i pagamenti a IrpiniAmbiente. Per gli enti morosi si adotterà una compensazione debiti-crediti.

“Non si può non evidenziare lo straordinario lavoro che sta portando avanti il management di IrpiniAmbiente, con l’amministratore unico Claudio Crivaro – dichiara il presidente Buonopane -. La nuova tariffa, la cui proposta è stata inviata all’Ato lo scorso ottobre e ora finalmente è stata validata, è frutto di una virtuosa gestione della società. Come si ricorderà, è stato già dimezzato il costo per lo smaltimento della frazione umida (che è sceso da poco più di 200 euro a circa cento euro), mentre per il vetro IrpiniAmbiente ottiene da qualche mese un rimborso. E ciò a differenza di quanto accadeva in passato, quando la società sborsava risorse importanti a favore delle aziende che si occupano del recupero e riciclo. Tutto questo, unito al know how e alla forza lavoro, fa di IrpiniAmbiente un esempio di società pubblica che funziona. Ovviamente, si può sempre migliorare. In tal senso, sono in campo altre azioni promosse dal dottore Crivaro e dal suo staff. A lui e a tutti i lavoratori il nostro ringraziamento”.

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