Attualità
Emergenza Covid – Il Coronavirus ha dato motivo di scrivere, ipotizzare, accusare
Da mesi si parla di tamponi e tecnologia PCR (proteina C reattiva). Occorre parlare, scrivere, ribadire il concetto di “contagiosità”, in altre parole quella capacità di un microrganismo di passare da un essere vivente a un altro.
Lo strumento principale che si sta utilizzando per tale valutazione è il tampone. Abbiamo imparato che la positività al tampone indica che il soggetto è contagioso.
Non essendo persone di scienza non ci permettiamo di disquisire in merito. Siamo, altresì, legittimati a chiedere: è scientificamente corretta tale valutazione? Può essere un elemento molto utile per elaborare una diagnosi ma comparando i risultati con un dato di riferimento.
La metodica ricerca l’RNA (RiboNucleic Acid, acido ribonucleico) virale nei campioni; trovando l’rna ritengono il soggetto contagioso.
Basta per definire contagioso un soggetto, una persona?
Per Sars, Mers, influenza è noto che l’rna virale può essere rilevato molto oltre la fine dell’infezione. Nel caso del morbillo, il virus può essere rilevato anche 6-8 settimane dopo la scomparsa del virus vitale. Il sistema immunitario aggredisce i virus rompendo il loro involucro o aggregando più particelle virali, ma l’acido nucleico viene eliminato lentamente nel tempo.
Tom Jefferson, epidemiologo britannico, lavora a Roma, per la Cochrane Collaboration. Ha dichiarato che la PCR ‘’è un test che rileva anche la più piccola frazione del virus che sta cercando, amplificando il campione milioni di volte. Ma un frammento, una frazione, non è un virus intero, capace di replicarsi e infettare altri esseri umani. E’ una piccola parte della struttura virale ciò che viene rilevato dalla PCR. Ma solo virus interi possono infettare. Nell’esito del test non viene riportato il numero di cicli di amplificazione che si è reso necessario. Un alto numero di cicli che trova piccoli frammenti può dare risultato positivo (falso positivo..?). Un basso numero di cicli è senz’altro un elemento che può identificare il soggetto contagioso per il quale è necessaria la quarantena.”
Ogni ciclo di PCR raddoppia la quantità del campione.
I numeri (i risultati) che ci vengono dati non sono accompagnati da questa informazione. Perché? All’esplosione della pandemia non si disponeva di tecnica certificata per rilevare il Sars-Cov-2.
Il test viene eseguito scegliendo un Ciclo Soglia, cioè il ciclo della reazione di PCR scelto come riferimento, estremamente alta, nello specifico 39 cicli, in pratica tutto lo spettro della PCR. Vale a dire che il test darà risultato positivo per ogni segnale di fluorescenza che appare nei primi 39 cicli.
Si individuano tre spezzoni (primer) dell’rna; il virus Sars-cov2 potrebbe possedere tutte e tre le parti geniche ricercate; invece, se un solo primer (porzione) è positivo, il soggetto viene definito positivo. Questo vuol dire contagiosità?
Ma allora, chiediamoci, come vanno interpretati questi risultati?
In uno studio di agosto Tom Jefferson conferma che non c’è uno standard, non esiste valore di riferimento che permetta di dire la soglia che permette di dichiarare la contagiosità. Si conoscesse il numero di cicli utilizzati, si avrebbe un minimo di riferimento.
Il rilevamento del virus vitale si fa con coltura in vitro del campione che ha dato positività. Se c’è crescita virale si può supporre che il campione riveli “contagiosità”.
A questo punto l’altra domanda che ci viene da porre: è possibile distinguere un positivo che è contagioso da uno che non lo è?
Ci sono studi nei quali i risultati hanno dato ‘’positività per 83 giorni’’. I virus vitali, però, sono stati riscontrati al massimo dopo 8 giorni dalla fine dei sintomi.
Roberto Rigoli, primario del reparto di microbiologia di Rovigo: ‘’ di 60mila tamponi effettuati, 210 sono risultati positivi; ma 199 di essi lo erano in maniera molto modesta, tanto che abbiamo dovuto amplificare molto il “segnale” per trovare i virus’’
Hanno dovuto amplificare molto il segnale? A quanti cicli hanno rilevato la positività?
Sui giornali, in televisione, abbiamo letto e sentito di ‘’evidenza scientifica’’.
L’evidenza scientifica ci dice che oltre un certo numero di cicli il rischio di infettività è praticamente nullo.
Probabilmente il binomio SI/NO all’interpretazione della PCR non validata da coltura virale, impone la quarantena, l’isolamento, la ‘’reclusione’’ di un grande numero di persone che non sono più infette.
In assenza di un valore/riferimento oggi appare scientificamente insensato un uso indiscriminato su soggetti asintomatici, senza accertare la vera carica virale che attesti l’effettiva contagiosità del soggetto.
Kary Mullis, Biochimico Nobel 1993, affermava che con la PCR, amplificando, si rende positiva anche l’acqua.
Un test dovrebbe aiutare il medico a diagnosticare, a capire lo stato di salute dei suoi pazienti. Oggi il test sostituisce il medico.
Quando, come finirà la pandemia? Sarà la paura delle persone, l’esasperazione a dire che è finita?
E che fine fa la medicina clinica?
Attualità
Educare alla parità di genere – tra pari”, domani la presentazione del progetto presso la Sala Conferenze del Palazzo degli Uffici
L’Amministrazione Comunale di Ariano Irpino venerdì 22 novembre 2024 alle ore 10,30 presso la sala Conferenze del Palazzo degli Uffici presenta un progetto che si rivolge agli studenti della scuola secondaria di II grado per Educare alla parità attraverso l’ innovazione didattica, dal titolo “Educare alla parità di genere – tra pari”.
Il progetto didattico “Educare alla parità di genere – tra pari” presentato dalla dott.ssa Rossella Schiavo, responsabile del Centro Antiviolenza ANANKE dell’Ambito Territoriale A1 con sede ad Ariano, ha lo scopo di prevenire atti di violenza contro le donne attraverso percorsi educativi e formativi destinati alle studentesse e gli studenti delle scuole secondarie di II grado di Ariano in via sperimentale e nella forma di ricerca – azione.
Il progetto prevede di coinvolgere un numero di studenti delle classi terze e dopo la formazione essi stessi opereranno nei gruppi di studenti del proprio istituto secondo il modello didattico “pear to pear”.
L’iniziativa nasce dall’intesa tra gli Assessorati all’istruzione e alle Politiche Sociali, l’Azienda Speciale consortile per le politiche sociali dell’Ambito Territoriale A1 e le scuole superiori di Ariano. Dopo la sperimentazione il progetto sarà esteso alle altre scuole del territorio.
Dopo i saluti di:
Enrico Franza
Sindaco di Ariano Irpino
Laura Cervinaro
Consigliera Provinciale
Augusto Morella
Presidente Azienda speciale consortile per la gestione delle politiche sociali Provincia di Avellino n. A1
Pasqualino Molinario
Assessore alle Politiche Sociali del Comune di Ariano Irpino
Grazia Vallone
Assessore all’Istruzione e alle Politiche Giovanili del Comune di Ariano Irpino
Interverranno:
Rossella Schiavo
Psicologa – Azienda speciale consortile Avellino A1 – Sportello “Ananke”
Tiziana Aragiusto
Dirigente Scolastica, reggente ISS “De Gruttola”
Massimiliano Bosco
Dirigente Scolastico, ISS “Ruggero II”
Giovanni Mingione
Dirigente Scolastico, reggente Liceo “P. P. Parzanese”
Interventi degli studenti
Attualità
Rsu Ispettorato del Lavoro: solidarietà alle colleghe aggredite a Sirignano, necessario garantire sicurezza dei dipendenti
La Rappresentanza sindacale unitaria dell’Ispettorato territoriale del Lavoro di Avellino, composta da Mario D’Andrea, Carminantonio Vacchiano e
Maria Luisa Candela, nell’esprimere piena solidarietà alle due colleghe aggredite nei giorni scorsi in un’attività commerciale di Sirignano, mentre svolgevano il proprio lavoro, approfittando della presenza in città di alti dirigenti dell’ente, giunti appositamente presso la sede dell’ufficio per manifestare la vicinanza dell’amministrazione per quanto successo e approfondire la vicenda, ha avuto un confronto con il direttore centrale Vigilanza e Sicurezza del Lavoro dell’Ispettorato nazionale, dott. Aniello Pisanti, con il direttore interregionale Inl, dott. Giuseppe Patania, e con il direttore dell’Ispettorato territoriale di Avellino, dott. Francesco Damiani, che nella mattinata di ieri si sono incontrati, a Palazzo di governo, con il Prefetto, Rossana Riflesso.
L’intento della Rsu è individuare soluzioni idonee a gestire una situazione che ormai sta diventando insostenibile per gli ispettori che quotidianamente, nello svolgere le proprie mansioni, si imbattono in situazioni rischiose, diventando nei fatti lo sfogatoio di tensioni sociali, ma anche i destinatari di atteggiamenti e comportamenti incivili e aggressivi, da parte di alcuni degli utenti sottoposti a controlli.
Per quanto ci riguarda, abbiamo quindi chiesto maggiore attenzione e tutela anche per il personale adibito al front office, che costantemente deve rapportarsi con il malcontento dell’utenza, che non di rado degenera in invettive e minacce all’indirizzo degli addetti.
Da parte dei tre dirigenti abbiamo registrato ampia disponibilità a recepire le nostre osservazioni e ad intrattenere un confronto costante, in un’ottica di collaborazione costruttiva, nell’interesse esclusivo dei dipendenti degli uffici, in modo che possano svolgere le proprie funzioni istituzionali nella massima tranquillità.
Venendo al grave espisodio occorso alle colleghe, l’altro giorno, quando le due ispettrici del lavoro si sono presentate e qualificate all’atto dell’accesso ispettivo, il titolare della ditta ha reagito con violenza contro una di loro, strattonandola con forza mentre stava procedendo all’identificazione di una lavoratrice, impedendole di raccoglierne le dichiarazioni, in modo da agevolarne l’allontanamento, anche su energico invito della madre di quest’ultimo, presente nel negozio. Nonostante le ispettrici abbiano immediatamente chiesto l’intervento dei Carabinieri della stazione di Baiano, tramite il 112, che sono sopraggiunti in loco, il titolare della ditta e i suoi congiunti hanno ripetutamente oltraggiato e aggredito verbalmente le ispettrici del lavoro, rovesciando persino il tavolo sul quale stavano redigendo il verbale, colpendo così ad una mano una delle colleghe, procurandole una frattura ad un dito. Si è pertanto reso necessario l’intervento dei sanitari, anche a causa di un malore accusato dall’ispettrice colpita, a seguito della situazione, e il trasporto presso il Pronto Soccorso dell’azienda ospedaliera Moscati di Avellino, dove i medici hanno riscontrato la frattura alla mano e un innalzamento della pressione arteriosa, con una prognosi di 25 giorni.
A seguito di quanto è successo, ci è stato riferito che sarà convocato, in tempi brevi, il Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica, con l’obiettivo di garantire un maggiore supporto all’attività ispettiva, in termini di forze dell’ordine.
Attualità
La lega marcia, mentre l’opposizione tace sulla Questione Meridionale e sul referendum
La Corte Costituzionale ha assestato un duro colpo alla legge 86/2024 targata Calderoli, ha cassato sette commi e indicato cinque prescrizioni a cui attenersi per riscrivere il testo. La casa è abbattuta ma non polverizzata, e Calderoli è ben determinato a modificare la legge in parlamento. I rilievi della Consulta sono chiari: non si possono trasferire intere materie ma solo specifiche funzioni, la richiesta va motivata e sempre che lo Stato Centrale non sia in grado di svolgere questa funzione nel rispetto del principio di sussidiarietà; la delega al governo per la definizione dei Livelli Essenziali delle Prestazioni (LEP) non può essere generica; i LEP non possono essere definiti e rivisti con DPCM (Decreto Presidente Consiglio dei Ministri); deve essere eliminato il criterio della spesa storica e le regioni sono obbligate a rispettare il patto di stabilità al fine di prevenire inefficienze di sistema e la crescita della spesa pubblica; il parlamento non può solo ratificare le intese, fra il governo e le regioni, ma deve approvarle e rinviarle per un nuovo esame. Le opposizioni esultano, manca, però, un’azione volta a rimettere al centro dell’agenda politica la Questione meridionale, causa ed effetto delle disuguaglianze tra le due aree del paese. Né l’opposizione ha riaffermato la necessità che il referendum, richiesto da oltre 1,2 milioni di cittadini, sia celebrato, in tal modo, si impedisce ai cittadini di partecipare al dibattito pubblico sul regionalismo differenziato, sin ad ora, svolto solo nelle sedi istituzionali oppure nelle segrete stanze. In tal modo il silenzio dell’opposizione rafforza la proposta del governo Meloni di ritenere oramai inutile il referendum e non pongono in campo l’offensiva per spazzare via lo Spacca Italia.
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