Attualità
Emergenza Covid – Le scoperte del Coronavirus

Il virus che attualmente circola nel mondo è del Nord Italia. Non è lo stesso di Wuhan.
Un’affermazione ‘tosta’ rilasciata da Alexander Kekulé, virologo tedesco, il quale sostiene che il 99,5% dei casi nel mondo risalirebbe al ceppo virulento sviluppatosi nel nord del nostro Paese.
‘’Nonostante gli avvertimenti della Cina, non è stato bloccato. I metodi cinesi non sono stati presi in considerazione’’ ha aggiunto il Dottor Kekulé, direttore dell’Istituo di microbiologia dell’Università Halle. Il ceppo italiano si chiama mutante “G” e ha mutazioni genetiche, risultando più contagioso della variante trovata a Wuhan.
Ciò non vuol dire che noi europei, noi italiani in particolari, siamo responsabili della pandemia globale. A Wuhan, fatto salvo il complottismo anticinese di matrice statunitense, non sapevano di cosa si trattava; nel nord Italia vi erano già state avvisaglie nel corso del 2019 e gli avvisi, ignorati, di Pechino. In Cina, il virus originale è stato bloccato con una certa rapidità, operando allo stesso modo anche da noi si sarebbe conseguito un risultato simile.
Vero è che noi viviamo una ‘’democrazia’’ ma altrettanto vera è la sottovalutazione nell’approccio al contagio messo in atto nel Nord: sono passate diverse settimane prima che l’epidemia si estendesse nella vastità che purtroppo abbiamo conosciuta. A febbraio, però, realtà di ricerca farmaceutiche erano già all’opera per creare il vaccino. Questa attesa o sottovalutazione ha permesso al virus di mutare geneticmente facendo diventare il Sars-Cov2 più contagioso della evidenza di Wuhan.
Ogni anno, da ottobre a marzo, i Medici di Medicina generale (‘’di famiglia’’) affrontano polmoniti interstiziali, polmoniti atipiche. Prescrivendo antibiotici. Il 22 febbraio il Ministero della Salute ha comunicato ai Medici di Medicina generale la circolazione di un virus sconosciuto, contro il quale non esisteva alcuna terapia.
Conseguenza? Nessun antibiotico prescritto tantomeno somministrato. Dopo sei/sette giorni la persona vittima di tali polmoniti, ovviamente a casa, ovviamente non assistita, è stata abbandonata a se stessa. Preda della tempesta di citochine e con processi infiammatori amplificati. Ultima risorsa la corsa in ospedale. Ventilazione meccanica e conseguenze letali. Scene raccontate e testimoniate a migliaia. Pochi, temerari, coraggiosi Medici hanno curato i malati a casa con antibiotici, come per esperienza e competenza avevano sempre operato. Medici di Bergamo, Brescia, Bologna, Pia, Firenze, in Campania, in Irpinia. Quasi nessuna delle persone curate in casa ha avuto necessità di ricovero ospedaliero. Coraggiosi perché, direte? Perché la disposizione Ministeriale imponeva (esatto, imponeva) un approccio diverso, come da indicazioni dell’O.M.S. (organizzazione mondiale sanità): nella prima fase isolamento domiciliare; nella seconda e terza fase ossigenoterapia e ventilazione meccanica. Dunque ospedale. I tanto strombazzati numeri di telefono di pubblica utilità risultavano muti.
La chiusura (lockdown) a singhiozzo, a chiazze, le riaperture, hanno permesso e potrebbero permettere una ripresa ulteriore della virulenza. Chiudere la gente in casa, tra asintomatici, sani, sintomatici quali conseguenze ha portato e porterà? Fare i tamponi solo alle persone con sintomi si è rivelata strategia non completamente efficace e ancora incomprensibilmente presente nelle linee guida dell’Organizzazione Mondiale della Sanità.
Osservando quanto avvenuto dal ‘liberi tutti’, rileviamo un quanto già verificato nella prima ‘’ondata’’: congestionamento degli ospedali e penuria di medici. Il bilancio del bando della Protezione civile per medici, previsti 450, da inviare in Campania, riporta che su 156 domande ci sono state 97 rinunce e sette esclusioni per mancanza di requisiti.
Sono 25 le domande in attesa di riscontro e solo 27 medici, tra cui 3 anestesisti, pochissimi rispetto alle necessità, sono entrati in servizio. Palazzo Santa Lucia aveva chiesto 600 medici, 800 infermieri.
Abbiamo letto del metodo Cinese, Koreano, Giapponese; ebbene, la Corea del sud ha registrato 438 nuovi casi di coronavirus il 29 novembre, di cui 24 importati. Da oggi e sino al 7 dicembre sono previste nuove restrizioni nell’area metropolitana di Seul. Saranno chiuse saune e palestre, vietati veglioni.
Qualcosa è cambiata nella comunicazione dei vertici sanitari: veniamo informati del numero di persone in terapia intensiva, dei ricoverati in sub intensiva, dei decessi.
Si conoscono le percentuali del rapporto tra età e contagio: a settembre la percentuale di coloro che hanno meno di 50 anni era del 58,9%, mentre a novembre è salita al 74,6%.
Negli ultimi 30 giorni in Italia sono stati registrati 800.953 casi di infezione da Sars-Cov-2, di cui 22.712 tra gli operatori sanitari. Nello stesso arco di tempo sono stati 12.904 i deceduti e 304.531 i guariti. Dati pubblicati dall’Istituto Superiore di Sanità (Iss) e aggiornati al 29 novembre. Il 48,3% dei contagiati sono maschi e il 51,7% femmine; l’11% ha sotto i 18 anni, il 15,5 è over 70, il 29% ha tra 51 e 70 anni e la maggior parte, il 44,3%, ha tra 19 e 50 anni.
Il gioco dei colori come il ristoro per decreto e per codice Ateco, (secondo la pressione delle categorie), cercano di ‘’conservare’’ la paura nei cittadini. Ai quali si promette il regalo/premio di fine anno: il vaccino. Anzi i vaccini…
Attualità
“Open Week” dedicato alla salute della donna presso l’Ospedale “Frangipane-Bellizzi” di Ariano Irpino

Open Week dedicato alla salute della donna presso l’Ospedale “Frangipane-Bellizzi” di Ariano Irpino. Dal 22 al 30 aprile l’ASL di Avellino, guidata da Mario Nicola Vittorio Ferrante, insieme a Fondazione Onda ETS, in occasione della Giornata nazionale della Salute della Donna, che si celebra il 22 aprile, organizza la decima edizione dell’(H) Open Week con l’obiettivo di promuovere l’informazione, la prevenzione e la cura al femminile.
La struttura ospedaliera, inserita nel network Bollino Rosa, offrirà gratuitamente Visite ed esami strumentali, consulenze telefoniche, eventi e colloqui a distanza, info point e distribuzione di materiale informativo.
Sarà possibile effettuare visite specialistiche previa prenotazione nelle seguenti branche:
• Cardiologia, incluso ECG e Ecocardiogramma – per prenotazionitel. 0825 877338
• Ginecologia e Ostetricia, incluso Ecografia Transvaginale – per prenotazioni tel. 0825 877250 – 0825 877246
• Neurologia – per prenotazioni tel. 0825 877333 – 0825 877345
• Pneumologia, incluso Spirometria – per prenotazioni tel. 0825 877365
“Con la decima edizione dell'(H) Open week sulla salute della donna, Fondazione Onda ETS rinnova il suo impegno nell’informazione, la prevenzione e la cura al femminile: una causa che sentiamo nostra da quando l’allora Ministro della Salute Beatrice Lorenzin istituì la giornata dedicata alla salute femminile e da lì sempre onorata, offrendo negli Ospedali del network Bollino Rosa aderenti all’iniziativa una settimana, quest’anno ben nove giorni, di servizi gratuiti come visite, consulenze telefoniche, eventi e colloqui a distanza, infopoint e distribuzione di materiale informativo per avvicinare la popolazione femminile a diagnosi sempre più precoci e a percorsi di cura personalizzati”, commenta Francesca Merzagora, Presidente Fondazione Onda ETS. “Il successo che l’(H)Open week sulla salute della donna continua a riscuotere, ci ricorda quanto sia fondamentale continuare ad occuparsi della salute femminile”.
“L’Azienda Sanitaria Locale di Avellino sta portando avanti ormai da diverso tempo un approccio sempre più orientato al genere, riconoscendo la necessità di una medicina di genere sempre più personalizzata e rispondente alle esigenze della singola persona. Inoltrequesta Direzione Generale ha investito molto sul fronte della prevenzione, diagnosi e cura delle patologie della sfera femminile, a partire dagli screening oncologici, potenziando l’offerta sanitaria sia territoriale che ospedaliera – afferma il Direttore Generale dell’ASL di Avellino, Mario Nicola Vittorio Ferrante – va in questa direzione anche il lavoro fatto per la crescita del Presidio Ospedaliero di Ariano, che non a caso è inserito nella rete Bollino rosa”.
Fondazione Onda ETS, Osservatorio nazionale sulla salute della donna e di genere, dal 2007 attribuisce agli ospedali che erogano servizi dedicati alla prevenzione, diagnosi e cura delle principali patologie femminili il riconoscimento del Bollino Rosa; il network, composto attualmente da 361 ospedali dislocati sul territorio nazionale e in fase di rinnovo con il bando aperto fino al 31 maggio per il biennio 2026-2027, sostiene la Fondazione nel promuovere, anche all’interno degli ospedali, un approccio “di genere” nella definizione e nella programmazione strategica dei servizi clinico-assistenziali, indispensabile per garantire il diritto alla salute non solo delle donne ma anche degli uomini.
Attualità
Per la prima volta nella nostra città, il Lions Club Ariano Irpino ha il piacere di ospitare il LionsDay nella giornata di sabato 12 aprile

Una giornata che mira a far conoscere il mondo dei Lions e a coinvolgere tutta la nostra comunità, all’insegna della salute, della cultura e dell’importanza dello stare INSIEME per aiutare chi ha bisogno!
Unitamente agli altri Lions e Leo Club delle province di Avellino e Benevento (L.C. Avellino Host, L.C. Avellino Principato Ultra, L.C. Benevento Host, L.C. Benevento Arco Traiano, L.C. Morra de Sanctis Alta Irpinia, Leo Club Irpinia e Leo Club Benevento Host) e grazie alla disponibilità di medici volontari e delle associazioni del territorio, verranno effettuati screening gratuiti della vista, del diabete, nutrizionale, senologico e psicologico (tutti previa prenotazione al numero WhatsApp 3891012660) e dimostrazioni di Primo Soccorso.
A partire dalle 10:30 (anche queste su prenotazione WhatsApp al numero 3398777962) avranno luogo visite guidate al “Museo della Civiltà Normanna” e al “Museo Civico e della Ceramica”.
La giornata, con inizio alle ore 10:00 in P.zza Plebiscito, sarà allietata da musica ed artisti di strada e si aprirà con l’esibizione dei “Tamburini dell’Associazione delle Sante Spine” e con la donazione di un ulivo al Comune di Ariano Irpino.
Vi aspettiamo numerosi: sarà un modo per conoscerci e per passare del tempo insieme all’insegna dell’amicizia e del volontariato!
INSIEME POSSIAMO LASCIARE IL SEGNO!!
Attualità
“Alba di Carta. Memorie di una prigione”: nel carcere di Avellino la presentazione del libro di Antonio Sauchella

Mercoledì 9 aprile 2025, alle ore 9:30, presso la Casa Circondariale di Bellizzi (Avellino), si terrà la presentazione del libro “Alba di Carta. Memorie di una Prigione” di Antonio Sauchella, edito da 2000diciassette.
L’evento, organizzato dall’UNPLI di Avellino, rappresenta un importante momento di riflessione sui temi della detenzione, della memoria e della rinascita attraverso la scrittura. Alla presentazione parteciperanno numerosi ospiti istituzionali e del mondo accademico, tra cui la direttrice della Casa Circondariale di Bellizzi, Dott.ssa Maria Rosaria Casaburo, e la psicologa Dott.ssa Saffo Maria Di Maio, vicepresidente dell’Associazione Terra Dorea.
Interverranno inoltre il Prof. Pietro Caterini, dirigente scolastico dell’Istituto De Sanctis D’Agostino Amatucci, l’avvocato Gaetano Aufiero, la Prof.ssa Mirella Napodano e Carlo Mele, Garante dei detenuti di Avellino. Coordinerà l’incontro la giornalista Katiuscia Guarino.
L’autore Antonio Sauchella sarà presente all’evento per raccontare la sua esperienza e il significato profondo della sua opera. A impreziosire la mattinata, anche la lettura della poesia “I molti echi della luce” di Monia Gaita.
Un’iniziativa che sottolinea il valore della cultura come strumento di crescita personale e collettiva, anche nei luoghi più difficili.
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