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Emergenza Covid – Quanti sono i contagiati?

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Da ieri, ‘’formalmente’’, i Medici di Medicina Generale e Pediatri sono incaricati dell’esecuzione in modo rapido e in piena sicurezza dei test antigenici di accertamento del Covid. Il Comitato di Settore Regioni Sanità ha sottoscritto, con i rappresentanti sindacali di categoria, l’accordo nazionale finalizzato a rafforzare le attività territoriali di diagnostica di primo livello e di prevenzione della trasmissione di Sars-Cov-2.

Era ora!

Il virus ha messo a nudo tutti, cittadini, istituzioni, professioni, politica, scienza, comunicazione.

Ha mostrato la sedentarietà della gestione del potere mentre ‘’il capitale’’ (il potere economico) cambiava pelle.

Tutti sanno che mancano posti letto e personale nelle strutture sanitarie (non solo in Campania ma specie in Campania), grazie al virus. Colpa del virus?

Colpa dei cittadini che spargono contagi mentre i responsabili nella sanità ‘’lavorano indefessamente’’ a salvaguardare la salute collettiva.

Questa teoria fa scendere in campo influencer che premono sulla ricettività mediale del cittadino, convincendolo della sua colpa; schiera fior fiore di luminare esperti/competenti a sollecitare pugno duro contro la popolazione, colpevole..

Nessuno degli esperti, dei comunicatori, si azzarda a dire verità fondamentali.

A cominciare dal numero, corrispondente al vero, dei contagiati.

Da qualche settimana le informazioni dalle Unità regionali di Crisi riportano la separazione, nel numero ‘’registrato’’ dei casi, tra sintomatici e asintomatici.

Da qualche parte si affaccia la conferma che nel novero dei decessi sono inseriti ANCHE i ‘’decessi per altre cause’’.

ARIANONEWS24 intervistò il Dr. Mario Bacco, Medico Legale il quale, dichiarò di aver elaborato, con un team di ricercatori, tra febbraio e marzo 2020, uno studio sul virus. Mediante test sierologici somministrati, su base volontaria, a circa 7.000 persone sane. Dallo studio risultava che mediamente il 20-25% della popolazione italiana risultava entrata in contatto con il virus. E questo sin dal 2019 (‘’polmoniti anomale’’, così vennero diagnosticate). E’ definito eretico.

Abbiamo appreso che la Cina ha ferito l’intero pianeta Terra nascondendo i dati sul virus e sulle sue caratteristiche. Comportando, tale omissione, l’esplosione del contagio, la morìa di migliaia di persone, per qualche recondito fine. Abbiamo, tutti, odiato i cinesi, mentitori genetici per flebo di informazione somministrateci giornalmente.

Oggi si sa che la Cina ha rilasciato le evidenze cliniche ai primi di gennaio, quindi lo ha fatto l’istituto Pasteur in Francia, lo Spallanzani in Italia. Dunque la Comunità scientifica mondiale, e italiana, era informata. Il Prof. Ernesto Burgio, membro del Comitato Scientifico dell’Istituo Europeo per la ricerca sul Cancro, ha dichiarato, il 21 marzo 2020, che da almeno 5 anni si sapeva (cioè lo sapevano gli esperti che studiano il virus) che il virus avrebbe potuto mutare; in effetti ha mostrato diverse mutazioni nella ‘’spike’’, la famosa proboscide con la quale si aggancia il virus.

La conoscenza scientifica non è stata utilizzata per affrontare la filogenetica del virus, quello italiano a esempio, che circolava allegramente prima della pandemia.

E’ stato sottovalutato. Il rischio della propagazione del contagio è stato sottovalutato dagli esperti che hanno ‘’guidato’’ la politica nelle decisioni, nelle scelte operative. Chi non ricorda le eccellenze scientifiche affermare ‘’il virus è poco più forte dell’influenza stagionale’’, ‘’non esiste’’?

Il ritardo nell’approntare quanto necessario e opportuno alla difesa dal virus è colpevole nel Sud, in Campania, per il tempo intercorso dalla tragedia Lombarda alla propagazione del virus nel Meridione.

Colpa non dei cittadini che sono stati segregati in casa per le indicazioni ‘’scientifiche’’.

Nel mese di maggio scorso sono state condotte tre indagini, da parte dell’Università Statale di Milano, sui sintomi correlati a Covid-19. Da queste indagini risultò che almeno il 25% della popolazione italiana, all’incirca 15 milioni di persone, aveva riportato sintomi di tipo Covid-19 fra il 7 marzo e il 4 maggio e di questi, circa 8 milioni di persone ‘’potrebbero’’ aver avuto la malattia.

Nel mese di marzo, uno studio realizzato dell’Imperial College di Londra (coordinatori Neil Ferguson e Samir Bhatt), aveva rilevato che le persone entrate in contatto con il virus sarebbero già state circa 6 milioni in tutto il mondo, e che si sarebbero potute evitare 120mila vittime in 11 Stati, tra cui Italia, Regno Unito, Francia, Germania e Spagna. E Italia.

Concludeva, lo studio, che le persone già infettate allora (marzo!) dal virus sarebbe stata tra il 2 e il 12% della popolazione: 2,7% nel Regno Unito, solo 0,41% in Germania, 3% in Francia e addirittura 9,8% in Italia, primo Paese europeo a essere colpito duramente.

Un recente lavoro, svolto presso il campus di Roma dell’Università Cattolica, ha stimato che oltre 5 milioni di italiani, il 10% della popolazione, sono entrati in contatto con il SARS-CoV-2. Sarebbero, molti di più, comunque, rispetto alle stime ufficiali.

Numeri calcolati sulla analisi dei tamponi effettuati, cioè testando solo i sintomatici o chi è entrato in contatto con un positivo e non facendo tamponi di screening sulla popolazione. La letalità del virus, si calcola ‘generalmente’ facendo il rapporto tra il numero di decessi e il numero di persone contagiate.

Intanto si invoca l’applicazione del lockdown, la soluzione!

Il lavoro svolto dall’Università Cattolica mostra che la letalità del virus potrebbe essere di molto inferiore a quella stimata ufficialmente. La Protezione civile, dichiara che la letalità sarebbe del 9,5%; secondo l’indagine sierologica dell’ISTAT sarebbe del 2,4%; secondo le stime dell’Università Cattolica si abbasserebbe allo 0,6%, ovvero 6 persone su mille.

La letalità della pandemia spagnola del 1918 fu del 4%, mentre quella dell’influenza stagionale si aggira annualmente intorno allo 0,1%. La letalità del Coronavirus, dunque, sarebbe sei volte superiore a quella di una comune influenza stagionale. Non da sottovalutare ma nemmeno deve essere vista come l’Apocalisse!

Il numero degli asintomatici è importante, perché mostra la quota di popolazione che può contribuire alla diffusione del virus. E quindi quanta e quale attenzione ciascun cittadino deve applicare alle misure basilari di sicurezza. Per tutelare se stesso e gli altri. Ma restano i dubbi sulla metodica di analisi dei tamponi (i famosi ‘’cicli’’).

Dunque igienizzare le mani, uso corretto della mascherina, opportuno distanziamento. Di queste tre ‘’armi’’, due sono alla portata di tutti (bar, ristoratori, cinema, palestre, teatri, ecc.). Il distanziamento sui mezzi pubblici è demandato alla gestione dei trasporti.

Il cittadino ha timore di utilizzare i mezzi pubblici. Colpevole?

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Coordinamento Cittadino Forza Italia – Ariano Irpino: un grido d’allarme contro la criminalità dilagante

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Ancora una notte di furti e violenze scuote la tranquillità di Ariano Irpino. È ormai da oltre due anni che i cittadini vivono nel terrore, vittime di una vera e propria escalation criminale che sembra non conoscere fine. Ogni sera, una nuova abitazione viene svaligiata, spesso nella totale impunità per i responsabili. La situazione, già grave, si è ulteriormente aggravata negli ultimi mesi: i malviventi non si accontentano più di derubare le case, ma hanno iniziato a sottrarre anche autovetture, arrivando persino a malmenare brutalmente i malcapitati che osano trovarsi sulla loro strada.

Questa situazione di insicurezza e vulnerabilità è diventata insostenibile. Non è accettabile che i cittadini di Ariano Irpino vivano con la paura costante di subire violenze o furti all’interno delle proprie abitazioni. La comunità ha il diritto di sentirsi protetta e di vivere in serenità.

È ora che tutti facciano la propria parte per porre fine a questo incubo. Il Sindaco Enrico Franza, il Prefetto, il Questore, il Comandante Provinciale dei Carabinieri e lo stesso Ministro dell’Interno devono intervenire con decisione. È necessaria una mobilitazione generale che coinvolga tutte le forze politiche, sociali e istituzionali della città per indurre lo Stato a mettere in campo tutti i mezzi possibili per ristabilire l’ordine e la sicurezza. Se le misure ordinarie non si rivelano sufficienti, non si deve escludere il ricorso all’Esercito.

Le persone devono poter tornare a sentirsi al sicuro nelle proprie case, senza il timore di violenze o furti. Questo è un diritto fondamentale che va garantito con ogni mezzo disponibile.

Per questo chiediamo al Sindaco Franza di agire tempestivamente, sollecitando una riunione urgente del Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica in cui si discuta proprio della situazione di Ariano Irpino e delle misure straordinarie da adottare per arginare questa ondata di criminalità.

Inoltre, riteniamo indispensabile che il Sindaco riferisca quanto emerso da tale incontro in un Consiglio Comunale monotematico, aperto alla cittadinanza. Questo momento di confronto pubblico servirà a determinare le ulteriori iniziative necessarie per garantire la sicurezza della nostra città.

È tempo di agire. Non possiamo più permettere che la paura regni sovrana nelle strade e nelle case di Ariano Irpino. Lo Stato deve dimostrare di essere presente e pronto a difendere i propri cittadini con tutta la forza di cui dispone.

Il Coordinamento Cittadino

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Confesercenti, Marinelli: investimenti sostenibili 4.0, opportunità per le imprese irpine

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“Per le imprese irpine e dell’intero Mezzogiorno sono in arrivo nuove opportunità con le agevolazioni previste dal programma “Investimenti Sostenibili 4.0” di Invitalia, appena rifinanziato, che sostiene la trasformazione tecnologica e digitale delle piccole e medie attività, indirizzata verso ambiti strategici per la competitività e la crescita sostenibile del sistema economico”.  Ad affermarlo è Giuseppe Marinelli, presidente provinciale di Confesercenti Avellino.

“La misura prevede – prosegue il dirigente dell’associazione di categoria – una dotazione finanziaria complessiva di 300 milioni di euro, destinati sotto forma di contributi in conto impianti e di finanziamenti agevolati, alle imprese in possesso dei requisiti specifici per l’accesso agli incentivi, con una copertura fino al 75 per cento delle spese ammissibili”.

Sono ammesse alle agevolazioni le attività manifatturiere e di servizi alle imprese. I piani di investimento dovranno offrire un contributo al raggiungimento degli obiettivi climatici e ambientali, rendere il processo produttivo sostenibile e circolare, migliorare la sostenibilità e il risparmio energetico dell’impresa o favorire la transizione tecnologica e digitale dell’azienda proponente. L’obiettivo del programma dovrà essere raggiunto tramite l’impiego di tecnologie abilitanti come l’intelligenza artificiale, la blockchain, l’internet of things e l’industrial internet, il cloud, la cybersecurity, i big data e analytics, le soluzioni di advanced manufacturing, la manifattura additiva, la simulazione e la realtà aumentata.

Le spese inserite nel progetto possono riguardare l’acquisto di macchinari, impianti e nuove attrezzature; opere murarie; programmi informatici; certificazioni ambientali; servizi di consulenza specialistica.

Il programma d’investimento deve prevedere una spesa compresa tra i 750.000 euro e i 5 milioni di euro. L’accesso e la concessione delle agevolazioni avviene mediante una procedura valutativa a sportello.

Per ulteriori informazioni e assistenza è possibile rivolgersi agli uffici di Confesercenti, in viale Italia n° 53, ad Avellino, previo appuntamento, telefonando al numero 0825 679256 o scrivendo a info@confesercentiavellino.it.

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Forza Italia Ariano Irpino: Strade, infrastrutture e sanità abbandonate dalla Regione Campania

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I fondi per le strade di Ariano Irpino non ci sono. Lo ha confermato il Presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, nell’intervista rilasciata ieri a margine della sua visita a Sant’Angelo dei Lombardi. Una dichiarazione che certifica l’abbandono del nostro territorio da parte della Regione, ormai concentrata su clientelismo e interessi di parte, come dimostra il caso di Salerno, dove il Presidente della Provincia, esponente deluchiano di ferro, è da mesi agli arresti domiciliari.

Gli arianesi, se vorranno raggiungere la nascente stazione Hirpinia o se sperano in una strada alternativa a Cardito, farebbero meglio a rivolgersi direttamente a Trump o a Elon Musk, perché dalla Regione Campania non riceveranno nulla. I soldi sono stati destinati altrove, mentre il nostro territorio viene lasciato in balia di traffico insostenibile, infrastrutture fatiscenti e servizi pubblici al collasso.

Anche il sindaco Enrico Franza dovrà finalmente assumersi le sue responsabilità. La Contursi-Grottaminarda-Camporeale, opera strategica per il nostro territorio, è stata archiviata nonostante i milioni di euro già spesi in progettazioni e persino espropri. Ma il peggio è che neanche la “bretella” alternativa a Cardito, promessa come soluzione per alleggerire il traffico, vedrà mai la luce.

La verità è semplice e amara: la Regione Campania ha abbandonato Ariano Irpino. Mentre si concentrano risorse e attenzioni sulle zone costiere, il nostro territorio deve sopportare un traffico insostenibile, un sistema sanitario al collasso e trasporti pubblici talmente inadeguati che, dopo le 7:30 del mattino, per raggiungere Napoli ci vogliono tre ore di viaggio.

Il Presidente De Luca, con il suo consueto sarcasmo, ci invita a “stampare soldi” per realizzare le opere di cui abbiamo bisogno. Ma in realtà, ciò che emerge è la totale incapacità di questa classe politica di garantire i diritti fondamentali ai cittadini. Un’amministrazione che trasforma i bisogni in favori e che ha condannato il nostro territorio a uno stato di abbandono e rassegnazione.

Eppure, Ariano Irpino ha potenzialità straordinarie: la futura stazione Hirpinia e il suo polo logistico rappresentano un’occasione unica di sviluppo per l’intera area. Per coglierla, però, dobbiamo liberarci di una classe dirigente che in questi anni ha dimostrato solo di vivere alla giornata, senza una visione di crescita e sviluppo per il nostro territorio.

Forza Italia Ariano Irpino continuerà a denunciare l’abbandono del nostro territorio e a lavorare per costruire un’alternativa politica che metta finalmente al centro le esigenze dei cittadini.

Forza Italia Ariano Irpino

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