Attualità
Emergenza Covid – “Tu mi chiudi, tu mi paghi”, ora e subito, non domani
Le manifestazioni spontanee di piazza si susseguono a ritmo incessante in Italia. Le convocazioni viaggiano con i
social, partono dal basso e descrivono il malessere, dettato dal senso di sfiducia nei confronti della classe di governo nazionale e regionale, percepito dal popolo variegato delle partite IVA, dei commercianti, dei liberi professionisti, dei dipendenti di vendite al dettaglio, delle palestre e dalle sale da ballo. Vogliono un ristoro finanziario, ora e subito, ossigeno vitale per evitare la bancarotta. Lo confermano gli slogan scanditi nelle piazze di Napoli, Catania, Roma, Torino: […] “Tu mi chiudi, tu mi paghi” […] […] “qui nessuno vuole andare contro le forze dell’ordine” […], esprimono preoccupazione per non poter pagare le rate del mutuo, l’impossibilità di far continuare a studiare i propri figli, pensano ai bisogni quotidiani, non sono facinorosi e smettiamola di definirli camorristi, sono persone normali, come tutti noi, in cerca di tranquillità e di una normalità travolta dal Coronavirus. Ora e subito devono essere accreditate sui conti correnti del popolo le risorse finanziarie senza ingessarsi nelle pastoie burocratiche che impediscono, ancora oggi, a centinaia di migliaia di persone di percepire la cassa integrazione. Ora e subito i lavoratori a nero del Mezzogiorno ma anche del resto d’Italia, devono essere ristorati con il reddito di cittadinanza, (vedi la dichiarazione del Ministro Provenzano espressa nell’intervista di fine marzo 2020 nella quale ribadiva che: […] “nell’emergenza servono misure universali e immediate di sostegno al reddito”[…].
Ora e subito, vanno messi in campo i 100 miliardi già disponibili nelle casse dello Stato (60 miliardi liquidi e 40 miliardi nella pancia di CdP Cassa depositi e Prestiti). Trasfusione vitale per mantenere in vita il popolo meridionale che ha visto migrare, fra il 2002 ed il 2017, circa 2 milioni di persone e 250 mila laureati in cerca di lavoro al Nord oppure all’estero, gode di servizi pubblici essenziali inesistenti o inefficienti (ad esempio gli asili nido, il trasporto pubblico locale, i posti letto negli ospedali), ha un reddito che è la metà di quelli del Nord, ed inoltre il PIL è a meno 18%.
[…] “Tu mi chiudi, tu mi paghi” […] Ora e subito, non domani, non ci arrendiamo. I social e la piazza sono il nostro megafono, la consapevolezza di essere persone è la nostra forza, continua la lotta dal basso per dare dignità al popolo meridionale.
Ora e subito il ristoro economico è la nostra legittima richiesta.
Siete avvisati… ora e subito, non domani.
Attualità
Provincia – Obbligo di catene per neve a bordo o pneumatici invernali sulle strade provinciali e regionali dell’Irpinia
La Provincia di Avellino ha disposto, con ordinanza del dirigente del settore Viabilità, l’obbligo di catene per neve a bordo o pneumatici invernali (da neve) o altri mezzi antisdrucciolevoli omologati ed idonei ad essere prontamente utilizzati, ove necessario, durante il periodo compreso tra la data odierna e il 15 Aprile 2025, per tutti i veicoli a motore, esclusi i ciclomotori a due ruote, i motocicli e i velocipedi, in transito lungo i tratti delle strade provinciali e regionali ricadenti nel territorio della provincia di Avellino.
Attualità
Avanti tutta con il referendum abrogativo
Salvini e Zaia, forse affetti da analfabetismo di ritorno, vogliono portare avanti il loro disegno di spaccare l’Italia, ignorano sia Consulta che ha demolito la legge Calderoli, sia la Cassazione che rende ammissibile il referendum abrogativo, non possono impunemente sbeffeggiare le istituzioni reputando uno scherzo di carnevale le decisioni assunte dalle supreme corti. Qualcuno dovrebbe fermare il duo Salvini-Zaia, è in gioco la credibilità della Meloni e del governo che hanno prestato giuramento sulla Costituzione. La legge Calderoli è un orrore Costituzionale, viola il principio di uguaglianza e di solidarietà, declassa la Questione Meridionale ad affare locale che dovranno risolvere gli amministratori meridionali, ritenuti la causa e l’effetto del problema. I fatti, le relazioni del Parlamento, l’Ufficio dei Conti Pubblici territoriali hanno smentito la narrazione della Lega, infatti l’applicazione del criterio della spesa storica ha consentito al Nord di ottenere un maggior gettito dallo Stato Centrale di oltre 60 miliardi, fatto che ha consentito di finanziare il tempo prolungato nella scuola dell’obbligo, di costruire gli asili nido, di offrire l’alta velocità, diffusa in tutta l’Italia settentrionale, servizi quasi completamente negati ai meridionali. Si celebri il referendum contro la legge Calderoli e, senza perder tempo, si inizi la battaglia per riunificare il paese affinché tutti i cittadini, inclusi i meridionali, si sentano fratelli e non fratellastri d’Italia.
Attualità
Provincia – Nuova tariffa per lo smaltimento dei rifiuti, ai Comuni rimborso per un milione di euro
Il presidente Buonopane: “Risparmi anche per i cittadini”
“Oltre un milione di euro di risparmio per i Comuni sullo smaltimento dei rifiuti, che si traduce in una riduzione della Tari per i cittadini”. Il presidente della Provincia, Rizieri Buonopane, comunica che l’Ato ha validato la nuova tariffa proposta dalla società provinciale IrpiniAmbiente Spa.
La tariffa regolata produce uno sconto di circa il 9% sul precedente importo. Si passa da 220 euro a tonnellata a 200,70 euro per quanto riguarda la frazione indifferenziata trattata allo Stir di Pianodardine, con applicazione retroattiva al primo gennaio 2024, comportando così una ricaduta di risparmio in tariffa Tari per i cittadini irpini.
La somma complessiva che verrà restituita ai Comuni supera il milione di euro. Questo importo sarà distribuito in misura proporzionale con note di credito per le amministrazioni in regola con i pagamenti a IrpiniAmbiente. Per gli enti morosi si adotterà una compensazione debiti-crediti.
“Non si può non evidenziare lo straordinario lavoro che sta portando avanti il management di IrpiniAmbiente, con l’amministratore unico Claudio Crivaro – dichiara il presidente Buonopane -. La nuova tariffa, la cui proposta è stata inviata all’Ato lo scorso ottobre e ora finalmente è stata validata, è frutto di una virtuosa gestione della società. Come si ricorderà, è stato già dimezzato il costo per lo smaltimento della frazione umida (che è sceso da poco più di 200 euro a circa cento euro), mentre per il vetro IrpiniAmbiente ottiene da qualche mese un rimborso. E ciò a differenza di quanto accadeva in passato, quando la società sborsava risorse importanti a favore delle aziende che si occupano del recupero e riciclo. Tutto questo, unito al know how e alla forza lavoro, fa di IrpiniAmbiente un esempio di società pubblica che funziona. Ovviamente, si può sempre migliorare. In tal senso, sono in campo altre azioni promosse dal dottore Crivaro e dal suo staff. A lui e a tutti i lavoratori il nostro ringraziamento”.
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