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Attualità

Emergenza Covid19 – Post di Canale 5 e Toti su Via Sestri: Agcom risponde ad Aleandro Longhi

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Dal Sen. Aleandro Longhi,riceviamo e pubblichiamo:

Dopo la mia segnalazione all’AUTORITÀ PER LE GARANZIE NELLE COMUNICAZIONI (AGCOM) e alla Procura della Repubblica circa il servizio di Canale 5 e il post su Facebook del Presidente della Regione Liguria Giovanni Toti, nel quale si definivano i Sestresi cittadini sconsiderati che si comportavano da idioti, l’AGCOM mi ha risposto quanto di seguito allego.

Oggetto: Segnalazione del Sen. Aleandro Longhi, Ns prot. n. 151909 del 7 aprile 2020

Si fa seguito alla segnalazione in oggetto con la quale si lamenta che “Il Presidente della Regione Liguria, Giovanni Toti, giovedì 2 aprile alle 16,54, si è permesso di postare su Facebook una lunga ramanzina nella quale definisce i Sestresi cittadini sconsiderati che si comportano da idioti, allegando una foto che fa apparire una folla di Sestresi a stretto contatto”; nel denunciare che quanto appare possa essere frutto di un artificio fotografico, si associa tale rappresentazione a quanto trasmesso da una emittente nazionale e una locale, “Lo stesso giorno Canale 5 aveva realizzato un servizio sulla presunta folla che si accalcava in Via Sestri, come se i Sestresi fossero incoscienti, noncuranti del coronavirus. Un servizio pressoché analogo era stato realizzato dalla tv locale Primo Canale della quale Toti è frequente ospite”.

Per quanto riguarda il post su facebook, che risulta pubblicato alle 7.54 e riporta, testualmente, “Amici, queste sono le immagini di via Sestri a Genova questa mattina. Così proprio non ci siamo. Vorrei chiedere a questi sconsiderati cittadini se davvero ognuno di loro ha un buon motivo per essere lì. Fare la spesa, andare a comprare un giornale non può essere il pretesto per fare quattro passi al sole. È un comportamento irresponsabile, da idioti. Non vorrei che le piccole buone notizie di queste ore fossero fraintese: nei nostri ospedali si continua a morire.(…)”, esso è pubblicato sul profilo di Giovanni Toti il quale, conseguentemente, ne assume la responsabilità come di sua dichiarazione personale. Tuttavia, si precisa che gli Uffici hanno riscontrato che, oltre all’incoerente orario di pubblicazione, il post è stato immediatamente seguito da commenti di utenti i quali denunciavano che la foto risaliva a parecchi giorni prima e contestavano la veridicità di quanto affermato dal Presidente Toti. Per quanto concerne il servizio trasmesso su Canale 5 e Primocanale, si rappresenta che al segnalazione non precisa elementi identificativi, quali programmi, giorno e ora di diffusione, che costituiscono informazioni necessarie al fine di consentire a questi Uffici di procedere alle verifiche e alle eventuali iniziative di competenza, tenuto conto oltretutto che il monitoraggio dei servizi audiovisivi effettuato dall’Autorità non ha ad oggetto l’emittenza locale. Si fa riserva, dunque, dell’esercizio delle competenze previste una volta ricevute o acquisite le menzionate informazioni relative alla segnalazione inoltrata.

Il Vice Direttore

Giulio Votano

Ho provveduto pertanto a inviare all’AGCOM la seguente Pec di replica Oggetto: Segnalazione del Sen. Aleandro Longhi, Ns prot. n. 151909 del 7 aprile 2020

Eg. dr. Votano, in risposta alla sua cortese lettera, le faccio presente che il servizio su Via Sestri è andato in onda il 02/04/20 sul Tg5 delle tredici e poi nel Tg5 delle venti, come da post delle ore 16.00 del 2 aprile 2020 su Facebook di Rosanna Piturru, giornalista Mediaset, che si allega. Il post del Presidente Giovanni Toti, a suo tempo dirigente di Mediaset, non si sa se dimissionario o in aspettativa, e dove attualmente lavora anche la moglie, risulta pubblicato non, come hanno rilevato i suoi uffici, “all’incoerente orario di pubblicazione” delle 7 e 54, ma, come già avevo scritto, alle 16 e 54 del 2 aprile 2020 dopo il post di Rosanna Piturru, da cui è stata tratta l’immagine pubblicata in seguito da Giovanni Toti. Si allega screenshot del post della giornalista Rosanna Piturru.

Sen. Aleandro Longhi

N.B.: invito i cittadini che hanno visto il Tg5 del 02/04/20 a inviarmi le loro considerazioni tramite Facebook

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Provincia – Obbligo di catene per neve a bordo o pneumatici invernali sulle strade provinciali e regionali dell’Irpinia

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La Provincia di Avellino ha disposto, con ordinanza del dirigente del settore Viabilità, l’obbligo di catene per neve a bordo o pneumatici invernali (da neve) o altri mezzi antisdrucciolevoli omologati ed idonei ad essere prontamente utilizzati, ove necessario, durante il periodo compreso tra la data odierna e il 15 Aprile 2025, per tutti i veicoli a motore, esclusi i ciclomotori a due ruote, i motocicli e i velocipedi, in transito lungo i tratti delle strade provinciali e regionali ricadenti nel territorio della provincia di Avellino.

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Attualità

Avanti tutta con il referendum abrogativo

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Salvini e Zaia, forse affetti da analfabetismo di ritorno, vogliono portare avanti il loro disegno di spaccare l’Italia, ignorano sia Consulta che ha demolito la legge Calderoli, sia la Cassazione che rende ammissibile il referendum abrogativo, non possono impunemente sbeffeggiare le istituzioni reputando uno scherzo di carnevale le decisioni assunte dalle supreme corti. Qualcuno dovrebbe fermare il duo Salvini-Zaia, è in gioco la credibilità della Meloni e del governo che hanno prestato giuramento sulla Costituzione. La legge Calderoli è un orrore Costituzionale, viola il principio di uguaglianza e di solidarietà, declassa la Questione Meridionale ad affare locale che dovranno risolvere gli amministratori meridionali, ritenuti la causa e l’effetto del problema. I fatti, le relazioni del Parlamento, l’Ufficio dei Conti Pubblici territoriali hanno smentito la narrazione della Lega, infatti l’applicazione del criterio della spesa storica ha consentito al Nord di ottenere un maggior gettito dallo Stato Centrale di oltre 60 miliardi, fatto che ha consentito di finanziare il tempo prolungato nella scuola dell’obbligo, di costruire gli asili nido, di offrire l’alta velocità, diffusa in tutta l’Italia settentrionale, servizi quasi completamente negati ai meridionali. Si celebri il referendum contro la legge Calderoli e, senza perder tempo, si inizi la battaglia per riunificare il paese affinché tutti i cittadini, inclusi i meridionali, si sentano fratelli e non fratellastri d’Italia.

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Provincia – Nuova tariffa per lo smaltimento dei rifiuti, ai Comuni rimborso per un milione di euro

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Il presidente Buonopane: “Risparmi anche per i cittadini”

“Oltre un milione di euro di risparmio per i Comuni sullo smaltimento dei rifiuti, che si traduce in una riduzione della Tari per i cittadini”. Il presidente della Provincia, Rizieri Buonopane, comunica che l’Ato ha validato la nuova tariffa proposta dalla società provinciale IrpiniAmbiente Spa.

La tariffa regolata produce uno sconto di circa il 9% sul precedente importo. Si passa da 220 euro a tonnellata a 200,70 euro per quanto riguarda la frazione indifferenziata trattata allo Stir di Pianodardine, con applicazione retroattiva al primo gennaio 2024, comportando così una ricaduta di risparmio in tariffa Tari per i cittadini irpini.

La somma complessiva che verrà restituita ai Comuni supera il milione di euro. Questo importo sarà distribuito in misura proporzionale con note di credito per le amministrazioni in regola con i pagamenti a IrpiniAmbiente. Per gli enti morosi si adotterà una compensazione debiti-crediti.

“Non si può non evidenziare lo straordinario lavoro che sta portando avanti il management di IrpiniAmbiente, con l’amministratore unico Claudio Crivaro – dichiara il presidente Buonopane -. La nuova tariffa, la cui proposta è stata inviata all’Ato lo scorso ottobre e ora finalmente è stata validata, è frutto di una virtuosa gestione della società. Come si ricorderà, è stato già dimezzato il costo per lo smaltimento della frazione umida (che è sceso da poco più di 200 euro a circa cento euro), mentre per il vetro IrpiniAmbiente ottiene da qualche mese un rimborso. E ciò a differenza di quanto accadeva in passato, quando la società sborsava risorse importanti a favore delle aziende che si occupano del recupero e riciclo. Tutto questo, unito al know how e alla forza lavoro, fa di IrpiniAmbiente un esempio di società pubblica che funziona. Ovviamente, si può sempre migliorare. In tal senso, sono in campo altre azioni promosse dal dottore Crivaro e dal suo staff. A lui e a tutti i lavoratori il nostro ringraziamento”.

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