Attualità
Questione Tribunale Enrico Buemi PSI – “La battaglia per il Tribunale non subisce battute d’arresto”.
La battaglia per la difesa di una giustizia di prossimità ingaggiata dal PSI e dal senatore Buemi non è affatto conclusa, né subisce battute di arresto, né è preda degli scoramenti che tanti hanno manifestato successivamente alla bocciatura del referendum proposto dalle Regioni.
Il senatore Buemi, che già si era reso protagonista di una mozione, primi firmatari Buemi e Nencini, per riportare all’attenzione del Senato la questione delle correzioni alla legge che ha riformato la geografia giudiziaria e, di conseguenza, abolito i tribunali di Ariano e S. Angelo, continua in Aula a sostenere le proprie tesi con caparbietà, convinzione e, se del caso, anche durezza, lamentando la insensibilità, non tanto da parte del ministro quanto da parte una della burocrazia ministeriale. Cosa che ha denunciato in un duro intervento in aula tenuto il giorno 21 scorso nel quale, alla presenza del ministro Cancellieri, tra l’altro, ha affermato: “Nel merito della riforma ci sono alcune questioni che devono essere corrette: bisogna correggerle senza attendere i beneplaciti della tecnocrazia ministeriale! Da questo punto di vista non possiamo accettare che ci siano alcuni funzionari del Ministero che impediscono al Lei di agire per correggere disfunzioni che sono sotto gli occhi di tutti. I cittadini sono disposti a sacrifici, però non possono essere sacrifici inutili o demenziali, non possono essere sacrifici che negano il diritto ad avere giustizia. Ho parlato prima di giustizia rapida, ma deve essere anche vicina. Non dico sotto casa ma non deve essere neanche impedita perché i costi della giustizia, oltre quelli dell’avvocato e quelli fiscali derivanti dagli atti processuali, diventano insostenibili per coloro che devono muoversi per tutelare i propri diritti.
Da questo punto di vista non prenda, Signor Ministro questa mia come uno sfogo. Abbiamo già depositato agli atti del Senato una mozione che Le chiede di intervenire sui punti che unitariamente la Commissione giustizia del Senato Le ha posto come essenziali per avere il consenso di quest’Aula sulla riforma. Un atteggiamento di rigidità su quei punti provocherà una reazione, che sarà quella di mettere in discussione la riforma nel suo insieme, perché quest’Aula non può accettare delle insensibilità o delle sordità che vadano oltre il giusto, oltre il lecito”.
Gli interessi corporativi, dunque, non sono rappresentati da chi agisce in difesa dei territori, ma da lobby individuate che si rifiutano di vedere gli sfasci provocati dalla riforma.
La battaglia è quindi ancora tutta aperta con buona pace di quanti ritengono che la bocciatura del referendum abbia definitivamente chiuso ogni spazio di ridefinizione ed approfondimento nel merito di una riforma che ha privato, come accaduto nel caso della soppressione dei tribunali di Ariano e S. Angelo, un territorio vasto quanto l’intera Basilicata di ogni presidio giudiziario.
I socialisti non sono degli illusi o de visionari. I socialisti sono convinti che esistono ancora spazi per perseguire una via politica e parlamentare sulla questione del tribunale e la perseguiranno fino in fondo ricercando su ogni singolo atto le convergenze con tutte le forze politiche e sociali sensibili a questa problematica.
Attualità
Forza Italia Ariano Irpino: Strade, infrastrutture e sanità abbandonate dalla Regione Campania
I fondi per le strade di Ariano Irpino non ci sono. Lo ha confermato il Presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, nell’intervista rilasciata ieri a margine della sua visita a Sant’Angelo dei Lombardi. Una dichiarazione che certifica l’abbandono del nostro territorio da parte della Regione, ormai concentrata su clientelismo e interessi di parte, come dimostra il caso di Salerno, dove il Presidente della Provincia, esponente deluchiano di ferro, è da mesi agli arresti domiciliari.
Gli arianesi, se vorranno raggiungere la nascente stazione Hirpinia o se sperano in una strada alternativa a Cardito, farebbero meglio a rivolgersi direttamente a Trump o a Elon Musk, perché dalla Regione Campania non riceveranno nulla. I soldi sono stati destinati altrove, mentre il nostro territorio viene lasciato in balia di traffico insostenibile, infrastrutture fatiscenti e servizi pubblici al collasso.
Anche il sindaco Enrico Franza dovrà finalmente assumersi le sue responsabilità. La Contursi-Grottaminarda-Camporeale, opera strategica per il nostro territorio, è stata archiviata nonostante i milioni di euro già spesi in progettazioni e persino espropri. Ma il peggio è che neanche la “bretella” alternativa a Cardito, promessa come soluzione per alleggerire il traffico, vedrà mai la luce.
La verità è semplice e amara: la Regione Campania ha abbandonato Ariano Irpino. Mentre si concentrano risorse e attenzioni sulle zone costiere, il nostro territorio deve sopportare un traffico insostenibile, un sistema sanitario al collasso e trasporti pubblici talmente inadeguati che, dopo le 7:30 del mattino, per raggiungere Napoli ci vogliono tre ore di viaggio.
Il Presidente De Luca, con il suo consueto sarcasmo, ci invita a “stampare soldi” per realizzare le opere di cui abbiamo bisogno. Ma in realtà, ciò che emerge è la totale incapacità di questa classe politica di garantire i diritti fondamentali ai cittadini. Un’amministrazione che trasforma i bisogni in favori e che ha condannato il nostro territorio a uno stato di abbandono e rassegnazione.
Eppure, Ariano Irpino ha potenzialità straordinarie: la futura stazione Hirpinia e il suo polo logistico rappresentano un’occasione unica di sviluppo per l’intera area. Per coglierla, però, dobbiamo liberarci di una classe dirigente che in questi anni ha dimostrato solo di vivere alla giornata, senza una visione di crescita e sviluppo per il nostro territorio.
Forza Italia Ariano Irpino continuerà a denunciare l’abbandono del nostro territorio e a lavorare per costruire un’alternativa politica che metta finalmente al centro le esigenze dei cittadini.
Forza Italia Ariano Irpino
Attualità
Antonio Bianco : Non illudiamo i Meridionali con l’Alta Velocità
L’Italia è spezzata in due, i collegamenti ferroviari tra il Sud ed il Nord sono interrotti tra Paola ed Amantea, in provincia di Cosenza, a causa della caduta di un container sui binari la cui rimozione è resa difficile per le forti raffiche di vento. Rai Calabria, da Paola, effettua un servizio con le interviste e le pacate rimostranze dei passeggeri che denunciano l’interruzione della linea ferroviaria appena il mal tempo imperversa. Tra il 21° e 23° secondo del filmato del 14 gennaio 2025, il cronista cita l’Alta Velocità (il servizio è di Iacopo Catarsi e riproduco le testuali parole: “le cancellazioni per l’Alta Velocità sono continue…”), fatto non rispondente al vero in quanto l’Alta Velocità si ferma a Napoli e non prosegue verso il Meridione, lasciando inalterato il gap infrastrutturale dei collegamenti ferroviari tra le due aree del Paese. I tempi di percorrenza ferroviari della tratta tirrenica da Reggio Calabria a Napoli, paragonati a quelli tra Napoli e Milano, per la stessa distanza, sono circa il doppio. Tant’è che si vorrebbe progettare un nuovo tracciato dell’Alta Velocità, tra le due citate città, tutt’ora rimasto nel seno degli Dei. L’Italia va riunificata partendo dalla realtà dei fatti, in mancanza dei quali diventa difficile rimette insieme i cocci di un Paese arlecchino. Vengono riconosciuti i diritti di cittadinanza e civili a geometria variabile, legati al luogo di residenza. I meridionali emigrano in cerca di lavoro o per curarsi, hanno pochissimi esili nido pubblici, una sanità mal ridotta, un welfare inesistente e muoiono, in media, tre o quattro anni prima che nel resto del Paese. Almeno non li illudiamo con l’inesistente alta velocità ferroviaria tra Napoli e Reggio Calabria.
Attualità
Pallavolo Campionato Serie D maschile – Torna a giocare in casa il GSA ARIANO
Sabato 18 gennaio 2025 alle ore 18.00 al Palasport il team arianese scende in campo con i salernitani del PESSY per una gara valida a determinare le prime due posizioni del girone.
Dopo l’inattesa sconfitta rimediata a Battipaglia , la compagine del Tricolle ha perso il primo posto a vantaggio proprio dei prossimi avversari che conducono al vertice con due punti di distacco. La prossima gara rivestirà grande importanza sia per la conquista della vittoria che per la classifica , giocatori e staff tecnico del GSA ne sono consapevoli e preparano al meglio l’appuntamento.
Gli allenatori Giulio Filomena e Nico Medici chiedono alla squadra di lasciare da parte l’ultimo risultato e continuare a credere nelle proprie possibilità per seguire l’obiettivo promozione.
Sarà un impegno delicato per capitan Santosuosso e compagni che attendono l’occasione per riscattarsi
con un successo e riprendere il comando della graduatoria.
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