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ETTORE ZECCHINO: L’IRPINIA HA GIA’ IL SUO ORO BLU, NO AL PETROLIO

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(Ariano Irpino, 6 Novembre 2014) – «Non si può calare dall’alto una idea di sviluppo che contraddice radicalmente la volontà  del territorio. L’Irpinia e le aree interne della Campania stanno costruendo un futuro basato su eccellenze agroalimentari, turismo e innovazione, non sul petrolio».

Il Consigliere regionale Ettore Zecchino interviene all’indomani dell’approvazione da parte dell’assemblea del centro direzionale dell’ordine del giorno anti-trivellazioni che apre la strada alla presentazione di un ricorso alla Corte Costituzionale contro l’art.38 del Decreto «Sblocca Italia» che appare in contrasto con l’articolo 117 della Costituzione in materia di legislazione concorrente tra Stato e Regioni.«Il Governo Renzi – spiega Zecchino – ha ignorato totalmente il principio di sussidiarietà e la necessità di confronto e dialogo con le comunità locali. Non può bastare un generico richiamo all’interesse energetico nazionale per espropriare la cittadinanza della sua libertà di scelta e imporre in aree che sono, tra l’altro, già disseminate di pale eoliche e pannelli solari, una svolta industriale fondata sul vecchio e inquinante petrolio. Il mio – sottolinea Zecchino  – non è un “no” ideologico, né dettato da una visione egoistica degli interessi dell’Irpinia, ma un “no” che nasce da quanto non pochi autorevoli esponenti della comunità scientifica hanno affermato più volte: non si può escludere l’impatto negativo e il rischio elevato di trivellazioni in una zona sismica che presenta diverse criticità dal punto di vista idrogeologico. Una evidenza questa che – osserva Zecchino – ci obbliga a mettere davanti a tutto la tutela della sicurezza applicando il principio di precauzione».Ma al di là delle valutazioni sul metodo e su quello che il consigliere definisce come un tentativo di «colonizzazione», Zecchino ricorda i documenti di programmazione varati dagli enti locali e opere in fieri come l’alta capacità e la connessa piattaforma logistica in Valle Ufita, che, insieme alla diffusione della banda ultralarga,  si legano indissolubilmente alla vocazione commerciale e agricola dell’Irpinia.  L’industria petrolifera nell’attuale contesto socio-economico  rappresenterebbe «uno stravolgimento della progettualità». « Va detto peraltro – aggiunge Zecchino – che lo scetticismo su questa prospettiva cresce anche considerando l’esempio della vicina Val d’Agri che abbiamo tutti sotto gli occhi : lì le trivelle non hanno portato nessun effetto Texas, ma hanno seriamente modificato il paesaggio. Per questo faccio appello al Parlamento affinché modifichi opportunamente il Decreto Sblocca Italia».  Altre sono le vie da percorrere secondo Ettore Zecchino, che rileva : «Noi abbiamo già il nostro oro blu ed è l’acqua. Le fonti irpine di Cassano, Volturara, Montella, Caposele alimentano uno dei più grandi bacini idrici d’Europa. I maggiori osservatori internazionali concordano nel ritenere l’acqua la risorsa che maggiormente inciderà sul futuro mondiale. E invece di valorizzare questo patrimonio, il Governo Renzi va pericolosamente a caccia del petrolio»

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Coppa Italia TPRA (Federazione Italiana Tennis-Padel) al Club La Tartaruga

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Il settore Tpra della FITP (Federazione Italiana Tennis e Padel) presenta la “Coppa Italia TPRA Tennis 2025”

L’obiettivo è quello di coinvolgere nell’attività, NUOVI giocatori amatoriali, quindi anche nuovi tesserati, coinvolgendoli tramite i circoli, i maestri etc.

Come sappiamo, il fattore squadra, spesso rappresenta una forte motivazione alla partecipazione.

La formula è molto coinvolgente:

– 1^ FASE REGIONALE. 

FASE PROVINCIALE. Le prime 2 squadre di ogni girone accederanno al tabellone ORO, le altre al tabellone ARGENTO.

MASTER PROVINCIALE. Si giocherà con tabellone ad eliminazione diretta in entrambe le categorie ORO e ARGENTO. Le squadre finaliste dei tabelloni accederanno al Master Regionale.

MASTER REGIONALE. Si giocherà con tabelloni ad eliminazione diretta in entrambe le categorie ORO e ARGENTO. Le squadre vincitrici accederanno al Master Nazionale.

– 2^ FASE NAZIONALE

Si giocherà con tabelloni ad eliminazione diretta in entrambe le categorie ORO e ARGENTO.

Il Club La Tartaruga, Presieduto da Lucia Scrima, partecipa alla Coppa Italia categoria femminile competizione che prevede la disputo 2 singolari e un doppio al meglio di tre set ai 6 games con “vantaggio Tpra” e tie-break a 7 punti sul punteggio di 5 giochi pari, in sostituzione dell’eventuale terzo set si disputa un match tie-break a 7 punti.

Domani domenica 23 febbraio 2025 alle ore 10:00 si disputa la prima giornata sui campi in sintetico di Contrada Carpiniello le ragazze del Club La Tartaruga affrontano il TC Cesinali.

Il Club La Tartaruga Ariano Irpino schiera Manuela Leo (capitano) – Graziella Barrasso – Federica Capobianco – Veronica Di Maggio  – Greta Fino – Giuseppina Florenzano – Roberta Morelli e Raffaella Zecchino. 

Il Panathlon Club Ariano Irpino, Associazione Internazionale Benemerita del Coni che promuove l’etica e la lealtà nello Sport,attribuirà il premio “Fair Play” al termine delle varie fasi della Coppa Italia.

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Forza Italia Ariano incontra il Ministero della Giustizia : passi avanti per la riapertura di un secondo Tribunale in provincia di Avellino

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Roma, 17.02.2025– Una delegazione di Forza Italia di Ariano Irpino, guidata dal Segretario cittadino Avv. Giancarlo Giarnese e composta dagli Avv. Giancarlo Di Gregorio, Avv. Crescenzo Perrina e Arch. Alessandro Moschillo, è stata ricevuta questa mattina al Ministero della Giustizia dal Capo di Gabinetto del Ministro Nordio, Dott.ssa Bertolozzi. Al centro dell’incontro, la possibilità di riaprire un secondo tribunale in Provincia di Avellino.

Durante la riunione, la delegazione irpina ha presentato una relazione dettagliata sul progetto, accompagnata dal deliberato dei Sindaci dell’Area Vasta adottato il 13 febbraio scorso. Un documento che testimonia il forte sostegno istituzionale e territoriale all’iniziativa.

Dal confronto è emersa una notizia di grande rilievo: il Governo sta lavorando a un Progetto di Legge che, oltre a stabilizzare i tribunali abruzzesi, prevederà la riapertura di quattro tribunali soppressi nel 2012 e conferirà una delega all’Esecutivo per individuare i criteri utili alla riattivazione di altre sedi giudiziarie, con particolare attenzione alle aree interne.

La volontà dell’Esecutivo di superare la riforma della geografia giudiziaria del 2012 rappresenta un segnale positivo per il territorio irpino. Il Capo di Gabinetto ha già fissato un nuovo incontro dopo l’estate per discutere più concretamente della proposta di un secondo tribunale in provincia di Avellino.

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Attività Libero Professionale Intramoenia (ALPI), il grimaldello per privatizzare la Sanità

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Le liste di attesa sono la fotografia del Sistema Sanitario italiano, finanziato con prelievi fiscali sui redditi dei pensionati, lavoratori e liberi professionisti, eroga prestazioni sanitarie in tempi biblici, anche otto /nove mesi, che compromettono le condizioni di salute della persona ammalata. Tant’è, che, il cittadino, per ottenere prestazioni sanitarie in tempi ragionevoli, si rivolge all’Attività Libero Professionale Intramoenia (ALPI) che, in regime ambulatoriale, eroga prestazioni specialistiche e/o attività diagnostico strumentale, interventi chirurgici in regime di ricovero ordinario o di Day Hospital/Surgery, prestate dal personale della dirigenza medica e sanitaria in regime di esclusività. Per incanto nello stesso ospedale, reparto, ambulatorio e l’identico medico la prestazione sanitaria viene erogata in poche settimane, imponendo al cittadino di pagare tra le 100/120 euro che in regime ordinario, se fosse esente dal pagare il ticket sanitario, sarebbe stata totalmente a carico del SSN. Forse la mancata riduzione dei tempi di attesa per le visite specialistiche va trovata nella volontà di introdurre, in modo silente, non certo in punta di piedi, la privatizzazione del SSN? Giulio Andreotti, affermava: “a pensare male degli altri si fa peccato, ma spesso si indovina”. Le liste di attesa sono il tema irrisolto sul quale si è cimentato in estate il governo Meloni, ben sapendo che il personale sanitario è sotto organico, sono insufficienti le risorse finanziarie per gli straordinari, è inadeguata la protezione dalle aggressioni degli operati sanitari nei reparti del pronto soccorso. Nel frattempo milioni di cittadino, pur esenti da ticket sanitario, sono sottoposti ad ulteriori esborsi di denari che il rapporto della Fondazione Gimbe/2024 e l’ISTAT/2023, hanno quantificato nella percentuale del 26%, con spese dirette o intermediate, quest’ultime erogate dalle assicurazioni sanitarie. Il piano del governo è chiaro: ridurre la presenza dello Stato a tutto vantaggio della sanità privata e delle assicurazioni sanitarie. Non possiamo rimanere con le mani in tasca, bisogna impedire la lenta agonia del SSN.

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