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Cronaca

Evasione fiscale da 7,5 milioni di euro per due imprenditori irpini.Sequestrati beni immobili per circa 3,5 milioni di euro.

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Avrebbero evaso l’Iva tra il 2005 e il 2009 per oltre 7,5 milioni: beni immobili per oltre 3,5 milioni di euro sono stati sequestrati in Irpinia a due fratelli imprenditori. Tra i beni in questione anche immobili a Roma, in provincia di Lecce e di Cosenza. L’indagine della Guardia di finanza irpina riguarda una serie di società riconducibili ai due, titolari di un’azienda per la lavorazione di carni di Grottaminarda, che con un giro di false fatturazioni avrebbero azzerato artificiosamente l’Iva da versare. Nel 2009 i due hanno costituito un’ultima società risultata in regola con il fisco. Il sequestro preventivo finalizzato alla confisca per equivalente è stato eseguito dai finanzieri di Sant’Angelo dei Lombardi.

L’indagine nasce dall’esecuzione di una verifica, compiuta nel febbraio 2012, in uno stabilimento industriale intestato a un terzo soggetto, rivelatosi poi un prestanome. I due fratelli avrebbero dato vita negli anni a tre società, distinte tra loro ma identiche nell’oggetto sociale, impiego di manodopera, titolarità di beni mobili e immobili, clienti e fornitori. Le prime due società, succedutesi tra il 2001 al 2008, avrebbero omesso la corresponsione dell’Iva; nel 2009 è stata costituita la terza società, in regola con i versamenti. I finanzieri hanno sequestrato 29 immobili tra Avellino, Roma, San Giorgio a Cremano (Napoli), Melendugno (Lecce) e Santa Maria del Cedro (Cosenza), un capannone industriale a Grottaminarda (Avellino), 321mila metri quadrati di terreni agricoli e un intero complesso residenziale da oltre mille metri quadrati.

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Attualità

Auto fuori strada in pieno centro ad Ariano. Solo tanta paura per un padre e suo figlio minorenne

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I Vigili del Fuoco del Distaccamento di Grottaminarda sono intervenuti ieri, 30 Marzo, intorno alle ore 17:00 in Viale dei Tigli, ad Ariano Irpino, per il recupero di un’auto fuori dalla sede stradale.

L’incidente ha coinvolto un’auto, con a bordo un padre e suo figlio minorenne, che fortunatamente non hanno riportato alcun danno fisico, sebbene abbiano vissuto momenti di paura. I due non hanno necessitato di essere trasportati in ospedale.

Sul posto, i Vigili del Fuoco, hanno messo in sicurezza l’area. Successivamente, per il recupero del veicolo, è intervenuta un”autogru’ di una azienda privata. Presenti anche i Carabinieri, il 118 e la Polizia Municipale di Ariano Irpino, che hanno collaborato per garantire la sicurezza e la gestione della viabilità.

Fonte: Irpinianews

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Attualità

Abuso edilizio e gestione illecita di rifiuti. Denunciato 77enne di Ariano

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In linea con le decisioni assunte durante l’incontro tenutosi qualche mese fa presso il “Polo Giovani” della Diocesi di Avellino, tra Prefettura, Procura e rappresentanti dell’Arma, il Comando Provinciale dei Carabinieri di Avellino ribadisce il proprio impegno nella tutela ambientale. L’attività si concretizza attraverso un costante controllo del territorio per contrastare i reati ambientali, con interventi tempestivi e coordinati volti a garantire la salvaguardia del territorio e la sicurezza della collettività.

Nello specifico questa mattina, i Carabinieri della Stazione di Ariano Irpino, a seguito di una attività di controllo inerente l’abusivismo edilizio e la corretta gestione dei rifiuti, hanno denunciato un 77enne del posto, ritenuto responsabile di violazioni in materia ambientale.

In particolare, i militari hanno accertato che l’uomo aveva realizzato, in località sismica, un capannone in lamiera grecata in ferro di circa 60 mq, dove all’interno sono stati rinvenuti rifiuti di natura meccanica ed elettrica, in assenza delle obbligatorie e necessarie autorizzazioni.

A seguito delle irregolarità riscontrate, il soggetto è stato deferito in stato di libertà alla Procura della Repubblica di Benevento, per abuso edilizio, gestione illecita di rifiuti, realizzazione di opere in località sismica senza autorizzazione e ricettazione.

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Attualità

Morti sul lavoro, Castellone (M5S): “Numeri drammatici: introdurre il reato di omicidio sul lavoro e la procura nazionale del lavoro”

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“Si chiamava Daniel Tafa, aveva 22 anni appena compiuti e si era recato a lavoro subito dopo aver festeggiato il suo compleanno.” così la vicepresidente del Senato Mariolina Castellone (M5S) sui suoi social. “Nella stessa azienda dove lavorava anche suo padre. Ma a casa non è più tornato. Nelle stesse ore, a Gragnano, perdeva la vita sul posto di lavoro anche Nicola Sicignano, 50 anni. E sempre ieri è morto al lavoro anche Umberto Rosito, 38 anni e una figlia piccola. Daniel, Nicola, Umberto. Tre vite stroncate solo ieri. Lo scorso anno i morti sul lavoro sono stati 1090. Ma quest’anno il bilancio sembra ancora più drammatico perché nel solo mese di gennaio erano già 60 i morti sul lavoro e ad oggi siamo già a +33% rispetto allo scorso anno. Una vera e propria strage, una piaga sociale alla quale porre rimedio subito. Anche perché spesso si tratta di morti che potrebbero essere evitate con controlli più efficaci, più attenzione alla sicurezza e punendo chi sacrifica la sicurezza per il profitto. Da anni ci battiamo per l’introduzione del reato di omicidio sul lavoro e per l’introduzione della procura nazionale del lavoro. Il profitto non deve mettere a rischio la vita dei lavoratori.”

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