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Politica

Fabio Gambacorta, uno dei coordinatori del gruppo dei Popolari spiega perché hanno scelto Alessandro Ciasullo come candidato sindaco.

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Da Fabio Gambacorta riceviamo e pubblichiamo:
«L’attuale momento storico è carico di difficoltà sociali ed economiche. Su tutto il territorio nazionale è divenuto incomprensibile il linguaggio tra i vari strati sociali, soprattutto tra coloro che devono fare i conticon la dura realtà quotidiana e chi ha deciso di intraprendere la strada nella gestione della cosa pubblica. E’ vero, la politica dovrebbe e potrebbe risolvere tanti problemi, tante difficoltà, dovrebbe mostrare più certezze per il futuro, dovrebbe essere più presente tra le popolazioni. Negli ultimi anni, leggi elettorali errate, politici poco preparati a compiere il proprio dovere, gruppi e movimenti che hanno fatto del populismo la propria bandiera, hanno determinato una situazione nazionale attenta a porre l’attenzione unicamente su personalismi e falsi interessamenti al popolo.

Purtroppo questa condizione si è estesa anche ai centri minori e alle zone interne di tutto il territorio italiano. Una gestione della politica fatta da piccoli gruppi, a volte solo di singole persone, “padroncini” di una propria lista civica o movimento. Tutto ciò è stato inevitabile anche ad Ariano. La difficoltà di comunicazione tra i cittadini e gli amministratori di ogni colore politico, è stata determinata proprio dall’assenza di un percorso comune che avrebbe dovuto vedere queste due figure crescere insieme, nelle idee, nella progettualità e, perché no, finanche nella gestione. Non è sufficiente, ahimè, il tempo trascorso insieme durante una campagna elettorale per creare quel rapporto di collaborazione, di rispetto, di fiducia tra gli eletti e gli elettori. L’assenza quindi dei partiti organizzati in maniera democratica, paradossalmente portati al tempo stesso alla gogna, tanto odiati e bistrattati è stata una delle cause principali di questo andamento da “solista” del politico di turno, facendo pochissime eccezioni.
Negli ultimi quattro anni invece, qualcosa di importante ha iniziato a muoversi verso un considerevole cambiamento di rotta, di più lunga durata e forse unico nel suo genere nella nostra città. Un gruppo volenteroso, preparato, fatto di giovani e meno giovani, si incontra periodicamente, a cadenza settimanale ed affronta discussioni di spessore volte al miglioramento della vita nella nostra comunità. All’interno del gruppo storico dei Popolari per Ariano, è nato dunque un nuovo impulso il quale ha portato, oltre alla freschezza di idee, una nuova carica anche per coloro che da tempo sono i promotori di questa lista civica arianese. Certamente non possono essere nascoste, anche qui, le difficoltà di comunicazione avute in questi anni, tra la passata (ed alquanto insolita nei colori politici) amministrazione e il nuovo assetto creatosi nei Popolari, ma ritengo ad oggi largamente superate.La nostra scelta di candidare alla carica di sindaco Alessandro Ciasullo, passata come una improvvisata, è stata invece ragionata e maturata nel tempo, proprio in virtù degli incontri periodici e dal rafforzamento di un gruppo che ha sempre creduto in un cambiamento vero e non apparente. Capisco che ai lettori possono sembrare strane queste affermazioni, fatte per giunta da un appartenente ad una delle liste più longeve della città, ma è invece proprio questo il punto: il vero cambiamento, quel nuovo modo di vedere le cose, può essere apportato solo da chi ha una base per farlo. Tutto ciò che nasce dal nulla ed in maniera estemporanea, storicamente, potrebbe vedere il tramonto ancor prima che il sole faccia capolino all’orizzonte.
La scelta di colui che ci rappresenterà nella prossima tornata elettorale, oltre ad essere caduta sul nome di Alessandro Ciasullo, è stata la scelta soprattutto di un gruppo, aperto a tutti, che già si confronta regolarmente con i propri rappresentanti e ci si confronterà maggiormente all’indomani delle prossime elezioni, per riportare di nuovo i cittadini ad essere parte integrante della vita politica arianese.
Sfortunatamente viviamo in un momento dove anche la polemica, l’attacco gratuito, possono essere valvole di sfogo per una vita che non ci soddisfa e che ci oscura la vista nel percepire le buone intenzioni. Tutto ciò però non ci frena, anzi, ci spinge nell’avanzare con i nostri progetti per Ariano, perché crediamo fortemente in una sua ripresa.Fabio GambacortaFabio Gambacorta é tra i coordinatori del gruppo dei Popolari

Alessandro Ciasullo é candidato a sindaco per il comune di Ariano Irpino

La città che Vogliamo” è la campagna di ascolto ed approfondimento delle problematiche amministrative e sociali relative alla Città di Ariano Irpino. “La Città che Vogliamo” , attraverso incontri e dibattiti, vuole essere uno spazio di discussione fattiva e progettuale, e spingere all’impegno politico attivo nuovi soggetti.

I Popolari sono un gruppo aperto di discussione, approfondimento ed azione politica. I riferimenti culturali e politici nascono dal Popolarismo sturziano ed oggi hanno come prospettiva il Partito Popolare Europeo.

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Attualità

La lega marcia, mentre l’opposizione tace sulla Questione Meridionale e sul referendum

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La Corte Costituzionale ha assestato un duro colpo alla legge 86/2024 targata Calderoli, ha cassato sette commi e indicato cinque prescrizioni a cui attenersi per riscrivere il testo. La casa è abbattuta ma non polverizzata, e Calderoli è ben determinato a modificare la legge in parlamento. I rilievi della Consulta sono chiari: non si possono trasferire intere materie ma solo specifiche funzioni, la richiesta va motivata e sempre che lo Stato Centrale non sia in grado di svolgere questa funzione nel rispetto del principio di sussidiarietà; la delega al governo per la definizione dei Livelli Essenziali delle Prestazioni (LEP) non può essere generica; i LEP non possono essere definiti e rivisti con DPCM (Decreto Presidente Consiglio dei Ministri); deve essere eliminato il criterio della spesa storica e le regioni sono obbligate a  rispettare il patto di stabilità al fine di prevenire inefficienze di sistema e la crescita della spesa pubblica; il parlamento non può solo ratificare le intese, fra il governo e le regioni, ma deve approvarle e rinviarle per un nuovo esame. Le opposizioni esultano, manca, però, un’azione volta a rimettere al centro dell’agenda politica la Questione meridionale, causa ed effetto delle disuguaglianze tra le due aree del paese. Né l’opposizione ha riaffermato la necessità che il referendum, richiesto da oltre 1,2 milioni di cittadini, sia celebrato, in tal modo, si impedisce ai cittadini di partecipare al dibattito pubblico sul regionalismo differenziato, sin ad ora, svolto solo nelle sedi istituzionali oppure nelle segrete stanze. In tal modo il silenzio dell’opposizione rafforza la proposta del governo Meloni di ritenere oramai inutile il referendum e non pongono in campo l’offensiva per spazzare via lo Spacca Italia.

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Attualità

INDAGINE DI MERCATO ………. NUOVI LOCALI- INPS

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In data 7.11.2024 la Direzione Regionale Campania ha pubblicato un avviso pubblico di indagine di mercato nuova sede INPS da condurre in locazione passiva ARIANO IRPINO- GROTTAMINARDA da destinare a nuova sede dell’agenzia territoriale INPS.
Siamo meravigliati di questo bando improvviso poiché i locali attualmente occupati sono di proprietà del Comune di Ariano Irpino,che già in passato ha provveduto a modificare la struttura secondo le esigenze della della Direzione Regionale Campania.
Dalla descrizione sintetica di ricerca è assurdo leggere che la nuova struttura dovrà ospitare 12 postazioni lavoro per una utenza stimata di 30 persone al giorno piu locali adibiti ad archivio preferibilmente piano terra con servizi igienici e depositi interrati.
Tutte queste caratteristiche sono rispettate nella sede attuale, quale sia stato il vero movente che ha spinto la Direzione Regionale della Campania a promuovere la ricerca di una nuova collocazione anche fuori i confini di Ariano Irpino sede storica da oltre 50 anni??
Non mi sembra ci sia tutta questa esigenza di ampliamento di struttura visto l’utilizzo di prenotazione obbligatoria per l’utenza, e lo smart- working con lavoro da casa per i dipendenti.
Facciamo:

APPELLO
al Sindaco Franza e l’intera Amministrazione ,di attivarsi con sollecitudine affinchè non ci sia l’ulteriore chiusura di un ufficio pubblico ai danni della collettività e degli esercizi commerciali.
CHIEDIAMO
-Se l’Amministrazione abbia già preso qualche iniziativa per far rimanere gli uffici nei locali attuali ?;
-Se l’ Amministrazione era stata avvertita della pubblicazione di questo avviso di ricerca e quali erano le motivazioni?
-Se l’indagine di ricerca nuovi locali, era dovuta per una questione economica e se l’Amministrazione ha pensato di abbassare o eliminare del tutto il fitto concedendo i locali in uso gratuito pur di non perdere il servizio pubblico ?.
Il Circolo di Fratelli D’Italia si attiverà con ogni iniziativa utile sia a livello locale che Regionale affichè la sede INPS di Ariano Irpino non sia spostata in altro Comune.
IL PRESIDENTE DEL CIRCOLO FDI

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Attualità

“Elezioni USA” la nota di Louis Stanco, segretario M.A.P.S.

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Dalle sconfitte elettorali ho la parvenza che non si abbia più la voglia di imparare nulla, secondo l’assunto “ Se non ho vinto è perché lui è peggio di me”, come se fosse un ossimoro.
“Vincere è per i perdenti.”
Per le mie sensibilità politiche, ovviamente non è un “buongiorno politicamente parlando”.
Tuttavia, questa mattina dai sostenitori della Harris e dagli esponenti del centrosinistra italiano, ho notato vari post dove si elencano le gaffe di Trump, le sue frasi sessiste, razziste, omofobe e via discorrendo.
Nulla di si dice sul dato del voto popolare , dove Trump vince per la prima volta, oltre che al senato e quindi nel voto dei grandi elettori, prende tutto.
Al pari, nessuna ammenda o autocritica sull’operato dell’ormai precedente amministrazione Biden-Harris che evidentemente non è stato premiato.
Bene, questo che ormai è il solito “riduzionismo semplicista” con cui si commentano le sconfitte elettorali non è funzionale alla sinistra, in nessun posto del mondo.
Sarebbe buona regola dopo una sconfitta elettorale complimentarsi con l’avversario e meditare.
Per provare a vincere alla prossima tornata elettorale.
Per i democratici di tutto il mondo, per il centro- sinistra Italiano sarebbe auspicabile prediligere, nuovamente come interlocutore privilegiato l’operaio, il ceto medio-basso e le periferie, non solo l’intellettuale occhialuto e supponente.
Questa demonizzazione del popolo, talora elitistica, mi rimanda a Alexis de Tocqueville quando diceva “ disprezzo e temo la folla”.
Il popolo è sovrano e la struttura del sistema elettorale americano è espressione di democrazia.
Il popolo non è mai stupido, è che va compreso, per poter vincere.

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