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Festa del Lavoro-La mattanza senza fine

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La solita storia, ogni giorno i media ci propongono le immagini di persone che perdono la vita durante una giornata lavorativa. Non è la guerra tra Russia e Ucraina bensì la realtà italiana che vede morire, in media, 4 lavoratori ogni giorno, un massacro silenzioso, una mattanza senza fine. Mentre l’autorità giudiziaria indaga,altri lavoratori spargono il loro sangue sul posto di lavoro. Non si vede all’orizzonte l’azione concreta, costante e capillare dall’ispettorato del lavoro necessaria a prevenire tali eventi luttuosi. Immancabili sono le parole del Presidente della Repubblica Mattarella, frasi vuote, di circostanza ed inascoltate che non offrono alcun ristoro alle famiglie che hanno perso i loro cari. Oggi non è la festa del lavoro bensì della commemorazione dei tanti caduti sul lavoro. Non possiamo rimanere inerti davanti a tale cruda realtà, le immagini hanno anestetizzato le coscienze e non producono alcuna rivolta morale e civile. Il mondo del lavoro deve centrare la sua azione sulla persona che non deve essere considerata un fattore della produzione, sostituibile in ogni momento, bensì il soggetto essenziale sul quale vi è stato un investimento di conoscenze, di abilità e di competenza che arricchiscono la realtà lavorativa dell’impresa e lo rendono insostituibile. Non è ammissibileche si riducano i sistemi di sicurezza, invocando la competitività rivolta al maggior profitto esponendo il lavoratore ad operazioni pericolose, oltretutto minacciando il licenziamento, per la sua salute e la sua integrità fisica. Bisogna investire in modo totalizzante nella sicurezza e la formazione del lavoratore considerando i dispositivi di protezione individuale nonché i sistemi di sicurezza dei macchinari, essenziali per l’integrità fisica del lavoratore e non un costo eccessivo che riduce la competitività. Anzi la preserva in quanto laddove si verificasse un incidente mortale la produzione verrebbe sospesa sin tanto che non sarebbero accertate le responsabilità, con un danno certo per la produzione.

In questo giorno infausto non possiamo dimenticare i 100 mila ragazzi che ogni anno lasciano il Meridione in cerca di lavoro, perdita stimata in circa 20 miliardi annui in quanto un diplomato costa alla comunità circa 200 mila euro a fine percorso scolastico. Volano via conoscenze e competenze che lasciano sguarnito il Meridione nei confronti delle sfide poste dalla globalizzazione ed irrimediabilmente locondannano allo spopolamento. 

Il 1 maggio deve essere una vera festa allietata da canzoni e balli e non la commemorazione dei caduti sul lavoro.

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Forza Italia Ariano Irpino: Strade, infrastrutture e sanità abbandonate dalla Regione Campania

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I fondi per le strade di Ariano Irpino non ci sono. Lo ha confermato il Presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, nell’intervista rilasciata ieri a margine della sua visita a Sant’Angelo dei Lombardi. Una dichiarazione che certifica l’abbandono del nostro territorio da parte della Regione, ormai concentrata su clientelismo e interessi di parte, come dimostra il caso di Salerno, dove il Presidente della Provincia, esponente deluchiano di ferro, è da mesi agli arresti domiciliari.

Gli arianesi, se vorranno raggiungere la nascente stazione Hirpinia o se sperano in una strada alternativa a Cardito, farebbero meglio a rivolgersi direttamente a Trump o a Elon Musk, perché dalla Regione Campania non riceveranno nulla. I soldi sono stati destinati altrove, mentre il nostro territorio viene lasciato in balia di traffico insostenibile, infrastrutture fatiscenti e servizi pubblici al collasso.

Anche il sindaco Enrico Franza dovrà finalmente assumersi le sue responsabilità. La Contursi-Grottaminarda-Camporeale, opera strategica per il nostro territorio, è stata archiviata nonostante i milioni di euro già spesi in progettazioni e persino espropri. Ma il peggio è che neanche la “bretella” alternativa a Cardito, promessa come soluzione per alleggerire il traffico, vedrà mai la luce.

La verità è semplice e amara: la Regione Campania ha abbandonato Ariano Irpino. Mentre si concentrano risorse e attenzioni sulle zone costiere, il nostro territorio deve sopportare un traffico insostenibile, un sistema sanitario al collasso e trasporti pubblici talmente inadeguati che, dopo le 7:30 del mattino, per raggiungere Napoli ci vogliono tre ore di viaggio.

Il Presidente De Luca, con il suo consueto sarcasmo, ci invita a “stampare soldi” per realizzare le opere di cui abbiamo bisogno. Ma in realtà, ciò che emerge è la totale incapacità di questa classe politica di garantire i diritti fondamentali ai cittadini. Un’amministrazione che trasforma i bisogni in favori e che ha condannato il nostro territorio a uno stato di abbandono e rassegnazione.

Eppure, Ariano Irpino ha potenzialità straordinarie: la futura stazione Hirpinia e il suo polo logistico rappresentano un’occasione unica di sviluppo per l’intera area. Per coglierla, però, dobbiamo liberarci di una classe dirigente che in questi anni ha dimostrato solo di vivere alla giornata, senza una visione di crescita e sviluppo per il nostro territorio.

Forza Italia Ariano Irpino continuerà a denunciare l’abbandono del nostro territorio e a lavorare per costruire un’alternativa politica che metta finalmente al centro le esigenze dei cittadini.

Forza Italia Ariano Irpino

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Antonio Bianco : Non illudiamo i Meridionali con l’Alta Velocità

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L’Italia è spezzata in due, i collegamenti ferroviari tra il Sud ed il Nord sono interrotti tra Paola ed Amantea, in provincia di Cosenza, a causa della caduta di un container sui binari la cui rimozione è resa difficile per le forti raffiche di vento. Rai Calabria, da Paola, effettua un servizio con le interviste e le pacate rimostranze dei passeggeri che denunciano l’interruzione della linea ferroviaria appena il mal tempo imperversa. Tra il 21° e 23° secondo del filmato del 14 gennaio 2025, il cronista cita l’Alta Velocità (il servizio è di Iacopo Catarsi e riproduco le testuali parole: “le cancellazioni per l’Alta Velocità sono continue…”), fatto non rispondente al vero in quanto l’Alta Velocità si ferma a Napoli e non prosegue verso il Meridione, lasciando inalterato il gap infrastrutturale dei collegamenti ferroviari tra le due aree del Paese. I tempi di percorrenza ferroviari della tratta tirrenica da Reggio Calabria a Napoli, paragonati a quelli tra Napoli e Milano, per la stessa distanza, sono circa il doppio. Tant’è che si vorrebbe progettare un nuovo tracciato dell’Alta Velocità, tra le due citate città, tutt’ora rimasto nel seno degli Dei. L’Italia va riunificata partendo dalla realtà dei fatti, in mancanza dei quali diventa difficile rimette insieme i cocci di un Paese arlecchino. Vengono riconosciuti i diritti di cittadinanza e civili a geometria variabile, legati al luogo di residenza. I meridionali emigrano in cerca di lavoro o per curarsi, hanno pochissimi esili nido pubblici, una sanità mal ridotta, un welfare inesistente e muoiono, in media, tre o quattro anni prima che nel resto del Paese. Almeno non li illudiamo con l’inesistente alta velocità ferroviaria tra Napoli e Reggio Calabria.

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Pallavolo Campionato Serie D maschile – Torna a giocare in casa il GSA ARIANO

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 Sabato 18 gennaio 2025 alle ore 18.00 al Palasport il team arianese scende in campo con i  salernitani   del PESSY per una gara valida a  determinare le prime due posizioni  del girone.

Dopo l’inattesa sconfitta rimediata  a Battipaglia , la compagine del Tricolle ha perso il primo posto a vantaggio proprio dei prossimi avversari  che conducono al vertice  con due punti di distacco. La prossima gara rivestirà  grande importanza sia  per la conquista della  vittoria che per la classifica , giocatori e staff tecnico del GSA ne sono consapevoli e preparano al meglio l’appuntamento.

Gli allenatori Giulio Filomena e Nico Medici  chiedono alla  squadra di lasciare da parte l’ultimo risultato e continuare a credere nelle proprie possibilità per seguire l’obiettivo promozione.

Sarà un impegno delicato per capitan Santosuosso e compagni che attendono l’occasione per riscattarsi

con un successo e riprendere  il comando della graduatoria.

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