Attualità
Floriana Mastandrea”Recuperiamo la dignità di Ariano e il diritto della gente, ad avere diritti”

Floriana Mastandrea, è capolista insieme a Giuseppe Ciasullo, della lista di centrosinistra Democrazia e Progresso, che sostiene Giovanni La Vita sindaco alle prossime amministrative di Ariano Irpino. L’abbiamo intervistata
Perché ancora una volta ti sei assunta l’onore e l’onere di fare politica?
Perché ho passione per gli ideali, credo che in base a quelli si possa cambiare lo status quo di una società in crisi economica, sociale, culturale, e persino sanitaria, come ha evidenziato l’emergenza da coronavirus, che ci ha sorpresi tutti impreparati. Fare politica in uno scenario come quello odierno è un’impresa faticosa, un’avventura, ma proprio per questo stare ad osservare, indifferenti, è impossibile. Antonio Gramsci ben lo diceva: bisogna essere partigiani, non si può delegare ad altri affinché decidano per noi: ogni componente della società deve fare la sua parte con coscienza, senso del dovere, umanità, un altro valore smarritosi, fagocitato da disvalori come egoismo, avidità e indifferenza. Se si hanno a cuore le sorti di una comunità, bisogna mettersi in gioco, tanto più se la situazione è difficile. Ed è difficile non soltanto per la mancanza di ideali nel senso nobile del termine, ma per l’avanzare preoccupante del populismo della peggiore destra, da Lega a Fratelli d’Italia, dopo che i 5 Stelle, ora in posizioni di ripiego e in contraddizione con quanto andavano proclamando all’inizio, hanno aperto e alimentato una strada pericolosa, che sfruttando timori e insicurezze della gente con meno strumenti culturali, finge di farsene portatrice e di volerle risolvere. In realtà stanno soltanto speculando per carpire voti! La politica vera, quella fatta di sacrificio, abnegazione, consiste nel mettere a disposizione competenze acquisite, professionalità e coerenza, dote ormai sempre più rara. Oggi la politica è diventata un mercato al ribasso a disposizione di transfughi che si vendono al miglior offerente in cambio di favori di ogni genere. Talvolta mi viene da pensare che non è cambiato nulla dal viaggio elettorale di Francesco De Sanctis in Irpinia di quasi 150 anni fa (1875): se il Sud non si ribella a questo modus operandi clientelare e prepotente, non potrà mai progredire ed emanciparsi. Il riscatto parte da qui. Per indole, non ho mai sopportato le ingiustizie sociali o personali: la mia storia di vita professionale, politica e familiare parla per me: ho lottato strenuamente per oltre 10 anni per ripristinare diritti usurpati proprio da persone di “famiglia”, ho vinto, è stata dura, e purtroppo non è finita, ma so che non potrei mai arrendermi all’arroganza e alla cattiveria gratuita.
Com’è lo scenario politico arianese?
Estremamente affollato: tutti i candidati sindaci, tranne noi che abbiamo due liste, Democrazia e Progresso e Noi Campani, si presentano con molte liste, non perché abbiano tanti seguaci volenterosi di mettersi in gioco, ma perché a loro avviso, un gran numero di candidati dovrebbe assicurare la vittoria o quantomeno la certezza di arrivare al ballottaggio. Esattamente ciò che l’anno scorso si contestava all’allora sindaco uscente Gambacorta, che aveva candidato ben 96 persone, è ciò che molti hanno fatto quest’anno con 4-5 liste al seguito: la malapolitica si impara presto, quella buona, più difficilmente, forse perché troppo faticosa! Il candidato dell’altro sedicente centrosinistra, che si è imposto, ha ben 64 candidati: è questo il cambiamento di cui parla? Va sottolineato come nei vari schieramenti, molti candidati in lista non abbiano la minima idea di cosa sia fare politica, talvolta sono tirati in gioco all’ultimo momento, basta che abbiano famiglie in grado di votarli, possibilmente ampie: non è questa una distorsione del vero senso della politica? Non è anche questo che allontana la gente? E non è un modo per disperdere voti togliendone un po’ a tutti, per non far conseguire quasi a nessuno un risultato pieno? Mi sento spesso attestare stima dalla gente, che poi mi dice imbarazzata di essere costretta a votare qualcuno a cui ha promesso, o a cui “deve” il voto, anche se non vorrebbe… E, se da una parte mancano coraggio e senso civico, è pur vero dall’altra, che da Tangentopoli in poi, con la fine dei partiti, l’imperversare del berlusconismo e la scomparsa delle scuole politiche, non c’è più la formazione, ma i giovani dovrebbero prepararsi, capire che serve studio, impegno, esperienza, fatica e non cercare di partire direttamente dall’alto: in ogni settore della vita la gavetta è indispensabile. Per questo chiedo ad ogni elettore, prima di votare, di non valutare in base al fatto che il candidato sia un parente o un amico, da “accontentare”, ma di considerare altri parametri: preparazione, competenza, ideali, esperienza. Chi dovrà governare non avrà un compito facile e dovrà essere in grado di affrontare molti problemi scottanti. Il voto è l’unico potere che i cittadini hanno per cambiare le cose: non bisogna sprecarlo o poi saranno inutili e tardive le lamentale su incapacità e inefficienza di coloro che li rappresenteranno. Né si può dire, come spesso sento, che i politici siano tutti uguali: c’è chi fa politica per passione, a disposizione della comunità, come dovrebbe essere la vera mission di un politico e chi la intende come opportunità di sistemazione, magari perché nella vita non ha lavoro, perché vuol cercare di accedere al potere, mettersi in evidenza o poter chiedere favori al potente di turno. È tempo di smetterla con i clientelismi, bisogna ribellarsi, avere il coraggio di andare controcorrente, votare perché la società diventi più civile, dei diritti per tutti, e non una scorciatoia facilitativa per gli amici, i parenti, i proseliti. Non ci si può presentare come cambiamento, con le stesse modalità utilizzate in passato, per non cambiare realmente nulla: è un gattopardismo che va sconfitto, una volta per tutte!
E le liste civiche?
Dietro le liste civiche, se andiamo a guardare bene, c’è una destra camuffata, mentre lo schieramento che sostiene la destra conclamata di Marco La Carità, è composto anche da Fratelli d’Italia e Lega, i cui “valori”, meglio, disvalori, sono il fascismo, il razzismo, la xenofobia: altro che accoglienza e solidarietà, di cui parla persino Papa Francesco! Altro che interazione e dialogo, dal cui scambio può emergere una sintesi utile a migliorare il mondo! Mi domando inoltre, come possa un meridionale votare per la Lega che ci ha sempre disprezzati ritenendoci inferiori, come possa qualcuno candidarsi con la Lega e, come i leghisti osino chiedere i nostri voti! Inaudito che trovino ascolto qui, nella terra che ha bisogno di riscatto dallo sfruttamento ideale, morale ed economico! La destra ha detto che non bisogna guardare al passato: impossibile! Senza analizzare il passato, che ha determinato la condizione agonizzante in cui versa Ariano dopo decenni di governo di destra, non si può costruire il presente, né il futuro! Bisogna assumersi le proprie responsabilità: i cittadini hanno diritto di sapere chi e perché ha comprato il Giorgione inutilizzabile, sprecando danaro pubblico. Chi e perché ha costruito i nuovi macelli mai utilizzati. Chi e perché ha costruito il parcheggio in struttura a San Giovanni e in Via Anzani, entrambi inutilizzabili. Chi e perché ha costruito il parcheggio del Calvario, che viene utilizzato nonostante la carenza di sicurezza e di norme igieniche. Chi ha costruito la Russo-Anzani, ora Gerolamo Angeriani, non collaudata né collaudabile. Va verificato se gli assegnatari degli alloggi popolari abitino realmente nelle case loro assegnate, o se alcuni di loro siano residenti in altre case di proprietà, subaffittando l’alloggio popolare o tenendolo vuoto per ospitare i parenti durante le ferie. Gli alloggi popolari vanno assegnati a chi ha realmente titolo ed è attualmente in lista d’attesa! Va verificato se gli affittuari di palazzo Forte, palazzo Bevere-Gambacorta e del palazzo che ospita la Biblioteca comunale, paghino l’affitto al Comune, nonché le relative utenze. Di questo e altro deve occuparsi la vera sinistra, in empatia con i cittadini, a disposizione di chi non ha voce, degli emarginati, di chi soffre qualsiasi forma di ingiustizia: culturale, sociale ed economica.
So che hai a cuore molte questioni
I molteplici punti del nostro programma, reperibile anche su Facebook, alla pagina di Giovanni La Vita, vanno dalla situazione sanitaria, che prevede il rafforzamento della medicina territoriale, che ha mostrato i suoi limiti con l’emergenza coronavirus, all’ampliamento dell’Ospedale Frangipane con ulteriori reparti, nonché la dotazione della Risonanza magnetica (RMN), affinché Ariano diventi il Terzo polo sanitario, fino alle questioni legate alle nuove povertà in drammatico aumento, alle energie alternative, il cui utilizzo abbasserebbe notevolmente i costi dell’energia per il Comune. Così come è indispensabile recuperare e valorizzare il centro storico, sia dal punto di vista architettonico che socio-culturale, fino alle periferie e zone rurali, bisognose di infrastrutture, dalle strade alle reti idriche e fognarie, al gas, all’illuminazione. È inconcepibile che ad Ariano nel Terzo millennio, ci siano ancora situazioni da Terzo mondo. Mi sta molto a cuore anche la condizione femminile, di cui mi occupo da sempre. Il lavoro femminile, in presenza di adeguati investimenti, rappresenta una riserva a cui i territori meridionali potrebbero attingere: promuovere il lavoro femminile nei nostri territori, valorizzando le competenze di genere, vuol dire investire nei diritti delle donne e nei settori economici connessi ai valori di cui sono tradizionalmente portatrici: creatività, capacità organizzativa, intraprendenza, sostenibilità e salvaguardia dell’ambiente, mantenimento della biodiversità, cura della famiglia e dei beni comuni. Il nostro territorio presenta una vocazione allo sviluppo del settore agricolo, della ceramica, della ristorazione, della piccola imprenditoria, ai quali se ne possono aggiungere altri collegati ai primi o del tutto nuovi, come l’editoria, l’ottimizzazione delle risorse naturalistico-ambientali per location cinematografiche, organizzazione di eventi o per la creazione di itinerari turistico-culturali. Serve la creazione di una task force di donne che, unendo esperienze e competenze, facciano emergere soluzioni innovative. Restare al Sud e ad Ariano in particolare per farla progredire, è un progetto di cui le donne, insieme ai giovani, possono farsi capofila: sportelli ad hoc raccoglieranno istanze e informeranno sulle risorse a disposizione. Vorrei esortare le donne a fare sorellanza: unite si raggiungono gli obiettivi più alti, si cambia l’esistente.
Il centrosinistra stavolta è disunito….
È elemento di sofferenza, anche per le dinamiche con cui si è creata divisione: avremmo voluto essere uniti, ma le candidature in democrazia non si impongono, si discutono insieme, ci si mette “a disposizione”, meglio ancora se si è proposti da altri senza autocandidarsi, e così non è stato. Non solo: Franza il candidato del Partito socialista e di alcuni elementi della destra del PD, che si è voluto imporre, proviene come una parte di coloro che lo sostengono, dal centrodestra: aveva già tradito un patto politico dopo la sua elezione, non tenendo in alcuna considerazione coloro che avevano fatto i salti mortali per farlo eleggere, ovvero noi alleati di centrosinistra. L’apice dell’assurdo in ciò che ha fatto, è stata l’alleanza contro natura con la Lega, a cui ha dato persino un assessorato: bella coerenza politica! A rappresentare il centrosinistra, noi abbiamo voluto una persona di esperienza politica e professionale, impegnata da sempre nel sociale, come ha dimostrato, lavorando in silenzio durante l’emergenza sanitaria in cui ha operato attraverso l’Associazione Vita, una persona generosa, con la giusta umiltà e la conoscenza della macchina amministrativa, per poter tirare Ariano fuori dal guado e questa persona per noi non può che essere Giovanni La Vita, l’avvocato di tutti.
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Confesercenti Avellino: assegnati nuovi codici attività, imprese possono verificare rispondenza

La Confesercenti provinciale di Avellino informa che anche in provincia di Avellino, come nel resto d’Italia, la locale Camera di Commercio ha provveduto ad effettuare l’aggiornamento d’ufficio dei codici Ateco per la classificazione delle attività di impresa e professionali con partita Iva presenti sul territorio.
Un’operazione avviata il 1 aprile, sulla scorta delle nuove classificazioni introdotte, con l’obiettivo di mappare con maggiore precisione il sistema produttivo del Paese, tenendo conto degli standard internazionali e dell’evoluzione economica e sociale che si è determinata negli ultimi anni, in particolare rispetto al 2007, data dell’ultimo aggiornamento.
Per consentire un passaggio graduale e trasparente alla nuova classificazione, in una fase transitoria la visura camerale esporrà sia la nuova che la precedente codifica.
Nelle visure e nei certificati sono state inoltre aggiunte eventuali ulteriori informazioni relative ad alcune tipologie di attività economica come i canali di vendita e di intermediazione.
Ogni impresa può verificare gratuitamente il nuovo codice assegnato tramite l’app Impresa Italia disponibile sui principali store digitali o su impresa.italia.it.
Se il codice riclassificato d’ufficio non rispecchia pienamente la realtà dell’attività svolta, l’impresa con domicilio digitale attivo può rettificarlo gratuitamente fino al 30 novembre 2025, tramite l’apposito servizio presente sul sito web rettificaateco.registroimprese.it
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Maria Sofia Ortu torna in libreria con un nuovo titolo dedicato agli adolescenti

La scrittrice irpina presenterà il suo nuovo lavoro, ‘ Racconti per ragazzi curiosi. Al di là della realtà’, sabato 10 maggio, alle ore 18.30 , al Teatro delle Arti di Minori, nell’ambito della rassegna in costieraamalfitana.it, Festa del Libro in Mediterraneo. Maria Sofia Ortu torna in libreria con un nuovo titolo dedicato agli adolescenti. La scrittrice irpina presenterà il suo nuovo lavoro, ‘ Racconti per ragazzi curiosi. Al di là della realtà’, sabato 10 maggio, alle ore 18.30 , al Teatro delle Arti di Minori, nell’ambito della rassegna in costieraamalfitana.it, Festa del Libro in Mediterraneo. La presentazione del nuovo libro di Maria Sofia Ortu, edito da Polis Sa Edizioni, illustrato da Chiara Savarese, è inserita in un cartellone di eventi dedicati ai più piccoli, all’interno della Festa del Libro in Mediterraneo. ‘Racconti per ragazzi curiosi. Al di là della realtà’ è un volume composto da due racconti: ‘Il soffio del demone ‘ e ‘ Le anime smarrite’ ed è rivolto a ragazzi di terza media – primo superiore. Questo è il terzo libro di Maria Sofia Ortu che sempre con Polis Sa Edizioni ha pubblicato nel 2021 la fiaba ‘ Alì e il mondo sommerso ‘, che ha vinto il Premio Speciale della giuria Costa d’ Amalfi Libri 2021, e nel 2022 ‘Il segreto di Mattia ‘ , che ha ricevuto la menzione speciale della giuria nell’ambito del Premio Costa d’ Amalfi Libri 2023 e la segnalazione particolare della giuria nell’ambito della XXXI edizione del concorso nazionale di letteratura per ragazzi ‘ C’era una volta…Vasco Francesco Fonnesu, sezione 2, testi editi.
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Papa Francesco: coesione e non divisione, l’invito rivolto ai potenti del mondo inclusa la Meloni

La morte di Papa Francesco segna il passaggio verso un’era nuova della chiesa. La persona umana è il fulcro ed il motore del nuovo mondo, non vocato solo alla logica del profitto e dello sfruttamento dell’uomo sull’uomo e delle risorse del pianeta, ma alla ricerca costante di un equilibrio che dia voce e dignità agli ultimi ed ai paesi più poveri, oppressi da gravosi debiti verso gli Stati ricchi. Un’ideale raccomandazione rivolta ai potenti del mondo presenti in Piazza San Pietro e intervenuti per la celebrazione dei funerali di Papa Francesco, di non escludere ma di includere, di ascoltare e decidere con provvedimenti equi che tengano conto di tutte le parti in gioco. La politica deve produrre coesione e non divisione, questo l’invito che dovrebbe essere accolto dalla Meloni, concentrata con il suo governo ad approvare lo Spacca Italia, provvedimento scellerato che ratifica le disuguaglianze per legge esistenti tra le due aree del paese, preclude a 20 milioni di meridionali i diritti civili e di cittadinanza declinati dalla Costituzione, mette la pietra tombale sulla Questione Meridionale, mai affrontata e mai risolta.Il parlamento italiano accolga le parole di Papa Francesco e crei le condizioni affinché si avvii il Paese verso la riunificazione socio-economica mairealizzata e forse, mai voluta.
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