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Attualità

Fondazione Sistema Irpinia-Borghese e “4 Ristoranti”in Alta Irpinia

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Il legame tra Alessandro Borghese e l’Irpinia è più forte che mai. La scelta di registrare in Alta Irpinia una puntata di “4 Ristoranti”, fortunato format televisivo, è frutto dell’impegno costante di “Fondazione Sistema Irpinia” nella promozione del territorio e delle sue eccellenze.

L’approdo di Borghese e della sua troupe televisiva tra Montella, Nusco, Paternopoli e Castelfranci, nasce da un’idea della compianta presidente della Fondazione, Gabriella De Matteis, in accordo con il Presidente della Provincia di Avellino, Rizieri Buonopane, raccolta e portata avanti dall’attuale presidente, Sabino Basso.

Borghese è da qualche giorno in provincia per realizzare una puntata del suo reality culinario all’interno del quale quattro ristoratori della stessa zona si sfidano a colpi di piatti tipici. Soddisfatto dell’attenzione che chef Borghese ha voluto riservare ancora una volta all’Irpinia, il presidente Basso: «era nostro dovere portare avanti un’iniziativa più che valida immaginata dalla nostra Gabriella De Matteis sempre attenta a costruire e cogliere opportunità di valorizzazione del territorio, dei suoi prodotti tipici e del lavoro di tanti che, come nel caso dei ristoratori, contribuiscono con fatica e sacrificio alla costruzione di un vero e proprio marchio Irpinia. Fondazione “Sistema Irpinia”, anche grazie al prezioso sostegno del presidente Buonopane, continuerà nel solco della visione di De Matteis, con l’obiettivo di portare il territorio oltre i confini provinciali anche attraverso la tv, vetrina per eccellenza delle bellezze e delle potenzialità dei territori. Ai ristoratori in gara va il nostro in bocca al lupo e, soprattutto, il nostro ringraziamento per aver contribuito ancora una volta alla promozione della nostra provincia mettendosi in gioco davanti a telecamere e telespettatori».

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Provincia – Obbligo di catene per neve a bordo o pneumatici invernali sulle strade provinciali e regionali dell’Irpinia

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La Provincia di Avellino ha disposto, con ordinanza del dirigente del settore Viabilità, l’obbligo di catene per neve a bordo o pneumatici invernali (da neve) o altri mezzi antisdrucciolevoli omologati ed idonei ad essere prontamente utilizzati, ove necessario, durante il periodo compreso tra la data odierna e il 15 Aprile 2025, per tutti i veicoli a motore, esclusi i ciclomotori a due ruote, i motocicli e i velocipedi, in transito lungo i tratti delle strade provinciali e regionali ricadenti nel territorio della provincia di Avellino.

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Avanti tutta con il referendum abrogativo

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Salvini e Zaia, forse affetti da analfabetismo di ritorno, vogliono portare avanti il loro disegno di spaccare l’Italia, ignorano sia Consulta che ha demolito la legge Calderoli, sia la Cassazione che rende ammissibile il referendum abrogativo, non possono impunemente sbeffeggiare le istituzioni reputando uno scherzo di carnevale le decisioni assunte dalle supreme corti. Qualcuno dovrebbe fermare il duo Salvini-Zaia, è in gioco la credibilità della Meloni e del governo che hanno prestato giuramento sulla Costituzione. La legge Calderoli è un orrore Costituzionale, viola il principio di uguaglianza e di solidarietà, declassa la Questione Meridionale ad affare locale che dovranno risolvere gli amministratori meridionali, ritenuti la causa e l’effetto del problema. I fatti, le relazioni del Parlamento, l’Ufficio dei Conti Pubblici territoriali hanno smentito la narrazione della Lega, infatti l’applicazione del criterio della spesa storica ha consentito al Nord di ottenere un maggior gettito dallo Stato Centrale di oltre 60 miliardi, fatto che ha consentito di finanziare il tempo prolungato nella scuola dell’obbligo, di costruire gli asili nido, di offrire l’alta velocità, diffusa in tutta l’Italia settentrionale, servizi quasi completamente negati ai meridionali. Si celebri il referendum contro la legge Calderoli e, senza perder tempo, si inizi la battaglia per riunificare il paese affinché tutti i cittadini, inclusi i meridionali, si sentano fratelli e non fratellastri d’Italia.

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Provincia – Nuova tariffa per lo smaltimento dei rifiuti, ai Comuni rimborso per un milione di euro

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Il presidente Buonopane: “Risparmi anche per i cittadini”

“Oltre un milione di euro di risparmio per i Comuni sullo smaltimento dei rifiuti, che si traduce in una riduzione della Tari per i cittadini”. Il presidente della Provincia, Rizieri Buonopane, comunica che l’Ato ha validato la nuova tariffa proposta dalla società provinciale IrpiniAmbiente Spa.

La tariffa regolata produce uno sconto di circa il 9% sul precedente importo. Si passa da 220 euro a tonnellata a 200,70 euro per quanto riguarda la frazione indifferenziata trattata allo Stir di Pianodardine, con applicazione retroattiva al primo gennaio 2024, comportando così una ricaduta di risparmio in tariffa Tari per i cittadini irpini.

La somma complessiva che verrà restituita ai Comuni supera il milione di euro. Questo importo sarà distribuito in misura proporzionale con note di credito per le amministrazioni in regola con i pagamenti a IrpiniAmbiente. Per gli enti morosi si adotterà una compensazione debiti-crediti.

“Non si può non evidenziare lo straordinario lavoro che sta portando avanti il management di IrpiniAmbiente, con l’amministratore unico Claudio Crivaro – dichiara il presidente Buonopane -. La nuova tariffa, la cui proposta è stata inviata all’Ato lo scorso ottobre e ora finalmente è stata validata, è frutto di una virtuosa gestione della società. Come si ricorderà, è stato già dimezzato il costo per lo smaltimento della frazione umida (che è sceso da poco più di 200 euro a circa cento euro), mentre per il vetro IrpiniAmbiente ottiene da qualche mese un rimborso. E ciò a differenza di quanto accadeva in passato, quando la società sborsava risorse importanti a favore delle aziende che si occupano del recupero e riciclo. Tutto questo, unito al know how e alla forza lavoro, fa di IrpiniAmbiente un esempio di società pubblica che funziona. Ovviamente, si può sempre migliorare. In tal senso, sono in campo altre azioni promosse dal dottore Crivaro e dal suo staff. A lui e a tutti i lavoratori il nostro ringraziamento”.

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