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Forza Italia chiude il tesseramento. Oltre 2700 iscritti in 105 comuni

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Il commissario provinciale D’Agostino: «Un dato enorme per un partito che sui territori non esisteva in una fase storica nella quale è sempre più complicato avvicinare i cittadini alla politica, figurarsi alla militanza o alla sottoscrizione di una tessera. Avanti con il congresso unitario, insieme faremo grandi cose»

Si è concluso sabato scorso, 30 novembre, la campagna adesioni di Forza Italia. Il lavoro portato avanti in Irpinia dal gruppo dirigente provinciale, guidato dal commissario Angelo Antonio D’Agostino, restituisce numeri entusiasmanti. Sono almeno 2700 gli iscritti e ben 105 i comuni dove il partito ha rimesso radici, a certificare la forza attrattiva di Forza Italia, la domanda crescente di concretezza, equilibrio e cultura di governo che si registra nell’elettorato moderato di una provincia che ha sempre guardato al centro, ai valori del popolarismo, e che oggi ha grande sete di politica.

Nessun paragone è possibile con il passato, perché da molti, troppi anni Forza Italia era sostanzialmente assente dall’agenda politica dei territori, priva di una struttura organizzativa. I numeri che oggi riscontriamo assumono dunque un peso straordinario, perché dimostrano che Forza Italia non solo è rinata ma è presente ad ogni latitudine della provincia, non solo con tessere virtuali ma con persone in carne ed ossa, donne e uomini pronte a lavorare fianco a fianco nell’interesse delle comunità. Spiccano i numeri nel capoluogo come ad Atripalda, in tutti i principali centri ma il partito è praticamente presente ovunque.

Non è stato un tesseramento di apparato, ma un tesseramento vero, porta a porta, paese per paese che ha visto il coinvolgimento di molti giovani che hanno animato questa campagna adesioni presidiando i territori, campanile per campanile, con iniziative, dibattiti e occasioni di confronto. Estremamente significativo anche il numero di riferimenti istituzionali e di amministratori che hanno deciso di dare forza al progetto di Forza Italia, mettendo a servizio competenze, storia e passione. Chiusa la fase del tesseramento si apre ora la fase che dovrà condurre alla celebrazione del congresso provinciale, passaggio decisivo che chiuderà la lunga fase costituente e restituirà al partito una struttura definita sul piano provinciale, un’organizzazione e dunque organismi legittimati.

Entusiasta e soddisfatto, il commissario provinciale Angelo Antonio D’Agostino: «Abbiamo raggiunto un risultato la cui straordinarietà va ben oltre i numeri. Abbiamo superato le 2700 iscrizioni distribuite in tutta la provincia, con dei picchi molto rilevanti in gran parte dei principali centri, ad ogni latitudine. Un dato enorme – continua D’Agostino – per un partito che sui territori non esisteva, in una fase storica nella quale è sempre più complicato avvicinare i cittadini alla politica, figurarsi alla militanza o alla sottoscrizione di una tessera. Ora abbiamo la grande responsabilità di dare forza e prospettiva a questo percorso, portando a compimento la fase congressuale in una logica unitaria su di una linea autonoma, chiara, riconoscibile ed ambiziosa, dettando l’agenda dei territori fuori e dentro il Palazzo, spingendo sul terreno della partecipazione. Abbiamo davanti a noi mesi intensi e non abbiamo tempo da perdere».

Per D’Agostino la vera grande vittoria va ricercata nel lavoro di squadra fatto da tutto il gruppo dirigente: «Ringrazio innanzitutto i tanti ragazzi, le giovani leve che con entusiasmo e impegno quotidiano hanno girato in lungo e in largo la provincia per far crescere la nostra idea di futuro, senza il loro contributo non avremmo mai potuto raggiungere questi risultati. Ringrazio Giuliana Franciosa e l’onorevole Rubano per il prezioso ed instancabile lavoro, ringrazio il coordinatore regionale, l’amico Fulvio Martusciello, per il sostegno e la sua costante presenza, ringrazio Antonio Tajani, che con equilibrio, intelligenza ed autorevolezza ci ha accompagnati in questo percorso. E ringrazio tutti coloro che hanno ritenuto di affiancarci in questa entusiasmante sfida, i tanti sindaci ed amministratori che hanno creduto in questo percorso, da Mirabella ad Atripalda, da Volturara ad Andretta, ringrazio i tanti riferimenti e consiglieri comunali che hanno fatto propria questa sfida con entusiasmo. Insieme faremo grandi cose per questa nostra terra, a partire dalle prossime elezioni regionali».    

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Campionato italiano della cucina 2024 – I vincitori si esibiranno presso l’ Hotel Incontro di Ariano Irpino

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Martedì  3 Dicembre 2024, I vincitori del campionato italiano della cucina 2024  si esibiranno presso  l’ Hotel Incontro di Ariano Irpino, magnifica location   gestita dal giovane patron Mario Puopolo durante la cena  IN  ORO

L’  Exhibition  Dinner, del Culinary Team di Avellino sarà l’ occasione per presentare delle preparazioni gastronomiche, frutto di anni di esperienza dell’ intero Team. Potrebbe essere interpretato anche come un allenamento per affrontare la nuova sfida che la squadra avrà nel difendere il titolo di campioni in carica a febbraio 25 in quel di Rimini.

Non nascondiamo la nostra emozione nel  condividere con voi la splendida vittoria di febbraio scorso quando quasi incredulo, elevai in alto il trofeo, dichiara il Team Manager Ugo D’ Alessandro che insieme a: Gaetano Cerciello , Vincenzo De Gisi, Pasquale D’ Alessandro, Claudio Donnarumma Federico Della Cerra, la Junior Gaia Imbimbo, gli elper Pasquale Maietta ,Gabriele De Vita e  Sara Nazzaro, hanno portato in Irpinia il titolo Italiano.

Il percorso gastronomico   che il Culinary Team sta organizzando è un vero concentrato di  tecniche di cucina che daranno alla luce i 5 piatti proposti , abbinati ad altrettanti vini. Gli abbinamenti sono stati scelti in base alla reale fusione organolettica, in sequenza saranno serviti: Rosa è spumante di Vigne Irpine Capriglia  AV ,Bianco di bellona Coda di volpe  Cavalier Pepe Luogosano, Levata falanghina IGT Cantina Monserrato Benevento Selvecorte Fiano riserva DOCG 2021 Cantina Contrada Candida AV, Costa Baiano Campi Taurasini 2019 Villa Raiano San Michele di Serino AV; Chicco d’ORO Fiano passito IGT Cavalier Pepe. Non solo cibo e vino ci accompagneranno durante la serata  tanti altri insert culturali tra cui musica, curata da Ricky Esse  e scatti fotografici del maestro Diego Marinelli.

L’ evento sarà   curata dall’ agenzia di consulenza Enogastronomica  Ager di Antonio Del Franco.

La presenza di tanti   ospiti Gourmet, operatori e professionisti del settore, sarà la giusta cornice per suggellare questo momento indimenticabile.

Per info e Prenotazioni  :   0825 981250

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Chi dimentica il proprio passato è senza memoria

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Il 22 novembre il comune di Sant’Anastasia ha intitolato la rotonda prossima al market MD a Giorgio Almirante. Dirigente di primo piano nel partito che non aveva mai abiurato la fede fascista,svolse l’attività di giornalista con il periodico “La difesa della Razza” che, nel 1938 iniziò la sua attività in contemporanea con l’approvazione delle leggi razziali, innervate nel programma del regime. Forse poca attenzione o scarsa dimestichezza con la storia passata, tant’è che, a Sant’Anastasia il 1 ottobre del 1943 morì in combattimento contro i nazifascisti l’anastasiano Giacomo De Luca. L’evento è ricordato da una targa posta in via Madonna dell’Arco, quale sacrificio gratuito della propria vita donata per liberel’Italia dal giogo fascista e dalla dittatura.

La sezione ANPI Caduti della Flobert di Sant’Anastasia più volte ha manifestato il suo dissenso a che la rotonda fosse intitolata a Giorgio Almirante reputando tale atto un oltraggio alla memoria, propone il ritiro della delibera. 

Organizza sabato 30 novembre 2024 alle ore 11,00, nella sezione della CGIL di Sant’Anastasia, una manifestazione alla quale seguirà un comunicatostampa.

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Libri – Presentato alla Camera il Lavoro postumo di Nicola Savino

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Roma, 27 nov – Presso la sala stampa della Camera si è svolta la presentazione di “All’origine della coscienza di classe”, libro postumo di Nicola Savino, promossa dal deputato Toni Ricciardi, vice presidente del gruppo Pd.

Dai Fasci Siciliani (1889) alla Settimana Rossa (1914): un quarto di secolo di storia dell’Italia liberale si sviluppa attraverso lotte popolari e l’inizio della lotta di classe con le rivolte di contadini e operai. Un tema centrale è la questione meridionale, emerge infatti come il dualismo dell’economia italiana fece del meridione un’area esclusa dai processi di crescita industriale allargando sempre di più la forbice della disparità economica, sociale e culturale Nord-Sud. Ne hanno discusso insieme a Toni Ricciardi, Andrea Covotta, Responsabile Rai Quirinale, Floriana Mastandrea, Giornalista, letture di Pino Ammendola, attore e regista.

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