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Franza va sotto in consiglio comunale. Il PD chiede di azzerare la giunta

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Come ampiamente previsto il voto sul Bilancio consolidato non passa, con nove voti contrari e 6 a favore ed il sindaco Franza si vede costretto a rimettere insieme i cocci della sua amministrazione cercando di recuperare consenso all’interno del consiglio comunale, altrimenti l’unica strada da percorrere sarà quella di consegnare le sorti del comune nei prossimi mesi al commissario prefettizio. Intanto il PD cittadino ha fatto circolare una nota a mezzo stampa, nella quale chiede al sindaco Franza di azzerare la giunta e ripartire dal PD e dai partiti della sinistra progressista. 

Questa la nota del PD :” La mancata approvazione del bilancio consolidato in consiglio comunale sancisce con nettezza l’evidente confusione che affligge molti eletti nel consesso istituzionale arianese. È il caso del consigliere Domenico Gambacorta che in un’articolata peripezia argomentativa, nell’intervento in cui annuncia il proprio voto contrario al documento contabile dimentica che a produrlo, realizzarlo, indirizzarlo è stato lui e la sua giunta. Avrà compreso  in ritardo che sbagliava allora ma con l’aggravante che continua a sbagliare oggi smentendo se stesso. L’amministrazione guidata da Enrico Franza tuttavia a questo punto della propria breve ma movimentata vicenda, per non incorrere nel pericolo di un percorso a ostacoli quotidiano, ha il dovere politico di rilanciare l’azione amministrativa riappropriandosi delle ragioni che lo hanno condotto alla vittoria.Ha il dovere politico di rilanciare la centralità del PD e dei partiti della sinistra progressista a suo sostegno come matrice politica identitaria a cui affidare gli sforzi di costruzione di adeguate soluzioni amministrative frutto di scelte competenti e rispettose dello sforzo profuso per conseguire un risultato significativo per la Città di Ariano. Queste ipotesi operative non possono che passare da una revisione  dell’esecutivo e da un riequilibrio delle forze civiche e democratiche che hanno interesse a rilanciare il ruolo e l’immagine di Ariano mortificati da anni di governo a guida Gambacorta. Il PD si propone con responsabilità di offrire il proprio ulteriore sforzo di raccordo e d’interlocuzione pur partendo dalla convinzione che nulla possa prescindere da una complessiva riorganizzazione del quadro politico a partire dalla squadra di giunta e dalle posizioni organizzative negli enti di governo della Città’

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Provincia – Obbligo di catene per neve a bordo o pneumatici invernali sulle strade provinciali e regionali dell’Irpinia

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La Provincia di Avellino ha disposto, con ordinanza del dirigente del settore Viabilità, l’obbligo di catene per neve a bordo o pneumatici invernali (da neve) o altri mezzi antisdrucciolevoli omologati ed idonei ad essere prontamente utilizzati, ove necessario, durante il periodo compreso tra la data odierna e il 15 Aprile 2025, per tutti i veicoli a motore, esclusi i ciclomotori a due ruote, i motocicli e i velocipedi, in transito lungo i tratti delle strade provinciali e regionali ricadenti nel territorio della provincia di Avellino.

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Attualità

Avanti tutta con il referendum abrogativo

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Salvini e Zaia, forse affetti da analfabetismo di ritorno, vogliono portare avanti il loro disegno di spaccare l’Italia, ignorano sia Consulta che ha demolito la legge Calderoli, sia la Cassazione che rende ammissibile il referendum abrogativo, non possono impunemente sbeffeggiare le istituzioni reputando uno scherzo di carnevale le decisioni assunte dalle supreme corti. Qualcuno dovrebbe fermare il duo Salvini-Zaia, è in gioco la credibilità della Meloni e del governo che hanno prestato giuramento sulla Costituzione. La legge Calderoli è un orrore Costituzionale, viola il principio di uguaglianza e di solidarietà, declassa la Questione Meridionale ad affare locale che dovranno risolvere gli amministratori meridionali, ritenuti la causa e l’effetto del problema. I fatti, le relazioni del Parlamento, l’Ufficio dei Conti Pubblici territoriali hanno smentito la narrazione della Lega, infatti l’applicazione del criterio della spesa storica ha consentito al Nord di ottenere un maggior gettito dallo Stato Centrale di oltre 60 miliardi, fatto che ha consentito di finanziare il tempo prolungato nella scuola dell’obbligo, di costruire gli asili nido, di offrire l’alta velocità, diffusa in tutta l’Italia settentrionale, servizi quasi completamente negati ai meridionali. Si celebri il referendum contro la legge Calderoli e, senza perder tempo, si inizi la battaglia per riunificare il paese affinché tutti i cittadini, inclusi i meridionali, si sentano fratelli e non fratellastri d’Italia.

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Attualità

Provincia – Nuova tariffa per lo smaltimento dei rifiuti, ai Comuni rimborso per un milione di euro

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Il presidente Buonopane: “Risparmi anche per i cittadini”

“Oltre un milione di euro di risparmio per i Comuni sullo smaltimento dei rifiuti, che si traduce in una riduzione della Tari per i cittadini”. Il presidente della Provincia, Rizieri Buonopane, comunica che l’Ato ha validato la nuova tariffa proposta dalla società provinciale IrpiniAmbiente Spa.

La tariffa regolata produce uno sconto di circa il 9% sul precedente importo. Si passa da 220 euro a tonnellata a 200,70 euro per quanto riguarda la frazione indifferenziata trattata allo Stir di Pianodardine, con applicazione retroattiva al primo gennaio 2024, comportando così una ricaduta di risparmio in tariffa Tari per i cittadini irpini.

La somma complessiva che verrà restituita ai Comuni supera il milione di euro. Questo importo sarà distribuito in misura proporzionale con note di credito per le amministrazioni in regola con i pagamenti a IrpiniAmbiente. Per gli enti morosi si adotterà una compensazione debiti-crediti.

“Non si può non evidenziare lo straordinario lavoro che sta portando avanti il management di IrpiniAmbiente, con l’amministratore unico Claudio Crivaro – dichiara il presidente Buonopane -. La nuova tariffa, la cui proposta è stata inviata all’Ato lo scorso ottobre e ora finalmente è stata validata, è frutto di una virtuosa gestione della società. Come si ricorderà, è stato già dimezzato il costo per lo smaltimento della frazione umida (che è sceso da poco più di 200 euro a circa cento euro), mentre per il vetro IrpiniAmbiente ottiene da qualche mese un rimborso. E ciò a differenza di quanto accadeva in passato, quando la società sborsava risorse importanti a favore delle aziende che si occupano del recupero e riciclo. Tutto questo, unito al know how e alla forza lavoro, fa di IrpiniAmbiente un esempio di società pubblica che funziona. Ovviamente, si può sempre migliorare. In tal senso, sono in campo altre azioni promosse dal dottore Crivaro e dal suo staff. A lui e a tutti i lavoratori il nostro ringraziamento”.

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