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Attualità

GdF Avellino, sequestrati 19mila artifizi pirotecnici detenuti illegalmente

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Sono state eseguite due distinte operazioni di servizio condotte rispettivamente in Prata P.U. e Atripalda dai dipendenti Nucleo Pef e Gruppo Avellino. Nell’ambito della quotidiana attività di prevenzione generale e di controllo del territorio, a cura del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Avellino, nel periodo delle festività natalizie sono stati intensificati i servizi rivolti al contrasto della vendita di artifici pirotecnici illegali e delle modalità di detenzione per la salvaguardia dell’incolumità pubblica.

In tale contesto, nei giorni scorsi, sono state eseguite due distinte operazioni di servizio condotte rispettivamente in Prata P.U. (AV) e Atripalda (AV) dai dipendenti Nucleo Pef e Gruppo Avellino. Nel primo caso, i finanzieri del Nucleo Pef hanno rinvenuto in un casolare dismesso un soggetto intento a fabbricare illegalmente artifizi pirotecnici, pari a 1.000 pezzi, di fattura artigianale, privi di qualsiasi etichettatura, aventi un totale di massa attiva esplodente di circa 34 Kg.

Il responsabile, un cittadino italiano di 54 anni, è stato tratto in arresto in flagranza di reato per violazione agli artt. 47 e 53 del T.U.L.P.S., nonché agli artt. 678 e 679 del C.P., mentre gli artifizi pirotecnici sono stati sottoposti a sequestro per la successiva distruzione. In considerazione della natura altamente pericolosa del materiale esplosivo, peraltro detenuto e lavorato privo di qualsivoglia cautela di sicurezza, veniva chiesto l’ausilio del Nucleo Artificieri della Questura di Napoli.

Nella seconda operazione di servizio, i finanzieri del Gruppo di Avellino hanno eseguito un controllo presso un’attività commerciale all’interno della quale venivano rinvenuti circa 18.000 artifizi pirotecnici, pronti per la vendita, espositi senza rispettare le prescrizioni di sicurezza previste dal Decreto Ministeriale del 09 agosto 2011. In particolare, i prodotti pirotecnici, stoccati su scaffali in modo non conforme alle prescrizioni di sicurezza previste dal menzionato dispositivo legislativo, erano privi delle protezioni che garantivano le minimali condizioni di sicurezza per l’innesco fortuito della miccia di accensione ed erano posti in vendita sugli stessi scaffali dove era collocato materiale infiammabile, tipo alcool etilico

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Provincia – Obbligo di catene per neve a bordo o pneumatici invernali sulle strade provinciali e regionali dell’Irpinia

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La Provincia di Avellino ha disposto, con ordinanza del dirigente del settore Viabilità, l’obbligo di catene per neve a bordo o pneumatici invernali (da neve) o altri mezzi antisdrucciolevoli omologati ed idonei ad essere prontamente utilizzati, ove necessario, durante il periodo compreso tra la data odierna e il 15 Aprile 2025, per tutti i veicoli a motore, esclusi i ciclomotori a due ruote, i motocicli e i velocipedi, in transito lungo i tratti delle strade provinciali e regionali ricadenti nel territorio della provincia di Avellino.

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Avanti tutta con il referendum abrogativo

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Salvini e Zaia, forse affetti da analfabetismo di ritorno, vogliono portare avanti il loro disegno di spaccare l’Italia, ignorano sia Consulta che ha demolito la legge Calderoli, sia la Cassazione che rende ammissibile il referendum abrogativo, non possono impunemente sbeffeggiare le istituzioni reputando uno scherzo di carnevale le decisioni assunte dalle supreme corti. Qualcuno dovrebbe fermare il duo Salvini-Zaia, è in gioco la credibilità della Meloni e del governo che hanno prestato giuramento sulla Costituzione. La legge Calderoli è un orrore Costituzionale, viola il principio di uguaglianza e di solidarietà, declassa la Questione Meridionale ad affare locale che dovranno risolvere gli amministratori meridionali, ritenuti la causa e l’effetto del problema. I fatti, le relazioni del Parlamento, l’Ufficio dei Conti Pubblici territoriali hanno smentito la narrazione della Lega, infatti l’applicazione del criterio della spesa storica ha consentito al Nord di ottenere un maggior gettito dallo Stato Centrale di oltre 60 miliardi, fatto che ha consentito di finanziare il tempo prolungato nella scuola dell’obbligo, di costruire gli asili nido, di offrire l’alta velocità, diffusa in tutta l’Italia settentrionale, servizi quasi completamente negati ai meridionali. Si celebri il referendum contro la legge Calderoli e, senza perder tempo, si inizi la battaglia per riunificare il paese affinché tutti i cittadini, inclusi i meridionali, si sentano fratelli e non fratellastri d’Italia.

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Attualità

Provincia – Nuova tariffa per lo smaltimento dei rifiuti, ai Comuni rimborso per un milione di euro

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Il presidente Buonopane: “Risparmi anche per i cittadini”

“Oltre un milione di euro di risparmio per i Comuni sullo smaltimento dei rifiuti, che si traduce in una riduzione della Tari per i cittadini”. Il presidente della Provincia, Rizieri Buonopane, comunica che l’Ato ha validato la nuova tariffa proposta dalla società provinciale IrpiniAmbiente Spa.

La tariffa regolata produce uno sconto di circa il 9% sul precedente importo. Si passa da 220 euro a tonnellata a 200,70 euro per quanto riguarda la frazione indifferenziata trattata allo Stir di Pianodardine, con applicazione retroattiva al primo gennaio 2024, comportando così una ricaduta di risparmio in tariffa Tari per i cittadini irpini.

La somma complessiva che verrà restituita ai Comuni supera il milione di euro. Questo importo sarà distribuito in misura proporzionale con note di credito per le amministrazioni in regola con i pagamenti a IrpiniAmbiente. Per gli enti morosi si adotterà una compensazione debiti-crediti.

“Non si può non evidenziare lo straordinario lavoro che sta portando avanti il management di IrpiniAmbiente, con l’amministratore unico Claudio Crivaro – dichiara il presidente Buonopane -. La nuova tariffa, la cui proposta è stata inviata all’Ato lo scorso ottobre e ora finalmente è stata validata, è frutto di una virtuosa gestione della società. Come si ricorderà, è stato già dimezzato il costo per lo smaltimento della frazione umida (che è sceso da poco più di 200 euro a circa cento euro), mentre per il vetro IrpiniAmbiente ottiene da qualche mese un rimborso. E ciò a differenza di quanto accadeva in passato, quando la società sborsava risorse importanti a favore delle aziende che si occupano del recupero e riciclo. Tutto questo, unito al know how e alla forza lavoro, fa di IrpiniAmbiente un esempio di società pubblica che funziona. Ovviamente, si può sempre migliorare. In tal senso, sono in campo altre azioni promosse dal dottore Crivaro e dal suo staff. A lui e a tutti i lavoratori il nostro ringraziamento”.

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