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Attualità

Gestione idrica dell’Alto Calore, la nota del deputato Sibilia (M5S)

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L’Alto Calore Servizi deve trasformarsi in municipalizzata speciale.

Nessuna gara e nessuna fusione con GeSeSa.
Questi “magheggi” hanno un solo scopo: quello di svendere il servizio di gestione dell’acqua ai privati, meglio se multinazionali, meglio se si chiamano GDF Suez.
Svendita permessa dalla legge regionale 15/2015 fatta dal PD che cancella definitivamente il risultato del referendum 2011 che voleva la gestione pubblica del servizio idrico.
La svendita ai privati porterà aumento delle tariffe e tagli al personale, così come la fusione.
Con buona pace dei sindacati.
E’ chiaro come l’acqua limpida delle nostre fonti che l’attuale managment dell’Alto Calore Servizi s.p.a. dovrebbe dimettersi in massa per gestione disastrosa, coinvolgimento in vicende giudiziarie e, quantomeno, inopportunità di certe relazioni che fanno pensare al conflitto d’interessi.
Infatti ecco chi sono i soggetti che si stanno interessando alla fusione con GeSeSa.
Raffaello De Stefano presidente e amm.re delegato di Alto Calore Servizi s.p.a. Già rinviato a giudizio con accuse di peculato; voci di corridoio (le più maligne alle quali non vogliamo certo credere) dicono che se porterà a termine la fusione con GeSeSa, oltre ad un incarico prestigioso, riceverà 3 milioni di euro per sanare le vicende giudiziarie nelle quali potrebbe essere coinvolto nel prossimo futuro;
Giovanni Colucci presidente ATO ( ex sindaco di Mugnano del Cardinale (AV)) tra il suo comune e quelli limitrofi oltre 10 ragazzi con progetto Garanzia Giovani sono entrati in Alto Calore Servizi; inoltre il figlio di professione avvocato riceve incarichi dal presidente di Alto Calore Servizi cioè il De Stefano di cui sopra.
Gallo Francesco di origine salernitana direttore amministrativo finanziario di Alto Calore Servizi attualmente dirigente, potrebbe essere nominato direttore generale con 15.000 euro mensili circa in caso di nomina. Carica che attualmente De Stefano ha avocato a se. Tale Gallo è corresponsabile dello stato disastroso dei bilanci dell’ente. Per giudicare basta controllarli.
Montano Oreste ex direttore generale di Alto Calore Servizi s.p.a. già noto alle autorità giudiziarie per essere stato ARRESTATO e aver patteggiato una condanna ad un anno e sei mesi nell’anno 1992, da quando Colucci è commissario ATO espleta l’attività di consulente; attualmente la figlia e’ stata assunta in GeSeSa con contratto ad un anno e si occupa di morosità (guarda caso si il sig. Montano preme per la fusione tra Alto Calore e GeSeSa); inoltre il figlio Carmine risulta già nei nominativi del personale dell’ATO Calore Irpino e forse a breve passerà nelle file del personale della regione Campania come dirigente grazie alla legge 15 del 2015.
Avendo descritto la situazione credo che sia deduzione comune che questa gente non sia esattamente la più adatta (volendo usare un eufemismo) a mettere le mani sulla nostra acqua.
Chissà come mai il ministero del lavoro non risponde ancora alla nostra interrogazione sull’improprio (clientelare?) utilizzo di Garanzia Giovani in Alto Calore.
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Provincia – Obbligo di catene per neve a bordo o pneumatici invernali sulle strade provinciali e regionali dell’Irpinia

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La Provincia di Avellino ha disposto, con ordinanza del dirigente del settore Viabilità, l’obbligo di catene per neve a bordo o pneumatici invernali (da neve) o altri mezzi antisdrucciolevoli omologati ed idonei ad essere prontamente utilizzati, ove necessario, durante il periodo compreso tra la data odierna e il 15 Aprile 2025, per tutti i veicoli a motore, esclusi i ciclomotori a due ruote, i motocicli e i velocipedi, in transito lungo i tratti delle strade provinciali e regionali ricadenti nel territorio della provincia di Avellino.

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Attualità

Avanti tutta con il referendum abrogativo

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Salvini e Zaia, forse affetti da analfabetismo di ritorno, vogliono portare avanti il loro disegno di spaccare l’Italia, ignorano sia Consulta che ha demolito la legge Calderoli, sia la Cassazione che rende ammissibile il referendum abrogativo, non possono impunemente sbeffeggiare le istituzioni reputando uno scherzo di carnevale le decisioni assunte dalle supreme corti. Qualcuno dovrebbe fermare il duo Salvini-Zaia, è in gioco la credibilità della Meloni e del governo che hanno prestato giuramento sulla Costituzione. La legge Calderoli è un orrore Costituzionale, viola il principio di uguaglianza e di solidarietà, declassa la Questione Meridionale ad affare locale che dovranno risolvere gli amministratori meridionali, ritenuti la causa e l’effetto del problema. I fatti, le relazioni del Parlamento, l’Ufficio dei Conti Pubblici territoriali hanno smentito la narrazione della Lega, infatti l’applicazione del criterio della spesa storica ha consentito al Nord di ottenere un maggior gettito dallo Stato Centrale di oltre 60 miliardi, fatto che ha consentito di finanziare il tempo prolungato nella scuola dell’obbligo, di costruire gli asili nido, di offrire l’alta velocità, diffusa in tutta l’Italia settentrionale, servizi quasi completamente negati ai meridionali. Si celebri il referendum contro la legge Calderoli e, senza perder tempo, si inizi la battaglia per riunificare il paese affinché tutti i cittadini, inclusi i meridionali, si sentano fratelli e non fratellastri d’Italia.

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Attualità

Provincia – Nuova tariffa per lo smaltimento dei rifiuti, ai Comuni rimborso per un milione di euro

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Il presidente Buonopane: “Risparmi anche per i cittadini”

“Oltre un milione di euro di risparmio per i Comuni sullo smaltimento dei rifiuti, che si traduce in una riduzione della Tari per i cittadini”. Il presidente della Provincia, Rizieri Buonopane, comunica che l’Ato ha validato la nuova tariffa proposta dalla società provinciale IrpiniAmbiente Spa.

La tariffa regolata produce uno sconto di circa il 9% sul precedente importo. Si passa da 220 euro a tonnellata a 200,70 euro per quanto riguarda la frazione indifferenziata trattata allo Stir di Pianodardine, con applicazione retroattiva al primo gennaio 2024, comportando così una ricaduta di risparmio in tariffa Tari per i cittadini irpini.

La somma complessiva che verrà restituita ai Comuni supera il milione di euro. Questo importo sarà distribuito in misura proporzionale con note di credito per le amministrazioni in regola con i pagamenti a IrpiniAmbiente. Per gli enti morosi si adotterà una compensazione debiti-crediti.

“Non si può non evidenziare lo straordinario lavoro che sta portando avanti il management di IrpiniAmbiente, con l’amministratore unico Claudio Crivaro – dichiara il presidente Buonopane -. La nuova tariffa, la cui proposta è stata inviata all’Ato lo scorso ottobre e ora finalmente è stata validata, è frutto di una virtuosa gestione della società. Come si ricorderà, è stato già dimezzato il costo per lo smaltimento della frazione umida (che è sceso da poco più di 200 euro a circa cento euro), mentre per il vetro IrpiniAmbiente ottiene da qualche mese un rimborso. E ciò a differenza di quanto accadeva in passato, quando la società sborsava risorse importanti a favore delle aziende che si occupano del recupero e riciclo. Tutto questo, unito al know how e alla forza lavoro, fa di IrpiniAmbiente un esempio di società pubblica che funziona. Ovviamente, si può sempre migliorare. In tal senso, sono in campo altre azioni promosse dal dottore Crivaro e dal suo staff. A lui e a tutti i lavoratori il nostro ringraziamento”.

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