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Attualità

Gestione raccolta rifiuti – Nuovo servizio e assunzioni, Irpiniambiente chiarisce

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Rispetto alle vicende legate all’avvio del nuovo servizio di gestione della raccolta rifiuti nel comune di Ariano Irpino, il management di IrpiniAmbiente chiarisce che il passaggio di cantiere dei lavoratori occupati sul servizio di Ariano Irpino è avvenuto in modo legittimo, nel pieno rispetto della normativa vigente in materia. Infatti, l’art. 6 del CCNL FISE ASSOAMBIENTE disciplina l’ipotesi successoria prevedendo che le unità lavorative addette al cantiere oggetto di passaggio di gestione siano assunte dall’imprenditore subentrante. Orbene, la norma richiamata, che trova applicazione anche in ipotesi diverse dalla naturale scadenza del servizio, stabilisce espressamente l’obbligo di tale assunzione per i dipendenti che hanno maturato una anzianità di servizio sul cantiere in questione di 240 giorni, in tale categoria rientrando anche i lavoratori a tempo indeterminato che hanno sostituito personale cessato dal servizio nel periodo della precedente gestione. Per i lavoratori, invece, che non hanno maturato la predetta anzianità, per i quali, quindi, non è previsto l’obbligo di assunzione, secondo la disposizione richiamata, la cui ratio è quella di una “tutela rafforzata” dei lavoratori, nulla vieta all’imprenditore subentrante, in forza del principio secondo il quale “Ubi lex non dixit non voluit”, di assumere anche tale personale, laddove lo reputi utile e opportuno. E’ sicuramente risultato utile e opportuno per IrpiniAmbiente S.p.a. e per la collettività, assumere anche tali dipendenti, che hanno già svolto sul territorio il servizio, rispetto a personale nuovo e proveniente da altre realtà. Tra l’altro tale ultima ipotesi è stata comunque percorsa, anche per più ampie esigenze aziendali, con richiesta al Consorzio Unico di Bacino delle Province di Napoli e Caserta in liquidazione di eventuali disponibilità di lavoratori, ma tale procedura ha avuto esito negativo. La vicenda in esame, inoltre, ha trovato l’accordo di tutte le parti interessate, sindacati inclusi. La Società si riserva, infine, di adire le vie legali al fine di tutelare la propria immagine e reputazione nonché quella dei vertici aziendali.

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Provincia – Obbligo di catene per neve a bordo o pneumatici invernali sulle strade provinciali e regionali dell’Irpinia

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La Provincia di Avellino ha disposto, con ordinanza del dirigente del settore Viabilità, l’obbligo di catene per neve a bordo o pneumatici invernali (da neve) o altri mezzi antisdrucciolevoli omologati ed idonei ad essere prontamente utilizzati, ove necessario, durante il periodo compreso tra la data odierna e il 15 Aprile 2025, per tutti i veicoli a motore, esclusi i ciclomotori a due ruote, i motocicli e i velocipedi, in transito lungo i tratti delle strade provinciali e regionali ricadenti nel territorio della provincia di Avellino.

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Avanti tutta con il referendum abrogativo

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Salvini e Zaia, forse affetti da analfabetismo di ritorno, vogliono portare avanti il loro disegno di spaccare l’Italia, ignorano sia Consulta che ha demolito la legge Calderoli, sia la Cassazione che rende ammissibile il referendum abrogativo, non possono impunemente sbeffeggiare le istituzioni reputando uno scherzo di carnevale le decisioni assunte dalle supreme corti. Qualcuno dovrebbe fermare il duo Salvini-Zaia, è in gioco la credibilità della Meloni e del governo che hanno prestato giuramento sulla Costituzione. La legge Calderoli è un orrore Costituzionale, viola il principio di uguaglianza e di solidarietà, declassa la Questione Meridionale ad affare locale che dovranno risolvere gli amministratori meridionali, ritenuti la causa e l’effetto del problema. I fatti, le relazioni del Parlamento, l’Ufficio dei Conti Pubblici territoriali hanno smentito la narrazione della Lega, infatti l’applicazione del criterio della spesa storica ha consentito al Nord di ottenere un maggior gettito dallo Stato Centrale di oltre 60 miliardi, fatto che ha consentito di finanziare il tempo prolungato nella scuola dell’obbligo, di costruire gli asili nido, di offrire l’alta velocità, diffusa in tutta l’Italia settentrionale, servizi quasi completamente negati ai meridionali. Si celebri il referendum contro la legge Calderoli e, senza perder tempo, si inizi la battaglia per riunificare il paese affinché tutti i cittadini, inclusi i meridionali, si sentano fratelli e non fratellastri d’Italia.

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Provincia – Nuova tariffa per lo smaltimento dei rifiuti, ai Comuni rimborso per un milione di euro

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Il presidente Buonopane: “Risparmi anche per i cittadini”

“Oltre un milione di euro di risparmio per i Comuni sullo smaltimento dei rifiuti, che si traduce in una riduzione della Tari per i cittadini”. Il presidente della Provincia, Rizieri Buonopane, comunica che l’Ato ha validato la nuova tariffa proposta dalla società provinciale IrpiniAmbiente Spa.

La tariffa regolata produce uno sconto di circa il 9% sul precedente importo. Si passa da 220 euro a tonnellata a 200,70 euro per quanto riguarda la frazione indifferenziata trattata allo Stir di Pianodardine, con applicazione retroattiva al primo gennaio 2024, comportando così una ricaduta di risparmio in tariffa Tari per i cittadini irpini.

La somma complessiva che verrà restituita ai Comuni supera il milione di euro. Questo importo sarà distribuito in misura proporzionale con note di credito per le amministrazioni in regola con i pagamenti a IrpiniAmbiente. Per gli enti morosi si adotterà una compensazione debiti-crediti.

“Non si può non evidenziare lo straordinario lavoro che sta portando avanti il management di IrpiniAmbiente, con l’amministratore unico Claudio Crivaro – dichiara il presidente Buonopane -. La nuova tariffa, la cui proposta è stata inviata all’Ato lo scorso ottobre e ora finalmente è stata validata, è frutto di una virtuosa gestione della società. Come si ricorderà, è stato già dimezzato il costo per lo smaltimento della frazione umida (che è sceso da poco più di 200 euro a circa cento euro), mentre per il vetro IrpiniAmbiente ottiene da qualche mese un rimborso. E ciò a differenza di quanto accadeva in passato, quando la società sborsava risorse importanti a favore delle aziende che si occupano del recupero e riciclo. Tutto questo, unito al know how e alla forza lavoro, fa di IrpiniAmbiente un esempio di società pubblica che funziona. Ovviamente, si può sempre migliorare. In tal senso, sono in campo altre azioni promosse dal dottore Crivaro e dal suo staff. A lui e a tutti i lavoratori il nostro ringraziamento”.

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