Attualità
Giovani guerrieri saranno i protagonisti de “Gli (IN)visibili”, in memoria di Gianmichele Modestino
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Viviamo in una società di immagini: il visivo colpisce, attira, conquista. La fotografia è diventata il pass di ogni tipo di espressione, superando anche un testo scritto. Come afferma il critico Jim Casper: “Il linguaggio della fotografia continua ad essere sempre più interessante e complesso, in quanto diventa il mezzo di comunicazione più universale al mondo”.
L’immagine rischia di diventare virale, insieme alla costante ricerca della perfezione.
E se una foto dovesse raffigurare qualcosa di poco perfetto, se rompesse i canoni, rappresentando un volto di un bambino malato di cancro? Susciterebbe solo compassione?
Lo abbiamo chiesto a Francesca Mingolelli, mamma di Gianmichele Modestino, un ragazzo di 15 anni venuto a mancare prematuramente a causa di un osteosarcoma. Francesca è una mamma che non si arrende e, in memoria di suo figlio, continua a combattere la sua battaglia contro il cancro, affiancando piccoli guerrieri e le loro famiglie. Dopo la “raccolta balocchi” destinati al Pausilipon-Santobono di Napoli dello scorso dicembre, l’11 agosto sarà la volta de “Gli (IN)visibili”: una mostra fotografica che racconta il percorso di giovanissimi durante il percorso della loro lotta al cancro. Durante l’intera giornata, gli amici di Giammy condivideranno testimonianze, pensieri ed emozioni in un forum dedicato alla mostra.
“La decisione di utilizzare l’immagine di “Ellie” nella locandina di presentazione della mostra non è a caso, ha lo scopo di colpire nel profondo ognuno di noi, “un pugno nello stomaco”: suscitare delle emozioni sulle quali costruire qualcosa, portare in evidenza un problema, spesso sconosciuto ed in alcuni casi, peggio ancora, evitato… un tabù.
E’ necessario evidenziare che questi ragazzi, dopo una diagnosi così dolorosa, si trovano a vivere emozioni molto intense quali, per esempio: impotenza, angoscia, tristezza, spavento, rabbia e sensi di colpa. Bisogna imparare a confrontarsi con questi stati d’animo; compassione non richiesta e curiosità morbosa, non costituiscono un aiuto per il percorso che dovranno affrontare.
Mio figlio Giammy non voleva essere considerato una persona malata o, peggio ancora, un numero di una statistica, chiedeva normalità, nonostante le sue giornate scandite da prelievi, terapie, interventi chirurgici e letti di ospedale.
I suoi amici hanno ben “assimilato” tutto questo e, con la mostra ed il forum, vogliono condividere la loro esperienza, dimostrando che questi ragazzi hanno bisogno di normalità, di speranza e di guardare al futuro.
Sono certa che, dopo questa giornata, in molti avranno un punto di vista differente e faranno tesoro di ciò che hanno visto e vissuto”.
Quale sarà l’obiettivo di questa giornata di sensibilizzazione?
La mostra “Gli (IN)visibili” nasce, ad opera dell’associazione “Adolescenti e Cancro” per dar voce ai bambini, ai ragazzi e alle famiglie colpite dal cancro infantile o adolescenziale.
Penso che questo obiettivo possa essere raggiunto attraverso almeno tre punti che saranno oggetto del forum: il primo è legato alla rarità e la difficoltà di individuare molte patologie come l’osteosarcoma che ha colpito Giammy. Il ritardo diagnostico è, per questo motivo, frequente ed ovviamente penalizzante per il percorso da affrontare.
Il secondo è relativo all’importanza della ricerca; i tumori rari non hanno beneficiato del forte impulso della ricerca in campo oncologico e, per molti di questi, l’aspettativa di vita non è migliorata negli ultimi decenni.
Il terzo riguarda l’età dei pazienti; gli adolescenti, così come i bambini, entrano di rado nei trial clinici, aperti maggiormente ai maggiorenni. I farmaci sono testati sugli adulti e, di conseguenza, sui minori vengono utilizzati farmaci per adulti adattati che, in molti casi, provocano effetti collaterali devastanti e invalidanti per la loro vita da adulti.
I visitatori della mostra e quanti interverranno al forum, attraverso la loro partecipazione,
quasi inconsapevolmente, entreranno a far parte di un circuito, anche grazie ad una rete di associazioni, che darà forza a chi cerca di sensibilizzare la comunità e le istituzioni sulle tematiche trattate.
Si parlerà di una tematica molto delicata, che tipo di partecipazione si aspetta?
Sulla partecipazione sono fiduciosa, anche dalle prime reazioni raccolte; è evidente che in molti saranno disposti a dedicare un momento di riflessione a questi ragazzi, facendo una piacevole passeggiata nella Villa Comunale di Ariano Irpino.
Da mamma, quale messaggio vorrebbe lanciare ad un genitore che ha scoperto da poco di avere un figlio malato di cancro?
Quando si ammala un figlio si ammala tutta la famiglia: figli, fratelli e sorelle vivono in prima persona la sua stessa sofferenza e le sue paure. Anche la loro vita viene infatti stravolta. Questo, inevitabilmente, comporta dei momenti difficili da gestire.
Nei 1201 giorni di battaglia di Giammy ci sono state giornate difficili, ma ho imparato a superarle, grazie alla forza e l’energia che lui stesso metteva nell’affrontare la patologia.
Il suo esempio è diventato un monito: “Il bello della mia vita deve ancora venire”, una sua citazione che lascia chiaramente intendere che, anche quando tutto sembra buio, bisogna guardare al futuro con ottimismo e fiducia. Questo è il suo ed il mio messaggio per chi affronta la malattia, ma anche per chi, quotidianamente, affronta la vita.
Attualità
Coppa Italia TPRA (Federazione Italiana Tennis-Padel) al Club La Tartaruga
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Il settore Tpra della FITP (Federazione Italiana Tennis e Padel) presenta la “Coppa Italia TPRA Tennis 2025”
L’obiettivo è quello di coinvolgere nell’attività, NUOVI giocatori amatoriali, quindi anche nuovi tesserati, coinvolgendoli tramite i circoli, i maestri etc.
Come sappiamo, il fattore squadra, spesso rappresenta una forte motivazione alla partecipazione.
La formula è molto coinvolgente:
– 1^ FASE REGIONALE.
FASE PROVINCIALE. Le prime 2 squadre di ogni girone accederanno al tabellone ORO, le altre al tabellone ARGENTO.
MASTER PROVINCIALE. Si giocherà con tabellone ad eliminazione diretta in entrambe le categorie ORO e ARGENTO. Le squadre finaliste dei tabelloni accederanno al Master Regionale.
MASTER REGIONALE. Si giocherà con tabelloni ad eliminazione diretta in entrambe le categorie ORO e ARGENTO. Le squadre vincitrici accederanno al Master Nazionale.
– 2^ FASE NAZIONALE
Si giocherà con tabelloni ad eliminazione diretta in entrambe le categorie ORO e ARGENTO.
Il Club La Tartaruga, Presieduto da Lucia Scrima, partecipa alla Coppa Italia categoria femminile competizione che prevede la disputo 2 singolari e un doppio al meglio di tre set ai 6 games con “vantaggio Tpra” e tie-break a 7 punti sul punteggio di 5 giochi pari, in sostituzione dell’eventuale terzo set si disputa un match tie-break a 7 punti.
Domani domenica 23 febbraio 2025 alle ore 10:00 si disputa la prima giornata sui campi in sintetico di Contrada Carpiniello le ragazze del Club La Tartaruga affrontano il TC Cesinali.
Il Club La Tartaruga Ariano Irpino schiera Manuela Leo (capitano) – Graziella Barrasso – Federica Capobianco – Veronica Di Maggio – Greta Fino – Giuseppina Florenzano – Roberta Morelli e Raffaella Zecchino.
Il Panathlon Club Ariano Irpino, Associazione Internazionale Benemerita del Coni che promuove l’etica e la lealtà nello Sport,attribuirà il premio “Fair Play” al termine delle varie fasi della Coppa Italia.
Attualità
Forza Italia Ariano incontra il Ministero della Giustizia : passi avanti per la riapertura di un secondo Tribunale in provincia di Avellino
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Roma, 17.02.2025– Una delegazione di Forza Italia di Ariano Irpino, guidata dal Segretario cittadino Avv. Giancarlo Giarnese e composta dagli Avv. Giancarlo Di Gregorio, Avv. Crescenzo Perrina e Arch. Alessandro Moschillo, è stata ricevuta questa mattina al Ministero della Giustizia dal Capo di Gabinetto del Ministro Nordio, Dott.ssa Bertolozzi. Al centro dell’incontro, la possibilità di riaprire un secondo tribunale in Provincia di Avellino.
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Durante la riunione, la delegazione irpina ha presentato una relazione dettagliata sul progetto, accompagnata dal deliberato dei Sindaci dell’Area Vasta adottato il 13 febbraio scorso. Un documento che testimonia il forte sostegno istituzionale e territoriale all’iniziativa.
Dal confronto è emersa una notizia di grande rilievo: il Governo sta lavorando a un Progetto di Legge che, oltre a stabilizzare i tribunali abruzzesi, prevederà la riapertura di quattro tribunali soppressi nel 2012 e conferirà una delega all’Esecutivo per individuare i criteri utili alla riattivazione di altre sedi giudiziarie, con particolare attenzione alle aree interne.
La volontà dell’Esecutivo di superare la riforma della geografia giudiziaria del 2012 rappresenta un segnale positivo per il territorio irpino. Il Capo di Gabinetto ha già fissato un nuovo incontro dopo l’estate per discutere più concretamente della proposta di un secondo tribunale in provincia di Avellino.
Attualità
Attività Libero Professionale Intramoenia (ALPI), il grimaldello per privatizzare la Sanità
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Le liste di attesa sono la fotografia del Sistema Sanitario italiano, finanziato con prelievi fiscali sui redditi dei pensionati, lavoratori e liberi professionisti, eroga prestazioni sanitarie in tempi biblici, anche otto /nove mesi, che compromettono le condizioni di salute della persona ammalata. Tant’è, che, il cittadino, per ottenere prestazioni sanitarie in tempi ragionevoli, si rivolge all’Attività Libero Professionale Intramoenia (ALPI) che, in regime ambulatoriale, eroga prestazioni specialistiche e/o attività diagnostico strumentale, interventi chirurgici in regime di ricovero ordinario o di Day Hospital/Surgery, prestate dal personale della dirigenza medica e sanitaria in regime di esclusività. Per incanto nello stesso ospedale, reparto, ambulatorio e l’identico medico la prestazione sanitaria viene erogata in poche settimane, imponendo al cittadino di pagare tra le 100/120 euro che in regime ordinario, se fosse esente dal pagare il ticket sanitario, sarebbe stata totalmente a carico del SSN. Forse la mancata riduzione dei tempi di attesa per le visite specialistiche va trovata nella volontà di introdurre, in modo silente, non certo in punta di piedi, la privatizzazione del SSN? Giulio Andreotti, affermava: “a pensare male degli altri si fa peccato, ma spesso si indovina”. Le liste di attesa sono il tema irrisolto sul quale si è cimentato in estate il governo Meloni, ben sapendo che il personale sanitario è sotto organico, sono insufficienti le risorse finanziarie per gli straordinari, è inadeguata la protezione dalle aggressioni degli operati sanitari nei reparti del pronto soccorso. Nel frattempo milioni di cittadino, pur esenti da ticket sanitario, sono sottoposti ad ulteriori esborsi di denari che il rapporto della Fondazione Gimbe/2024 e l’ISTAT/2023, hanno quantificato nella percentuale del 26%, con spese dirette o intermediate, quest’ultime erogate dalle assicurazioni sanitarie. Il piano del governo è chiaro: ridurre la presenza dello Stato a tutto vantaggio della sanità privata e delle assicurazioni sanitarie. Non possiamo rimanere con le mani in tasca, bisogna impedire la lenta agonia del SSN.
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