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Politica

Aleandro Longhi :”Giovanni La Vita, unica alternativa al vecchio potere”.

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Da Aleandro Longhi riceviamo e pubblichiamo:

“Il 25 maggio ad Ariano si terranno le elezioni amministrative: 6 i candidati a sindaco, 14 le liste elettorali. Gli Arianesi dichiarano in coro che Ariano sta morendo e molti attribuiscono l’inizio del declino all’amministrazione Gambacorta del 2004, proseguito poi col sindaco Mainiero, che è riuscito a far commissariare il Comune, nonostante, grazie ai trasformismi, avesse la maggioranza con ben 18 consiglieri su 21. In definitiva, gli Arianesi sanno che la città da molto, troppo tempo, è stata gestita dalla famiglia Zecchino. La crisi è sì planetaria, ma grazie al contributo di Berlusconi, in particolar modo italiana: a livello locale, Ariano si contraddistingue in negativo. Qui c’è più crisi che altrove: chiudono le poche fabbriche, chiudono i negozi, l’agricoltura langue, i giovani sono destinati all’emigrazione. Più Ariano si spopola, più aumenta la crisi. Ariano è una città tradizionalmente di destra, ma ormai è palese a tutti che la destra ha fallito. Bisogna avere il coraggio di provare a cambiare. Chi ha governato e contribuito al declino dovrebbe avere la decenza di ritirarsi , ma purtroppo così non è. La famiglia Zecchino si fa rappresentare ufficialmente da un baldo giovane che dovrebbe essere la novità nel segno di Zecchino. Quando trapelò che il governatore della Campania, Stefano Caldoro, che pur discriminando l’Irpinia, ha una maggioranza che si regge sul voto determinante del consigliere Ettore Zecchino in accordo con papà Ortensio, aveva proposto Gambacorta sindaco, quale unificatore del centrodestra, il povero Alessandro Ciasullo si impuntò: “Io non mi ritiro!”. Ne seguì un tira e molla, Gambacorta non decideva, attese la nomina a vice coordinatore regionale di Forza Italia per rompere gli indugi. La nuova strategia è ormai chiara: presentarsi divisi per poi convergere al secondo turno: Gambacorta è pur sempre il direttore della Biogem di Zecchino! Il vecchio è rappresentato anche dal Nuovo centrodestra di Cusano che, conscio di provenire dallo steso ceppo che ha portato Ariano al declino, si fa rappresentare dalla moglie. Al ballottaggio torneranno tutti insieme appassionatamente: la promessa di un posto ciascuno farà da collante! Purtroppo anche nel centrosinistra alcuni sono rimasti affascinati dal profumo del potere. I dirigenti del Pd e del Psi hanno trattato fino allo sfinimento per un accordo col Nuovo centrodestra con la pretesa che se il candidato sindaco fosse stato del Pd, come per incanto, tutta quella spuria coalizione sarebbe diventata di centrosinistra. Il Nuovo centrodestra ha chiuso loro la porta in faccia (per le questioni di potere il centrodestra non è secondo a nessuno) e quindi la dirigenza del Pd e del Psi ha formato all’ultimo minuto una lista, senza neanche riuscire a completarla. È da rilevare che la segreteria regionale del Pd, il 24 aprile, finalmente, ha preso posizione contro “le proposte politiche che prevedono accordi con il centrodestra, al quale siamo completamente alternativi”. Un ripensamento di tutti coloro che fanno riferimento al centrosinistra sarebbe auspicabile per il bene di Ariano. I particolarismi, i personalismi e le lotte di potere, non servono al bene comune. Sarebbe interessante se gli ultimi due sindaci zecchiniani facessero un rendiconto su quello che hanno realizzato le loro amministrazioni: dovrebbero citare almeno 5 opere ciascuno, una all’anno, che sono riusciti a iniziare e completare: sicuramente ciò non avverrà. Possibile che in dieci anni, non siano riusciti a ultimare una delle 16 opere incompiute? Con quale coraggio le tre liste del centrodestra parlano di rinnovamento? Con quale ardire dicono “basta alle promesse di posti di lavoro”, quando proprio loro sono i responsabili del perverso meccanismo clientelare? Gli Arianesi devono pretendere i diritti, che quanto è loro dovuto non venga elargito come benevolenza o privilegio. È arrivata l’ora della dignità e dei volti puliti. Il candidato sindaco Giovanni la Vita può ben sperare: ha la statura, la dignità, le competenze, per esprimere la voglia di cambiamento e di voltare pagina, che è maturata tra la gente di Ariano. Può far sognare un futuro migliore in cui i giovani restino nella loro terra e lavorino per costruire lo sviluppo. In definitiva, è l’unica alternativa al candidato forte, Gambacorta, espressione ancora una volta del vecchio potere, rappresentato da Ortensio Zecchino”.

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Attualità

Avanti tutta con il referendum abrogativo

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Salvini e Zaia, forse affetti da analfabetismo di ritorno, vogliono portare avanti il loro disegno di spaccare l’Italia, ignorano sia Consulta che ha demolito la legge Calderoli, sia la Cassazione che rende ammissibile il referendum abrogativo, non possono impunemente sbeffeggiare le istituzioni reputando uno scherzo di carnevale le decisioni assunte dalle supreme corti. Qualcuno dovrebbe fermare il duo Salvini-Zaia, è in gioco la credibilità della Meloni e del governo che hanno prestato giuramento sulla Costituzione. La legge Calderoli è un orrore Costituzionale, viola il principio di uguaglianza e di solidarietà, declassa la Questione Meridionale ad affare locale che dovranno risolvere gli amministratori meridionali, ritenuti la causa e l’effetto del problema. I fatti, le relazioni del Parlamento, l’Ufficio dei Conti Pubblici territoriali hanno smentito la narrazione della Lega, infatti l’applicazione del criterio della spesa storica ha consentito al Nord di ottenere un maggior gettito dallo Stato Centrale di oltre 60 miliardi, fatto che ha consentito di finanziare il tempo prolungato nella scuola dell’obbligo, di costruire gli asili nido, di offrire l’alta velocità, diffusa in tutta l’Italia settentrionale, servizi quasi completamente negati ai meridionali. Si celebri il referendum contro la legge Calderoli e, senza perder tempo, si inizi la battaglia per riunificare il paese affinché tutti i cittadini, inclusi i meridionali, si sentano fratelli e non fratellastri d’Italia.

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Attualità

Sinistra Italiana Campania – Costruire Coalizione per le Elezioni Regionali

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Convocazione cabina di regia per costruire Coalizione per le Elezioni Regionali

Sinistra Italiana della Campania, riunitasi ad Avellino, ha redatto un documento nel quale si chiede al Partito Democratico, al M5S e a tutte le forze del centro-sinistra, la convocazione di un tavolo di confronto per avviare un percorso condiviso che possa sfociare nella costruzione di una solida coalizione basata su valori di discontinuità rispetto al passato, un programma e una leadership condivisi. Di seguito il documento 

Premessa

Sinistra Italiana Campania, riunitasi ad Avellino, ritiene che la nostra Regione abbia urgente bisogno di un cambio di passo, con una visione politica e amministrativa che si fondi sui valori della discontinuità, della partecipazione democratica e della giustizia sociale. È necessario costruire una coalizione ampia, un Campo Progressista capace di rappresentare un’alternativa credibile per le prossime elezioni regionali.

Proposta

Chiediamo al Partito Democratico, al M5S e a tutte le forze del centro-sinistra l’immediata convocazione di un tavolo di confronto per avviare un percorso condiviso che possa sfociare nella costruzione di:

1. Una Coalizione Solida: basata su valori chiari di discontinuità rispetto al passato.

2. Un Programma Condiviso: centrato su alcune priorità fondamentali.

3. Una Leadership condivisa Rappresentativa: individuando una figura apicale in grado di incarnare i principi e le ambizioni del progetto.

Le Priorità

La nostra idea di discontinuità politica si articola su quattro punti essenziali:

1. Urbanistica:

Superare la cementificazione selvaggia e favorire uno sviluppo sostenibile con un consumo zero di suolo.

Combattere l’abusivismo edilizio e promuovere la riqualificazione urbana e la pianificazione.

Pianificare un trasporto pubblico efficiente e inclusivo.

La proposta di iniziativa popolare “Rigenera” è un buon punto di inizio.

2. Sanità:

Garantire un accesso equo e universale alle cure, riducendo le liste d’attesa.

Rafforzare il personale sanitario e migliorare le infrastrutture ospedaliere.

Investire nella sanità territoriale per avvicinare i servizi ai cittadini.

3. Beni Comuni:

Proteggere e valorizzare le risorse idriche nell’ottica di una gestione pubblica, l’acqua è un bene Comune e deve essere pubblica, i beni culturali e ambientali. Nel deserto delle politiche educative in questi anni riteniamo importante un investimento serio nel settore delle politiche sociali con una particolare attenzione al mondo dell’associazionismo. La sofferenza dei lavoratori nel campo della pubblica istruzione merita non solo la solidarietà, ma azioni concrete per sopperire alle lacune delle politiche nazionali. La dispersione scolastica è il tema sul quale investire.

Occorre mettere al centro le POLITICHE ABITATIVE, garantire un sostegno all’ affitto, che incide del 40% sul salario, bandi speciali per le situazioni di emergenza e priorità sociale, un accesso capillare all’edilizia residenziale pubblica.

In materia di Rifiuti realizzare un ciclo virtuoso di smaltimento dei rifiuti solidi urbani attraverso un programma di riduzione e riuso, incentivando la raccolta differenziata finalizzata al riciclaggio con l’obiettivo del superamento dell’incenerimento e, quanto ai rifiuti speciali e pericolosi, una politica di sostegno alle produzioni pulite, nonché di intervento concreto di risanamento e bonifica dei territori inquinati.

4. Crisi Industriali:

Affrontare con urgenza le vertenze aperte che riguardano il tessuto industriale della Campania, garantendo il sostegno ai lavoratori coinvolti.

Promuovere un piano di reindustrializzazione sostenibile, che tuteli l’occupazione e rilanci settori strategici.

Sostenere l’innovazione e la transizione ecologica delle imprese, offrendo incentivi e accompagnamento alle realtà in difficoltà, nonché sulla transazione energetica.

Un Nuovo Governo per una Nuova Speranza

La Campania ha bisogno di un governo che sappia rispondere con efficacia e trasparenza alle esigenze dei cittadini, restituendo fiducia nelle istituzioni. Non possiamo più attendere.

Richiesta di Azione Immediata

Proponiamo che entro la fine dell’anno si incardini una discussione strutturata che non si limiti ai nomi, ma parta dalla condivisione di una visione politica chiara e dal riconoscimento della necessità di una vera discontinuità rispetto al passato.

Con la partecipazione e il contributo di tutte le forze progressiste e democratiche, crediamo sia possibile costruire un progetto politico che rappresenti una vera alternativa alle destre, capace di rispondere alle sfide del presente e di garantire un futuro migliore alla nostra regione.

Sinistra Italiana Campania

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Attualità

Forza Italia chiude il tesseramento. Oltre 2700 iscritti in 105 comuni

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Il commissario provinciale D’Agostino: «Un dato enorme per un partito che sui territori non esisteva in una fase storica nella quale è sempre più complicato avvicinare i cittadini alla politica, figurarsi alla militanza o alla sottoscrizione di una tessera. Avanti con il congresso unitario, insieme faremo grandi cose»

Si è concluso sabato scorso, 30 novembre, la campagna adesioni di Forza Italia. Il lavoro portato avanti in Irpinia dal gruppo dirigente provinciale, guidato dal commissario Angelo Antonio D’Agostino, restituisce numeri entusiasmanti. Sono almeno 2700 gli iscritti e ben 105 i comuni dove il partito ha rimesso radici, a certificare la forza attrattiva di Forza Italia, la domanda crescente di concretezza, equilibrio e cultura di governo che si registra nell’elettorato moderato di una provincia che ha sempre guardato al centro, ai valori del popolarismo, e che oggi ha grande sete di politica.

Nessun paragone è possibile con il passato, perché da molti, troppi anni Forza Italia era sostanzialmente assente dall’agenda politica dei territori, priva di una struttura organizzativa. I numeri che oggi riscontriamo assumono dunque un peso straordinario, perché dimostrano che Forza Italia non solo è rinata ma è presente ad ogni latitudine della provincia, non solo con tessere virtuali ma con persone in carne ed ossa, donne e uomini pronte a lavorare fianco a fianco nell’interesse delle comunità. Spiccano i numeri nel capoluogo come ad Atripalda, in tutti i principali centri ma il partito è praticamente presente ovunque.

Non è stato un tesseramento di apparato, ma un tesseramento vero, porta a porta, paese per paese che ha visto il coinvolgimento di molti giovani che hanno animato questa campagna adesioni presidiando i territori, campanile per campanile, con iniziative, dibattiti e occasioni di confronto. Estremamente significativo anche il numero di riferimenti istituzionali e di amministratori che hanno deciso di dare forza al progetto di Forza Italia, mettendo a servizio competenze, storia e passione. Chiusa la fase del tesseramento si apre ora la fase che dovrà condurre alla celebrazione del congresso provinciale, passaggio decisivo che chiuderà la lunga fase costituente e restituirà al partito una struttura definita sul piano provinciale, un’organizzazione e dunque organismi legittimati.

Entusiasta e soddisfatto, il commissario provinciale Angelo Antonio D’Agostino: «Abbiamo raggiunto un risultato la cui straordinarietà va ben oltre i numeri. Abbiamo superato le 2700 iscrizioni distribuite in tutta la provincia, con dei picchi molto rilevanti in gran parte dei principali centri, ad ogni latitudine. Un dato enorme – continua D’Agostino – per un partito che sui territori non esisteva, in una fase storica nella quale è sempre più complicato avvicinare i cittadini alla politica, figurarsi alla militanza o alla sottoscrizione di una tessera. Ora abbiamo la grande responsabilità di dare forza e prospettiva a questo percorso, portando a compimento la fase congressuale in una logica unitaria su di una linea autonoma, chiara, riconoscibile ed ambiziosa, dettando l’agenda dei territori fuori e dentro il Palazzo, spingendo sul terreno della partecipazione. Abbiamo davanti a noi mesi intensi e non abbiamo tempo da perdere».

Per D’Agostino la vera grande vittoria va ricercata nel lavoro di squadra fatto da tutto il gruppo dirigente: «Ringrazio innanzitutto i tanti ragazzi, le giovani leve che con entusiasmo e impegno quotidiano hanno girato in lungo e in largo la provincia per far crescere la nostra idea di futuro, senza il loro contributo non avremmo mai potuto raggiungere questi risultati. Ringrazio Giuliana Franciosa e l’onorevole Rubano per il prezioso ed instancabile lavoro, ringrazio il coordinatore regionale, l’amico Fulvio Martusciello, per il sostegno e la sua costante presenza, ringrazio Antonio Tajani, che con equilibrio, intelligenza ed autorevolezza ci ha accompagnati in questo percorso. E ringrazio tutti coloro che hanno ritenuto di affiancarci in questa entusiasmante sfida, i tanti sindaci ed amministratori che hanno creduto in questo percorso, da Mirabella ad Atripalda, da Volturara ad Andretta, ringrazio i tanti riferimenti e consiglieri comunali che hanno fatto propria questa sfida con entusiasmo. Insieme faremo grandi cose per questa nostra terra, a partire dalle prossime elezioni regionali».    

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