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Attualità

Giovanni Maraia : “La gestione dei trasporti pubblici ad Ariano Irpino”

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Da Giovanni Maraia portavoce di Ariano in Movimento, riceviamo e pubblichiamo:

“In una sua lettera, pubblicata  in data 23/8/2015 sul giornale Ariano News24, lei  evidenzia, sinteticamente, tutti gli interventi attuati dal Consiglio Comunale e dalla Giunta Comunale di Ariano per evitare il dissesto finanziario della società AMU S.p.A. Più volte ha usato il verbo “abbiamo”, per sottolineare  la costante azione dell’Amministrazione Comunale di Ariano a favore dell’AMU, dimenticando che l’AMU è un’autonoma società per azioni, con propri organismi di direzione e di programmazione, con una propria autonomia finanziaria e con un proprio bilancio (mai pubblicato).

Il Comune di Ariano è il socio unico di detta società e nel caso di possibile dissesto finanziario dell’AMU può intervenire con l’aumento del capitale sociale di partecipazione, deliberato dal Consiglio Comunale di Ariano e non con aiuti economici, che potrebbero essere ritenuti un danno erariale al  Comune di Ariano o contribuire al suo dissesto finanziario. Il Consiglio Comunale di Ariano può, altresì,  sciogliere la società, accollandosi i debiti e gestendo direttamente il servizio di trasporto urbano e quello scolastico (il cui costo e’ di circa € 400.000 annui). Il Comune di Ariano può affidare all’AMU spa la gestione di servizi comunali (come il controllo della sosta a pagamento)   solo a seguito di gara ad evidenza pubblica e non direttamente, come è stato compiuto.

È possibile che quanto qui da noi affermato sia inesatto. Le chiediamo, pertanto,  di indicare la normativa che giustifica quanto attuato dal Comune di Ariano nei riguardi dell’AMU S.p.A, relativamente al trasferimento di risorse economiche comunali e di affidamento di servizi comunali.

Restiamo  in attesa dell’ istituzione di un sito web della società AMU S.p.A su cui pubblicare, nel rispetto della legge 33/2013, i bilanci e gli atti di detta società a completa partecipazione pubblica”.

 

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Attualità

Provincia – Obbligo di catene per neve a bordo o pneumatici invernali sulle strade provinciali e regionali dell’Irpinia

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La Provincia di Avellino ha disposto, con ordinanza del dirigente del settore Viabilità, l’obbligo di catene per neve a bordo o pneumatici invernali (da neve) o altri mezzi antisdrucciolevoli omologati ed idonei ad essere prontamente utilizzati, ove necessario, durante il periodo compreso tra la data odierna e il 15 Aprile 2025, per tutti i veicoli a motore, esclusi i ciclomotori a due ruote, i motocicli e i velocipedi, in transito lungo i tratti delle strade provinciali e regionali ricadenti nel territorio della provincia di Avellino.

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Attualità

Avanti tutta con il referendum abrogativo

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Salvini e Zaia, forse affetti da analfabetismo di ritorno, vogliono portare avanti il loro disegno di spaccare l’Italia, ignorano sia Consulta che ha demolito la legge Calderoli, sia la Cassazione che rende ammissibile il referendum abrogativo, non possono impunemente sbeffeggiare le istituzioni reputando uno scherzo di carnevale le decisioni assunte dalle supreme corti. Qualcuno dovrebbe fermare il duo Salvini-Zaia, è in gioco la credibilità della Meloni e del governo che hanno prestato giuramento sulla Costituzione. La legge Calderoli è un orrore Costituzionale, viola il principio di uguaglianza e di solidarietà, declassa la Questione Meridionale ad affare locale che dovranno risolvere gli amministratori meridionali, ritenuti la causa e l’effetto del problema. I fatti, le relazioni del Parlamento, l’Ufficio dei Conti Pubblici territoriali hanno smentito la narrazione della Lega, infatti l’applicazione del criterio della spesa storica ha consentito al Nord di ottenere un maggior gettito dallo Stato Centrale di oltre 60 miliardi, fatto che ha consentito di finanziare il tempo prolungato nella scuola dell’obbligo, di costruire gli asili nido, di offrire l’alta velocità, diffusa in tutta l’Italia settentrionale, servizi quasi completamente negati ai meridionali. Si celebri il referendum contro la legge Calderoli e, senza perder tempo, si inizi la battaglia per riunificare il paese affinché tutti i cittadini, inclusi i meridionali, si sentano fratelli e non fratellastri d’Italia.

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Attualità

Provincia – Nuova tariffa per lo smaltimento dei rifiuti, ai Comuni rimborso per un milione di euro

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Il presidente Buonopane: “Risparmi anche per i cittadini”

“Oltre un milione di euro di risparmio per i Comuni sullo smaltimento dei rifiuti, che si traduce in una riduzione della Tari per i cittadini”. Il presidente della Provincia, Rizieri Buonopane, comunica che l’Ato ha validato la nuova tariffa proposta dalla società provinciale IrpiniAmbiente Spa.

La tariffa regolata produce uno sconto di circa il 9% sul precedente importo. Si passa da 220 euro a tonnellata a 200,70 euro per quanto riguarda la frazione indifferenziata trattata allo Stir di Pianodardine, con applicazione retroattiva al primo gennaio 2024, comportando così una ricaduta di risparmio in tariffa Tari per i cittadini irpini.

La somma complessiva che verrà restituita ai Comuni supera il milione di euro. Questo importo sarà distribuito in misura proporzionale con note di credito per le amministrazioni in regola con i pagamenti a IrpiniAmbiente. Per gli enti morosi si adotterà una compensazione debiti-crediti.

“Non si può non evidenziare lo straordinario lavoro che sta portando avanti il management di IrpiniAmbiente, con l’amministratore unico Claudio Crivaro – dichiara il presidente Buonopane -. La nuova tariffa, la cui proposta è stata inviata all’Ato lo scorso ottobre e ora finalmente è stata validata, è frutto di una virtuosa gestione della società. Come si ricorderà, è stato già dimezzato il costo per lo smaltimento della frazione umida (che è sceso da poco più di 200 euro a circa cento euro), mentre per il vetro IrpiniAmbiente ottiene da qualche mese un rimborso. E ciò a differenza di quanto accadeva in passato, quando la società sborsava risorse importanti a favore delle aziende che si occupano del recupero e riciclo. Tutto questo, unito al know how e alla forza lavoro, fa di IrpiniAmbiente un esempio di società pubblica che funziona. Ovviamente, si può sempre migliorare. In tal senso, sono in campo altre azioni promosse dal dottore Crivaro e dal suo staff. A lui e a tutti i lavoratori il nostro ringraziamento”.

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