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Attualità

Giovanni Maraia . ” L’affare rifiuti ad Ariano Irpino “.

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Da Giovanni Maria riceviamo e pubblichiamo:

Il servizio rifiuti ad Ariano per il 2013 ha raggiunto un costo di €3.452.389,79 , con un aumento di ben € 627.956,62 rispetto al 2012 , pari al 22%
Un aumento che ha determinato il discutibile provvedimento dell’eliminazione della riduzione della TARSU per i residenti nelle contrade rurali .
Un provvedimento con effetti retroattivi e applicato a famiglie che non usufruiscono del servizio rifiuti e quindi da annullare in autotutela da parte del Commissario Prefettizio al Comune di Ariano
Gli ex amministratori della Giunta Comunale Mainiero , fautori dell’aumento dei costi del servizio rifiuti, debbono spiegare alla cittadinanza arianese le ragioni dell’aumento , rispondendo alle seguente osservazioni :
a) la popolazione residente nel 2013 ad Ariano e’ diminuita di circa 3000 persone , sono diminuiti i consumi , anche in conseguenza della crisi , e nonostante ciò produciamo 19339 kg di rifiuti indifferenziati giornalmente , il cui costo per il conferimento ( nel 2013) e’ di €1.150.000,00( con un aumento rispetto al 2012 di € 440.000,00);
a questo costo e’ da aggiungere l’incremento di €135.731,00 del prezzo del conferimento dei rifiuti indifferenziati;
ogni arianese, in base a questi dati , produce giornalmente kg 1, 200 di rifiuti.
Quali controlli vengono effettuati relativamente al peso dei rifiuti indifferenziati giornalieri?
Perché non vengono rese pubbliche le pesate dei rifiuti indifferenziati effettuate , direttamente , dal personale del Comune si Ariano?
b) per la pulizia delle strade dei quartieri dei Martiri , Cardito e S. Pietro , affidata alla ditta privata DeVizia Transfer( quella che non attua la bonifica della discarica di Difesa Grande),il Comune ha pagato per il 2013 €. 204.708,00.
Perché tale pulizia non e’ stata effettuata direttamente dal Comune di Ariano, evitando aggravi economici e favori alla DeVizia ?
c)i rifiuti differenziati ( carta , lattine , vetro ) hanno un valore , Irpinia Ambiente spa vende tali rifiuti , il ricavato non viene dato al Comune di Ariano , che , invece , ha pagato per la raccolta differenziata €371.884,00;
d) la raccolta , il trasporto e il conferimento dell’umido e’ costato per il 2013 € 545.330,00;
l’umido viene trasformato in compost o fertilizzante , che Irpinia Ambiente vende , il cui ricavato , i nostri ex amministratori non hanno mai richiesto.
Perché non e’stato realizzato ad Ariano un impianto per la produzione di compost , evitando i costi di trasferimento dell’umido a Teora e attivando , invece , un utile attività ?
e) la bonifica e la messa in sicurezza della discarica di Difesa Grande non e’stata attuata dalla DeVizia e dall’ASI , evitando , ad oggi , di spendere circa € 6.500.000,00 e di disinquinare l’ambiente .
Perché gli ex amministratori non hanno imposto alla DeVizia tale bonifica , nonostante il Tribunale di Ariano e il Consiglio di Stato abbiano deciso l’obbligo , a carico della DeVizia, della bonifica e della gestione post mortem della discarica?
Siamo certi che non riceveremo dagli ex amministratori della Giunta Mainiero nessuna risposta
In mancanza invieremo gli atti alla Corte dei Conti perché accerti se vi e’stata correttezza nella gestione del servizio rifiuti e se l’aumento del costo del servizio di€ 627.000,00 non e’ da addebitare agli ex amministratori per i mancati controlli
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Provincia – Obbligo di catene per neve a bordo o pneumatici invernali sulle strade provinciali e regionali dell’Irpinia

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La Provincia di Avellino ha disposto, con ordinanza del dirigente del settore Viabilità, l’obbligo di catene per neve a bordo o pneumatici invernali (da neve) o altri mezzi antisdrucciolevoli omologati ed idonei ad essere prontamente utilizzati, ove necessario, durante il periodo compreso tra la data odierna e il 15 Aprile 2025, per tutti i veicoli a motore, esclusi i ciclomotori a due ruote, i motocicli e i velocipedi, in transito lungo i tratti delle strade provinciali e regionali ricadenti nel territorio della provincia di Avellino.

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Attualità

Avanti tutta con il referendum abrogativo

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Salvini e Zaia, forse affetti da analfabetismo di ritorno, vogliono portare avanti il loro disegno di spaccare l’Italia, ignorano sia Consulta che ha demolito la legge Calderoli, sia la Cassazione che rende ammissibile il referendum abrogativo, non possono impunemente sbeffeggiare le istituzioni reputando uno scherzo di carnevale le decisioni assunte dalle supreme corti. Qualcuno dovrebbe fermare il duo Salvini-Zaia, è in gioco la credibilità della Meloni e del governo che hanno prestato giuramento sulla Costituzione. La legge Calderoli è un orrore Costituzionale, viola il principio di uguaglianza e di solidarietà, declassa la Questione Meridionale ad affare locale che dovranno risolvere gli amministratori meridionali, ritenuti la causa e l’effetto del problema. I fatti, le relazioni del Parlamento, l’Ufficio dei Conti Pubblici territoriali hanno smentito la narrazione della Lega, infatti l’applicazione del criterio della spesa storica ha consentito al Nord di ottenere un maggior gettito dallo Stato Centrale di oltre 60 miliardi, fatto che ha consentito di finanziare il tempo prolungato nella scuola dell’obbligo, di costruire gli asili nido, di offrire l’alta velocità, diffusa in tutta l’Italia settentrionale, servizi quasi completamente negati ai meridionali. Si celebri il referendum contro la legge Calderoli e, senza perder tempo, si inizi la battaglia per riunificare il paese affinché tutti i cittadini, inclusi i meridionali, si sentano fratelli e non fratellastri d’Italia.

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Attualità

Provincia – Nuova tariffa per lo smaltimento dei rifiuti, ai Comuni rimborso per un milione di euro

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Il presidente Buonopane: “Risparmi anche per i cittadini”

“Oltre un milione di euro di risparmio per i Comuni sullo smaltimento dei rifiuti, che si traduce in una riduzione della Tari per i cittadini”. Il presidente della Provincia, Rizieri Buonopane, comunica che l’Ato ha validato la nuova tariffa proposta dalla società provinciale IrpiniAmbiente Spa.

La tariffa regolata produce uno sconto di circa il 9% sul precedente importo. Si passa da 220 euro a tonnellata a 200,70 euro per quanto riguarda la frazione indifferenziata trattata allo Stir di Pianodardine, con applicazione retroattiva al primo gennaio 2024, comportando così una ricaduta di risparmio in tariffa Tari per i cittadini irpini.

La somma complessiva che verrà restituita ai Comuni supera il milione di euro. Questo importo sarà distribuito in misura proporzionale con note di credito per le amministrazioni in regola con i pagamenti a IrpiniAmbiente. Per gli enti morosi si adotterà una compensazione debiti-crediti.

“Non si può non evidenziare lo straordinario lavoro che sta portando avanti il management di IrpiniAmbiente, con l’amministratore unico Claudio Crivaro – dichiara il presidente Buonopane -. La nuova tariffa, la cui proposta è stata inviata all’Ato lo scorso ottobre e ora finalmente è stata validata, è frutto di una virtuosa gestione della società. Come si ricorderà, è stato già dimezzato il costo per lo smaltimento della frazione umida (che è sceso da poco più di 200 euro a circa cento euro), mentre per il vetro IrpiniAmbiente ottiene da qualche mese un rimborso. E ciò a differenza di quanto accadeva in passato, quando la società sborsava risorse importanti a favore delle aziende che si occupano del recupero e riciclo. Tutto questo, unito al know how e alla forza lavoro, fa di IrpiniAmbiente un esempio di società pubblica che funziona. Ovviamente, si può sempre migliorare. In tal senso, sono in campo altre azioni promosse dal dottore Crivaro e dal suo staff. A lui e a tutti i lavoratori il nostro ringraziamento”.

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