Attualità
Giovanni Maraia sulle Comunita’ Montane :” Presentare rendicontazioni per pagare gli stipendi arretrati dei lavoratori forestali”.
Giovanni Maraia interviene sulla questione del ritardo che quattro comunità montane su sei, della provincia di Avellino, , hanno accusato nella presentazione delle rendicontazioni, fatto questo che causa i ritardi nel pagamento degli arretrati per i lavoratori forestali. Maraia nel suo intervento dichiara:”L’Assessore all’agricoltura della Regione Campania ha ammesso,pubblicamente ,che quattro Comunità Montane su sei della Provincia di Avellino non hanno , ancora , presentato la rendicontazione dei fondi regionali per la forestazione
La mancata presentazione di questo atto obbligatorio , previsto per legge , rende impossibile il trasferimento di risorse economiche alle Comunità Montane da parte della Regione Campania
Questa grave inadempienza e’ la vera causa del mancato pagamento degli stipendi ai lavoratori forestali( a tempo determinato e indeterminato)
Nel 2010 denunciammo alla Corte dei Conti della Campania questa pratica anomala da parte delle Comunità Montane
Evidenziammo con successivi esposti del 2013 che la mancata presentazione di detta rendicontazione era determinata dal fatto che le Comunità Montane ( Enti delegati dalla Regione Campania per la forestazione) avevano speso i fondi regionali per la forestazione e quelli del Programma Sviluppo Rurale per interventi non attinenti la forestazione
Evidenziammo, altresì, che la parte più consistente dei lavori di forestazione erano stati affidati a imprese private anziché ai lavoratori forestali a tempo indeterminato e a tempo determinato
Vi e’ un’unica strada percorribile : la Regione Campania deve revocare alle Comunità Montane , prive di rendicontazione, la delega alla forestazione e inviare gli atti alla Corte dei Conti , al fine di accertare se vi’stato ,da parte di dette Comunità Montane , uso illegittimo di risorse economiche pubbliche , tanto da determinare vantaggio economico a favore di imprese private”.
Attualità
Provincia – Obbligo di catene per neve a bordo o pneumatici invernali sulle strade provinciali e regionali dell’Irpinia
La Provincia di Avellino ha disposto, con ordinanza del dirigente del settore Viabilità, l’obbligo di catene per neve a bordo o pneumatici invernali (da neve) o altri mezzi antisdrucciolevoli omologati ed idonei ad essere prontamente utilizzati, ove necessario, durante il periodo compreso tra la data odierna e il 15 Aprile 2025, per tutti i veicoli a motore, esclusi i ciclomotori a due ruote, i motocicli e i velocipedi, in transito lungo i tratti delle strade provinciali e regionali ricadenti nel territorio della provincia di Avellino.
Attualità
Avanti tutta con il referendum abrogativo
Salvini e Zaia, forse affetti da analfabetismo di ritorno, vogliono portare avanti il loro disegno di spaccare l’Italia, ignorano sia Consulta che ha demolito la legge Calderoli, sia la Cassazione che rende ammissibile il referendum abrogativo, non possono impunemente sbeffeggiare le istituzioni reputando uno scherzo di carnevale le decisioni assunte dalle supreme corti. Qualcuno dovrebbe fermare il duo Salvini-Zaia, è in gioco la credibilità della Meloni e del governo che hanno prestato giuramento sulla Costituzione. La legge Calderoli è un orrore Costituzionale, viola il principio di uguaglianza e di solidarietà, declassa la Questione Meridionale ad affare locale che dovranno risolvere gli amministratori meridionali, ritenuti la causa e l’effetto del problema. I fatti, le relazioni del Parlamento, l’Ufficio dei Conti Pubblici territoriali hanno smentito la narrazione della Lega, infatti l’applicazione del criterio della spesa storica ha consentito al Nord di ottenere un maggior gettito dallo Stato Centrale di oltre 60 miliardi, fatto che ha consentito di finanziare il tempo prolungato nella scuola dell’obbligo, di costruire gli asili nido, di offrire l’alta velocità, diffusa in tutta l’Italia settentrionale, servizi quasi completamente negati ai meridionali. Si celebri il referendum contro la legge Calderoli e, senza perder tempo, si inizi la battaglia per riunificare il paese affinché tutti i cittadini, inclusi i meridionali, si sentano fratelli e non fratellastri d’Italia.
Attualità
Provincia – Nuova tariffa per lo smaltimento dei rifiuti, ai Comuni rimborso per un milione di euro
Il presidente Buonopane: “Risparmi anche per i cittadini”
“Oltre un milione di euro di risparmio per i Comuni sullo smaltimento dei rifiuti, che si traduce in una riduzione della Tari per i cittadini”. Il presidente della Provincia, Rizieri Buonopane, comunica che l’Ato ha validato la nuova tariffa proposta dalla società provinciale IrpiniAmbiente Spa.
La tariffa regolata produce uno sconto di circa il 9% sul precedente importo. Si passa da 220 euro a tonnellata a 200,70 euro per quanto riguarda la frazione indifferenziata trattata allo Stir di Pianodardine, con applicazione retroattiva al primo gennaio 2024, comportando così una ricaduta di risparmio in tariffa Tari per i cittadini irpini.
La somma complessiva che verrà restituita ai Comuni supera il milione di euro. Questo importo sarà distribuito in misura proporzionale con note di credito per le amministrazioni in regola con i pagamenti a IrpiniAmbiente. Per gli enti morosi si adotterà una compensazione debiti-crediti.
“Non si può non evidenziare lo straordinario lavoro che sta portando avanti il management di IrpiniAmbiente, con l’amministratore unico Claudio Crivaro – dichiara il presidente Buonopane -. La nuova tariffa, la cui proposta è stata inviata all’Ato lo scorso ottobre e ora finalmente è stata validata, è frutto di una virtuosa gestione della società. Come si ricorderà, è stato già dimezzato il costo per lo smaltimento della frazione umida (che è sceso da poco più di 200 euro a circa cento euro), mentre per il vetro IrpiniAmbiente ottiene da qualche mese un rimborso. E ciò a differenza di quanto accadeva in passato, quando la società sborsava risorse importanti a favore delle aziende che si occupano del recupero e riciclo. Tutto questo, unito al know how e alla forza lavoro, fa di IrpiniAmbiente un esempio di società pubblica che funziona. Ovviamente, si può sempre migliorare. In tal senso, sono in campo altre azioni promosse dal dottore Crivaro e dal suo staff. A lui e a tutti i lavoratori il nostro ringraziamento”.
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