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GoDaddy Talks: testimonianze e casi di successo per far crescere i business online

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Torna anche quest’anno l’appuntamento con le testimonianze di alcuni tra i migliori imprenditori digitali italiani che hanno saputo sfruttare il web per crescere e raggiungere il successo.

 

GoDaddy, provider di domini e fornitore di servizi web globale, propone 10 appuntamenti imperdibili per la seconda edizione dei GoDaddy Talks, “chiacchierate digitali” che quest’anno presenteranno alcune novità: a condurre gli incontri ci sarà Veronica Benini, (alias @Spora), un punto di riferimento nel marketing digitale, dopo aver lasciato la carriera di architetto, simbolo di come ci si possa reinventare partendo da un blog.

 

Ogni evento vedrà come ospite un imprenditore o imprenditrice digitale che parlerà della propria esperienza, tra ostacoli e successi, dimostrando come sia possibile reinventarsi grazie al digitale.

 

Ad inaugurare la nuova edizione dei GoDaddy Talks, disponibili gratuitamente sulla pagina Facebook di GoDaddy, sarà Stefano Portu, Founder e CEO di “ShopFully”, tech-company nata per creare soluzioni digitali volte a creare traffico nei negozi fisici. L’appuntamento è per il 18 marzo alle ore 17.00.

 

Ad aprile Riccarda Zezza sarà la protagonista del secondo incontro: tra le 40 imprenditrici sociali che guidano l’innovazione di genere nel mondo, Riccarda è CEO di “LIFEED”, con oltre 15 anni di esperienza in comunicazione e management. Ha lanciato un metodo di apprendimento di cui racconta i frutti nel libro “MAAM – La maternità è un master” e ha creato “Piano C”, lo spazio di coworking a Milano pensato per offrire soluzioni di lavoro a misura di vita.

Nel corso del terzo dei 10 appuntamenti previsti per il 2021, fissato a maggio, si potrà ascoltare la testimonianza di Giuseppe Carciati: ristoratore e imprenditore digitale, dopo le esperienze in “Panino Giusto”, “That’s Vapore” e “Combu”, ha co-fondato insieme a Giacomo Messina “L’Orto di Jack”, player omnichannel nel mercato dell’ortofrutta che, in seguito al lockdown, ha rinnovato il proprio business attraverso il digitale.                               Ghiath Rammo

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Provincia – Obbligo di catene per neve a bordo o pneumatici invernali sulle strade provinciali e regionali dell’Irpinia

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La Provincia di Avellino ha disposto, con ordinanza del dirigente del settore Viabilità, l’obbligo di catene per neve a bordo o pneumatici invernali (da neve) o altri mezzi antisdrucciolevoli omologati ed idonei ad essere prontamente utilizzati, ove necessario, durante il periodo compreso tra la data odierna e il 15 Aprile 2025, per tutti i veicoli a motore, esclusi i ciclomotori a due ruote, i motocicli e i velocipedi, in transito lungo i tratti delle strade provinciali e regionali ricadenti nel territorio della provincia di Avellino.

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Avanti tutta con il referendum abrogativo

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Salvini e Zaia, forse affetti da analfabetismo di ritorno, vogliono portare avanti il loro disegno di spaccare l’Italia, ignorano sia Consulta che ha demolito la legge Calderoli, sia la Cassazione che rende ammissibile il referendum abrogativo, non possono impunemente sbeffeggiare le istituzioni reputando uno scherzo di carnevale le decisioni assunte dalle supreme corti. Qualcuno dovrebbe fermare il duo Salvini-Zaia, è in gioco la credibilità della Meloni e del governo che hanno prestato giuramento sulla Costituzione. La legge Calderoli è un orrore Costituzionale, viola il principio di uguaglianza e di solidarietà, declassa la Questione Meridionale ad affare locale che dovranno risolvere gli amministratori meridionali, ritenuti la causa e l’effetto del problema. I fatti, le relazioni del Parlamento, l’Ufficio dei Conti Pubblici territoriali hanno smentito la narrazione della Lega, infatti l’applicazione del criterio della spesa storica ha consentito al Nord di ottenere un maggior gettito dallo Stato Centrale di oltre 60 miliardi, fatto che ha consentito di finanziare il tempo prolungato nella scuola dell’obbligo, di costruire gli asili nido, di offrire l’alta velocità, diffusa in tutta l’Italia settentrionale, servizi quasi completamente negati ai meridionali. Si celebri il referendum contro la legge Calderoli e, senza perder tempo, si inizi la battaglia per riunificare il paese affinché tutti i cittadini, inclusi i meridionali, si sentano fratelli e non fratellastri d’Italia.

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Provincia – Nuova tariffa per lo smaltimento dei rifiuti, ai Comuni rimborso per un milione di euro

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Il presidente Buonopane: “Risparmi anche per i cittadini”

“Oltre un milione di euro di risparmio per i Comuni sullo smaltimento dei rifiuti, che si traduce in una riduzione della Tari per i cittadini”. Il presidente della Provincia, Rizieri Buonopane, comunica che l’Ato ha validato la nuova tariffa proposta dalla società provinciale IrpiniAmbiente Spa.

La tariffa regolata produce uno sconto di circa il 9% sul precedente importo. Si passa da 220 euro a tonnellata a 200,70 euro per quanto riguarda la frazione indifferenziata trattata allo Stir di Pianodardine, con applicazione retroattiva al primo gennaio 2024, comportando così una ricaduta di risparmio in tariffa Tari per i cittadini irpini.

La somma complessiva che verrà restituita ai Comuni supera il milione di euro. Questo importo sarà distribuito in misura proporzionale con note di credito per le amministrazioni in regola con i pagamenti a IrpiniAmbiente. Per gli enti morosi si adotterà una compensazione debiti-crediti.

“Non si può non evidenziare lo straordinario lavoro che sta portando avanti il management di IrpiniAmbiente, con l’amministratore unico Claudio Crivaro – dichiara il presidente Buonopane -. La nuova tariffa, la cui proposta è stata inviata all’Ato lo scorso ottobre e ora finalmente è stata validata, è frutto di una virtuosa gestione della società. Come si ricorderà, è stato già dimezzato il costo per lo smaltimento della frazione umida (che è sceso da poco più di 200 euro a circa cento euro), mentre per il vetro IrpiniAmbiente ottiene da qualche mese un rimborso. E ciò a differenza di quanto accadeva in passato, quando la società sborsava risorse importanti a favore delle aziende che si occupano del recupero e riciclo. Tutto questo, unito al know how e alla forza lavoro, fa di IrpiniAmbiente un esempio di società pubblica che funziona. Ovviamente, si può sempre migliorare. In tal senso, sono in campo altre azioni promosse dal dottore Crivaro e dal suo staff. A lui e a tutti i lavoratori il nostro ringraziamento”.

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