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Governatore De Luca, attuiamo il modello Corea o sarà un’altra Bergamo anche in Irpinia

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Gianluca Festa, sindaco di Avellino, in una diretta Facebook di ieri sera (23marzo), ha fatto il punto della situazione di Avellino e provincia, rivolgendo un accorato appello urgente al governatore della Campania chiedendo misure straordinarie per contenere il contagio. Ne abbiamo ripreso i principali passaggi

“Troppa disattenzione sulla nostra provincia e sulla città di Avellino, che non voglio diventi la Bergamo del centro sud. Noi siamo per numero di abitanti, la prima provincia della Campania per quantità di contagiati. I nostri contagiati equivalgono a quelli si Salerno, che ricordiamolo, è ben tre volte superiore per numero di abitanti e un numero superiore persino ai contagiati di Caserta, che ha una popolazione due volte e mezza superiore alla nostra provincia. Facciamo concorrenza a Foggia per il triste primato di provincia più contagiata del Mezzogiorno. Non bastasse, ben un terzo delle morti per Coronavirus in Campania sono avvenute sul nostro territorio: cosa aspetta allora ancora la Regione Campania ad attuare un piano specifico per la provincia di Avellino e per la nostra città? Se non lo fa il governatore De Luca, ci penserò io: non posso più consentire che si faccia campagna elettorale. Stiamo affrontando una battaglia complicata, uno dei periodi più difficili degli ultimi 30-40 anni, che si ricordi, dall’ultimo terremoto (N.d.r., 1980). Non eravamo preparati, ma possiamo affrontarla uscendone da vincitori: abbiamo solo 10 casi in città, ma vanno considerati gli asintomatici, che potrebbero far aumentare esponenzialmente i contagi. Perciò attuare anche ad Avellino il modello Corea: individuare i casi positivi (che conosciamo) e risalire alla filiera dei contattati, ai quali effettuare i test. Ho ordinato 5.000 test rapidi, poiché non bisogna perdere tempo: il virus non va rincorso, ma anticipato. Da domani ricostruiremo la filiera dei contatti: se non lo farà la Regione, lo farà il sindaco di Avellino per l’intera provincia: sono il responsabile della vostra salute e sicurezza, onere che sento sulle mie spalle e non delego questo compito! Il nostro territorio dovrà vincere questa battaglia. Appena abbiamo aperto Ariano, in mezza giornata sono stati saturati i posti da persone provenienti da fuori: legittimamente, ma non possiamo farci conquistare, dobbiamo difendere il nostro territorio. In questo momento bisogna guardare alle buone esperienze messe in campo e imitarle. In Lombardia, aver sottovalutato la portata del problema e non aver attuato la giusta strategia, è costato un prezzo altissimo. In Irpinia non possiamo sapere quanti casi ci saranno, per questo bisogna scovarli attraverso i test rapidi agli asintomatici e metterli in quarantena, prima che diffondano il contagio. Una strategia condivisa anche dall’Ordine dei medici. Si possono inoltre utilizzare gli ospedali dismessi per i ricoveri: non si può rimanere a guardare attoniti ciò che la Regione non sta facendo. Serve un’altra strategia: ho inviato a De Luca prima garbata lettera per dirgli che ad Avellino la diffusione si può contenere, ma serve una strategia specifica e oggi ne ho preparata un’altra per sollecitarlo. Caro governatore, ad Avellino si può contenere la diffusione, ma serve una precisa strategia. Non possiamo consentirci di diventare un’altra Bergamo, quel triste spettacolo a cui stiamo assistendo: o attui il modello Corea anche ad Avellino o ci pensiamo noi, andando a requisire alberghi e bed and breakfast. Solo così possiamo battere il Coronavirus. Tutti gli esperti ci dicono che il modello di prevenzione stanando gli asintomatici funziona e noi cosa facciamo? Pensiamo ad allestire nuove stanze ospedaliere per curare gli ammalati! Non sarebbe più facile stanare i casi positivi asintomatici per evitare che diventino ammalati e finiscano in ospedale? E quando le camere non saranno più sufficienti, con chi ce la prenderemo? Caro De Luca, la salute pubblica viene prima di tutto, ciò che conta è mettere in sicurezza, salvare la nostra gente: su questo non mi fermo. Abbiamo alzato l’asticella dei controlli insieme alle forze dell’ordine e in città abbiamo visto quasi il deserto: ci stiamo organizzando coi droni, cosicché coloro che faranno i furbi saranno stanati. La gente a casa sta soffrendo, ha disagio, ma c’è la consapevolezza che il virus possiamo fermarlo con l’impegno di ognuno, rispettando le regole. L’amministrazione entra in campo con controlli a tappeto: chi è per strada deve avere motivi validi, consentiti dalle norme: finora qualcuno è andato in giro inconsapevole di essere positivo e diffondendo il virus. Devo elogiare il rischioso lavoro dell’Ospedale Moscati che effettua 80 test al giorno provenienti da Irpinia e Beneventano, tamponi che vengono fatti ai sintomatici, ma serve farli anche agli asintomatici. Attuerò tutto ciò che la legge mi consente per salvaguardare la vostra salute, con chiunque dovessi scontrami: bisogna stanare e isolare il virus. Questa emergenza va trattata attraverso un piano straordinario specifico per questa realtà. In settimana partiremo con la distribuzione di pacchi alimentari, andremo incontro alle esigenze dei senzatetto con l’organizzazione di pasti caldi, nonché delle donne vittime di violenza. Faremo la sanificazione, e persino consulenza psicologica poiché abbiamo nuclei familiari fragili, composti anche da una sola persona ultrasessantacinquenne. Ma anzitutto, da domani lavoreremo per attuare il modello Corea: non c’è più tempo da perdere!”.

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Confesercenti, Marinelli: bonus contro il caro energia per famiglie e imprese irpine

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“Novità positive per negozi e attività produttive irpine, oltre che per le famiglie, con l’approvazione del “decreto bollette”, per contrastare la nuova impennata delle tariffe elettriche, che sta mettendo ancora una volta a dura prova i bilanci di imprese e cittadini”. Ad affermarlo è Giuseppe Marinelli, presidente provinciale della Confesercenti di Avellino.

“Il provvedimento – prosegue il dirigente dell’associazione di categoria – prevede che il bonus sociale elettrico venga ampliato per tre mesi agli utenti domestici con Isee fino a 25mila euro, che riceveranno un contributo da 200 euro. Un aiuto  spetterà anche alle aziende “energivore” – con potenza impegnata superiore a 16,5 kW – e alle Pmi vulnerabili. Attualmente il bonus sociale bollette prevede che il cittadino o il nucleo familiare abbia diritto al contributo con un Isee non superiore a 9.530 euro per famiglie con massimo 3 figli a carico (20.000 euro per quelle numerose con almeno 4 figli). Per coloro che già percepiscono il sostegno, il contributo potrà arrivare fino a 500 euro.

Alle microimprese e ai clienti vulnerabili (ultra 75enni, disabili e chi si trova in condizioni economiche svantaggiate o ha gravi problemi di salute) del sistema a tutele graduali viene consentito di essere inseriti in un mercato controllato, e non in quello libero, anche alla cessazione del servizio il 31 marzo 2027. Stop anche al pignoramento degli immobili dei soggetti vulnerabili con il blocco delle esecuzioni immobiliari sulla prima casa per debiti condominiali sotto i 5.000 euro.

È poi previsto un “salvagente” per le auto aziendali: i veicoli ordinati entro il 31 dicembre 2024 e concessi in uso promiscuo dal primo gennaio 2025 al 30 giugno 2025, saranno esclusi dal nuovo sistema di tassazione dei fringe benefit introdotto dalla manovra, cioè sui compensi non monetari erogati sotto forma di beni e servizi offerti dal datore di lavoro ai dipendenti per integrare la retribuzione principale, come buoni pasto, polizze assicurative, misure sociali aziendali”.

Gli interventi annunciati e introdotti – conclude Marinelli – sono sicuramente utili e ormai attesi da tempo, ma occorrono ulteriori misure, come più volte evidenziato, più inclusive e soprattutto strutturali. Per cominciare è necessario alleggerire anche gli oneri di sistema delle imprese con potenza disponibile fino a 16,5 kilowatt, che sono peraltro di più piccole dimensioni, che hanno pesantemente risentito in questi anni dell’incremento dei valori delle materie prime energetiche”.

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FIERA DI VENTICANO – D’Agostino (FI): Qui l’Irpinia che resiste e innova

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Avellino, 24 apr – “Oggi ho partecipato con interesse all’inaugurazione della 46^ Fiera Campionaria di Venticano, un evento che non è solo una vetrina, ma una parte pulsante dell’Irpinia e del Mezzogiorno. Con oltre 140 espositori e un padiglione dedicato al Made in Italy, la Fiera celebra l’agricoltura, l’enogastronomia e l’artigianato di qualità del Centro-Sud, dimostrando che le aree interne possono essere motore di sviluppo.

Ho incontrato produttori determinati, storie di passione e sacrificio che incarnano lo spirito di un Sud che non si arrende e punta all’eccellenza. La loro energia è la prova che, anche in territori spesso marginalizzati, l’imprenditoria di qualità può crescere e competere.

Una delle proposte più interessanti emerse oggi è la trasformazione del quartiere fieristico in un hub di servizi per la Valle del Calore. Un’idea strategica, che condivido pienamente, per valorizzare le risorse locali e attrarre investimenti. Come sindaco e imprenditore, sono convinto che iniziative come questa siano importanti per creare lavoro, contrastare lo spopolamento e unire tradizione e innovazione.

Grazie alla Pro Loco Venticanese, ai volontari e a tutti coloro che rendono possibile questa manifestazione. La Fiera di Venticano non è solo un evento, è un simbolo di speranza e un modello per l’Irpinia.”

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Il Comune di Ariano Irpino ricorda il 25 aprile

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Ottant’anni fa, l’Italia ritrovava la propria identità.

Il 25 aprile ricorre la Festa della Liberazione, quest’anno l’80° Anniversario della Liberazione dal regime fascista e dall’occupazione nazista, una pagina della nostra storia da non dimenticare per un futuro condiviso da tutti di pace, di progresso e di libertà. L’Amministrazione Comunale di Ariano Irpino celebra questa importante ricorrenza con l’affissione di Manifesti cittadini  e l’esposizione a Palazzo di Città del Tricolore e della bandiera Europea,  occasione per ricordare con forza il messaggio del sacrificio di coloro che si sono battuti con coraggio, per tramandare alle generazioni future lo straordinario valore della libertà

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