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Grande partecipazione in Cattedrale per le Nozze d’Oro.

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“50 anni di matrimonio sono un esempio per tutti coloro che iniziano a vivere insieme. Siate felici. Congratulazioni e auguri vivissimi”. Questo è il semplice ma efficace messaggio riportato sulla pergamena che riproduce il certificato di nozze di ciascuna coppia che quest’anno ha raggiunto lo straordinario traguardo di 50 anni di nozze e che l’Amministrazione Comunale di Ariano ha voluto trasmettere loro ma anche a quanti vi stanno intorno in occasione della Cerimonia “Cinquant’anni insieme”svoltasi in Basilica Cattedrale.

Ben 103 coppie hanno rinnovato il loro patto d’amore circondati dall’affetto delle famiglie, della Chiesa e dell’Amministrazione comunale in una Basilica gremita con la presenza massiccia, mai come quest’anno, della stampa, anche di quella nazionale con una troupe de “La Vitain Diretta”.

 

Le coppie arianesi sposatesi nell’arco del 1962 hanno detto nuovamente “Si” nel corso della Solenne Messa presieduta da S.E. il Vescovo Mons. Giovanni D’Alise, concelebrata dal parroco della Cattedrale, Don Antonio Di Stasio, ed animata dalle magnifiche voci del “Coro della Cattedrale” diretto dai maestri Francesco Maria De Paola ed Ornella De Paola.

 

Per Mons. D’Alise è necessario “portare Gesù nella propria famiglia; imparare ad amarsi fino a darsi la vita. Il sentimento a lungo andare può anche finire e l’unione si sfalda, mentre la presenza di Gesù consente di mantenere unita la coppia. Ringraziamo questi coniugi che nonstante i sacrifici sono rimasti fedeli vicendevolmente e al Signore. E rappresentano un esempio per tutte le giovani coppie”.

 

Particolarmente emozionante, nel corso della celebrazione, il momento della benedizione delle fedi mentre le coppie si tenevano per le mani. Come emozionante è stata la consegna della pergamena autografata dal Sindaco che riproduce la pagina del registro con l’atto di matrimonio e l’almanacco “Com’eravamo..1962”.

 

“Queste coppie tra mille sacrifici si sono realizzate nella vita, raggiungendo obiettivi importanti, ma anche accontentandosi di una vita tra virgolette normale, sicuramente costruendo una famiglia solida, basata su sani principi e contribuendo a costruire l’attuale tessuto socio economico di Ariano Irpino- ha detto il Sindaco, Antonio Mainiero- Qui tra noi abbiamo persone oggi pensionate ma che sono state medici, infermieri, insegnati, bidelli, vigili urbani, carabinieri, imprenditori agricoli, commercianti, operai, impiegati, ferrovieri, cancellieri. Sono le persone che nonostante un’infanzia travagliata nell’immediato dopo guerra e nonostante abbiano vissuto il terremoto hanno lavorato duramente, si sono impegnati e hanno creato una famiglia; hanno gettato le basi della nuova Ariano, economicamente e socialmente; sono quelle persone che hanno riammagliato il tessuto che si era disgregato dopo queste due calamità e che man mano hanno fatto si che anche ad Ariano la qualità della vita potesse migliorare così come accadeva nel resto d’Italia dove il boom economico era all’apice. Nel 1962, infatti, si registrò il picco dell’aumento del Pil oltre l’8,5%. I giovani devono guardare a voi per uscire da questo momento di crisi e per acquisire quei valori fondanti per una famiglia.La Cittàdi Ariano vi abbraccia, si stringe a voi e vi dice auguri”.

 

Il Sindaco ha anche voluto ringraziare le persone che hanno contribuito alla buona riuscita dell’evento in particolare Marirosa D’Alessandro che ha lavorato all’almanacco “Com’eravamo..1962” raccogliendo il testimone del papà Geri D’Alessandro.

 

Soddisfatto per la riuscita dell’evento l’Assessore alle Politiche Sociali Raffaele Li Pizzi che ne ha coadiuvato l’organizzazione: “La gioia di queste coppie, la grande partecipazione delle famiglie, l’interessamento della stampa che ci aiuta a veicolare l’importanza dell’esempio dato dalle Nozze d’Oro ci galvanizza e ci sprona a continuare. Le coppie erano davvero tante qiuest’anno e non è stato semplice gestire la consegna delle pergamene ma già pensiamo alla X edizione e alle migliorie da apportare”.

 

“C’è una sola ricetta per arrivare a 50 anni di matrimonio- ha affermato la signora Rita Grasso che insieme al marito Venizio Chianca ha festeggiato le Nozze d’Oro- Volersi bene. Tutto il resto viene da se. La società è cambiata profondamente. E’ come ha detto il Sindaco, noi venivamo dalla guerra, eravamo abituati ai sacrifici. I giovani i sacrifici non li vogliono fare più. Noi eravamo abituati venivamo da famiglie numerose e anche questo ci ha aiutato a costruire tutto quello che c’è oggi. Io ho fatto l’insegnante per 40 anni e veramente abbiamo costruito con la collaborazione, con la responsabilità”.

 

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Coppa Italia TPRA (Federazione Italiana Tennis-Padel) al Club La Tartaruga

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Il settore Tpra della FITP (Federazione Italiana Tennis e Padel) presenta la “Coppa Italia TPRA Tennis 2025”

L’obiettivo è quello di coinvolgere nell’attività, NUOVI giocatori amatoriali, quindi anche nuovi tesserati, coinvolgendoli tramite i circoli, i maestri etc.

Come sappiamo, il fattore squadra, spesso rappresenta una forte motivazione alla partecipazione.

La formula è molto coinvolgente:

– 1^ FASE REGIONALE. 

FASE PROVINCIALE. Le prime 2 squadre di ogni girone accederanno al tabellone ORO, le altre al tabellone ARGENTO.

MASTER PROVINCIALE. Si giocherà con tabellone ad eliminazione diretta in entrambe le categorie ORO e ARGENTO. Le squadre finaliste dei tabelloni accederanno al Master Regionale.

MASTER REGIONALE. Si giocherà con tabelloni ad eliminazione diretta in entrambe le categorie ORO e ARGENTO. Le squadre vincitrici accederanno al Master Nazionale.

– 2^ FASE NAZIONALE

Si giocherà con tabelloni ad eliminazione diretta in entrambe le categorie ORO e ARGENTO.

Il Club La Tartaruga, Presieduto da Lucia Scrima, partecipa alla Coppa Italia categoria femminile competizione che prevede la disputo 2 singolari e un doppio al meglio di tre set ai 6 games con “vantaggio Tpra” e tie-break a 7 punti sul punteggio di 5 giochi pari, in sostituzione dell’eventuale terzo set si disputa un match tie-break a 7 punti.

Domani domenica 23 febbraio 2025 alle ore 10:00 si disputa la prima giornata sui campi in sintetico di Contrada Carpiniello le ragazze del Club La Tartaruga affrontano il TC Cesinali.

Il Club La Tartaruga Ariano Irpino schiera Manuela Leo (capitano) – Graziella Barrasso – Federica Capobianco – Veronica Di Maggio  – Greta Fino – Giuseppina Florenzano – Roberta Morelli e Raffaella Zecchino. 

Il Panathlon Club Ariano Irpino, Associazione Internazionale Benemerita del Coni che promuove l’etica e la lealtà nello Sport,attribuirà il premio “Fair Play” al termine delle varie fasi della Coppa Italia.

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Forza Italia Ariano incontra il Ministero della Giustizia : passi avanti per la riapertura di un secondo Tribunale in provincia di Avellino

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Roma, 17.02.2025– Una delegazione di Forza Italia di Ariano Irpino, guidata dal Segretario cittadino Avv. Giancarlo Giarnese e composta dagli Avv. Giancarlo Di Gregorio, Avv. Crescenzo Perrina e Arch. Alessandro Moschillo, è stata ricevuta questa mattina al Ministero della Giustizia dal Capo di Gabinetto del Ministro Nordio, Dott.ssa Bertolozzi. Al centro dell’incontro, la possibilità di riaprire un secondo tribunale in Provincia di Avellino.

Durante la riunione, la delegazione irpina ha presentato una relazione dettagliata sul progetto, accompagnata dal deliberato dei Sindaci dell’Area Vasta adottato il 13 febbraio scorso. Un documento che testimonia il forte sostegno istituzionale e territoriale all’iniziativa.

Dal confronto è emersa una notizia di grande rilievo: il Governo sta lavorando a un Progetto di Legge che, oltre a stabilizzare i tribunali abruzzesi, prevederà la riapertura di quattro tribunali soppressi nel 2012 e conferirà una delega all’Esecutivo per individuare i criteri utili alla riattivazione di altre sedi giudiziarie, con particolare attenzione alle aree interne.

La volontà dell’Esecutivo di superare la riforma della geografia giudiziaria del 2012 rappresenta un segnale positivo per il territorio irpino. Il Capo di Gabinetto ha già fissato un nuovo incontro dopo l’estate per discutere più concretamente della proposta di un secondo tribunale in provincia di Avellino.

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Attività Libero Professionale Intramoenia (ALPI), il grimaldello per privatizzare la Sanità

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Le liste di attesa sono la fotografia del Sistema Sanitario italiano, finanziato con prelievi fiscali sui redditi dei pensionati, lavoratori e liberi professionisti, eroga prestazioni sanitarie in tempi biblici, anche otto /nove mesi, che compromettono le condizioni di salute della persona ammalata. Tant’è, che, il cittadino, per ottenere prestazioni sanitarie in tempi ragionevoli, si rivolge all’Attività Libero Professionale Intramoenia (ALPI) che, in regime ambulatoriale, eroga prestazioni specialistiche e/o attività diagnostico strumentale, interventi chirurgici in regime di ricovero ordinario o di Day Hospital/Surgery, prestate dal personale della dirigenza medica e sanitaria in regime di esclusività. Per incanto nello stesso ospedale, reparto, ambulatorio e l’identico medico la prestazione sanitaria viene erogata in poche settimane, imponendo al cittadino di pagare tra le 100/120 euro che in regime ordinario, se fosse esente dal pagare il ticket sanitario, sarebbe stata totalmente a carico del SSN. Forse la mancata riduzione dei tempi di attesa per le visite specialistiche va trovata nella volontà di introdurre, in modo silente, non certo in punta di piedi, la privatizzazione del SSN? Giulio Andreotti, affermava: “a pensare male degli altri si fa peccato, ma spesso si indovina”. Le liste di attesa sono il tema irrisolto sul quale si è cimentato in estate il governo Meloni, ben sapendo che il personale sanitario è sotto organico, sono insufficienti le risorse finanziarie per gli straordinari, è inadeguata la protezione dalle aggressioni degli operati sanitari nei reparti del pronto soccorso. Nel frattempo milioni di cittadino, pur esenti da ticket sanitario, sono sottoposti ad ulteriori esborsi di denari che il rapporto della Fondazione Gimbe/2024 e l’ISTAT/2023, hanno quantificato nella percentuale del 26%, con spese dirette o intermediate, quest’ultime erogate dalle assicurazioni sanitarie. Il piano del governo è chiaro: ridurre la presenza dello Stato a tutto vantaggio della sanità privata e delle assicurazioni sanitarie. Non possiamo rimanere con le mani in tasca, bisogna impedire la lenta agonia del SSN.

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